“Genoa comunque e ovunque” arriva al cinema il 29 gennaio

In occasione dei 130 anni della squadra, arriva nelle sale da lunedì 29 gennaio a domenica 4 febbraio Genoa comunque e ovunque. Il film evento, nato da un’idea di Mattia Mor di Emotion Network e prodotto da Emotion Network e DUDE Originals, che ne ha curato anche lo sviluppo creativo ed editoriale, in collaborazione con Genoa Cricket and Football Club, con la regia di Francesco G. Raganato e come capo autore Alessandro d’Ottavi, racconta, attraverso le testimonianze di un gruppo di tifosi, leggende e personalità del club e dirigenti, l’essenza e la storia del club rossoblù (elenco cinema a breve su nexodigital.it).

Il film non indugia sugli aspetti strettamente sportivi ma vuole andare ad approfondire il senso profondo dell’essere genoani, la passione che avvicina persone con storie e provenienze diverse, la gioia del tifare come atto di fede a prescindere dai risultati, cosa vera per tante squadre ma ancor di più per una squadra antica e nobile, con una delle tifoserie più calde d’Italia, come il Grifone.

https://youtu.be/VirH4KCYe70

La simbiosi tra la città di Genova e la sua squadra di calcio rappresenta il cuore stesso del documentario, per celebrare una delle tifoserie più appassionate e fedeli del nostro Paese e ripercorrere la storia del club più longevo di Italia, analizzando il profondo significato dell’essere Genoani. Emerge così il senso di appartenenza, il desiderio di sostenere la propria comunità, di condividerne le gioie e dolori, “comunque e ovunque”. In totale controtendenza con le logiche del marketing e delle multinazionali dell’intrattenimento, questo è soprattutto il racconto di un sentimento irrazionale ed extra calcistico, definito da molti nel film “una malattia”,  che accomuna, di una passione che si rinnova di generazione in generazione, come dimostrano le testimonianze dei vari intervistati del film: Barbara Barrani, Dario Bianchi, Andrès Blàzquez, Mario Bortolazzi, Andrea Brasi in arte Bresh, Domenico Criscito, Stefano Eranio, Gustavo Grigò, Mario Kaiser, Diego Milito, Claudio Onofri, Rodrigo Palacio, Goran Pandev, Bambi Roncallo, Jacò Rosset, Marco Rossi, Gennaro Ruotolo, Giuseppe Sculli, Benedetta Signorini, Josh Wander, Alberto Zangrillo.

Il vero protagonista di Genoa comunque e ovunque è proprio il legame del Genoa con la sua città: un sentimento intriso di amore e nostalgia che sembra contagiare chiunque abbia avuto la fortuna di diventare l’idolo della tifoseria, come nel caso di Milito e Palacio che, pur avendo giocato in alcuni degli stadi più importanti del mondo, continuano a sentire Genoa e Genova come casa loro. Lo stesso vale per il cantante e tifoso Bresh, nuovo “cantore della genoanità” con la sua “Guasto d’amore”, emblema della musicalità di tutto il tifo genoano (non è un caso che Milito sia stato salutato dallo stadio Luigi Ferraris proprio con la frase di una canzone di Fabrizio De Andrè: “Meglio lasciarci che non esserci mai incontrati”).

 

Il film è inoltre arricchito da una partitella tra le leggende del Genoa, capaci di far esplodere di emozione qualsiasi tifoso. Come nella più attesa delle partite, i grandi campioni della storia del Genoa si sfidano, come in una partitella tra amici, in una sfida serale dal sapore epico e romantico nel contesto, incredibile e surreale, dello Stadio Luigi Ferraris vuoto. Dopo un primo incontro negli spogliatoi, i calciatori attraversano il tunnel ed entrano in campo: un ingresso spettacolare che avrà la forza di scaturire in loro ricordi e sensazioni uniche. La partita sarà così l’occasione per evocare i grandi successi, i gol, le gioie e i dolori del passato, ma anche i momenti più alti della vita professionale di ognuno di loro, con un footage di repertorio che racchiude le azioni più belle e più coinvolgenti della storia rossoblù. E poi c’è il tema della genoanità: ogni giocatore la incarna e la vive in maniera diversa, ma comunque sempre accesa e palpitante. Questa scena è probabilmente il regalo più bello che, a 130 anni dalla fondazione della sua squadra, il pubblico genoano potesse sognare di vivere sul grande schermo.

Andrès BlàzquezAD di Genoa Cricket And Football Club, ha commentato: “Il docufilm racconta fedelmente e con coerenza ciò che intendiamo quando diciamo che il Genoa è unico. Fin dal primo giorno trascorso nella meravigliosa città di Genova, ho colto personalmente la bellezza di una comunità che non smette mai di stupire. Sono soliti chiamarla malattia, una malattia d’amore, che ha una forza contagiosa tale che oggi i miei figli non si perdono una partita in Gradinata Nord al Ferraris. Comunque e ovunque, consapevoli di un passato storico e glorioso ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Un futuro luminoso.”

Sin dalla sua nascita Emotion Network porta alla luce storie che possano sbloccare il potenziale dell’Italia ed essere di ispirazione per le persone”, ha dichiarato Mattia Mor, fondatore e AD di Emotion Network. Sfogliando le pagine della storia e della cultura popolare italiana, la nostra mente è andata subito al Genoa, la squadra con una delle tifoserie più appassionate e calde nonostante i risultati. Tifare Genoa – prosegue Mor – vuol dire soffrire tanto e gioire poco, essere parte di un vissuto, avere una fede, essere appassionati a prescindere dalle vittorie, nell’amore per una maglia che accompagna decine di migliaia di tifosi dall’infanzia alla vita intera. Con ‘Genoa comunque e ovunque’ vogliamo portare sullo schermo questo incredibile magma di passione ed emozioni, raccontare all’Italia e al mondo il senso del tifare una squadra comunque e ovunque, qualsiasi sia il risultato, mossi soltanto dalla passione, sapendo bene che la bellezza della passione calcistica sta nel tifare e non nei risultati. Sarà bello portarlo nelle case di tutti gli italiani, tifosi e non tifosi, genoani e non, perché il nostro obiettivo come produttori è quello di raccontare storie che possono ispirare, emozionare e far riflettere allo stesso tempo.”

Aggiunge Livio Basoli, Chief Creative Officer e CEO di DUDE Originals:

Siamo ormai abituati a vedere storie e documentari di calcio giocato che riguardano squadre grandi o piccole, di oggi o di ieri. Ma quando ci si allontana dal campo, e si lasciano sullo sfondo i grandi campioni o le imprese più famose, si trova qualcosa di molto più interessante e universale da raccontare: le storie di quelle persone che hanno fatto di questo sport la loro religione e dell’amore per la propria squadra la loro ragione di vita. “Genoa comunque e ovunque” racconta proprio queste storie, ricordandoci l’incredibile potere di questo sport attraverso una delle squadre simbolo della sua storia.”

Chi è EMOTION NETWORK

Emotion Network è una media company italiana con la visione di rimettere l’essere umano e le sue emozioni al centro dello sviluppo, credendo nel potere dello storytelling per rafforzare il potenziale umano, producendo “Grandi storie per ispirare, educare, intrattenere”.

Persegue i suoi obiettivi attraverso:

  1. Produzione audiovisiva (film e serie, docu-film e docu-serie, podcast focalizzati solo su contenuti ispirazionali)
  2. L’organizzazione del Tech.Emotion Summit, in cui innovazione, tecnologia e business si coniugano con emozioni, cultura ed umanesimo;
  3. TechEmotion.com: piattaforma streaming di contenuti ispirazionali (masterclass, talk, film, docu-film, podcast) con l’obiettivo di guidare nello sviluppo personale , in modalità ispirazionale privati e dipendenti delle imprese.

Chi è DUDE ORIGINALS

DUDE: Originals è lo “spin-off” dell’agenzia di advertising DUDE, dedicato allo sviluppo e alla produzione di contenuti originali di entertainment. La creatività negli anni è stata al cuore del successo di DUDE, fondata nel 2008 da un gruppo di outsider che ha saputo reinventare il modello classico dell’advertising e che vuole ora ridefinire il modello di selezione, cura e sviluppo di storie originali per il cinema e la televisione, attraverso uno scouting attento delle voci più talentuose tra scrittori, sceneggiatori e registi.

Fondata nel 2021, DUDE Originals si concentra sullo sviluppo e la produzione di contenuti che possano rappresentare una novità nel panorama dell’intrattenimento italiano, innovativi, con una linea editoriale che predilige narrative, generi, voci e tematiche con forti connotati italiani ma con un ampio respiro internazionale.

Tra i progetti in sviluppo la serie-tv ispirata al romanzo “Spatriati” di Mario Desiati (libro vincitore Premio Strega 2022), le serie “Anima della frontiera” (ispirata alla trilogia della frontiera di Matteo Righetto), il film lungometraggio “Il Mestiere” scritto da Massimo De Angelis e Beppe Tufarulo, il docu- film “Olhão or Nothing” con la regia di Gabriele Micalizzi.

Raffa, la docuserie su Raffaella Carrà su Disney+

Disney+ ha annunciato che Raffa, la prima docuserie originale dedicata a Raffaella Carrà, sarà disponibile dal 27 dicembre sulla piattaforma streaming. La docuserie, prodotta da Fremantle, è diretta da Daniele Luchetti e scritta da Cristiana Farina con Barbara Boncompagni e ripercorre la straordinaria vita di una delle icone della cultura pop in tutto il mondo.

Raffa | Trailer Ufficiale | Disney+

Chi è Raffaella Carrà? Chi si nasconde dietro l’immagine della star italiana più famosa e amata all’estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i successi televisivi, i film e le tournée internazionali? Simbolo di libertà, regina della TV e icona LGBTQ+: Raffaella Carrà è un mito che supera ogni barriera, un’artista amata incondizionatamente dal pubblico internazionale per oltre 50 anni. Eppure Raffaella è un mistero di cui nessuno possiede la chiave. Gelosissima del suo privato, era una donna che lottava per affermarsi in un mondo di uomini, che ha amato e sofferto come tutte e nella quale convivevano due anime, quella della diva Carrà e quella più vulnerabile di Raffaella Pelloni. La docuserie ripercorre la sua vita pubblica e privata, a partire dall’infanzia in Romagna segnata dall’abbandono del padre, il flirt “da copertina” con Frank Sinatra, i grandi amori, il rimpianto per una maternità mancata, crisi e rinascite. Tutto raccontato attraverso le sue immagini più iconiche e quelle del suo archivio privato in esclusiva insieme a testimonianze inedite di chi l’ha conosciuta davvero.

