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Internazionale Kids 2025: Il Fumetto Incontra i Giovani Lettori a Reggio Emilia

Dal 9 all’11 maggio, Reggio Emilia si trasforma nella “città dei bambini” grazie al ritorno di Internazionale Kids, il primo e unico festival italiano di giornalismo pensato per ragazze e ragazzi tra i 7 e i 13 anni. Promosso dall’omonimo mensile che traduce e propone ai più piccoli il meglio della stampa internazionale, l’evento si afferma ancora una volta come punto di riferimento per l’educazione critica, la curiosità intellettuale e l’approccio creativo all’informazione, offrendo un’esperienza immersiva che unisce cultura nerd, scoperta, gioco e riflessione.

Il cuore pulsante del festival non è solo la redazione di Internazionale Kids, ma anche le piazze, le biblioteche, i musei, lo stadio e ogni spazio urbano che per tre giorni diventa teatro di laboratori, incontri, performance artistiche e veri e propri viaggi intellettuali. L’obiettivo? Offrire a bambini e bambine strumenti concreti per decodificare il mondo, fare domande e confrontarsi con i grandi temi dell’attualità.

Secondo Martina Recchiuti e Alberto Emiletti, direttori artistici del festival, “Internazionale Kids a Reggio Emilia è l’occasione per incontrare giovani lettori e lettrici in tanti luoghi diversi, dando loro l’opportunità di riflettere e confrontarsi. Crediamo profondamente nel loro sguardo originale e nel potenziale delle domande che pongono”.

Una visione condivisa anche dal sindaco Marco Massari, che sottolinea come l’evento rappresenti un ponte tra la città e una rivista capace di promuovere un’educazione inclusiva e internazionale, attenta ai valori della sostenibilità, dei diritti, della creatività e dell’innovazione. Non è un caso se Internazionale Kids si inserisce con naturalezza in un calendario culturale che abbraccia anche Fotografia Europea e Reggionarra, creando un continuum generazionale che parte dai più piccoli e arriva fino alla Gen-Z.

La componente nerd e culturale del festival è vivace e trasversale. Non ci si limita a leggere o a scrivere: si impara giocando, sperimentando e discutendo. Si parte dal guerrilla gardening e si arriva all’intelligenza artificiale, passando per il Medio Oriente, l’affettività e la poesia, fino a scoprire i segreti del K-pop o i mestieri nascosti dietro i teatri e i musei. Bambini e bambine possono fare esperimenti, conoscere giornalisti e autori, confrontarsi con filosofi e velisti, scoprire storie vere raccontate da documentari, costruire pensieri a partire da fumetti e laboratori, e persino camminare scalzi su un prato artificiale nel cuore della città.

I nomi coinvolti raccontano l’ambizione e la varietà del festival: Silvia Vecchini e Sualzo, creatori del fumetto “Carlotta superflash”; la storica Vanessa Roghi; la filosofa Maura Gancitano; il navigatore oceanico Ambrogio Beccaria; il giornalista Alberto Puliafito; l’illustratore norvegese Øyvind Torseter; e la cantante e regista Margherita Vicario. Insieme alla redazione di Internazionale Kids, questi protagonisti daranno vita a dibattiti, racconti e attività che lasceranno il segno.

Non manca l’aspetto ludico, perché nel DNA nerd c’è anche la passione per il gioco come forma di apprendimento. Sfide di ping pong e biliardino, partite di scacchi e dama, giochi di logica, trottole e percorsi sensoriali rendono il festival un’esperienza multisensoriale. Un’occasione per allenare la mente e il corpo, sempre all’insegna della socializzazione e della scoperta.

Il valore educativo del festival è ribadito anche dalle parole dell’assessora alle politiche educative Marwa Mahmoud, che mette in evidenza l’importanza di fornire ai bambini e alle bambine “chiavi di lettura per costruire un proprio senso critico rispetto alla realtà che vivono ogni giorno”. Un lavoro capillare, che coinvolge scuole, università, biblioteche, musei e realtà del territorio per un’educazione realmente partecipativa.

Il direttore della Fondazione Palazzo Magnani, Davide Zanichelli, definisce Internazionale Kids una risposta concreta alla sfida più urgente dei nostri tempi: coltivare uno sguardo responsabile verso le nuove generazioni. E proprio per questo il festival è sostenuto da realtà come il Gruppo Iren, che attraverso Eduiren promuove l’educazione alla sostenibilità e alla cittadinanza attiva, o E80 Group e Valorugby, che avvicinano i bambini al mondo dello sport come spazio educativo ed emotivo, di relazione e rispetto.

Al festival non manca nemmeno il contributo del Sassuolo Calcio, con il progetto Generazione S, che si fa portavoce dei valori educativi dello sport, né quello del Mapei Stadium – Città del Tricolore, luogo simbolico che per il terzo anno si apre alla comunità con un programma che unisce cultura, gioco e impegno civile. Qui si terrà anche uno degli incontri più emozionanti: “MARE – Storie tra le onde”, con Ambrogio Beccaria, dedicato al mare come spazio di avventura e riflessione, tra viaggi in solitaria e tragedie umane nel Mediterraneo.

Il Festival Internazionale Kids a Reggio Emilia non è solo un evento culturale, ma una piattaforma viva dove crescere con spirito critico, pensiero aperto e cuore curioso. Un luogo in cui la cultura nerd incontra l’impegno civile, la scoperta si fonde con l’informazione e l’infanzia diventa protagonista consapevole del proprio futuro.

Organizzato da Internazionale Kids, Comune di Reggio Emilia e Fondazione Palazzo Magnani, il festival è reso possibile grazie al sostegno di Iren, E80 Group, Valorugby Emilia, Mapei Stadium, Generazione S, Save the Children, Fondazione Beta, Fondazione Airc, in collaborazione con partner istituzionali e culturali come Norla, la Reale Ambasciata di Norvegia in Italia, Institut français Italia, i Musei Civici, Fondazione I Teatri, Università di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Reggio Children, Remida, Farmacie Comunali Riunite e Reggio Emilia Città Senza Barriere.

Internazionale Kids a Reggio Emilia 2025 è il festival nerd che fa crescere, stupisce e lascia il segno: perché raccontare il mondo ai più piccoli significa cambiare il futuro, un pensiero alla volta.

Al via la nona edizione del concorso di Poesia Illustrata

Al via la nona edizione del Concorso di Poesia Illustrata legato al BettyB Festival, un appuntamento che rappresenta una straordinaria opportunità per gli artisti nazionali. Questo concorso, che si svolge nell’ambito del celebre BettyB Festival del fumetto e dell’immagine, si propone di celebrare l’unione tra arte visiva e poesia, offrendo una piattaforma di visibilità a creativi di talento provenienti da tutta Italia. L’iniziativa è completamente gratuita e aperta a tutti, confermando la volontà degli organizzatori di sostenere la cultura e l’arte contemporanea. Il BettyB Festival, un evento di grande rilievo che si tiene ogni anno in quattro Comuni della provincia di Modena e in uno della provincia di Bologna, è conosciuto per la sua capacità di attrarre artisti, appassionati e professionisti del settore, creando un’importante occasione di scambio e crescita. Il concorso di illustrazione rappresenta una delle sue colonne portanti, un momento in cui il talento degli artisti emergenti può brillare e essere riconosciuto da una giuria di esperti delle arti visive.

Poesia Illustrata

Fammi un ritratto del sole
Che l’appenda in stanza –
e possa fingermi di scaldarmi
mentre gli altri lo chiamano “Giorno”!

[Emily Dickinson illustrazione di Margaux Romano – Lodi]

I premi messi in palio sono un ulteriore incentivo per i partecipanti. I primi tre classificati riceveranno un premio in denaro, un riconoscimento tangibile che sottolinea il valore e la qualità delle opere presentate. Le opere vincitrici, insieme alle altre selezionate, saranno esposte durante le tappe del festival e verranno pubblicate sul sito ufficiale dell’evento, offrendo così una visibilità a livello nazionale per tutti i partecipanti. Inoltre, tutte le opere che perverranno al concorso, ben 509 fino ad oggi, saranno destinate ad altre mostre durante l’anno, curate dalla direzione artistica del festival. Questo rappresenta un’opportunità unica per gli artisti di far conoscere il proprio lavoro a un pubblico sempre più vasto e appassionato.

