La Nascita dello Smile: il Primo Emoticon

Nel vasto mondo della comunicazione digitale, pochi simboli sono così universali e immediatamente riconoscibili come lo Smile emoticon. Ma come è nato questo pioniere della comunicazione non verbale online?

La storia dello Smile inizia nel 1982 con Scott Fahlman, un professore dell’Università di Pittsburgh. In un dialogo su un forum universitario, Fahlman propose l’uso di una sequenza di caratteri per indicare il tono scherzoso di un messaggio: i due punti, un trattino e una parentesi chiusa – 🙂. Questo semplice ma geniale arrangiamento di tasti divenne rapidamente un modo standard per esprimere umorismo o felicità nei messaggi di testo.

Tuttavia, la storia dello Smile potrebbe avere radici ancora più antiche.

Alcuni attribuiscono la creazione dello smiley a Harvey Ball, un graphic designer che nel 1963 creò un’icona sorridente per una compagnia di assicurazioni americana. Questa immagine, destinata a sollevare il morale dei dipendenti, è spesso considerata l’antenato dello Smile.

Nonostante le sue umili origini, lo Smile ha avuto un impatto culturale enorme, diventando un elemento fondamentale della comunicazione online e dando vita a un intero vocabolario visivo di emoji che oggi arricchiscono i nostri messaggi digitali.

In conclusione, lo Smile è molto più di una semplice sequenza di caratteri; è un simbolo di gioia e umorismo che trascende le barriere linguistiche e culturali, permettendoci di esprimere emozioni in un modo che le parole da sole non potrebbero mai fare.

Il 17 luglio è la Giornata Mondiale delle Emoji

In questo 17 luglio ricorre la Giornata Mondiale delle Emoji (World Emoji Day), le ben note faccine e simboli utilizzati su WhatsApp come su Facebook Messenger o via altre app social e di messaggistica. L’occasione per festeggiare le tanto amate emoticon è pure ghiotta per conoscere quelle più utilizzate dagli italiani, almeno in questo momento attuale. La Giornata Mondiale delle Emoticon si festeggia solo da pochissimi anni ma non c’è da stupirsi visto il loro recente utilizzo: è così dal 2014, quando Jeremy Burge, fondatore di Emojipedia, il sito che raccoglie e cataloga tutte le emoji, ebbe l’idea di celebrare una delle più efficaci forme di comunicazione umana dell’era dei social: le “faccine”.

Sì, perché con le emoji abbiamo imparato a sintetizzare tutti i nostri stati d’animo: allegria, amore, tristezza, noia, approvazione e così via. Ed è proprio questo il vero senso delle emoji: aiutarci a comunicare e ad esprimerci, superando le barriere linguistiche. Farne a meno in un messaggio Whatsapp o in un post su Instagram e Facebook è diventato ormai molto difficile, tant’è che negli anni vengono continuamente aggiornate e reinventate, di pari passo con i cambiamenti, i temi e gli interessi più attuali della società.

Gli emoji sono simboli pittografici, simili ad emoticon, divenuti popolari in Giappone a fine degli anni 1990. Il nome deriva da 絵 e (immagine), 文 mo (scrittura) e 字 ji (carattere). Gli emoji vengono utilizzati sia negli SMS che nelle e-mail. l primo set di emoji è stato creato nel 1997 dall’operatore telefonico giapponese SoftBank. Il CEO di SoftBank convinse Apple ad inserire le emoji all’interno dell’iPhone fin dalla sua distribuzione nel 2008.[6] Le emoji vennero poi distribuite internazionalmente nella quinta versione di iOS, disponibile nel 2011. Spesso l’ideazione dell’emoji viene erroneamente attribuita a Shigetaka Kurita, un membro del team che si occupava della piattaforma web mobile i-mode della NTT DoCoMo. Questo set, reso disponibile nel 1999, era composto di 172 emoji da 12×12 pixel.

Secondo un’analisi condotta da Meta, sui profili Instagram e Facebook in Italia e nel mondo, le emoji più amate sono quelle relative agli sport e al cibo.

  • Tra le emoji sportive più utilizzate dagli italiani ci sono, in ordine, il pallone da calcio ⚽, da basket 🏀, da pallavolo 🏐, la persona che solleva pesi 🏋️‍♂️ e la persona che nuota 🏊. Nel mondo, invece, guidano il calcio ⚽, il cricket 🏏, il rugby 🏈 e il baseball ⚾, sport molto più praticati in America.
  • Le emoji su cibi e bevande sono tra le preferite degli italiani, in particolare quelle legate ai festeggiamenti: la torta di compleanno 🎂, i calici alzati 🥂 e la bottiglia di spumante 🍾 sono le più utilizzate.
  • Confrontando i diversi Paesi, emergono curiosità interessanti che hanno a che fare con le diverse tradizioni culinarie. Il limone 🍋, ad esempio, rientra nella top 10 delle emoji più utilizzate solo nel Medio Oriente. L’avocado 🥑 e la bevanda esotica 🍹, invece, sono tra le più usare nei paesi sudafricani.
  • Molto apprezzate sono anche le nuove Emoji Version 14.0 rilasciate lo scorso anno: le mani a forma di cuore 🫶, la faccina che trattiene le lacrime 🥹, la faccina con gli occhi che sbirciano 🫣, la faccina con la mano sulla bocca 🫢 e la faccina che si scioglie 🫠 sono le emoji più utilizzate dagli italiani nei loro contenuti social.