Raffa – docuserie in 3 episodi da 1 ora – è prodotta da Gabriele Immirzi e Alessandro De Rita per Fremantle Italia. Regia di Daniele Luchetti. Scritta da Cristiana Farina con Carlo Altinier, Barbara Boncompagni, Salvatore Coppolino e Salvo Guercio.

Uomini e dei – Le Meraviglie del Museo Egizio

«La strada per Menfi e per Tebe passa da Torino»

Jean-François Champollion

 

A un anno dalle celebrazioni per il bicentenario della sua fondazione, il Museo Egizio approda per la prima volta al cinema con Uomini e dei – Le Meraviglie del Museo Egizio, il film evento presentato in anteprima alla 41esima edizione del Torino Film Festival e in uscita nelle sale il prossimo gennaio. Prodotto da 3D Produzioni, Nexo Digital e Sky in collaborazione con il Museo Egizio e diretto da Michele Mally, che firma il soggetto con Matteo Moneta, autore della sceneggiatura, il film vede la partecipazione straordinaria del Premio Oscar® Jeremy Irons, che ci guida in un viaggio alla scoperta dei tesori di una delle civiltà più affascinanti della storia antica.

Con oltre 900 mila visitatori all’anno il Museo Egizio è il quinto museo più visitato in Italia ed è il più antico al mondo dedicato alla civiltà degli antichi Egizi. A Torino sono custoditi 40 mila reperti, di cui 12 mila esposti su 4 piani del Museo. Sfingi, statue colossali, minuscoli amuleti, sarcofagi, raccontano quasi 4000 anni di storia antica. Tra i reperti celebri nel mondo ci sono il Papiro dei Re, noto all’estero come la Turin King List, l’unica lista che sia giunta fino a noi che ricostruisce il susseguirsi dei faraoni, scritta a mano su papiro, o il Papiro delle Miniere, una delle più antiche carte geografiche conosciute. E ancora sculture come la statua del sacerdote Anen, quella di Ramesse II, quella della cosiddetta Iside di Copto, oltre al ricco corredo funebre di Kha, sovrintendente alla costruzione delle tombe dei faraoni che insieme alla moglie Merit sarà tra i protagonisti di tutto il racconto.

Reperti, studi scientifici e il dietro le quinte del Museo sono narrati in maniera corale non solo dalla Presidente del Museo, Evelina Christillin, e dal Direttore Christian Greco, ma anche da alcuni dei curatori del Museo come Cédric Gobeil, Beppe Moiso, Susanne Toepfer, Paolo Del Vesco, Federico Poole, Johannes Auenmüller, Enrico Ferraris, Alessia FassoneTommaso Montonati, dalle  restauratrici Cinzia Oliva, Roberta Genta, Paola Buscaglia del Centro di Conservazione e Restauro de La Venaria Reale, dall’antropologo Pieter Ter Keurs, dal Direttore Dipartimento Egizio del Louvre Vincent Rondot, dal Capo del Dipartimento Egitto e Sudan del British Museum Daniel Antoine, dai curatori del British Museum Ilona Regulski e Marcel Maree, dalla direttrice del Agyptisches und Papyrussammlung di Berlino Friederike Seyfried, dalla direttrice Generale Museo Egizio del Cairo Sabah Abdel Razik Saddik, dal Ceo di Ima Solutions Sarl Benjamin Moreno.

Dal Louvre di Parigi al British Museum di Londra fino all’Ägyptisches Museum di Berlino: sono solo alcune delle importanti istituzioni museali mondiali da cui provengono i membri del comitato scientifico del Museo, che vanta oltre 90 collaborazioni scientifiche con musei, atenei e centri di ricerca internazionali. Le collezioni custodite a Torino comprendono oltre 40 mila reperti, che hanno una natura antiquaria – in quanto legati al collezionismo e al criterio di raccolta reperti di Bernardino Drovetti, diplomatico piemontese al servizio del governo francese che vendette a Carlo Felice di Savoia il primo nucleo delle collezioni del  Museo per 400 mila lire dell’epoca – e una natura archeologica, legata a campagne di scavo archeologico promosse da Ernesto Schiaparelli e Giulio Farina in Egitto all’inizio del Novecento.

Ma perché proprio a Torino, nel 1824, si decise di aprire un museo che non aveva uguali al mondo, dedicato a una civiltà ancora in via di svelamento? Chi fu il primo a vedere nelle Alpi il profilo delle piramidi? Per scoprire le origini del Museo in Uomini e dei – Le Meraviglie del Museo Egizio risaliremo così il corso del Nilo sulle tracce dei suoi grandi esploratori ed archeologi del passato: Donati, Drovetti, Schiapparelli. Visiteremo i luoghi da cui provengono i principali reperti delle collezioni torinesi, da Giza a Tebe fino all’antico villaggio di Deir el-Medina, abitato dagli scribi e dagli artigiani delle tombe della Valle dei Re e delle Regine. E viaggeremo a ritroso nel tempo, alla metà del 1500, quando i sovrani del Piemonte, i Savoia, per dare prestigio alla loro capitale riscrissero il mito delle origini egizie di Torino, sovrapponendo il toro, simbolo della città, col dio Api, che aveva le sembianze di toro ed era venerato nell’antico Egitto. Attraverso i sarcofagi e gli oggetti del corredo funebre della tomba di Kha e Merit racconteremo invece il viaggio dell’architetto Kha nell’Oltretomba, dal momento della mummificazione ai funerali, fino al giudizio di fronte ad Osiride e alla vita nell’Aldilà, seguendo le pagine del Libro dei Morti.

Completa il viaggio visivo la colonna sonora originale, composta ed orchestrata dal pianista e compositore Remo Anzovino ed eseguita dall’autore con l’Orchestra Sinfonica Accademia Naonis diretta da Valter Sivilotti, in uscita su etichetta Nexo Digital e distribuzione Believe nel 2024.

Al cinema dal 13 al 15 novembre: “Codice Carla”

Su Carla Fracci sembra sia già stato raccontato tutto. Tuttavia, c’è ancora qualcosa da dire su questa ballerina eccezionale. Cosa si nasconde dietro tutte le interviste e gli aneddoti continuamente ripetuti? In che modo è diventata l’étoile che il mondo celebra ancora oggi? E come la sua esperienza può essere utile a tutti coloro che sognano di diventare artista?

È da qui che prende vita “Codice Carla“, il film documentario scritto e diretto da Daniele Luchetti e prodotto da Anele e Luce Cinecittà con Rai Cinema che arriverà al cinema solo il 13, 14 e 15 novembre (elenco sale su nexodigital.it) per omaggiare la grande artista.

Intrecciando rare interviste e immagini di repertorio alle testimonianze d’eccezione di Roberto Bolle, Jeremy Irons, Marina Abramovic, Carolyn Carlson, Eleonora Abbagnato, Alessandra Ferri, Enrico Rava, Chiara Bersani, Beppe e Francesco Menegatti, Luisa Graziadei, Vittoria Regina, Gaia Straccamore, Hanna Poikonen, CODICE CARLA mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa. Era un’insegnante, un’attrice, un’interprete, una donna modesta e laboriosa. Ma cosa l’ha resa un’icona? Qual era il suo codice e qual è il codice di quegli artisti e performer che, col corpo,  il movimento e la musica, si confrontano ogni giorno? Per rispondere a queste domande, Daniele Luchetti si concentra sulla vita dell’artista anziché sulla sua biografia cronologica, con l’obiettivo di ispirare i giovani attraverso un’analisi di quella straordinaria esperienza. Ad accompagnarci in questo percorso di danza e parole, le musiche degli Atoms For Peace edite da Thom Yorke e Sam Petts-Davies, con Thom Yorke a ricoprire anche il ruolo di Music Supervisor del film.

Codice Carla” è prodotto da  Gloria Giorgianni con Tore Sansonetti per Anele con Luce Cinecittà e con Rai Cinema ed è distribuito al cinema in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con RTL 102.5, radio ufficiale dell’evento, e con i media partner DANZA & DANZA e MYmovies.it.

“Picasso. Un ribelle a Parigi” al cinema dal 27 al 29 novembre

Dipingere non è un’operazione estetica:

è una forma di magia intesa a compiere un’opera di mediazione

fra questo mondo estraneo e ostile e noi”.

Pablo Picasso

All’alba di una mattina del 1901 Picasso arriva a Parigi.

Il suo futuro inizia proprio quel giorno, in quella città. Nato in Spagna il 25 ottobre del 1881, Picasso trascorrerà quasi tutta la sua vita a Parigi eppure, nella capitale francese, si sentirà spesso uno straniero, un esule, un ‘vigilato speciale’ della polizia.

È questo il punto di partenza di PICASSO. UN RIBELLE A PARIGI. Storia di una vita e di un museoprodotto da 3D Produzioni e da Nexo Digital col sostegno del Musée National Picasso di Parigi e in arrivo al cinema solo il 27, 28 e 29 novembre (elenco sale a breve su nexodigital.it) per raccontare Pablo Picasso attraverso uno sguardo inedito e del tutto diverso da quello cui siamo abituati. Realizzato in occasione dei 50 anni dalla morte di Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973), il docufilm – diretto da Simona Risi su soggetto di Didi Gnocchi e Sabina Fedeli che firmano anche la sceneggiatura con Arianna Marelli – mette al centro del suo racconto il percorso di un giovane emigrato, povero ma destinato a diventare una delle più importanti icone del 900. In un continuo movimento di entrata e uscita dal Museo Picasso di Parigi, la più grande collezione esistente dedicata al pittore con 6000 capolavori e 200.000 pezzi di materiali d’archivio, il film segue Picasso nei quartieri parigini in cui ha abitato, dagli atelier senza riscaldamento degli esordi ai grandi appartamenti borghesi, quelli in cui inizia il successo: un viaggio materiale e intellettuale per comprenderne in maniera più approfondita l’opera e lo spirito.