Il concorso non solo premia i migliori, ma è anche un’occasione per tutti gli artisti di interagire con un pubblico attento e competente, di fare networking con professionisti del settore e di vivere l’esperienza unica di un evento che celebra la creatività a 360 gradi. Le opere selezionate saranno esposte in modo che possano essere apprezzate e valutate durante tutto il periodo del festival, una vetrina che ogni anno diventa sempre più importante nel panorama della cultura del fumetto e dell’illustrazione.

Il bando del concorso, disponibile sul sito ufficiale del BettyB Festival, offre tutte le informazioni necessarie per partecipare, inclusi i dettagli su come inviare le proprie opere e i termini di partecipazione. Il modulo di iscrizione può essere scaricato direttamente dal sito, dove è possibile consultare anche altre informazioni utili, come i criteri di selezione e le modalità di premiazione. Per rimanere aggiornati e per maggiori dettagli sul concorso, è possibile consultare anche il sito Fumettindelebili.com, che ospita il bando completo e altre informative.

H.P. Lovecraft – Dagon e altri racconti brevi

Cosa accadrebbe se l’indicibile orrore narrato da H.P. Lovecraft prendesse forma nelle pagine di un fumetto? La risposta arriva con “H.P. Lovecraft – Dagon e altri racconti brevi”, un volume pubblicato da Edizioni NPE che si propone di dare una nuova veste visiva agli incubi creati dal solitario di Providence. Le illustrazioni di Sergio Vanello riescono nell’arduo compito di trasformare in immagini il senso di inquietudine e sgomento che pervade le opere lovecraftiane, portando i lettori a immergersi in un universo in cui la ragione vacilla e il soprannaturale si insinua in ogni angolo dell’esistenza. Lovecraft è da sempre un autore complesso da trasporre visivamente. La sua poetica si basa sull’inesprimibile, sull’orrore nascosto dietro il velo della realtà, su creature che sfuggono alla comprensione umana. Il fumetto, con il suo equilibrio tra parola e immagine, rappresenta una sfida per chiunque voglia adattare le sue opere, ma Vanello riesce a catturare l’essenza dell’orrore cosmico con un tratto che oscilla tra il visionario e l’inquietante.

La raccolta include otto racconti, selezionati tra i più rappresentativi del maestro dell’orrore: “Dagon”, “Celephaïs”, “Dall’Altrove”, “La città senza nome”, “Hypnos”, “Nella cripta”, “Il colore venuto dallo spazio” e “I sogni nella casa stregata”. Ognuno di questi racconti viene riproposto attraverso un sapiente alternarsi di tavole a colori e in bianco e nero, una scelta stilistica che esalta il contrasto tra sogno e realtà, tra incubo e verità inconfessabili.

Il fascino di Lovecraft risiede proprio nel suo modo di evocare il terrore attraverso l’ignoto. Le sue storie non si limitano a spaventare, ma insinuano dubbi profondi sulla natura stessa dell’universo e sulla fragilità della mente umana. Vanello riprende questa eredità con un’abilità straordinaria, giocando con ombre e luci per restituire un’atmosfera sospesa tra il reale e l’onirico. Le città perdute, gli esseri ancestrali, le geometrie impossibili: ogni vignetta è una porta verso un universo oscuro e affascinante, un viaggio senza ritorno nel cuore dell’incubo.

“H.P. Lovecraft – Dagon e altri racconti brevi” non è solo una trasposizione a fumetti, ma una celebrazione dell’eredità artistica di Lovecraft. È un’opera che dimostra come il maestro di Providence continui a influenzare generazioni di artisti, dando vita a nuove interpretazioni capaci di esaltare il suo immaginario. Per gli amanti dell’orrore, ma anche per chi desidera scoprire Lovecraft attraverso un linguaggio diverso, questo volume rappresenta un’occasione imperdibile.

Disponibile in libreria dal 4 aprile, il libro è un invito a perdersi nelle profondità dell’incubo lovecraftiano, lasciandosi trasportare dalle tavole di Vanello in un viaggio dove l’orrore non ha confini e la paura è solo l’inizio di qualcosa di più grande e inafferrabile.

T.ink – Festival di Illustrazione 2025: Arte, Creatività e Inchiostro a Tortona

Il T.ink – Festival di Illustrazione sta per tornare a Tortona con una nuova edizione che promette di entusiasmare gli appassionati di arte e illustrazione. La quarta edizione del festival si terrà il 5 e 6 aprile 2025 presso il Museo delle macchine agricole Orsi, un affascinante spazio industriale situato in via Emilia #446. Questo evento annuale rappresenta un importante appuntamento per tutti coloro che amano il mondo dell’illustrazione e delle autoproduzioni, con una programmazione che include esposizioni, mostre e laboratori pensati per un pubblico variegato e creativo.

Con oltre 80 artisti presenti, il T.ink Festival offre una panoramica eclettica e variegata dell’arte illustrativa, mettendo in mostra stili differenti che spaziano dalla tradizione alla sperimentazione più audace. L’evento si propone come un omaggio alla nona arte, celebrando l’illustrazione in tutte le sue forme e declinazioni. Non solo esposizioni statiche, ma anche una serie di laboratori interattivi che permetteranno al pubblico di esplorare il processo creativo dietro le opere, immergendosi in un mondo fatto di inchiostro, colori e tecniche uniche.

A rappresentare questa edizione del festival ci pensa Giada “Kyri45” Alunni, talentuosa illustratrice e graphic designer, che ha creato una splendida illustrazione isometrica del Museo Orsi. La sua opera si fonde perfettamente con l’atmosfera del luogo, in un gioco di inchiostro che avvolge e anima l’intero spazio espositivo. Tra cascate di inchiostro e trattori che mietono fogli di carta, l’immagine evoca l’energia creativa che sarà palpabile durante tutto il festival. Inoltre, non mancherà una performance dal vivo di graffiti, un omaggio alla street art che è parte integrante del panorama illustrativo contemporaneo.

Il T.ink Festival si distingue per la sua capacità di evolversi ogni anno, offrendo una proposta sempre più ricca e variegata. Quest’edizione, infatti, amplia ulteriormente l’offerta ai visitatori, includendo una gamma più ampia di opere e attività che coinvolgeranno attivamente il pubblico, spingendo sempre più l’arte verso l’interattività e la partecipazione diretta. La presenza di un numero maggiore di artisti permette di esplorare molteplici visioni creative, rendendo ogni angolo del festival un’esperienza unica e stimolante.

Giada Alunni, anche conosciuta con il nome di Kyri45 o Jade, è una delle voci emergenti dell’illustrazione digitale. Laureata in Belle Arti all’Accademia di Brera nel 2022, ha già maturato una carriera significativa, lavorando con editori, autori, musicisti e aziende. Inoltre, è famosa per essere la creatrice del “Pride Deck”, il primo gioco di carte ispirato alla comunità LGBTQIA+ e Queer. La sua combinazione di arte digitale e sensibilità sociale la rende una figura di spicco nel panorama contemporaneo, perfettamente in linea con lo spirito del T.ink Festival.

L’appuntamento del 5 e 6 aprile 2025 a Tortona è quindi imperdibile per tutti gli appassionati del mondo dell’illustrazione e dell’arte visiva. Con una programmazione ricca di attività e una selezione di artisti che rappresentano la punta di diamante della scena creativa italiana e internazionale, il T.ink è l’occasione ideale per vivere un’esperienza immersiva e stimolante. Per maggiori informazioni sull’evento e per consultare il programma completo, è possibile visitare il sito web ufficiale del festival:  tinkfestival.it.

Yoshitaka Amano: Amano Corpus Animae – A Roma più grande mostra europea dedicata al Sensei

Dopo il grande successo ottenuto a Milano, la straordinaria mostra “Amano Corpus Animae” arriva finalmente a Roma. Dal 28 marzo al 12 ottobre 2025, il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà l’evento dedicato al leggendario Yoshitaka Amano, uno degli artisti più influenti nel mondo dell’animazione, del videogioco e dell’illustrazione contemporanea. Ideata e sviluppata da Lucca Comics & Games e curata da Fabio Viola, la mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il supporto organizzativo di Zètema.

