Glitch nella realtà: la teoria della simulazione tra bufale e scienza

Hai mai avuto l’impressione che qualcosa non andasse nel mondo reale? Un déjà vu, un oggetto che si sposta misteriosamente, un istante che sembra non finire mai? Se ti sei mai sentito così, non sei solo.

Su Internet, la teoria che la nostra realtà sia una simulazione sta diventando sempre più diffusa. Il subreddit “Glitch_in_the_Matrix” su Reddit (ispirato all’omonimo documentario) ha più di un milione di iscritti che condividono storie di glitch inspiegabili: oggetti che spariscono, salti temporali, coincidenze impossibili. Questo fenomeno è stato ribattezzato “Glitch in real life” ed è diventato virale su TikTok. Gli utenti di TikTok hanno iniziato a fare un parallelo tra le esperienze strane che capitano nella vita reale e i bug che si verificano nei videogiochi. Chi gioca sa bene cos’è trovarsi con due oggetti identici o vedere lo stesso personaggio più volte. Ma è possibile che ciò accada nella realtà? Secondo molti, sì.

Su TikTok circolano molti esempi di “glitch in real life”: una tiktoker mostra dieci unghie finte sulle dita, per poi scoprire un’undicesima identica. