Penguin Highway

Penguin Highway, tratto dal romanzo di Tomihiko Morimi, che ha conquistato la critica vincendo il prestigioso Japan SF Grand Prize, è il nuovo inventivo lungometraggio di Hiroyasu Ishida che con i suoi precedenti lavori (Fumiko’s confession e Sonny Boy & Dewdrop Girl) ha raccolto numerosi consensi da parte della critica e vinto numerosi premi, basti citare il Fantasia International Film Festival, il Best Animated Feature Film 2018, il Satoshi Kon Award e l’Audience Award.

 

Penguin Highway (Trailer 1'30")

La storia ci racconta di Aoyama, dieci anni, studente serio e diligente che ha un modo tutto suo di vedere e conoscere il mondo: tiene dei quaderni su cui annota quotidianamente le sue osservazioni, i suoi esperimenti e le sue esplorazioni. Un giorno alcuni pinguini compaiono improvvisamente nella città in cui vive. Ma, così come sono apparsi, misteriosamente i pinguini spariranno… Quando la sua “sorellona” lancerà una lattina e questa si trasformerà proprio in un pinguino, Aoyama deciderà di investigare e di scoprire le cause di queste misteriose apparizioni…

Il lungometraggio è stato realizzato dal dinamico Studio Colorido, che ha già dimostrato nei lavori precedenti grande inventiva e padronanza tecnica e che in questo caso ha lavorato sulla sceneggiatura di Makoto Ueda. Il Design dei Personaggi è stato affidato a Youjirou Arai e le musiche a Umitarou Abe. Nella versione giapponese del film, che in Italia sarà proposto invece nella sua versione doppiata, la celebre Kana Kita è l’interprete di Aoyama, mentre Yuu Aoi (Tokyo Ghoul the movie, Redline) presta la sua voce alla “sorellona”.  Ad eseguire il tema musicale del film, Good Night, ci sarà Hikaru Utada. Si tratterà della sua prima canzone per un film di animazione dal 2012, dopo Evangelion: 3.0 You Can (Not) Redo.

A Silent Voice, da leggere con il cuore

L’arrivo del lungometraggio animato “La forma della Voce”, girato dalla regista giapponese Yaoko Yamada e direttamente ispirato al celebre manga A Silent Voice, opera della sensei Yoshitoki Oima, è previsto in tutte le sale italiane per i prossimi 24 e 25 Ottobre: quale occasione migliore per rivivere le emozionanti vicende di Shoya e Shoko anche su carta? Per celebrare questo evento, Star Comics ha deciso di pubblicare l’intera serie raccogliendo tutti i volumi in un elegante cofanetto da collezione, per di più a un prezzo eccezionale, disponibile in fumetteria, libreria e Amazon dal 3 Ottobre 2017.

Shoya Ishida è un bulletto di sesta elementare alla costante ricerca di guai: adora infatti cimentarsi in assurde prove di coraggio con i compagni o ficcarsi in risse che lo riducono puntualmente a uno straccio. La sua turbolenta routine conosce una svolta improvvisa quando in classe arriva una nuova alunna, Shoko Nishimiya, una ragazzina non udente che usa un quaderno per comunicare con gli altri e che finisce irrimediabilmente per diventare il bersaglio principale delle sue malefatte. Shoya non sa ancora che gli effetti del suo comportamento innescheranno la miccia che sconvolgerà la sua prospettiva sulle cose, stravolgendo il suo futuro e quello della sua compagna…

Yoshitoki Oima nasce in Giappone a Ogaki, prefettura di Gifu, nel Marzo 1989. Appassionata di disegno fin da bambina, vince appena diciottenne l’ottantesima edizione del concorso per autori esordienti della rivista «Shonen Magazine», grazie a una storia breve che diventerà poi lo spunto per A Silent Voice. Debutta come disegnatrice professionista nel 2009, e come autrice completa (disegno e sceneggiatura) nel 2013, proprio con A Silent Voice, che, con la sua media di 70000 copie vendute a volume, è tuttora la sua opera di maggior successo. Dal 2016 è impegnata nella realizzazione della sua nuova fatica, Fumetsu no Anata he.