Con oltre 200 opere originali, tra cel d’animazione, dipinti e oggetti di culto, “Amano Corpus Animae” ripercorre cinque decenni di carriera del maestro di Shizuoka, offrendo ai visitatori un viaggio immersivo nella storia dell’intrattenimento visivo mondiale. Dalla Tatsunoko a Final Fantasy, dai primi schizzi per le serie animate degli anni ’70 fino alle opere più recenti, la mostra celebra il genio creativo di Amano, capace di abbattere le barriere del tempo e imprimere la propria visione nell’immaginario collettivo.

Tra i momenti più attesi dell’esposizione, spicca la sezione dedicata alla collaborazione tra Amano e Michael Moorcock, autore della saga di “Elric di Melnibonè”. Per la prima volta in Italia, saranno esposte sei tavole che mostrano la genesi delle opere più celebri del maestro, influenzando profondamente l’estetica di Final Fantasy. Un’occasione unica per ammirare l’incontro tra due giganti della narrativa e dell’illustrazione.

Un’altra rarità è il cabinato di “Esh’s Aurunmilla”, un arcade che anticipa di tre anni l’ingresso di Amano nel mondo videoludico, esposto per la prima volta. Gli amanti della saga di Final Fantasy potranno esplorare una sezione dedicata con quasi 50 opere, tracciando un percorso visivo che va dal 1987 a oggi. Per gli appassionati dell’animazione, sarà possibile visitare la ricostruzione della “character room” della Tatsunoko, lo studio in cui Amano ha iniziato la sua carriera tra il 1970 e il 1976.

La mostra si sviluppa attraverso quattro grandi sezioni tematiche. Si parte dalle “Origini”, un viaggio nei primi lavori di Amano per anime storici come “Gatchaman” e “Tekkaman”, che hanno segnato il suo esordio nel mondo dell’animazione giapponese. Si prosegue con “Icons”, una sezione che esplora l’influenza di Amano sulla cultura pop occidentale, con le sue straordinarie illustrazioni per “Sandman” di Neil Gaiman e le variant cover di celebri personaggi come “Batman”, “Superman” e “Wolverine”. “Game Master” è interamente dedicata ai videogiochi, con un focus speciale sulla saga di “Final Fantasy”, a cui Amano ha donato il suo inconfondibile stile visivo. Infine, “Free Spirit” presenta la produzione più recente dell’artista, con opere mature e innovative, tra cui i tre poster realizzati per il Centenario Pucciniano di Lucca Comics & Games 2024.

Oltre all’esposizione fisica, l’evento offre esperienze immersive grazie alla realtà virtuale, che permetterà ai visitatori di esplorare gli studi dell’artista a Tokyo e accedere a opere inedite mai esposte prima.

La poliedricità di Amano emerge in ogni angolo della mostra, con riferimenti alla moda, al design, all’editoria e al teatro, dimostrando come il maestro abbia influenzato trasversalmente il mondo delle arti visive. Dai primi schizzi per “Pinocchio” negli anni ’70 alle collaborazioni con DC e Marvel, fino ai più recenti lavori dedicati a “Lady Butterfly”, “Tosca” e “Turandot”, “Amano Corpus Animae” rappresenta una celebrazione totale dell’universo visionario di un artista senza tempo.

L’appuntamento di Roma promette di essere un evento imperdibile per appassionati di animazione, videogiochi e illustrazione, offrendo una panoramica unica su un maestro capace di trasformare ogni tratto in pura magia visiva.

Informazioni pratiche:

  • Luogo: Museo di Roma a Palazzo Braschi
  • Date: 28 marzo – 12 ottobre 2025
  • Orari: 10:00 – 19:00 (chiuso il lunedì)
  • Biglietti: disponibili online e in loco

Per maggiori informazioni e prenotazioni,

San Diego Comic-Con Sbarca in Europa: La Prima Edizione Internazionale a Málaga

La magia della San Diego Comic-Con, uno degli eventi più attesi e amati del mondo del fumetto, della cultura pop e della fantascienza, non è più confinata agli Stati Uniti. Nel settembre 2025, Málaga, una delle città più vibranti della Spagna, accoglierà la prima edizione internazionale ufficiale della SDCC, segnando una tappa storica nell’espansione globale di questo evento iconico. La notizia è stata annunciata il 10 marzo 2025 durante un evento speciale al Gran Hotel Miramar, a Málaga, alla presenza di importanti personalità locali e internazionali. Dal 25 al 28 settembre 2025, la città andalusa sarà la sede di un evento che promette di portare l’entusiasmo della SDCC a un pubblico europeo entusiasta, dando vita a un’esperienza che mescolerà fumetti, film, televisione e cosplay in un’unica, immensa celebrazione della cultura popolare. Questo evento non è solo una novità per i fan europei, ma rappresenta anche un traguardo fondamentale nella storia della SDCC, che per la prima volta esce dai confini degli Stati Uniti.

Il progetto di portare la San Diego Comic-Con a Málaga è frutto di un accordo strategico gestito da IMG Licensing, che ha lavorato a stretto contatto con le istituzioni locali per garantire il successo dell’iniziativa. La Junta de Andalucía e il Comune di Málaga hanno dato un forte supporto istituzionale, facendo di Málaga una delle capitali europee delle arti popolari. Il sindaco di Málaga, Francisco de la Torre Prados, e il presidente della Junta de Andalucía, Juan Manuel Moreno Bonilla, hanno ribadito il loro impegno a rendere la città un punto di riferimento per la cultura digitale e popolare, attirando talenti e creativi da tutto il mondo.

L’organizzazione della San Diego Comic-Con, rappresentata da David Glanzer, Chief Communications & Strategy Officer, ha sottolineato l’entusiasmo per la nuova avventura europea: “Siamo molto eccitati di poter portare la Comic-Con e il suo spirito unico a un pubblico europeo. Non avremmo potuto scegliere una città più vibrante, accogliente e creativa per iniziare questo capitolo emozionante per fan e creatori”. La scelta di Málaga non è casuale: la città è conosciuta per la sua atmosfera calorosa, la sua ricca tradizione culturale e il suo spirito innovativo, che la rendono il luogo ideale per ospitare una manifestazione così importante.

Comic-Con di Málaga si preannuncia come un evento straordinario, con oltre 200 ospiti esclusivi provenienti dal mondo del cinema, della televisione, dei fumetti e dell’illustrazione. Tra i partecipanti ci saranno grandi nomi come Álex de la Iglesia, Carolina Bang, Paco Plaza e tanti altri, pronti a incontrare i fan e condividere il loro amore per il mondo della cultura pop. I visitatori potranno partecipare a panel, mostre e attività dedicate ai loro universi preferiti, immergendosi completamente in un mondo che celebra le arti visive e narrative in tutte le loro forme.

Un altro punto saliente dell’evento sarà l’esposizione di oggetti da collezione, come l’Infinity Gauntlet, ispirato all’iconico artefatto di Thanos in Avengers: Infinity War. Questo oggetto è stato progettato dalla Gentle Giant Ltd, rinomato produttore di memorabilia, e rappresenta un omaggio perfetto alla saga che ha segnato la cultura pop del nuovo millennio. Ma non è tutto: la serata di lancio dell’evento è stata animata dalla presenza di membri della 501st Legion, una delle organizzazioni di costuming più famose al mondo, che hanno dato vita a una performance spettacolare vestiti da Stormtrooper e Darth Vader. Non poteva mancare il saluto di R2-D2, il celebre droide di Star Wars, che ha percorso la sala per salutare i partecipanti in un’atmosfera davvero speciale.

L’importanza di questo evento non si limita alla sua portata culturale e artistica, ma segna anche un passo significativo per l’espansione internazionale della SDCC. Sebbene ci siano altri eventi Comic-Con Experience in giro per il mondo, come in Brasile, Germania e Messico, Comic-Con di Málaga è la prima edizione ufficiale al di fuori degli Stati Uniti, un traguardo che testimonia l’universalità e la forza di un brand che ha saputo attrarre milioni di fan in tutto il mondo. La San Diego Comic-Con ha una storia lunga e ricca, iniziata nel 1970 a San Diego, e oggi, a distanza di oltre 50 anni, la sua influenza è tale da poter conquistare anche il cuore dei fan europei.

Questa edizione internazionale è solo l’inizio di una nuova era per la San Diego Comic-Con, che si prepara ad abbracciare la diversità e l’entusiasmo dei fan di tutto il mondo. Con una città come Málaga come prima tappa, il futuro della Comic-Con in Europa appare più luminoso che mai, portando con sé l’opportunità di creare nuove connessioni, celebrare la cultura popolare e, soprattutto, divertirsi insieme.

“Veil” di Kotteri!: Eleganza e poesia in un’opera che racconta l’amore attraverso la bellezza del quotidiano

Con il suo tratto raffinato e la capacità di intrecciare emozioni delicate in ogni illustrazione, Kotteri! incanta con “Veil”, un’opera che svela la profondità dei sentimenti attraverso un’estetica curata e suggestiva. Presentato in Italia da J-POP Manga, il primo volume di Veil, intitolato Body Temperature of Orange, arriverà sugli scaffali il 26 febbraio, portando con sé una storia che ha già conquistato lettori di tutto il mondo. L’opera si distingue non solo per la sua eleganza visiva, ma anche per la delicatezza con cui Kotteri! esplora il tema dell’amore, catturato nei suoi momenti più quotidiani e intimi.

La narrazione prende vita in una città avvolta dalla neve, un paesaggio che fa da sfondo a un incontro casuale tra due anime. Da un lato, c’è lui: un poliziotto affascinante, dall’altro lei: una donna misteriosa e affascinante, che sembra portare con sé un’aura enigmatica. L’incontro tra i due protagonisti è un momento che segna l’inizio di una storia d’amore che cresce e si sviluppa lentamente, senza fretta, come i piccoli attimi di vita condivisi nel quotidiano. Un gesto, uno sguardo, un sorriso: sono questi gli ingredienti che alimentano il sentimento che sboccia tra di loro, lontano dai toni drammatici e dalle dinamiche di un amore tempestoso, ma immerso in una poesia silenziosa che caratterizza ogni loro interazione.

Il romanticismo di Veil non è mai eccessivo, ma si nasconde nei dettagli, nella bellezza dei paesaggi urbani e nella cura dei personaggi, tanto nelle loro azioni quanto nelle loro emozioni. La scrittura di Kotteri! è pervasa da una grazia unica, un equilibrio perfetto tra l’armonia visiva e quella narrativa. Il mondo creato dall’autrice è influenzato dalla sua passione per la moda e i film europei d’epoca, che si riflettono nei dialoghi e nelle ambientazioni eleganti, fatte di luci soffuse e atmosfere vintage. Veil nasce come una raccolta di illustrazioni condivise online, ma la sua forza narrativa e la bellezza dei suoi disegni hanno portato alla sua serializzazione, un viaggio che ora approda anche in Italia, dove questo lavoro affascinante trova il suo giusto riconoscimento.

Dietro Veil, c’è una storia di dedizione e passione per l’arte del manga. Kotteri!, che firma l’opera con il nome Ikumi Fukuda, è una mangaka di grande talento, nota anche per aver lavorato alla serie Nanatoshi Monogatari (Cronaca delle sette città), una collaborazione con il celebre Yoshiki Tanaka. Veil è il suo primo lavoro a essere pubblicato in Italia, e promette di catturare l’immaginario dei lettori italiani con la sua bellezza senza tempo.

Il volume Veil 1 – Body Temperature of Orange, che si presenta in grande formato e a colori, è una vera e propria celebrazione della bellezza visiva e della poesia che la caratterizza. Con una cadenza bimestrale, la serie si svilupperà con un formato che permette di apprezzare appieno ogni dettaglio dell’arte di Kotteri!, un’esperienza visiva che coinvolge e affascina.

Per chi desidera scoprire più da vicino l’opera, è prevista una presentazione speciale il 8 marzo, alle ore 16:00, presso la Libreria Hoepli di Milano. Un’opportunità per approfondire il lavoro editoriale dietro Veil, conoscere meglio la visione dell’autrice e del team di J-POP Manga, e vivere un’esperienza unica insieme ad altri appassionati. Durante l’evento, sarà possibile acquistare il volume e ricevere in omaggio un gadget esclusivo, rendendo ancora più speciale l’incontro con questa straordinaria opera.

Veil non è solo un manga, è un viaggio nel cuore di un amore che si nutre dei piccoli gesti quotidiani, un amore che nasce tra le pieghe della vita e che, come una fotografia delicata, resta impresso nel cuore di chi lo osserva. Con il suo tratto elegante, Kotteri! ci invita a immergerci in questo mondo sospeso, dove ogni emozione è una tela da dipingere con colori morbidi e sfumati. Non resta che scoprire la magia di Veil, un’opera che promette di incantare e commuovere.

Scopri il Workshop “Matite Colorate e altri Misteri” con Andrea Serio alla Scuola Internazionale di Comics di Torino

Il miglior modo per imparare un’arte è trovarsi di fronte a un grande maestro, qualcuno che possa non solo trasmettere la propria esperienza, ma anche ispirare e motivare. Ed è proprio questa la filosofia alla base delle Masterclass organizzate dalla Scuola Internazionale di Comics di Torino, un luogo che si distingue per la qualità dei suoi docenti e per la varietà delle proposte didattiche. Un’occasione davvero unica per gli aspiranti illustratori e fumettisti di apprendere dai migliori nel settore. E un esempio perfetto di questa opportunità è la Masterclass “Matite Colorate e altri Misteri – Guida intergalattica per navigatori del segno”, un workshop che si terrà sabato 22 e domenica 23 febbraio nella sede torinese di via Borgone.

A condurre il corso ci sarà un autore che, nel panorama dell’illustrazione e del fumetto, rappresenta una vera e propria eccellenza: Andrea Serio. Illustratore e fumettista tra i più ammirati e apprezzati sia a livello nazionale che internazionale, Serio ha dedicato oltre vent’anni alla perfezione della tecnica del pastello e della matita colorata, diventando un punto di riferimento per chi desidera imparare l’arte dell’illustrazione. Le sue opere, esposte in importanti manifestazioni italiane e internazionali, raccontano la passione e la dedizione di un artista che ha collaborato con realtà editoriali di prestigio, come Linus, Feltrinelli, Edizioni Oblomov, Topipittori, e molte altre.

La Masterclass, della durata di due giorni, è un’occasione imperdibile per esplorare due strumenti particolarmente affascinanti: la matita colorata e il pastello, due tecniche spesso sottovalutate ma incredibilmente ricche di potenzialità. Molti illustratori, infatti, tendono a concentrarsi su tecniche più convenzionali o moderne, ma non c’è niente che possa offrire una sfida e soddisfazione paragonabili alla resa fine e delicata di un pastello su carta o alla sfumatura ricca e vivace della matita colorata. La Masterclass si propone di guidare i partecipanti nell’apprendimento di queste tecniche, facendoli entrare nel misterioso mondo delle sfumature e dei dettagli che solo queste materie possono esprimere.

L’obiettivo di questo workshop, che si terrà sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14:30 alle 17:30, è di introdurre i partecipanti a una base solida nella tecnica del pastello e della matita colorata. Per fare ciò, il programma è pensato in modo da adattarsi sia a chi è alle prime armi, sia a chi è già un disegnatore esperto in cerca di nuovi stimoli e approfondimenti. Ogni partecipante avrà la possibilità di personalizzare il proprio percorso, grazie all’approccio individuale che Andrea Serio riserva a ciascuno.

Inoltre, i posti per questa Masterclass sono limitati a sole 12 persone, un’opportunità esclusiva che assicura un’attenzione particolare per ogni partecipante. La prenotazione è obbligatoria, e per farlo è possibile contattare la scuola tramite email all’indirizzo torino@scuolacomics.it o telefonicamente al numero 011.334940. Con un maestro del calibro di Andrea Serio e un programma così curato, questo workshop promette di essere un’esperienza unica per tutti gli appassionati di arte e fumetto che vogliono fare un passo avanti nella propria formazione.

Non perdere l’opportunità di apprendere da uno dei migliori e di immergerti in un mondo ricco di creatività e possibilità artistiche. La Scuola Internazionale di Comics di Torino continua a dimostrare di essere una delle realtà più importanti per la formazione di nuovi talenti nel mondo del fumetto e dell’illustrazione, offrendo esperienze didattiche che vanno ben oltre la semplice teoria. Unisciti a questa Masterclass e scopri i segreti delle matite colorate e dei pastelli, accompagnato da un maestro che sa come trasformare ogni tratto in un’opera d’arte.