Inoltre, Meta ha recentemente annunciato l’ampliamento delle reazioni su Whatsapp. Da adesso si potranno utilizzare tutte le emoji per reagire a un messaggio, non solo le sei disponibili ora (👍❤️😂😮😢🙏)rendendo le conversazioni molto più divertenti ed espressive. Così, prepariamoci all’arrivo di una marea di nuove emoji: riceveremo tante faccine che si stanno sciogliendo 🥵, per il caldo di quest’estate o quando si mostra un segno di imbarazzo. Il cappello blu 🧢 è l’emblema della bugia: se qualcuno reagisce a un messaggio con questa espressione, probabilmente significa che non ci crede. Gli occhi 👀 nascondono un significato nascosto dietro un messaggio, mentre il pianto intenso 😭, che a prima vista può sembrare negativo, può essere usato per esprimere reazioni positive in caso di gioia. E poi ancora la faccina implorante 🥺, quando si vuole manifestare il sentirsi toccati da un gesto o da un messaggio affettuoso, reagendo come segno di ringraziamento.

Samsung Electronics Italia ha commissionato a Human Highway, società di ricerca online, un’indagine dedicata alle preferenze e le abitudini degli italiani proprio nell’utilizzo degli emoji, i colorati simboli ormai diventati parte fondamentale della comunicazione tra social network e messaggistica istantanea, tanto che due intervistati su tre hanno dichiarato di utilizzarli spesso o sempreSecondo la ricerca, gli emoji risultano essere utilizzati principalmente per cercare di esprimere al meglio le proprie emozioni (secondo il 55,8% degli intervistati), connotando così in maniera più efficace ogni messaggio. Gli emoji risultano altrettanto indispensabili per chiarire il tono del messaggio (34,2%), evitando spiacevoli fraintendimenti, così come per rafforzare il testo scritto (38%).

Ma chi sono i maggiori utilizzatori di emoji? Secondo il campione analizzato, che comprende 996 rispondenti eterogenei per età e genere, le persone che utilizzano con maggiore frequenza gli emoji sono le donne di età compresa tra i 35 e i 44 anni, abitanti nel Nord-Est e nel Sud Italia. Sono dunque loro a guidare le classifiche di utilizzo, e da un confronto con i rispondenti uomini risulta evidente come le donne prediligano emoji più connessi ai sentimenti, come il bacio 😘 e il cuore rosso ❤️ (rispettivamente utilizzati dal 50% e dal 36% delle intervistate), mentre la controparte maschile sembra apprezzare maggiormente simboli più neutri, tra cui il pollice alzato 👍🏼 (36,1%) e l’occhiolino 😉 (19,3%).

Differenze e preferenze che contribuiscono a creare la classifica assoluta degli emoji maggiormente utilizzati per entrambi i generi: al primo posto domina proprio il bacio 😘, con il 41,4% di preferenze, a cui seguono la risata con le lacrime 😂 (40,9%) e il pollice alzato 👍🏼 (29,7%).

Emoji – Accendi le emozioni

Emoji – Accendi le emozioni svela per la prima volta il mondo segreto celato all’interno dei nostri telefoni cellulari. Nascosta tra le app troviamo Messaggiopoli, una vivace città dove vivono tutte le nostre emoji preferite, in attesa di essere scelte da Alex, propiretario del telefono. In questo mondo, ogni emoji ha una sola espressione facciale, tranne Gene, un’esuberante emoji che, nato senza filtri, riesce a fare più espressioni. Deciso a diventare “normale” come tutte le altre emoji, Gene chiede aiuto al suo migliore amico Gimme 5 e alla famosa hacker Rebel. Tutti insieme si imbarcano in un’epica “app-ventura” all’interno del telefono, ognuno in modo simpatico e scatenato, per trovare il codice che riuscirà ad aiutare Gene nel suo scopo. Quando un grande pericolo minaccia il telefono, il destino di tutte le emoji dipenderà da questi tre improbabili amici, che dovranno salvare il loro mondo prima di venire definitivamente cancellati.

Emoji – Accendi le emozioni (The Emoji Movie) è un film d’animazione del 2017 diretto da Tony Leondis. La pellicola verrà distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 28 luglio 2017, mentre nelle sale italiane dal 28 settembre dello stesso anno.

 

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