A guidarci in questo percorso è Mina Kavani, attrice iraniana protagonista di No Bears di Jafar Panahi, regista dissidente vincitore del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2022. A Parigi Kavani è approdata qualche anno fa, spinta dal bisogno di recitare senza le censure imposte dal regime degli ayatollah. Una scelta difficile nel segno della libertà, che oggi le impedisce di tornare nel suo paese. Come Picasso, che durante il franchismo non ha potuto né voluto rientrare in Spagna, anche lei oggi vive la dolorosa condizione dell’espatriata.

PICASSO. UN RIBELLE A PARIGI. Storia di una vita e di un museo sviluppa così un ritratto originale dell’artista, tratteggiandone il carattere contradditorio – assieme generoso e dispotico, fatto di sole e ombra, spesso occultato dietro una maschera – e la duplicità dei comportamenti, anche con le sue molte compagne. Una duplicità che oggi ha acceso un dibattito spinoso: si può separare l’artista dall’uomo? Sullo sfondo emerge sempre la Parigi al tempo di Picasso, una città anch’essa contraddittoria che all’inizio del secolo, proprio quando si sta trasformando in metropoli aperta e moderna, mostra la sua intolleranza e la sua xenofobia verso l’immigrato. E Picasso è un immigrato, anarchico fra gli anarchici di Montmartre, un tipo sospetto da tenere sott’occhio. Emergeranno così aspetti ancora poco conosciuti del pittore, che solo oggi gli storici e gli storici dell’arte iniziano a indagare, come appunto il suo essere stato “uno straniero” a Parigi. Non mancheranno le analisi delle opere come Les Demoiselles d’Avignon e si scoprirà persino perché è possibile, senza forzature, gettare uno sguardo ‘queer’ sull’opera dell’artista.

Mina Kavani ci accompagnerà con letture di brani tratti da lettere conservate al Museo Picasso e da volumi come “Picasso e i suoi amici” di Fernande Olivier, “Picasso” di Gertude Stein e “La mia vita con Picasso” di Françoise Gilot. A completare il film le interviste a critici dell’arte, curatori, intellettuali e artisti che aiuteranno a entrare nella mente di Picasso e a capire perché è considerato uno dei più grandi geni del Novecento. Tra loro la Presidente Musée national Picasso Paris Cécile Debray, la storica e autrice del volume “Picasso. Una Vita da Straniero” Annie Cohen-Solal, gli storici dell’arte Marie-Laure Bernadac e Eugenio Carmona Mato, lo stilista e designer Paul Smith, la Responsabile Centro Studi Picasso Cécile Godefroy, lo storico francese François Hartog, gli artisti Obiageli Okigbo Guillermo Kuitca.

Le musiche originali del film sono firmate da Emanuele Matte.

La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital. Per il 2023 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.

Ritorno al futuro Day 2023: si torna al cinema il 21 ottobre

I fan di lunga data lo sanno benissimo. Quella del 21 ottobre è una data imprescindibile per tutti gli appassionati di Ritorno al Futuro, perché il 21 ottobre è proprio il giorno dedicato al film! Celebrato per la prima volta nel 2015 (un anno decisamente importante per i fan più accaniti), “Ritorno al futuro” è un classico senza tempo che dal 1985 a oggi ha incassato quasi 400 milioni di dollari in tutto il mondo.

Ma perchè la data del 21 ottobre è così importante?

Per festeggiare Marty McFly, Doc Brown e tutti gli altri memorabili personaggi della saga, Nexo Digital ha organizzato, come ormai da tradizione, il Ritorno al Futuro Day al cinema (elenco sale a breve disponibile su nexodigital.it) che il 21 ottobre permetterà agli spettatori di rivedere in tutta la sua bellezza su grande schermo e in 4K il primo episodio della trilogia. Ritorno al Futuro Day al cinema, l’evento del 21 ottobre, è organizzato da Nexo Digital in collaborazione con l’Associazione Ritorno al Futuro Italia APSassieme ai media partner Radio Deejay e MYmovies.it

RITORNO AL FUTURO DAY: il raduno nazionale al cinema solo il 21 ottobre

È tempo quindi di indossare le proprie t-shirt preferite, mettere da parte i VHS, preparare il proprio hoverboard, inforcare il walkman e accendere il flusso canalizzatore della DeLorean perché il 21 ottobre sarà ufficialmente il giorno di Ritorno al futuro! L’invito per i fan è quello di replicare lo straordinario successo che ogni volta accompagna il ritorno del film sul grande schermo: tutti gli appassionati della trilogia sono ufficialmente invitati a radunarsi davanti ai cinema italiani, indossando costumi, abiti, accessori e segni distintivi dei protagonisti di Ritorno al Futuro, postando sui social uno scatto con l’hashtag #RitornoAlFuturoDay2023. Lo stesso potranno fare gli spettatori, che sono invitati a recarsi in sala con i loro migliori outfit ispirati al film per sfidarsi tra quanti ne conoscono a memoria ogni singola battuta.