Sailor Moon e Ayumi Hamasaki: Un’Incredibile Collaborazione tra Leggende della Cultura Pop Giapponese

Negli anni ’90, un personaggio destinato a diventare un’icona della cultura pop giapponese ha fatto il suo ingresso trionfale nel cuore di milioni di appassionati: Sailor Moon. Creata dalla geniale Naoko Takeuchi, la serie segue le avventure di Usagi Tsukino, una ragazza ordinaria che scopre di essere la reincarnazione della guerriera Sailor Moon, chiamata a proteggere la Terra dalle forze oscure. La saga, che mescola azione, dramma e romanticismo, è diventata un pilastro della cultura pop giapponese, celebrata per il suo potente messaggio di empowerment, amicizia e speranza. Un personaggio che ha segnato un’epoca, capace di ispirare intere generazioni.

Se Sailor Moon è una leggenda dell’animazione, un’altra figura che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura giapponese è Ayumi Hamasaki. Nata nel 1978 a Fukuoka, Ayumi è diventata una delle cantanti più celebri del Giappone, con una carriera che ha raggiunto vette straordinarie: oltre 55 milioni di album venduti e una serie di record che la rendono una delle figure più influenti della musica pop asiatica. Il suo debutto nel 1998 con il singolo “Poker Face” è stato solo l’inizio di una carriera esplosiva, che l’ha consacrata come un’icona globale grazie a successi come “Depend on You”, “A Song for XX” e album straordinari come “Loveppears” e “Duty”. Non solo musica, Ayumi è anche una figura fondamentale nella cultura giapponese, capace di unire la musica pop con il mondo della moda e della pubblicità.

E ora, qualcosa di veramente speciale sta accadendo. Ayumi Hamasaki e Sailor Moon si incontrano in una collaborazione che ha scatenato l’entusiasmo dei fan. Venerdì scorso, Naoko Takeuchi ha rilasciato una nuova illustrazione che vede Sailor Moon e una versione manga di Ayumi Hamasaki fianco a fianco, entrambe vestite con l’outfit iconico del video musicale “Bye-Bye” di Ayumi, uscito all’inizio dell’anno. Questo incontro tra due leggende della cultura pop giapponese si concretizza in una linea di merchandising che farà sicuramente impazzire tutti i collezionisti e i fan.

Dal 20 dicembre, è possibile acquistare una varietà di articoli esclusivi sui negozi ufficiali del Team Ayu e Mu-mo, che spaziano da t-shirt, asciugamani, portachiavi, a giocattoli in capsule. I prezzi sono accessibili, con articoli che vanno dai 5 ai 43 dollari, ma ci sono anche pezzi da collezione che attireranno l’attenzione di tutti i fan più accaniti. E per evitare che i prodotti finiscano troppo presto nelle mani dei rivenditori, Mu-mo ha promesso che nessun articolo sarà dichiarato “esaurito” prima del 5 gennaio 2025, dando a tutti l’opportunità di acquistarli senza stress.

Ma non è tutto: questi articoli saranno disponibili anche durante i concerti di Ayumi Hamasaki, che si terranno il 30 e 31 dicembre allo Yoyogi National Stadium di Tokyo. Un’occasione unica per i fan di vivere questa collaborazione direttamente sul campo, unendo il fascino dell’animazione con l’energia della musica live.

Un evento imperdibile, che celebra l’incontro di due mondi che hanno segnato la storia del Giappone e della cultura pop globale.

Al via la seconda edizione del festival di:segni dal 28 novembre al 1° dicembre 2024

Il festival di:segni, giunto alla sua seconda edizione, promette di essere un’esperienza unica che trasporterà Alghero in un vortice di creatività e talento, dal 28 novembre al 1° dicembre (con due date aggiuntive “off”). Questo evento straordinario, che unisce il mondo del fumetto e le sue molteplici intersezioni con altri linguaggi espressivi come la letteratura, il teatro, la musica e l’illustrazione, è organizzato dall’associazione Alghero Fumetto, fondata da tre appassionati librai e organizzatori di eventi: Emiliano Longobardi, Maria Luisa Perazzona ed Elia Cossu. Grazie al sostegno della Regione Sardegna, della Camera di commercio di Sassari, del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero, il festival promette di essere un appuntamento imperdibile per gli amanti della nona arte e non solo.

Dopo un’anteprima che ha visto protagonista Silvia Ziche, una delle fumettiste italiane più amate, il festival entra nel vivo con un programma ricco di eventi, tutti a ingresso gratuito, che spazieranno tra presentazioni di graphic novel, spettacoli teatrali, proiezioni e reading musicali. Gli eventi si svolgeranno in luoghi suggestivi come Lo Quarter, la Biblioteca del Mediterraneo e il Teatro Civico, dove il pubblico potrà immergersi in un’atmosfera di scoperta e passione per il fumetto. Ma ciò che rende davvero speciale di:segni sono gli ospiti d’eccezione che arriveranno ad Alghero, pronti a condividere la loro arte e a incontrare il pubblico.

Tra gli ospiti più attesi ci sono due leggende del fumetto mondiale: José Muñoz, il maestro argentino che, insieme a Carlos Sampayo, ha creato la celebre serie noir Alack Sinner, e Lorenzo Mattotti, uno degli illustratori più importanti a livello internazionale, conosciuto non solo per le sue opere a fumetti ma anche per il suo lavoro da sceneggiatore e regista, come nel caso del film d’animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia, liberamente tratto dal romanzo di Dino Buzzati. Il festival offrirà al pubblico la possibilità di conoscere meglio queste figure iconiche attraverso incontri e dialoghi approfonditi con gli autori.

Non mancheranno momenti di fusione tra diverse forme artistiche. Un esempio è l’evento dedicato al capolavoro di Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari, che vedrà la presentazione del graphic novel ispirato al romanzo, realizzato da Michele Medda e Pasquale Frisenda per Sergio Bonelli Editore, insieme a un reading musicale che porterà sul palco la voce di Gigio Alberti e il pianoforte di Raimondo Dore, unendo letteratura, fumetto e musica in un’esperienza emozionante e originale. Allo stesso modo, lo spettacolo teatrale L’amica geniale a fumetti, ispirato al bestseller di Elena Ferrante, proporrà una rivisitazione a fumetti del celebre romanzo, con i disegni di Mara Cerri, per un incontro tra teatro e fumetto che saprà conquistare anche i non addetti ai lavori.

Il programma di di:segni non si limita agli ospiti internazionali, ma mette in luce anche il talento sardo, con autori come Daniele Serra, che presenterà il suo ultimo lavoro, o Sara Pilloni, Mariangela Valentini, Martina Mura e Ivan Canu, che porteranno al festival opere che spaziano dal folklore giapponese al k-pop coreano, creando connessioni artistiche tra diverse culture e generi. In apertura del festival, Manuelle Mureddu presenterà il volume Cada Contu, un omaggio agli autori di origine sarda che hanno raggiunto il successo anche al di fuori dell’isola.

Gli eventi non si fermeranno al centro storico di Alghero, ma si estenderanno alle biblioteche del sistema “Coros Figulinas” e alle scuole algheresi, con laboratori per giovani e meno giovani, curati da artisti locali come Daniele Mocci, Andrea Pau e Sara Pilloni. Questo aspetto del festival testimonia la volontà di coinvolgere attivamente la comunità e di stimolare la creatività anche al di fuori dei tradizionali spazi espositivi.

Il festival proseguirà con un programma dettagliato di incontri e presentazioni, tra cui la presentazione del libro Canti del ferro (Editoriale Cosmo) di Francesca Tassini e Daniele Serra, o il dialogo con l’autore Lorenzo Mattotti, che presenterà il suo percorso artistico con un “segno lungo una vita”. Ma anche il pubblico più giovane troverà momenti pensati per loro, come il laboratorio con Diego Cajelli, che presenterà il suo libro La maledizione della miniera di lacrime, un’avventura per ragazzi da non perdere. di:segni non è solo un festival di fumetto, ma un vero e proprio viaggio nella cultura, un luogo dove diverse forme artistiche si mescolano in un unico flusso creativo, capace di coinvolgere un pubblico di ogni età e interesse. Grazie alla varietà del programma e alla qualità degli ospiti, questo evento rappresenta una straordinaria occasione di crescita culturale, divertimento e scoperta. Se siete appassionati di fumetto, illustrazione, letteratura e arte, non potete assolutamente mancare a questa edizione di:segni.