La forma della voce – A Silent Voice

La forma della Voce è il coraggioso e poetico lungometraggio di una delle rare registe giapponesi, Naoko Yamada, che racconta con enorme delicatezza le difficoltà di Shoko Nishimiya, una ragazzina non udente, vittima del bullismo del suo compagno Shoya, anche lui in seguito preda dei suoi compagni di scuola.

Scritto da Reiko Yoshida, già sceneggiatrice de “La Ricompensa del Gatto” – Studio Ghibli di Hayao Miyazaki, il film è stato diretto da Naoko Yamada presso lo studio Kyoto Animation, uno dei più quotati nel panorama dell’animazione giapponese, già produttore di numerose serie televisive e lungometraggi di culto. Dopo essersi posizionato come uno dei maggiori incassi della scorsa stagione cinematografica giapponese con oltre 20 milioni di dollari raccolti al botteghino, il film è stato presentato con successo anche al Future Film Festival 2017 e ha esordito due weekend fa in Cina raccogliendo quasi 5 milioni di dollari al box office.

Questa è la trama presente su Wikipedia:

Lo studente delle superiori Shoya Ishida è sul punto di suicidarsi. Cambiando idea all’ultimo minuto, ripensa ai suoi giorni alla scuola elementare e le vicende che lo hanno portato fino a quel punto. Quando aveva undici anni, una nuova studentessa sorda di nome Shoko Nishimiya era arrivata nella sua classe. Nonostante i tentativi di socializzare con i compagni per stringere amicizia, ciò finì per infastidire Shoya e i suoi amici che iniziarono a prenderla in giro. In particolare, Ishida ruppe ripetutamente i suoi costosi apparecchi acustici con la complicità e l’indifferenza del resto della classe. Nonostante il silenzio di Shoko, la notizia del bullismo raggiunse comunque il preside che riconobbe in Shoya l’unico colpevole. I compagni lo usarono come capro espiatorio e il ragazzino divenne il nuovo bersaglio del bullismo della classe. Incolpando Shoko della notizia, Shoya ebbe un alterco fisico con lei e successivamente la bambina venne trasferita in un’altra scuola. Trovando il taccuino dell’ex compagna, Shoya lo conservò.

Nel presente, al liceo, Shoya è diventato un rifiuto sociale ed è caduto in depressione, al punto da “bloccare” i volti di coloro che lo circondano essendo incapace di guardare loro negli occhi. Un giorno fa amicizia con un compagno, Tomohiro Nagatsuka, dopo averlo aiutato con un bullo e visita il centro insegnamento della lingua dei segni dove restituisce il taccuino a Shoko rivelando di aver imparato la lingua dei segni, desiderando fare ammenda per il suo comportamento passato. I due iniziano a incontrarsi su un ponte per dare da mangiare a delle carpe koi. Un giorno, il taccuino di Shoko cade accidentalmente in un fiumiciattolo e i due si tuffano per recuperarlo nonostante sia vietato nuotarci. Yuzuru, sorella minore di Shoko che non si fida di Shoya visto quanto fatto a Shoko da bambini, scatta una foto al ragazzo mentre si trova nel fiume e la pubblica online facendolo sospendere. Più tardi Shoyo incontra Yuzuru, che è scappata di casa, e dopo averla ospitata i due fanno ammenda. Shoyo e Shoko si riuniscono con Miyoko Sahara, una loro compagna delle elementari che era stata l’unica a essere amichevole con Shoko; nel frattempo quest’ultima fa un regalo a Shoyo e prova a confessargli i suoi sentimenti, ma il ragazzo fraintende.