Ma ad attendere i fan ci saranno anche molte nuove soprese! In tantissime sale verranno infatti distribuiti gli speciali Golden ticket celebreativi dedicati al Ritorno al Futuro Day 2023: un oggetto da collezione a edizione limitata realizzato appositamente per questa uscita cinematografica. Inoltre, nelle sale saranno affissi i nuovi poster e le nuove locandine del film, set ideale per scattare il proprio selfie in compagnia di Marty. ù

In attesa dell’evento, si festeggerà il film con incontri ed eventi dedicati e uno speciale countdown social, che non sfigurerebbe accanto a nessun flusso canalizzatore, animerà le pagine social di Nexo Digital riproponendo scene e battute celebri del film e inserendo in una gallery esclusiva le fotografie gli spettatori che si recheranno in sala con gli outfit più originali e accurati in omaggio al film.

DallAmeriCaruso. Il concerto perduto

“Qui dove il mare luccica e tira forte il vento,

su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento,

un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto.

Poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto”

A 80 anni dalla nascita di Lucio Dalla, in occasione del ritrovamento delle riprese integrali del suo famoso concerto al Village Gate di New York del 1986, arriva al cinema solo il 20, 21 e 22 novembre “DALLAMERICARUSO. IL CONCERTO PERDUTO”, il nuovo film evento diretto da WALTER VELTRONI e prodotto da Nexo Digital e Sony Music (elenco sale a breve su nexodigital.it e prevendite aperte dal 25 ottobre).

Dal 20 novembre in digitale e dall’1 dicembre in formato fisico, il concerto sarà disponibile per la prima volta in un albumDALLAMERICARUSO – LIVE AT VILLAGE GATE, NEW YORK 23/03/1986” (Sony Music).

Il docu-film in 4K porta sul grande schermo le riprese integrali del concerto al Village Gate di New York del 1986 di Dalla, a cura di Ambrogio Lo Giudice, tour producer Pressing Line, andate quasi interamente perdute, ora ritrovate, restaurate e rimasterizzate in Dolby Atmos. Oltre a far rivivere la musica di quella notte a New York, racconta la nascita di “CARUSO, brano composto a Sorrento e pubblicato 37 anni fa, il 10 ottobre 1986, tra i più conosciuti e amati non solo della carriera di Dalla, ma dell’intera storia della musica italiana.

DALLAMERICARUSO. IL CONCERTO PERDUTO è un film che nasce riportando alla luce una storia d’amore a più strati: quella napoletana di Caruso e quella che lega Dalla a Napoli e Sorrento (terre che Lucio ha sempre sentito sue), ma anche all’America e al jazz (lui che jazzista era nato e che si ritrovò anni dopo a suonare nel tempio del Jazz internazionale di New York).

Nell’estate del 1986 Lucio Dalla, in compagnia di alcuni amici, sta attraversando il golfo di Sorrento con la sua barca. È già considerato uno dei giganti della musica italiana ed è di ritorno dal concerto al Village Gate di New York, dove con gli Stadio ha registrato un album live destinato a chiamarsi “Dall’America”. Le cose, però, vanno diversamente. All’album, infatti, manca ancora una canzone inedita, che tarda ad arrivare. Ed è proprio di ritorno dagli States, quando la sua barca si rompe al largo della costa di Sorrento, che nasce “CARUSO”. Così, il disco cambia nome e diventa “DallAmeriCaruso”, l’album più famoso di Dalla, un classico assoluto della canzone internazionale, capace di vendere, in varie lingue, più di 38 milioni di copie.

Come spiegò lo stesso Lucio Dalla, la genesi di “CARUSO” si colloca in un giorno preciso: quello in cui, quando la sua imbarcazione in panne tra Napoli e Sorrento fu rimorchiata a riva, Dalla andò a dormire all’Hotel Excelsior dove gli fu assegnata proprio la camera dove, nel 1921, aveva soggiornato Enrico Caruso.

Secondo la leggenda, il grande cantante, malato e alla fine della sua vita, in quell’hotel di Sorrento si era innamorato di una giovane cui insegnava musica. A Dalla lo racconta l’allora barista dell’albergo, Angelo Leonelli. Seduto al pianoforte di Caruso, nell’hotel che era stato palcoscenico di quell’amore straziante (vero o leggendario che fosse), il “naufrago” Lucio Dalla compone un brano che tiene insieme la sua fantasia pop e la migliore melodia della tradizione napoletana e italiana.

Nel film troviamo gli oggetti e i pensieri di quei giorni e li ripercorriamo in compagnia della cantautrice rock e attrice Angela Baraldi, che era a bordo del “Catarro” quando avvenne il guasto, di Gaetano Curreri e Ricky Portera degli Stadio, dei proprietari dell’Hotel Excelsior Guido Fiorentino e Lidia Fiorentino, dell’ex concierge Antonino Galano, del critico musicale Gino Castaldo, del regista Ambrogio Lo Giudice, dell’autore televisivo Nicola Sisto e di Paolo Glisenti, spettatore – come hanno mostrato le immagini di repertorio – della serata del Village Gate. A completare il racconto, le immagini private e del tutto inedite di Lucio Dalla e l’interpretazione struggente del pianista Danilo Rea.

L’evento al cinema è pensato per far rivivere agli spettatori l’emozione della musica di Lucio Dalla, sbarcato nella grande mela forte di un repertorio incredibile affiancato dalla sua band, gli Stadio. Un film da ascoltare e da cantare, che racconta il viaggio americano, per lui un punto d’arrivo e al tempo stesso l’occasione per una nuova ripartenza che lo porterà a scrivere uno dei suoi più grandi capolavori.

