Il Cavaliere inesistente: il film di Pino Zac restaurato per il centenario di Calvino

Il film “Il Cavaliere inesistente”, diretto da regista, animatore e disegnatore Pino Zac, pseudonimo di Giuseppe Zaccari è un interessante connubio di tecniche miste che fonde attori in carne ed ossa con personaggi animati attraverso la stop-motion. Quest’opera, prodotta dall’Istituto Luce, indaga il dissidio tra la realtà e l’uomo contemporaneo durante il periodo del boom economico in Italia reinterpretando l’omonimo capolavoro letterario di Italo Calvino. Il film, realizzato nel 1969, è stato presentato, in occasione del centenario dalla nascita dell’autore, in una versione restaurata curata da Cinecittà nell’ambito di Alice nella città, una sezione indipendente e parallela della Festa del cinema di Roma.

“Il Cavaliere inesistente” si contraddistingue per l’uso di tecniche miste al fine di ricostruire il medioevo fantastico di Agilulfo, il migliore dei paladini di Carlo Magno. Agilulfo, nobile e leale al suo dovere, si rivela però come un’armatura vuota, mantenuta in vita dalla sua volontà di esistere. Non può mai abbandonare la sua “coscienza dell’essere”, altrimenti svanirebbe nell’inesistenza. Durante una marcia con l’esercito, Carlo Magno affida ad Agilulfo uno scudiero di nome Gurdulù, un uomo che è presente ma non ne è consapevole. Gurdulù si unirà al cavaliere nelle sue avventure. In una notte, Agilulfo incontra Rambaldo, giovane cavaliere che si è arruolato nell’esercito di Carlo Magno per vendicare la morte del padre. Rambaldo s’innamora di Bradamante, un’altra paladina, ma quest’ultima è affascinata da Agilulfo, che incarna il suo ideale di cavaliere perfetto.

Lo stesso Italo Calvino ha commentato nel 1969:

Il cavaliere inesistente soffre della sua condizione, come tante persone nella nostra civiltà ridotte alla mera funzione e al mero produttivismo…. Sono personaggi patetici che sentono inconsciamente il dramma della loro povertà umana. Questo aspetto è rispecchiato anche nel film“.

Secondo Calvino, il film è totalmente fedele al suo romanzo offrendo un’inedita interpretazione visuale dei personaggi, delle situazioni, degli ambienti e di tutte le ambientazioni presenti nel testo. D’altro canto, il regista Pino Zac affermò che la fiaba moderna di Calvino necessità di  un mezzo espressivo altrettanto fantastico e delirante per essere rappresentata.

Il film “Il Cavaliere Inesistente” di Pino Zac venne a suo tempo accolto con entusiasmo dalla critica che lo definì una stravagante, originalissima fiaba, ricca di fantasia e di umorismo, nella quale l’elemento realistico si fonde perfettamente con le gustose parti animate. In questo lungometraggio infatti, pur mantenendo il suo personale stile cinematografico, Pino Zac riesce a mantenere l’elemento di specularità tra i diversi “eroi” come presentati da Calvino.

I 100 anni di Italo Calvino: un genio della letteratura italiana

Il 15 ottobre 2023 ricorre il centesimo anniversario dalla nascita di Italo Calvino, uno dei più importanti scrittori italiani del Novecento. La sua opera, caratterizzata da un’inconfondibile originalità e creatività, ha attraversato i confini nazionali e linguistici, rendendolo uno dei più amati e letti autori contemporanei.

Calvino nasce a Santiago de Las Vegas, Cuba, nel 1923, da genitori italiani. Trascorre l’infanzia a Sanremo, in Liguria, e a Torino, dove studia letteratura italiana e francese. Dopo la guerra, inizia la sua carriera di scrittore, pubblicando il suo primo romanzo, “Il sentiero dei nidi di ragno”, nel 1947.

L’opera di Calvino si sviluppa in tre fasi principali. La prima, neorealista, è caratterizzata da una forte attenzione alla realtà sociale e politica del suo tempo. In questo periodo, Calvino scrive romanzi come “Il visconte dimezzato” (1952), “Il barone rampante” (1957) e “Il cavaliere inesistente” (1959).

Nella seconda fase, Calvino si concentra sull’esplorazione di nuovi generi letterari e sperimentali. In questo periodo, scrive romanzi come “La giornata di uno scrutatore” (1963), “Marcovaldo” (1963) e “Le città invisibili” (1972).

La terza fase, caratterizzata da una maggiore maturità artistica, si apre con il romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” (1979), che segna una svolta nel suo stile narrativo. In questa fase, Calvino scrive romanzi come “Palomar” (1983) e “Il castello dei destini incrociati” (1983).

Calvino muore a Siena nel 1985, all’età di 62 anni. La sua opera è un patrimonio inestimabile per la letteratura italiana e mondiale.

