Capodanno cinese 2024: l’anno del drago verde di legno

Il 10 febbraio 2024, secondo il calendario lunare cinese, inizierà l’anno del Drago Verde di Legno, il quinto segno dello zodiaco cinese. Il drago è un simbolo di forza, vitalità, idealismo e romanticismo, ma anche di ambizione, creatività e innovazione. Chi nasce sotto questo segno ha una personalità carismatica, generosa e coraggiosa, ma anche orgogliosa, impulsiva e testarda.

Il capodanno cinese, o festa di primavera, è la più importante festività della Cina e di altri paesi asiatici. Si tratta di una celebrazione che dura 15 giorni, dal primo al quindicesimo giorno del primo mese lunare, e che termina con la festa delle lanterne. Durante questo periodo, le famiglie si riuniscono per condividere i pasti, scambiarsi i regali, onorare gli antenati e augurarsi prosperità e fortuna per il nuovo anno.

Tra le tradizioni più diffuse del capodanno cinese, ci sono la danza del drago e del leone, che si svolgono per le strade delle città accompagnate da tamburi e piatti, per scacciare gli spiriti maligni e attirare l’energia positiva. Il colore rosso domina le decorazioni, le vesti e le buste contenenti soldi che vengono regalate ai bambini e agli anziani, perché simboleggia la gioia, la passione e la protezione. Inoltre, si usano i petardi e i fuochi d’artificio per fare rumore e allontanare il mostro Nian, che secondo la leggenda minacciava i villaggi alla vigilia del nuovo anno.

I piatti tipici del capodanno cinese variano a seconda delle regioni, ma in generale hanno un significato simbolico e augurale. Per esempio, i ravioli (饺子 – jiǎozi) rappresentano la ricchezza, perché hanno la forma di antiche monete cinesi; i noodles (面条 – miàntiáo) simboleggiano la longevità, perché sono lunghi e non vanno tagliati; le arance (橙 – chéng) esprimono l’abbondanza, perché hanno il colore dell’oro; il pesce (鱼 – yú) indica il successo, perché la sua pronuncia ricorda la parola “abbondanza” (余 – yú).

Il capodanno cinese è una festa che coinvolge anche il resto del mondo, soprattutto le città che ospitano una numerosa comunità cinese. In Italia, ad esempio, le principali celebrazioni si svolgono a Milano e a Prato, dove si possono ammirare le sfilate, i mercatini, le mostre e gli spettacoli dedicati alla cultura cinese. Anche a Roma, la capitale, si organizzano eventi e iniziative per celebrare il capodanno cinese, come il concerto di musica classica cinese al Teatro dell’Opera o la mostra di calligrafia e pittura al Museo Nazionale d’Arte Orientale.

Il capodanno cinese 2024 sarà quindi un’occasione per scoprire e apprezzare le tradizioni, i valori e la bellezza di una cultura millenaria, che ha molto da insegnare e da offrire al mondo intero. Buon anno del drago a tutti! 新年快乐! (xīnnián kuàilè)

Scoperta in Kazakistan: una piramide dell’Età del Bronzo senza precedenti

Archeologi kazakistani hanno scoperto una piramide dell’Età del Bronzo risalente a 3.800 anni fa. La struttura, alta circa 3 metri, è unica nella steppa eurasiatica per la sua forma esagonale e i megaliti pesanti fino a una tonnellata posti in ogni angolo.

La piramide si trova in una regione che, in quel periodo, era abitata da persone che costruivano numerose tombe e monumenti in pietra, si dedicavano alla lavorazione dei metalli e alla creazione di gioielli. La loro economia potrebbe essere stata in parte pastorale, con grandi mandrie di animali che pascolavano nelle vaste steppe eurasiatiche.

La piramide è caratterizzata da una struttura interna complessa, con pareti disposte come un labirinto che conduce a una tomba centrale. Alcune parti della struttura erano in origine coperte da un tumulo di terra, ma non è ancora chiaro se la piramide avesse mai avuto un tetto o se fosse stata completamente all’aperto.

Un dettaglio affascinante della piramide è la presenza di petroglifi, incisioni rupestri raffiguranti vari animali, tra cui cammelli e un gran numero di cavalli. Ciò suggerisce l’esistenza di un culto del cavallo in quell’area in quel periodo.

La piramide del Kazakistan è una scoperta senza precedenti che offre nuove informazioni sulla storia e sulla cultura delle antiche civiltà della steppa eurasiatica.

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