La XVII edizione di Le Strade del Paesaggio, dal 30 novembre al 1 dicembre 2024

Dal 30 novembre al 1 dicembre 2024, Cosenza diventa il cuore pulsante del fumetto italiano con la XVII edizione di Le Strade del Paesaggio, uno dei festival più iconici e dinamici del panorama fumettistico nazionale. Un evento che si prepara a inondare i vicoli del centro storico della città calabrese di emozioni, colori e storie, con un programma ricco e variegato, pensato per tutti coloro che amano l’arte del fumetto in tutte le sue forme.

Il Museo del Fumetto di Cosenza, l’unico museo di questo tipo nel Mezzogiorno e un punto di riferimento in tutta Italia, ospiterà l’evento. Situato in un immobile storico all’interno dell’antico Monastero di Santa Chiara, nel cuore della città vecchia, il museo diventa per due giorni il palcoscenico ideale per esplorare il mondo delle vignette, delle illustrazioni e della narrativa grafica. Un luogo che, con la sua bellezza storica, si fonde perfettamente con la creatività e l’innovazione che da sempre contraddistinguono il festival.

Ogni edizione di “Le Strade del Paesaggio” è un viaggio nell’immaginario, e quella di quest’anno non fa eccezione. A partire dal rapporto tra fumetto e cibo, che sarà il tema centrale di molte attività e appuntamenti. Il festival si propone come un’esperienza unica, capace di unire la passione per il disegno e la narrazione con momenti di riflessione sulla cultura gastronomica. Una sfaccettatura inaspettata che arricchisce ulteriormente l’offerta del festival, portando il pubblico a scoprire nuovi modi di leggere e interpretare la letteratura disegnata.

Mostre, ospiti e residenze d’autore arricchiranno le due giornate, con esposizioni di disegni originali di autori italiani tra i più innovativi e originali, che stanno tracciando nuove rotte nel panorama fumettistico contemporaneo. Fiorella Cogliandro, Antonio Malara, Vincenzo Puglia, Archivio di Ferro, Alpraz, Fabrizio De Masi, Mr Holyshit e molti altri, protagonisti della residenza d’autore presso il museo, daranno vita a una vera e propria officina creativa, trasformando le stanze storiche del Museo del Fumetto in un laboratorio aperto al pubblico, dove l’arte si fonde con il design e la storia.

Il programma del festival è ricco di eventi imperdibili. Il primo giorno vedrà tra i protagonisti Quasirosso, alias Giovanni Esposito, che alle 16.00 presenterà il suo ultimo graphic novel “Cose che mi piacciono, e che, forse, piacciano anche a te”, un viaggio interiore alla ricerca del sé perduto e ritrovato. Un tema profondo e introspettivo che certamente catturerà l’attenzione di tutti gli amanti della narrativa grafica più riflessiva.

Subito dopo, alle 17.00, sarà il turno di un altro tema affascinante: l’eros nel fumetto. La conversazione coinvolgerà Luna Belsito (Wallypain), Ester Cerdella e Andrea Scoppetta, autori che affronteranno il tema dell’erotismo attraverso le tavole dei loro fumetti. Un incontro che promette di esplorare le sfumature emotive e sensuali di una narrazione che non ha paura di osare.

Alle 18.00, Lorenzo La Neve offrirà una nuova e intrigante interpretazione di Lupo Alberto, il celebre personaggio creato da Guido Silvestri. La sua presentazione del volume “Tutto un altro Lupo Alberto” rappresenterà un’occasione unica per riflettere su un classico che ha saputo evolversi, rimanendo al contempo fedele alle proprie radici.

Il secondo giorno del festival, domenica 1 dicembre, proseguirà con altre presentazioni e momenti di grande coinvolgimento. Alle 16.00, la casa editrice bruzia Green Comics presenterà “Marcel”, un’opera che mescola passione e gastronomia in un racconto di prelibatezze. Alle 17.00, sarà il turno di Vincenzo Filosa, uno degli autori di fumetto più affascinanti e controversi del panorama italiano. Il suo libro “Il Saraceno”, edito da Rizzoli Lizard, esplora le suggestioni della cultura giapponese, intrecciando narrazione dolce e spietata in un’esperienza perturbante e indimenticabile.

Non mancherà la possibilità di vivere in prima persona la didattica del fumetto, con MasterClass che offriranno agli appassionati l’opportunità di imparare dai grandi maestri del settore. Tra questi, Quasirosso guiderà una sessione di illustrazione sabato 30 novembre, mentre Ester Cerdella terrà una MasterClass di fumetto erotico domenica 1 dicembre, seguita da Lorenzo La Neve, che parlerà di sceneggiatura nello stesso giorno. Per partecipare a queste lezioni esclusive, è necessaria una registrazione anticipata, che può essere effettuata tramite il numero di contatto del festival.

Il festival si chiuderà con la presentazione dei lavori nati durante le Residenze d’artista, che hanno trasformato il Museo del Fumetto in un laboratorio di creatività. Un’occasione imperdibile per scoprire come gli autori abbiano reinterpretato alcune aree del museo, portando un nuovo volto all’edificio storico. A segnare l’epilogo, sarà la rivelazione dell’inedito artwork di Luca Raimondo, autore di Dylan Dog, dedicato al legame speciale tra il celebre personaggio e la città di Cosenza.

Le Strade del Paesaggio non è solo un festival, è un’occasione per riscoprire il fumetto da una prospettiva unica, immersi in un contesto che celebra la passione, la creatività e l’incontro di diverse forme d’arte. Un evento che promette di stupire, emozionare e coinvolgere, un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di fumetto, illustrazione e cultura pop.

L’appuntamento è per sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre 2024, presso il Museo del Fumetto di Cosenza, in Via del Liceo 1. Non mancate!

Animali domestici di Bianca Bagnarelli: un viaggio spietato nell’animo umano

L’antologia Animali domestici di Bianca Bagnarelli, pubblicata da Coconino Press, segna un’importante pietra miliare nella carriera dell’autrice milanese, raccogliendo per la prima volta in un unico volume i suoi racconti brevi a fumetti. Questo lavoro, che include anche alcune storie inedite, offre un’opera che non solo incanta visivamente grazie al suo segno luminoso e immediato, ma racconta anche la complessità delle emozioni umane attraverso una lente spietata e senza compromessi.

Bianca Bagnarelli, nata nel 1988 a Milano, è una delle voci più promettenti e raffinate del panorama della narrativa disegnata contemporanea. La sua carriera, che l’ha vista collaborare con testate internazionali come The New Yorker, The New York Times, The Atlantic e Vanity Fair, è stata caratterizzata da una continua esplorazione delle sfumature emotive e psicologiche, un aspetto che risalta in Animali domestici con forza.

L’opera si distingue per l’approccio crudo e diretto verso tematiche che vanno dalla solitudine alle piccole crudeltà che definiscono le nostre vite quotidiane. Ogni racconto è una finestra aperta su momenti chiave delle esistenze ordinarie, dove la normalità si trasforma in qualcosa di profondamente inquietante. Le storie, pur avendo per protagonisti animali domestici e uomini, riflettono la condizione umana, mostrata nella sua vulnerabilità e nei suoi compromessi. Le zone di comfort, per Bagnarelli, sono luoghi di pericolo costante, assediati da minacce silenziose che si insinuano nella routine quotidiana.

La narrazione di Animali domestici non è mai indulgente: le figure che popolano queste storie non sono mai idealizzate. L’autrice, con il suo tratto pulito ma incisivo, racconta delle solitudini che si celano nelle pieghe più intime della vita sociale, delle sfumature sfuggenti dei sentimenti che non si possono definire, ma che riescono a emergere con una forza sorprendente. In ogni pagina, il lettore è chiamato ad affrontare la realtà di un’esistenza che non si lascia mai pienamente comprendere, ma che ci costringe ad avvicinarci alle sue molteplici verità, anche quelle più scomode.

Questa antologia, che raccoglie anche alcune storie inedite, rappresenta un compimento del lungo percorso artistico di Bagnarelli, che si è affermata nel corso degli anni come una delle più brillanti talenti del fumetto e dell’illustrazione contemporanea. Non è solo una raccolta di fumetti, ma un viaggio nel cuore delle emozioni umane, raccontate con un linguaggio visivo che sa essere delicato e violento al tempo stesso.