Successivamente, Shoya invita Shoko ad un parco divertimenti con Tomohiro, Miyoko, Miki Kawai (un’altra loro vecchia compagna delle elementari) e Satoshi Mashiba (amico di Miki). Lì incontrano un’altra ex compagna, Naoka Ueno (maggior sostenitrice di Shoya nel bullismo contro Shoko) che porta Shoko su una ruota panoramica dove le rivela l’odio che prova nei suoi confronti, incolpandola di aver creato una frattura tra lei e Shoya di cui era infatuata. Dopo che Yuzuru rivela la cosa, Miki cerca di discolparsi dal bullismo contro Shoko esponendo il passato di Shoya agli studenti che ancora non lo sapevano; cerca poi di scusarsi con il gruppo, ma Shoya si allontana quando Naoka non appare dispiaciuta. In seguito Shoya scopre che la nonna di Shoko e Yuzuru è appena morta, quindi le porta in campagna per tirarle su e scopre che Shoko si incolpa di tutto quello che gli è successo. Durante un festival di fuochi d’artificio, Shoko torna a casa con la scusa di dover finire i compiti. Shoya la segue per andare a prendere la macchina fotografica di Yuzuru e scopre Shoko sul punto di uccidersi saltando giù dal balcone. Shoya riesce a tirarla su, ma cade nel fiume sottostante e, pur venendo salvato dai suoi amici, entra in coma. Shoka si incontra quindi con ciascuno dei membri del gruppo per spiegare nel dettaglio la storia sua e dell’amico.

Una notte, Shoko sogna di ricevere una visita di addio da Shoya e scappa fuori in lacrime nel timore che morirà. Shoya si sveglia in quel momento dal coma e la raggiunge, scusandosi per il modo in cui l’ha trattata, chiedendole di non incolparsi di nulla e ammettendo di aver pensato anche lui al suicidio, salvo cambiare idea. Dopodiché, le chiede di aiutarlo a continuare a vivere. Tempo dopo, Shoya e Shoko vanno al festival scolastico e si riconciliano con i loro amici. Shoya riesce nuovamente a guardare il volto degli altri e si lascia andare a un pianto liberatorio dopo aver visto la sua nuova famiglia e amici.

La forma della voce (Koe no Katachi) è tratto dall’omonimo manga che Yoshitoki Ōima ha iniziato a scrivere a soli 18 anni, è stato poi pubblicato anche in Italia da Star Comics. I primi tre volumi dei sette che compongono il manga di Yoshitoki Ōima, premiato anche come “miglior manga esordiente” nel 2008, hanno venduto più di 700.000 copie solo in Giappone.

In questo Angolo di Mondo

Uno degli anime più amati e premiati di tutto il 2016, In questo angolo di mondo di Sunao Katabuchi ha raccolto oltre 2 milioni di spettatori solo in Giappone rivelandosi un enorme successo di pubblico e critica. Tratto dal manga di Fumiyo Kouno uscito sulla rivista Weekly Manga Action, il film racconta la storia di Suzu Urano a Kure, Hiroshima, durante la Seconda Guerra Mondiale.

 

La protagonista è infatti una giovane giapponese, sognatrice e piena di vita, che va in sposa a un dipendente del Ministero della Giustizia nella città di Kure subito prima dello sgancio della bomba atomica, nei drammatici giorni del conflitto che ha segnato in maniera profonda e indelebile la storia del Giappone. A Kure, Suzu incontrerà così una nuova amica, Rin Shiroki, una nuova famiglia, una nuova città e, infine, il suo nuovo mondo. Il film ha vinto il prestigioso premio “Animation of the Year” alla 40a edizione del Japan Academy Prize, i cosiddetti Premi Oscar Giapponesi, gareggiando contro giganti come Your Name., Rudolphto Ippaiattena, e One Piece Film Gold. E in giugno si è anche aggiudicato il prestigioso Premio della Giuria al Festival d’Annecy.

 

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