Ecco una classifica dei suoi 5 migliori libri da leggere:

  1. “Le città invisibili” (1972): un capolavoro della letteratura fantastica, in cui Calvino immagina un viaggio attraverso un universo infinito di città.
  2. “Il barone rampante” (1957): una favola filosofica, in cui il protagonista, Cosimo Piovasco di Rondò, decide di vivere sugli alberi per sfuggire alla crudeltà del mondo.
  3. “Il visconte dimezzato” (1952): un romanzo di formazione, in cui il protagonista, il visconte Medardo di Terralba, è diviso in due metà, una buona e una cattiva.
  4. “Il cavaliere inesistente” (1959): una storia di amicizia e amore, in cui il protagonista, Agilulfo, è un cavaliere senza corpo.
  5. “Se una notte d’inverno un viaggiatore” (1979): un romanzo sperimentale, in cui il lettore viene catapultato in un labirinto di storie interconnesse.

Questa classifica è ovviamente soggettiva, ma rappresenta una buona base per iniziare a conoscere l’opera di Italo Calvino.

Come scegliere un libro da leggere

La lettura di un libro è uno dei passatempi più antichi e piacevoli che esistano. Leggere non costituisce soltanto un modo rilassante e divertente per trascorrere il tempo, non è soltanto un modo per arricchire il nostro bagaglio culturale, ma è una scorciatoia verso un’altra dimensione.
Un libro è una porta aperta verso un altro mondo, parallelo, immaginario, inesistente, reale, contemporaneo, ma pur sempre un mondo in cui trovare rifugio dopo una giornata lavorativa o anche durante i momenti oziosi di una vacanza.
Leggere un libro ci isola dalla realtà quotidiana, rigenerando la nostra mente e permettendoci di dimenticare, seppur per pochi minuti al giorno, i problemi e i pensieri che ci affliggono. E al termine della lettura, alla chiusura del libro, resta comunque quel sentimento di attesa che ci accompagna piacevolmente fino al momento magico in cui il libro verrà aperto di nuovo, in cui la lettura tornerà a nutrire la nostra mente di storie, di nozioni, di episodi, in un terapeutico scorrere di pagine e pagine di carta stampata.
Ma come scegliere un libro da leggere fra la mostruosa moltitudine di volumi che il mercato editoriale ci offre? Come scegliere fra i tanti generi letterari in cui sono catalogati i libri o fra le centinaia di autori che scrivono?
La scelta di un libro da leggere deve essere un passo da eseguire con cura ed attenzione, perché il libro sarà un po’ come il nostro compagno di giochi, l’amico fidato con cui trascorrere la serata.

Scelta per autore

Affidarsi ad un autore che si conosce è ovviamente una scelta sicura, avendone ormai apprezzato sia lo stile narrativo sia il genere letterario. Così nascono lettori appassionati delle opere di Stephen King, Wilbur Smith, Andrea Camilleri, J. R. R. Tolkien, Ken Follett o Patricia Cornwell o di altri scrittori che hanno creato dei veri e propri filoni narrativi e che continuano a pubblicare libri di successo.
Viene così a nascere un’attesa spasmodica del nuovo romanzo dello scrittore preferito ed una corsa all’acquisto di una copia del libro di cui si è letto sui giornali o sui siti dedicati. Collezionare tutte le opere del proprio autore preferito diviene un traguardo da raggiungere, anche se non è detto che tutti i lettori apprezzino l’intera produzione letteraria di un autore, specialmente nel caso in cui uno scrittore si occupi di più di un genere letterario.

Scelta per genere letterario

Alcuni lettori sono invece amanti di determinati generi letterari. Da una parte potrebbe essere considerata una letteratura monotona, ma spaziare da un autore all’altro nell’ambito del medesimo genere è pur sempre inserire una sorta di novità, di varietà nella propria lettura.
I lettori di gialli, ad esempio, possono immergersi nelle opere ormai classiche di autori come Agatha Christie o Sir Arthur Conan Doyle, oppure scegliere i più moderni Camilleri e Giorgio Faletti. Così anche nel fantasy la scelta degli autori è così vasta da poter offrire stili di scrittura e quindi letture differenti una dall’altra, passando dall’ormai classico- e capostipite- Tolkien ai suoi successori, come Terry Brooks, J. K. Rowling, G. R. R. Martin, David Eddings, M. Z. Bradley, Robert Jordan e tanti altri ancora.
I lettori nostalgici, che apprezzano le letture intramontabili dei classici, sia italiani che stranieri, hanno una gamma di autori (e libri!) sorprendente, basti pensare a tutte le opere di R. L. Stevenson, E. A. Poe, Emilio Salgari, Thomas Mann, G. de Maupassant, Mark Twain, C. Dickens, Daniel Defoe, R. Kipling, Alessandro Manzoni, Jack London, Italo Calvino, Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Italo Svevo e decine di altri.
Ogni genere letterario è un contenitore inesauribile di opere da leggere, in grado di soddisfare anche il lettore più intransigente.

