La serie televisiva de “La fuga di Logan”

Molto spesso succede che di alcuni film, invece di creare dei seguiti, vengono poi tratte delle serie televisive, a volte come seguito ideale di tale film, in alcuni casi viene rivisitato il film stesso approfondendo alcune parti, che per via del tempo limitato del film, non potevano essere inserite. Vi sono moltissimi esempi di questo genere, quello però di cui vogliamo discutere è la serie televisiva Logan’s Run, tratta dall’omonimo film, conosciuti entrambi in Italia come “La fuga di Logan”. Prodotta dalla M.G.M. alla fine degli anni ’70 e trasmessa dalla CBS, la serie è composta da una sola stagione per un totale di 14 episodi di cui il primo, il pilot, ha la durata di 90 minuti, mentre i successivi 13 episodi hanno una durata totale di 50 minuti l’uno. Nel nostro paese venne trasmessa sulle reti Mediaset, più precisamente su Italia1, a metà degli anni ’80 e poi su reti locali, infine sui canali satellitari in tempi più recenti. Nonostante le ambientazioni, la trama e anche i personaggi si mantenevano molto identici alle tematiche del film, e nonostante fosse anche apprezzato dai fan, la serie venne cancellata dopo la messa in onda del 14° episodio senza nessuna possibilità di eventuali continuazioni.

Logan's Run TV series intro (1977-78)

Trama

La trama della serie, come dicevo, non si distacca troppo dal film, infatti siamo su una Terra sconvolta dalla guerra nucleare alla fine del XX secolo.Dduecento anni dopo il conflitto, i sopravvissuti alla catastrofe si sono suddivisi in piccole comunità, totalmente autosufficienti, tanto da creare delle città-stato completamente indipendenti, in quanto i governi globali sono caduti con la guerra e di loro non è rimasto nemmeno il ricordo. In una di queste città, Domes, chiamata anche la città delle cupole, in quanto essa è isolata dal resto del mondo, grazie alle sue colossali cupole che avvolgono la città intera, è presente una civiltà edonistica e così tecnologicamente avanzata, da rendersi autosufficiente senza risorse esterne. Il governo di Domes, gestito prevalentemente da potenti elaboratori elettronici, per evitare l’aumento demografico della popolazione, ha istituito una legge per cui tutti i cittadini, al compimento del trentesimo anno di età, di cui si tiene conto grazie a una gemma, innestata alla nascita sul palmo della mano di ogni cittadino, devono obbligatoriamente sottoporsi al rito del Carousel, una sorta di celebrazione per il rinnovamento della vita, per preservare il naturale ciclo della vita. In realtà chi si sottopone al rito del Carousel, viene eliminato e i resti vengono clonati in egual numero, per mantenerne l’equilibrio e per non far destare sospetti agli abitanti di Domes. Non tutti, però, vogliono sottoporsi al rito del Carousel e quei pochi, tentano inutilmente la fuga. Per fermare questi tentativi di evasione, vi sono i Sendmen, una sorta di agenti di sorveglianza, con il compito di sopprimere ogni tentativo di fuga e di elusione del rito del Carousel, ma uno di essi Logan 5, mentre sta indagando su una  leggenda che circola tra la popolazione di Domes, ossia che all’esterno della città vi sarebbe un luogo chiamato Sanctuary, ove vi regna la libertà, la felicità, senza nessun  vincolo legato all’età e si può invecchiare senza dover sottostare a nessun tipo di “rinnovamento”, incappa in Jessica 6, una delle ribelli che vuole sfuggire al rito e pian piano che lo convince dell’esistenza di Sanctuary portandolo a fuggire da Domes insieme a lei. Durante la fuga i due trovano un bunker militare, al cui interno trovano Rem, un androide con fattezze umane, e ne diventano amici. Logan, Jessica e Rem, partono alla ricerca del fantomatico Sanctuary. Durante la loro ricerca i tre incontrano varie comunità, spesso bizzarre e curiose, molte di queste anche pericolose. Ovviamente sono  inseguiti dai guardiani di Domes, che cercano di riprendere i due fuggiaschi prima che essi diventino un esempio. Tra questi inseguitori vi è Francis 7, collega Sandmen e amico di Logan 5, da amici  che erano in passato, i due si ritrovano nel ruolo di preda e cacciatore. La vita di Logan 5, Jessica 6 e Rem è una continua fuga in cerca di Sanctuary e della libertà.

Logan's Run TV Series (1977-78) - Clip with Heather Menzies, Gregory Harrison, and Angela Cartwright

Nonostante la brevità della serie e nonostante non sia mai stata conclusa, Logan’s Run è una serie molto pregevole e godibile sotto molti aspetti, oltre a mantenere il genere fantascientifico, vi sono anche molti riferimenti all’ambiente e all’avere rispetto per la natura, al fare attenzione alle esperienze che si accumulano nella vita, facendone tesoro e conservandole. In pratica, anche questa è una di quelle serie, che, secondo me, meritava un destino più longevo, così come anche il film che, oltre a meritare un seguito all’epoca, meriterebbe anche un Remake, ovviamente ben fatto.

