Le armi romane di Pier Paolo Siercovich, in arte Rvsticvs

Pier Paolo Siercovich, meglio conosciuto come Rvsticvs, è un artigiano che si dedica con passione e maestria alla ricostruzione delle spade romane più preziose, quelle che hanno fatto la storia e la gloria dell’antica Roma. Da vent’anni, Rvsticvs è anche un attivo rievocatore storico, che partecipa a eventi e manifestazioni in cui si riproducono fedelmente le atmosfere, le usanze e le battaglie dell’epoca romana. La sua passione per la cultura e la civiltà dell’antica Roma nasce fin da bambino, quando viveva a Tivoli, vicino alla splendida Villa Adriana, la residenza imperiale di Adriano. Qui, l’artistaa si innamorò della bellezza e della maestosità delle opere architettoniche e artistiche romane, che lo ispirarono a studiare il liceo classico e poi la facoltà di giurisprudenza, con una particolare attenzione al diritto romano.

Nel 1999, Rvsticvs entrò a far parte del mondo della rievocazione storica, un’attività che gli permise di approfondire la sua conoscenza della storia romana e di vivere in prima persona le emozioni e le sfide dei soldati romani. Rvsticvs si specializzò nella rievocazione delle armi romane, che considerava l’espressione più alta dell’arte e della tecnica romana. Egli iniziò a studiare le fonti storiche, i reperti archeologici e le testimonianze artistiche per ricostruire con la massima fedeltà le spade romane, utilizzando materiali autentici e tecniche di lavorazione tradizionali.

Nel suo repertorio di armi romane, Rvsticvs ha realizzato gladii, spathae e pugiones, le spade più usate dai soldati romani in diverse epoche e situazioni. I gladii erano le spade corte e robuste, adatte ai combattimenti ravvicinati e alle spinte. Le spathae erano le spade lunghe e versatili, usate dalla cavalleria e poi anche dalla fanteria, per i colpi a lunga distanza e i fendenti. I pugiones erano i pugnali, usati come arma secondaria o di riserva, per i colpi rapidi e letali.

Le spade di Rvsticvs sono opere d’arte uniche e preziose, che riflettono la sua abilità artistica e la sua cura per i dettagli.

Rvsticvs non si limita a riprodurre le forme e le dimensioni delle spade romane, ma ne ricrea anche le decorazioni e le incisioni, che spesso avevano un significato simbolico o religioso. Rvsticvs usa anche materiali nobili e rari, come l’avorio, il corno, l’osso e il bronzo, per impreziosire le impugnature e i foderi delle sue spade.

Le spade di Rvsticvs sono molto apprezzate sia dagli appassionati di storia romana che dai collezionisti di armi antiche, che le ritengono dei veri e propri tesori. Rvsticvs espone le sue spade sulle sue pagine Facebook e Instagram, dove riceve numerosi complimenti e richieste. Le sue spade sono anche esposte in alcuni musei e mostre dedicate alla storia romana, dove attirano l’ammirazione e la curiosità dei visitatori. Le spade di Rvsticvs sono in grado di catturare l’immaginazione di chi le guarda, creando un ponte tra presente e passato, tra arte e storia.

Pier Paolo Siercovich è un artigiano che ha saputo trasformare la sua passione per la romanità in una professione e in una missione. Egli non solo crea delle spade romane, ma le fa rivivere, partecipando a rievocazioni storiche in cui indossa le divise militari romane e combatte con le sue spade. Rvsticvs ha marciato e combattuto in diverse condizioni atmosferiche e in diversi scenari, ripercorrendo le tappe più importanti della storia romana. Rvsticvs ha cercato di condividere, per quanto possibile, l’esperienza di vita di un legionario romano, che compiva il suo dovere come civis romanus, con orgoglio e coraggio. Pier Paolo Siercovich è un esempio di come la storia romana possa essere ancora fonte di ispirazione e di fascino per le generazioni moderne, che possono imparare molto dai valori e dalle virtù dei romani. Rvsticvs è anche un testimone di come la storia romana possa essere ancora viva e attuale, grazie al lavoro e alla passione di chi la rievoca e la racconta con le sue opere.

I Ludi Magni: i grandi giochi dell’antica Roma

I Ludi Romani, detti anche I Ludi Magni furono celebrati al Circo Massimo ogni anno a settembre fin dal 366 a.c.. Si trattava di enormi eventi ludici dedicati al Dio Giove e vennero celebrati per la prima volta da Tarquinio Prisco  in occasione della conquista della città di Apiloae. In principio i Ludi avvenicano solo in due giornate, dal 12 al 14 settembre,  ma poi la loro durata venne prolungata a ben 10 giorni (dal 4 al 19 settembre) e includevano anche l’allestimento di tragedie teatrali ispirate a quelle greche. Per sostenere i Ludi era stata creata un’apposita legge, la Lex Fannia, che fissava a circa 100 assi il tetto di spesa massima per la realizzazione dell’evento.

Il primo atto di questa festa era proprio il 4 settembre con i “Ludi Scaenici”, degli spettacoli teatrali di cui la tradizione capitolina risale al 300 A.C. Questi show, che duravano fino al 13 settembre ( l’anniversario del tempio Ottimo Massimo sul Campidoglio), erano stati introdotti per la prima volta per rendere omaggio agli dei e placare la loro ira, che aveva scatenato una pestilenza. Protagonisti di questo momento erano i ludiones, ovvero dei ballerini e musicisti provenienti dall’Etruria. La loro performance consisteva nel danzare accompagnati dal ritmo di un flauto. Con il passare delle edizione anche i cittadini romani impararono a danzare e scrivere delle melodie adatte a quel tipo di festività.