Scelta per stato d’animo

Leggere un libro significa innanzitutto entrare in una ben precisa situazione storica. Storica nel senso di susseguirsi di eventi, di fatti, di episodi in un arco di tempo più o meno lungo e in un contesto geografico reale o immaginario, in un periodo di tempo passato, contemporaneo o futuro.
Vi sono letture impegnate e letture d’evasione.
Va da sé che i due tipi di lettura non possono essere certo affrontati con ogni sorta di stato d’animo, l’insieme delle condizioni di spirito che regolano il nostro umore e quindi la nostra volontà o propensione verso un tipo di lettura piuttosto che un altro.
In momenti di sconforto o tristezza si apprezzano maggiormente romanzi che ci facciano evadere dalla situazione che stiamo vivendo, così un buon libro d’avventura, un fantasy, un romanzo di fantascienza, un classico ci vengono in aiuto nella scelta del libro da leggere.
Nei momenti di normalità o felicità il panorama letterario risulta essere più vasto e la lettura di un saggio storico, politico o culturale, che richiede un impegno di concentrazione maggiore, non ci appare più ostico e la sua lettura risulta così essere più apprezzabile.

Scelta su consiglio di un amico

Quante volte siamo stati consigliati da un amico, da un familiare, da un parente sulla lettura di un libro? Ognuno di noi, avendo apprezzato la lettura di un’opera, sente il bisogno e il piacere di consigliarla a chiunque.
Il consiglio deve essere dato, comunque, con una certa parsimonia. Non può essere consigliata una storia d’amore a chi non ama quel genere di letteratura, ad esempio. E’ bene offrire quindi consigli mirati, selezionando i nostri amici in base al tipo di lettura che preferiscono.
Naturalmente non tutti si affidano ciecamente al consiglio ricevuto. Ognuno di noi è differente dall’altro, ognuno di noi ama un tipo di narrazione, un preciso stile di scrittura e non è detto che il consiglio dato abbia buon fine, riesca nel suo intento.
Ecco che il lettore tende a ricercare quante più informazioni possibili sul libro consigliato, sull’autore che l’ha scritto, magari sfogliandolo in libreria o leggendo le recensioni di libri trovate in rete, o chiedendo pareri sui forum dedicati alla letteratura o anche leggendone le critiche sulle riviste letterarie.
Se le ricerche lo soddisfano la sua libreria beneficerà di nuove opere letterarie e il consiglio ricevuto avrà fatto centro.

Scelta imposta da un regalo

Regalare un libro è un pensiero lodevole. Un libro è un regalo ideale per qualsiasi occasione o ricorrenza.
Ma quale libro regalare?
Molte volte si rischia di non indovinare i gusti della persona a cui è rivolto il regalo. Se ne conosciamo alla perfezione i gusti letterari o perfino l’autore o gli autori preferiti non sarà certo un problema incontrare le sue preferenze.
Molti regalano un libro soltanto perché a loro è piaciuto, pensando a quel modo che al nuovo destinatario il libro sarà gradito, mentre spesso accade che il libro faccia solo numero nella libreria e rimanga intonso.
E’ bene informarsi meglio prima di regalare un libro da leggere a qualcuno. La lettura è un piacere e un passatempo migliore di tanti altri, ma è personale. Non trasformate un bellissimo regalo in un oggetto sgradito.

Scegliere un libro da leggere è dunque cosa semplice e complessa ad un tempo. Da quella scelta dipendono le nostre ore di lettura, che devono essere piacevoli e rilassanti e non sofferte e noiose. Da quella scelta dipende il nostro viaggio verso mete sconosciute.
In un libro, dopotutto, c’è un mondo da scoprire, pagina dopo pagina, e la sua fine non è che l’inizio di un altro mondo, là, a pochi centimetri di distanza dal precedente, nello scaffale polveroso della nostra libreria.

Informazioni sull’Autore

Daniele Imperi, web designer.

Fonte: Article-Marketing.it

Il ritorno di Fantaghirò

Lotus Production – società di Leone Film Group guidata da Marco Belardi, è al lavoro sullo sviluppo di Fantaghirò: la regina dei due regni, serie live action scritta dai White Rabbits e diretta da Nicola Abbatangelo, Creative Producer del dipartimento Lotus Factory e regista del film di prossima uscita The Land of Dreams, musical prodotto da Lotus Production con Rai Cinema, in associazione con 3 Marys Entertainment, distribuito da 01 Distribution.

Fantaghirò: la regina dei due mondi è ispirata alla fiaba popolare italiana trascritta dal dialetto in lingua da Italo Calvino. Le riprese inizieranno nel 2021. Le cinque vecchie mini-serie televisive di Fantaghirò, dirette da Lamberto Bava, fra il 1991 e il 1996, erano ispirate alla fiaba Fanta-Ghirò, persona bella di Italo Calvino.

 

Artwork di copertina realizzato da https://copic-italia.blogspot.com/2017/12/fantaghiro.html

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