Questo nuovo documentario arriva sulla scia del successo di “Fabrizio De André e PFM – Il concerto ritrovato”, dagli stessi creatori, sempre diretto da Veltroni.

Prodotto da Nexo Digital e Sony Music, “DALLAMERICARUSO. IL CONCERTO PERDUTO” di Walter Veltroni sarà distribuito al cinema da Nexo Digital con i media partner Radio CapitalRadio Deejay e MYmovies.it.

L’album del concerto Dallamericaruso – Live at Village Gate, New York 23/03/1986 (Sony Music) sarà disponibile dal 20 novembre in digitale e dall’1 dicembre in formato doppio cd, doppio vinile nero, lp in versione colorata (in esclusiva per il Sony Music Store) e in Dolby Atmos.

Le versioni fisiche contengono anche tre testi scritti da Walter Veltroni, Ambrogio Lo Giudice e Lorenzo Cazzaniga. La versione Dolby Atmos contiene anche il brano “Caruso”.

L’album è disponibile in pre-save e prossimamente anche in pre-orderhttps://bio.to/dallamericaruso.

Questa la tracklist dell’album:

DISCO 1 – “Viaggi organizzati”, “L’ultima luna”, “Anna e Marco”, “Tutta la vita”, “Se io fossi un angelo”, “Cara” e “Washington”.

DISCO 2 – “La sera dei miracoli”, “Balla balla ballerino”, “Tango”, “Chiedi chi erano i Beatles”, “Futura”, “Stella di mare”, “L’anno che verrà” e “4/3/1943”.

“Carlos: Il Viaggio di Santana”: anteprima mondiale al cinema

Arriverà nelle sale cinematografiche di tutto il mondo con un evento esclusivo Carlos, il documentario diretto dal regista Rudy Valdez dedicato al leggendario chitarrista e icona mondiale Carlos Santana. L’appuntamento celebra la vita e la storia di una delle più grandi icone della musica, vincitore di 10 Grammy, e arriverà nelle sale solo il 25, 26 e 27 settembre con “Carlos: Il Viaggio di Santana: anteprima mondiale”. Le proiezioni saranno arricchite da uno speciale contenuto introduttivo che vedrà la partecipazione dello stesso Santana e del regista Valdez, già vincitore di due Emmy (The Sentence, We Are: The Brooklyn Saints).

CARLOS: IL VIAGGIO DI SANTANA. ANTEPRIMA MONDIALE. Al cinema solo il 25, 26, 27 settembre

Presentato in anteprima all’ultimo Tribeca Festival, CARLOS raccoglie nuove interviste a Santana e alla sua famiglia, filmati d’archivio mai visti prima, tra cui video casalinghi registrati dallo stesso artista, filmati di concerti, scene di backstage, interviste con luminari dell’industria musicale e collaboratori, tra cui Clive Davis e Rob Thomas.

L’evento è presentato in tutto il mondo da Trafalgar Releasing e Sony Pictures Classics e distribuito in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital (elenco sale a breve su carlosfilm.com e nexodigital.it).

Leggenda musicale da 50 anni e vincitore di 10 Grammy, Santana continua a essere uno degli artisti più importanti del mondo, capace di fondere jazz, blues e musica Mariachi con la spiritualità del rock n’ roll, mostrando il senso di connessione e il legame primordiale tra la musica e le nostre emozioni più profonde.

Finanziato congiuntamente da Sony Music Entertainment e Imagine Documentaries, CARLOS è prodotto da Sara Bernstein e Justin Wilkes insieme a Lizz Morhaim e prodotto esecutivamente dai produttori Premio Oscar Brian Grazer e Ron Howard per Imagine Documentaries. Tra i produttori anche Leopoldo Gout, Ashley Kahn e Sam Pollard.  Meredith Kaulfers è co-produttore esecutivo per Imagine Documentaries e Michael Vrionis produttore esecutivo. Tom Mackay e Richard Story sono produttori esecutivi per Sony Music Entertainment.CARLOS è distribuito in Italia in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Virgin Radio, MYmovies.it e con Sony Music e Live Nation.

Carlos Santana

Per oltre cinque decenni – dagli esordi col suo gruppo afro-latino-blues-rock fusion di San Francisco che si chiamava appunto “Santana”, Carlos è stato la forza visionaria dietro un’arte che trascende i generi musicali e i confini generazionali, culturali e geografici. Tra i tanti riconoscimenti, è stato citato da Rolling Stone al 15° posto nella lista dei “100 più grandi chitarristi di tutti i tempi”; la sua band assieme ai ai Rolling Stones è la sola ad avere un album che ha raggiunto la Top 10 in ogni decennio dagli anni Sessanta. Per informazioni e dettagli: santana.com

Abba: The Movie – Fan Event

Arriva nelle sale solo il 18, 19 e 20 settembre il più grande evento cinematografico per i fan di tutta Europa degli Abba: Abba: The Movie – Fan Event. Un appuntamento che propone una straordinaria esperienza immersiva ‘sing-along’ pensata per i cinema: il party definitivo per i fan di tutto il mondo per cantare e ballare assieme alla band esattamente come 46 anni fa nel loro periodo di massimo splendore e per partecipare assieme a Agnetha Fältskog, Björn Ulvaeus, Benny Andersson e Anni-Frid “Frida” Lyngstad al concerto che si è sempre desiderato vivere, tornando indietro nel tempo e riscoprendo tutta la potenza e l’emozione di allora.