Il 15 settembre si svolgeva il momento più atteso di questa manifestazione, i Ludi Circenses, che avevano inizio con una processione, la Pompa Circensis, attraverso il Foro verso il tempio di Giove al Circo Massimo: ad aprire la sfilata era un magistrato che era assistito da tanti giovani che andavano a piedi o a cavallo e che a loro volta erano seguiti dagli atleti e lottatori. Chiudeva il tutto un carro che trasportava le statue degli dei e che era guidato da un giovane che non doveva essere orfano né di padre che di madre. Terminata la processione venivano poi svolti dei sacrifici dei buoi in onore di Giove e degli altri dei. Contrariamente a quanto si possa pensare, i combattimenti tra i gladiatori non erano inseriti all’interno del palinsesto di questi Ludi. Questi ultimi appartenevano ai Munera ed erano degli spettacoli realizzati per il popolo ma organizzati soltanto dalle classi elevate di Roma.

Gruppo Storico Romano racconta l’Antica Roma

Il Gruppo Storico Romano vuole raccontare la storia dell’antica Roma attraverso rappresentazioni, riti e pezzi teatrali nell’anfiteatro Neroniano (via Appia Antica 18) che costituiscono l’essenza della rievocazione storica.  La rievocazione storica con il suo valore didattico, pedagogico ed educativo contribuisce a mettere in atto un processo di apprendimento che coniuga intelletto ed emozione, ragione e sentimento, pensiero logico e pensiero simbolico. In questa ottica le rappresentazioni teatrali vogliono creare un percorso didattico innovativo che si rivolge ad un livello scolastico primaria e secondaria di I e II grado. Tutti gli Spettacoli proposti dal G.S.R. sono pensati e scritti per specifici livelli scolastici.

Lo spettacolo viene sviluppato in modo orale, cioè perfezionato attraverso l’esperienza stessa del narrare, punta sul contatto diretto con il pubblico e, intrecciando miti e timbri arcaici, a tratti in modo poetico e profondo a volte più ironico, divertente o decisamente comico, induce al risveglio di un senso d’ identità e d’appartenenza di cui sentiamo il bisogno. Tutto è ricreato e raccontato attraverso storie poetiche e spesso divertenti. La narrazione è accompagnata da «paesaggi sonori» nei quali timbri e temi musicali, ottenuti con strumenti arcaici e della Roma antica, evocano mondi mitici divenuti paesaggi interiori.

L’obiettivo è di rendere l’offerta il più possibile efficace per gli spettatori, con l’intento di avvicinare i più giovani e non alla Storia dell’Antica Roma. Gli imperatori Augusto, Comodo, Nerone, Vespasiano, i Generali Cesare e Germanico Scipione l’Africano, entreranno “in carne ed ossa” per raccontare le loro storie ai ragazzi. Saranno interpretati e rappresentati dai rievocatori del Gruppo Storico Romano. Con il tracciato del solco, il ratto delle sabine ed altre storie si vuole raccontare la “Nascita di Roma”. Non viene tralasciato l’aspetto religioso con le rappresentazioni dei Riti delle Dee Vacuna e Feronia. In ogni spettacolo in calendario ci saranno anche i gladiatori con combattimenti danze e mimi.

Il Gruppo Storico Romano è un’associazione culturale senza scopo di lucro nata nel 1994 dalla passione per l’antica Roma. Un gruppo di amici, tutti accomunati dallo stesso interesse, decise di dar inizio a questa avventura e come giorno della sua istituzione scelse una data simbolica: il 21 aprile, giorno della fondazione della Città Eterna. Dopo quasi due decenni di attività la crescita dell’Associazione è stata notevole. Oggi il Gruppo Storico Romano spicca nel mondo della rievocazione sull’antica Roma ed è unanimemente riconosciuto come uno dei gruppi leader in Italia e nel mondo. Le finalità che l’associazione si prefigge sono quelle di promuovere, organizzare e sostenere la diffusione di manifestazioni culturali, ricreative ed artistiche, concernenti il mondo dell’antica Roma, per mantenere vivo l’antico splendore della sua civiltà, ma anche quella, non secondaria, di essere un punto di aggregazione per tutti quegli appassionati che ruotano intorno al mondo dell’antica Roma e che, diventandone soci, ne compongono il cuore pulsante.
 
 
 
L’attività associativa del Gruppo Storico Romano si svolge prevalentemente presso la propria sede sociale, sita in Via Appia Antica 18, dove è presente una struttura suggestiva all’interno della quale è stato ricostruito un piccolo castrum con un’arena, in cui si tengono eventi e manifestazioni di particolare interesse culturale; sono presenti inoltre un museo interattivo ad ingresso gratuito, inaugurato nel 2005, patrocinato dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale e premiato con una medaglia d’argento del Presidente della Repubblica Italiana, ove sono esposti oggetti, sia civili che militari, riguardanti l’antica Roma, visitato ogni anno da circa 10.000 studenti, italiani e stranieri, più un numero imprecisato di turisti ed appassionati, e aree didattiche e ludiche oltre a spazi riservati alle attività dei soci. All’interno dell’associazione convivono diverse sezioni di rievocazione, da quella dei legionari a quella dei gladiatori, dalle vestali ai pretoriani, dai senatori al popolo per finire con le danzatrici e il pancrazio, ognuna delle quali studia ed approfondisce gli aspetti dei temi di proprio interesse oltre a quello generale sull’antica Roma. A supporto di questa attività di ricerca e ricostruzione, oltre allo studio delle fonti storiche, ad esempio epigrafi ed opere letterarie, c’è un’intensa attività di archeologia sperimentale, basata sulla ricostruzione, mediante esperienza diretta, di spaccati di vita civile e militare
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