Alla prossima

by Marco Talparius Lupani

Transformers animation movie

In attesa del sesto film live della saga cinematografica dei Transformers, volevo  soffermarmi sul primo lungometraggio animato dedicato ai Transformers, Transformers the Movie. Uscito dopo la metà degli anni ’80, come successo per la serie televisiva, anche questo film è nato da una co-produzione nippo-americana, e si colloca tra la seconda e terza stagione della serie, rivoluzionandola completamente, questo film rappresenta una sorta di cambio di guardia, dove i vecchi personaggi della serie lasciano il posto ai nuovi. Ovviamente la Hasbro ha creato la relativa linea di giocattoli arricchendola di nuovi pezzi, la linea è tutt’ora prodotta e riproposta sempre aggiornata.

🌌 Transformers “The Movie” 1986 ITA

Trama

Sono passati più di vent’anni da quando gli Autobot e i Decepticon si sono rivelati agli abitanti della Terra, siamo infatti nell’anno 2005. Portandosi dietro il conflitto che li vede contrapposti da milioni di anni, dopo molte battaglie, Megatron e i suoi Decepticon, sono stati scacciati dalla Terra, ma hanno mantenuto il controllo del loro natio pianeta Cybertron, mentre gli Autobot, grazie alla saggezza del loro capo Optimus Prime, hanno formato un’alleanza con i terrestri e difendono ancora il pianeta Terra in attesa di poter liberare Cybertron dal giogo di Megatron. Nel frattempo, dalle profondità dello spazio, arriva un’oscura minaccia, un pianeta meccanico senziente si avvicina pian piano a Cybertron e al Sistema Solare divorando ogni singolo pianeta che gli si para davanti, si tratta di Unicron, un gigantesco essere che vive solo per distruggere e seminare il caos nell’universo, senza pietà. Intanto sulla Terra, Megatron lancia un massiccio attacco alla base degli Autobot, lo scontro è così furioso che entrambe le parti subiscono numerose perdite. Il culmine della battaglia avviene con il duello mortale tra i capi delle due fazioni, Optimus Prime e Megatron, la violenza dello scotrno è tale che entrambi i contendenti cadono sotto i loro stessi colpi, Optimus Prime prima di morire, cede la matrice del comando a Ultra Magnus, che diventa così il nuovo comandante degli Autobot, mentre Megatron, mortalmente ferito, riesce a fuggire con i Decepticon superstiti venendo poi tradito dal suo secondo in comando Starscream, che lo abbandona nello spazio profondo assieme ad altri Decepticon gravemente danneggiati. Qui Megatron e i suoi seguaci, vengono raggiunti da Unicron, che, proponendogli un’alleanza per potersi impadronire della Matrice del comando degli Autobot, gli promette di donargli un nuovo corpo, Megatron accetta il patto con Unicron, così che rinasce con un nuovo corpo e con il nuovo nome di Galvatron, anche gli altri Decepticon danneggiati ottengono un nuovo corpo. La prima mossa di Galvatron è quella di  recarsi alla base dei Decepticon, dove si sta svolgendo l’incoronazione di Starscream come nuovo capo dei Decepticon, cerimonia che viene interrotta con l’arrivo di Galvatron, il quale disintegra letteralmente il traditore e riprende il comando completo di tutti i Decepticon. Nel frattempo, sulla Terra, si stanno svolgendo i funerali di Optimus Prime e degli altri caduti Autobot. Successivamente Ultra Magnus cerca di riorganizzare quello che rimane delle sue forze per organizzare le difese contro Unicron, che nel frattempo si era rivelato, e si stava dirigendo contro Cybertron.

Galvatron, dopo aver studiato un piano d’azione, lancia un attacco in forze contro gli Autobot per impossessarsi della matrice del comando, ma, durante la battaglia, avviene una cosa straordinaria, la matrice del comando finisce tra le mani di un giovane Autobot di nome Hot Rod, che, appena lo afferra, si illumina di nuovo potere. La matrice, come profetizzato da Optimus Prime, ha scelto il nuovo Leader degli Autobot: Hot Rod, che, investito da una nuova energia, diventa Rodimus Prime, e grazie a questa potenza riesce a sconfiggere Galvatron, scacciandolo insieme ai suoi Decepticon da Cybertron, ma la battaglia non è finita, in quanto Unicron è giunto sul pianeta meccanico, e, davanti a tutti, rivela la sua vera forma: un gigantesco Transformers. L’ultima battaglia è senza esclusione di colpi, ma alla fine gli Autobot, grazie a Rodimus Prime, riescono a distruggere Unicron, la cui testa diventa una nuova luna di Cybertron e la pace viene di nuovo ristabilita sul pianeta dei Transformers, anche se l’ombra di Galvatron e dei Decepticon è sempre in agguato.

Transformers The Movie 1986: Theme Song - Lion - HD Quality

Un bel lungometraggio di animazione vecchia scuola, senza l’ausilio della computer grafica, con una trama autoconclusiva, ma che segna la fine di un’era e l’inizio di un’altra, arricchendo il tutto con nuove storie e personaggi, espandendo il mondo dei Transformers in tutto il cosmo, senza più essere relegato solo tra la Terra e Cybertron. L’unica pecca è l’adattamento in italiano di quel periodo, che, oltre ad aver cambiato completamente i nomi di molti dei personaggi, come Bumblebee che diventa Maggiolino, colpisce anche alcuni dialoghi: in alcuni frangenti sembrano senza senso, ma per il resto il film è completamente godibile.

Una curiosità, la voce in originale di Galvatron era quella del compianto Leonard “Spock” Nimoy e quella di Unicron è di Orson Welles.

Alla prossima!

 

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