Gli ABBA, il cui nome è composto dalle iniziali dei nomi dei quattro membri della band – Agnetha Fältskog, Björn Ulvaeus, Benny Andersson e Anni-Frid “Frida” Lyngstad – sono stati uno dei più grandi gruppi pop degli anni Settanta. Formatosi nel 1972, gli ABBA irruppero sulla scena mondiale due anni dopo con la hit “Waterloo”. Con Björn e Benny come scrittori/produttori ambiziosi e geniali – con il loro energico manager Stig Anderson che talvolta li aiutava con i testi – e Agnetha e Frida con le loro voci avvincenti ed emotivamente potentissime, il gruppo è stato una presenza possente sulla scena pop, capace di conquistare il mondo con successi come “SOS”, “Mamma Mia”, “Fernando”, “Dancing Queen”, “Take A Chance On Me”, “Chiquitita”, “The Winner Takes It All” e “Super Trouper”.

L’evento al cinema, che invita il pubblico a recarsi nelle sale con dress code a tema ABBA, includerà la versione rimasterizzata del film del 1977 diretto dal candidato all’Oscar Lasse Hallström, ma anche molti contenuti extra aggiuntivi, tra cui uno speciale dietro le quinte del fenomenale e innovativo spettacolo londinese ABBA Voyage (che è stato visto da oltre 1 milione di fan in tutto il mondo), un breve anteprima video di ABBA The Museum a Stoccolma, video sottotitolati delle canzoni più famose, filmati estremamente rari del tour del 1977, rendendo questo evento un’imperdibile celebrazione dell’intramontabile eredità degli ABBA. 

ABBA: THE MOVIE - FAN EVENT. Al cinema solo il 18,19 e 20 settembre

ABBA: The Movie – Fan Event

 racconta la storia di un DJ radiofonico che insegue la band in giro per l’Australia con l’obiettivo di ottenere un’intervista, mentre la solerte guardia del corpo degli ABBA fa di tutto per impedirlo. Con filmati di backstage e performance integrali di alcuni dei più grandi successi degli ABBA, come “Dancing Queen”, “Tiger”, “Name Of The Game” e “Eagle”, l’evento testimonia tutta la magia e il carisma che hanno reso gli ABBA uno dei gruppi più celebri della storia della musica offrendo uno sguardo attento e affascinante sulla band all’apice della sua popolarità. Ripreso dal regista Lasse Hallström durante la tournée sold out in Australia, il film nella sua versione restaurata condurrà così gli spettatori in un viaggio a ritroso negli anni ’70, quando la disco imperava e gli ABBA ne erano i sovrani.

ABBA: The Movie – Fan Event includerà anche un momento di canto dopo lo spettacolo con i video ufficiali di “Chiquitita”, “Waterloo” e “Voulez-Vous”.

Spiega Mia Segolsson, Direttore Generale di Polar Music International:

Sono entusiasta di poter finalmente riproporre l’iconico ABBA The Movie in tutto il mondo, a quasi 50 anni dal suo debutto. Quale posto migliore per rivivere gli ABBA nel loro periodo di massimo splendore se non sul grande schermo insieme ai fan vecchi e nuovi? ABBA The Movie è una testimonianza della magia che faceva e fa parte ancora oggi degli ABBA“.

Gli ABBA possono essere definiti una pietra miliare della storia della musica. Ancora oggi vantano un posto d’onore nelle classifiche musicali di tutto il mondo, nonostante siano passati quasi 50 anni dall’inizio della loro carriera. Universal Music Group detiene la titolarità esclusiva dell’intero repertorio discografico della band. In Italia la commercializzazione del catalogo degli ABBA è veicolata anche dallo Shop Online.

ABBA: The Movie – Fan Event è distribuito nei cinema italiani in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio Capital, Radio Deejay, MYMovies.it e in collaborazione con Universal Music Italia. 

Nathan Never. Terre Lontane

Una raccolta di storie che vede l’Agente speciale Alfa alle prese con indagini che lo porteranno lontano dalla Città Est, su sentieri distanti nello spazio e nel tempo

Arriva in libreria e fumetteria dal 9 giugno “Nathan Never. Terre Lontane”, una raccolta di storie firmate da Michele Medda che vedono l’Agente speciale Alfa alle prese con indagini che lo porteranno lontano dalla Città Est, su sentieri distanti nello spazio e nel tempo. Dagli infidi territori del Margine, nei quali criminalità e violenza spadroneggiano mentre la natura tenta invano di ribellarsi allo scellerato accanimento dell’uomo, all’infanzia di Nathan Never a Gadalas, dove giochi infantili si perdevano in paesaggi rigogliosi e incontaminati. Passando da cronache di avventure vissute nelle zone di combattimento della Costa de Plata, fino a rivangare strane vicende, come quella di una complicata convivenza su Marte…

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