Il volume, che esce in un momento in cui la narrativa disegnata è in continua espansione, dimostra che Bianca Bagnarelli non è solo un’illustratrice di grande talento, ma anche una narratrice capace di dare forma alle inquietudini più profonde. Il suo primo libro a fumetti, Fish, premiato con la Gold Medal della Society of Illustrators nel 2014, ha già segnato un precedente significativo, ma Animali domestici porta il suo stile e la sua visione artistica a un livello superiore, consolidando definitivamente la sua posizione sulla scena internazionale.

L’opera di Bianca Bagnarelli è un incontro tra luci e ombre, tra il quotidiano e l’assurdo, e offre una lettura che non si limita a intrattenere, ma costringe il lettore a riflettere sulla propria esistenza. Le storie di Animali domestici non solo mettono in luce la fragilità umana, ma ci ricordano che siamo tutti, in fondo, animali domestici, imprigionati nelle nostre piccole gabbie dorate, mentre il mondo fuori continua a cambiare. Con il suo stile inconfondibile e la sua capacità di scavare nelle profondità dell’animo umano, Bianca Bagnarelli si conferma non solo un’artista di grande valore, ma una delle narratrici più potenti della contemporaneità. Animali domestici è un’opera che non può mancare nella libreria di chi ama il fumetto che sfida, emoziona e fa riflettere.

Kingdom Come: L’epica di un futuro distopico che ha riscritto la storia dei supereroi

Pubblicato a metà degli anni Novanta, Kingdom Come è una miniserie che ha lasciato un segno indelebile nell’universo fumettistico. Scritta da Mark Waid e illustrata dal genio pittorico di Alex Ross, quest’opera si distingue per la sua profondità narrativa e la sua straordinaria realizzazione visiva. Ambientata in un futuro distopico, Kingdom Come esplora il conflitto tra una generazione di eroi anziani e un’irruenta nuova ondata di vigilanti spregiudicati, creando uno degli universi alternativi più affascinanti mai concepiti.

Il successo di Kingdom Come non è stato solo un trionfo critico, ma anche commerciale. La miniserie, pubblicata dalla DC Comics sotto la linea Elseworlds, ha ottenuto consensi sia dai lettori di lunga data che dai neofiti. Lo stile pittorico di Ross, caratterizzato da un realismo che rasenta la fotografia, ha contribuito a dare nuova linfa al fumetto come forma d’arte, trasportando il medium a un livello superiore. La narrazione di Waid, sempre intensa e riflessiva, esplora temi universali come la giustizia, il sacrificio e il concetto di eroe, rendendo la storia non solo un affascinante racconto di superpoteri, ma anche una riflessione sul nostro mondo.

Un’opera atemporale: l’impatto di Kingdom Come sulla cultura popolare

Kingdom Come non è solo un fumetto, è un’opera che ha saputo emozionare diverse generazioni. La sua trama, pur essendo radicata nell’universo DC, parla di temi universali che vanno oltre il confine dei fumetti. La storia si svolge circa una generazione dopo gli eventi canonici dell’universo DC, con un mondo in cui gli eroi della vecchia guardia, come Superman, Batman e Wonder Woman, si scontrano con una nuova generazione di supereroi che ha perso il senso del dovere e della moralità. Questi nuovi eroi, dotati di incredibili poteri, sembrano più concentrati sulla violenza e sull’autosufficienza che sulla protezione della popolazione, creando un ambiente caotico e pericoloso.

Il punto di vista esterno della storia è quello di Norman McCay, un pastore che, assieme allo Spettro, è chiamato a testimoniare l’inevitabile conflitto che segnerà la fine di un’era e l’inizio di una nuova. Questo approccio narrativo, che non segue direttamente gli eroi ma si concentra su un osservatore esterno, conferisce un’atmosfera unica alla miniserie, rendendo la lotta tra le generazioni di eroi ancora più epica.

La rivalità tra Superman e la nuova generazione, rappresentata dal temibile Magog, è il cuore pulsante della trama. Magog, che in un primo momento viene visto come un eroe dalla popolazione, diventa il simbolo della corruzione di un sistema che ha perso il suo scopo. Questo scontro, che si sviluppa in un crescendo di violenza e perdita, culmina in un disastro apocalittico che cambia per sempre il volto del mondo. Ma è proprio in questo momento di crisi che Superman decide di tornare in azione, unendosi a Wonder Woman per fermare il caos.

Alex Ross: Il genio dietro le immagini che raccontano storie

Uno degli aspetti che ha reso Kingdom Come così speciale è senza dubbio il suo stile artistico. Alex Ross, con la sua pittura fotorealistica, è riuscito a dare vita a personaggi iconici come mai prima d’ora. I suoi supereroi non sono solo delle figure stilizzate, ma sembrano veri esseri umani, con emozioni e imperfezioni che li rendono ancora più affascinanti. La sua attenzione ai dettagli, la resa dei volti e l’uso dei colori vivaci hanno creato un’esperienza visiva che ha trasformato Kingdom Come in una vera e propria opera d’arte.

Ross ha saputo sfruttare al massimo la sua tecnica pittorica per trasmettere l’intensità delle emozioni dei personaggi. Ogni scena è costruita con una cura maniacale, e ogni personaggio appare straordinariamente realistico, pur rimanendo fedele alla sua natura supereroica. Le sue illustrazioni non sono solo rappresentazioni visive, ma vere e proprie narrazioni visive che comunicano emozioni, tensione e dramma con una forza straordinaria.

Il ritorno a Kingdom Come: Una campagna di successo su Kickstarter

Recentemente, Kingdom Come ha vissuto una nuova rinascita grazie a una campagna Kickstarter dedicata alla realizzazione di un documentario che esplora l’impatto di questa miniserie sulla cultura popolare. La risposta dei fan è stata straordinaria, con il traguardo dell’obiettivo iniziale raggiunto in poche ore, segno dell’affetto che i lettori nutrono ancora per questa storia leggendaria. La campagna ha confermato che Kingdom Come non è solo un capolavoro del passato, ma un’opera che continua a emozionare e a ispirare nuove generazioni di fan.

La fine di un’era e l’inizio di una nuova: Il messaggio di Kingdom Come

In un mondo dove la figura dell’eroe è spesso associata a potere e violenza, Kingdom Come ci invita a riflettere sul vero significato di essere un eroe. La miniserie ci mostra che essere un eroe non significa solo avere poteri, ma anche avere un senso morale, una bussola interiore che guida le azioni. Superman, il più grande tra gli eroi, è costretto a confrontarsi con la sua missione, il suo ruolo nel mondo e la sua responsabilità verso l’umanità. La sua lotta contro la nuova generazione di eroi è, in fondo, una lotta per salvare l’anima stessa dell’umanità.

La tragedia finale, con il sacrificio di Capitan Marvel e l’esplosione nucleare che segna la fine di una generazione di eroi, è un richiamo a quanto sia fragile l’equilibrio tra il bene e il male. Ma è anche una rinascita, una nuova opportunità per Superman di guidare l’umanità verso un futuro migliore, un futuro dove la speranza e la giustizia non sono solo ideali, ma principi concreti da difendere.

In conclusione, Kingdom Come non è solo un fumetto, è una riflessione profonda sul potere, sul sacrificio e sulla natura dell’eroismo. La sua capacità di parlare a tutte le generazioni, mescolando il fascino del fumetto con la gravità dei temi trattati, lo rende un’opera che non smette mai di emozionare e di far riflettere. Alex Ross e Mark Waid hanno creato un capolavoro che rimarrà per sempre nel cuore dei lettori e che continuerà a ispirare nuove opere e generazioni di creativi.

Betty B, l’ottava edizione del Festival del Fumetto e dell’Immagine: tra Storie, Creatività e Cultura

Il Betty B Festival del Fumetto e dell’Immagine sta per tornare, e per la sua ottava edizione promette di portare una ventata di freschezza e creatività nelle comunità locali con un evento che si snoda in cinque weekend ricchi di attività e sorprese. Le tappe del festival si svolgeranno dal 31 agosto al 20 ottobre 2024, attraversando luoghi suggestivi come Guiglia, Savignano, Valsamoggia (Bazzano), Spilamberto e Vignola, offrendo un’esperienza coinvolgente per tutti gli appassionati di fumetti, illustrazione e cultura pop.

Ogni tappa del festival sarà caratterizzata da aree dedicate ai manga, bookshop e Artist Alley, dove artisti emergenti e affermati potranno presentare le loro opere e interagire con il pubblico. Un elemento distintivo di quest’edizione sarà lo spazio dedicato alla satira, che ospiterà autori e laboratori, unendo divertimento e riflessione in un’unica grande festa dell’immagine e della narrazione.

Un Viaggio nel Mondo del Fumetto

Sin dal suo esordio nel 2017, il Betty B Festival si è affermato come una “rivista live” di fumetti, artisti ed eventi, unendo la comunità locale e gli appassionati di fumetti in un cartellone vibrante e variegato. Questo festival non è solo una celebrazione del fumetto, ma un viaggio emozionante attraverso il fantastico mondo della narrazione visiva. Ogni anno, il Betty B Festival accoglie talenti del panorama fumettistico italiano e internazionale, offrendo al pubblico l’opportunità di scoprire storie uniche e personaggi indimenticabili.

Nelle passate edizioni, il festival ha ospitato artisti di grande rilevanza, come Silver, celebre creatore di Lupo Alberto, e giovani talenti come Elisa Menini, che ha portato una nuova visione nel mondo del fumetto grazie al suo stile distintivo. Le mostre organizzate nelle storiche sale dei palazzi e nelle gallerie d’arte sono una testimonianza del potere evocativo del fumetto, dove ogni vignetta si trasforma in una finestra su emozioni e storie da scoprire.

Ospiti e Attività per Tutti

Il Betty B Festival non è solo un evento per i fan del fumetto, ma un’esperienza culturale a 360 gradi. Grazie alla presenza di ospiti illustri come Leo Ortolani, Francesco Guerrini, Casty e molti altri, il festival si trasforma in un luogo di incontro e di scambio, dove gli artisti possono condividere il loro lavoro e la loro passione con il pubblico. Incontri, dibattiti e momenti di ispirazione si alternano a spettacoli, concerti e laboratori creativi, creando un’atmosfera vivace e coinvolgente.

Ogni tappa del festival offrirà una varietà di attività pensate per tutte le età, con laboratori per bambini, giochi da tavolo, street art e sfilate di cosplay che animano le piazze. I mercatini di fumetti e illustrazioni, dislocati nelle piazze principali, rappresentano un paradiso per gli appassionati, offrendo l’opportunità di scovare pezzi rari e originali, rendendo ogni visita un’esperienza unica.

Un Format Innovativo e Inclusivo

La chiave del successo del Betty B Festival risiede nel suo format innovativo, che abbraccia tutte le forme di narrazione visiva. Dalla satira al graphic novel, dall’illustrazione alla street art, ogni anno il festival si evolve per includere nuove tecniche e linguaggi artistici. Quest’anno, la realtà virtuale sarà un’altra novità, portando il pubblico a esplorare mondi fantastici in modi inediti.

Il programma di quest’edizione include ben dodici mostre, un murale realizzato dal vivo in ogni tappa, presentazioni di fumetti, workshop e spettacoli, creando un evento che è molto più di un semplice festival: è un viaggio interattivo nel cuore della cultura pop. Ogni weekend sarà un’opportunità per scoprire nuovi talenti, approfondire il legame con gli artisti e partecipare a un’esperienza che celebra l’immaginazione e la creatività.

Il Betty B Festival del Fumetto e dell’Immagine si conferma come un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del genere, offrendo un’esperienza ricca, variegata e coinvolgente. Con la sua ottava edizione, il festival promette di incantare i visitatori con storie straordinarie, opere d’arte e un’atmosfera di festa che celebra il potere delle immagini. Non resta che segnare sul calendario le date di questa edizione imperdibile e prepararsi a immergersi in un universo di colori, emozioni e creatività senza confini!

Chi è Federico Maria Cugliari? Concept Artist per Ubisoft e Illustratore per Disney Lorcana

Federico Maria Cugliari è un giovane e talentuoso fumettista romano, nato nel 1992, che ha già conquistato importanti traguardi nel mondo dell’illustrazione e del concept art. Con un percorso variegato e ricco di successi, Cugliari ha iniziato la sua carriera lavorando come character designer e concept artist per la serie animata 44 Gatti. Successivamente, ha continuato a sviluppare la sua carriera in Ubisoft, uno dei colossi mondiali dell’industria videoludica, dove ha affinato le sue competenze come concept artist.

Il suo talento lo ha portato a collaborare anche con Disney Lorcana, gioco di carte collezionabili che ha attirato l’attenzione di fan e appassionati. Tra i vari progetti, uno dei suoi lavori più noti è il debutto sulle pagine di Topolino, avvenuto con la storia “Pico De Paperis e l’aggiornamento vocabolarico”, pubblicata nel numero 3486. Questo traguardo ha consolidato la sua presenza nel mondo del fumetto Disney, permettendogli di dare forma a storie e personaggi che hanno incantato generazioni.

Federico ha mostrato sin da piccolo una spiccata predisposizione per il disegno. Già durante l’infanzia, i suoi compagni di scuola materna gli chiedevano disegni, riconoscendo il suo talento innato. I suoi genitori, attenti a coltivare la sua passione, gli fornivano libri di disegno sull’anatomia e sugli animali, strumenti preziosi che hanno contribuito a formare la sua solida base artistica.

Dopo aver frequentato il liceo artistico, Cugliari si è diplomato nel 2012, proprio durante quello che i media chiamavano “la fine del mondo”. Successivamente, ha iniziato un percorso presso l’Accademia di Belle Arti, che ha interrotto dopo sei mesi per dedicarsi alla sua formazione in maniera autodidatta. Tuttavia, una svolta è arrivata con la vittoria di un concorso nazionale che gli ha permesso di frequentare la Scuola Internazionale di Comics. Dopo un anno di studi formali, Federico ha deciso di continuare ad apprendere da solo, seguendo la sua vocazione e affinando le tecniche che oggi lo rendono un artista versatile e apprezzato.

La carriera di Cugliari è stata costruita con dedizione, attraversando momenti di lavoro part-time e sessioni di studio intenso da autodidatta, fino a quando è riuscito a raggiungere l’obiettivo di diventare un disegnatore professionista. La sua passione per l’arte non si è mai spenta, e anzi si è rafforzata nel tempo. Tra le sue passioni spicca la colorazione, che ama realizzare con le matite colorate, anche se per motivi di praticità utilizza spesso tecniche digitali. Questo approccio gli ha permesso di realizzare progetti complessi, come le tavole per il fumetto “Paperozius e il vortice della sapienza”, completato in circa 300 ore di lavoro.

Cugliari non ha mai perso l’ispirazione di quando, all’età di 15 anni, rimase colpito dai disegni di Marco Gervasio su una storia di Pippo. Questo evento ha alimentato in lui il desiderio di seguire le orme dei grandi artisti Disney. Durante l’adolescenza, Federico leggeva fumetti come Topolino, Dago, Diabolik, oltre a manga come Full Metal Alchemist e Soul Eater, fonti di ispirazione che hanno influenzato la sua crescita artistica.

Pur essendo un professionista affermato, Federico continua a perfezionarsi studiando le anatomie e le tecniche di maestri del fumetto contemporanei e classici. È consapevole che il disegno Disney, sebbene possa sembrare semplice, richiede una padronanza tecnica elevata, soprattutto per quanto riguarda l’anatomia e la fluidità delle espressioni.

Nel futuro, Cugliari sogna di affermarsi come uno dei migliori disegnatori di Topolino e di realizzare uno dei suoi sogni più grandi: illustrare una carta per Magic: The Gathering, gioco di carte che lo appassiona profondamente. Nel tempo libero, si diverte con giochi di società e attività fisica, ma sogna una vita più rilassata, immaginandosi oziosamente su un’amaca come Paperino, in una casa accogliente.

Grazie al suo percorso e alla sua dedizione, Federico Cugliari rappresenta una delle nuove promesse del fumetto italiano e del mondo dell’illustrazione, un esempio di come talento, passione e impegno possano portare a traguardi ambiziosi. Con collaborazioni che spaziano da Disney a Ubisoft, Cugliari è destinato a lasciare un segno indelebile nel panorama artistico internazionale.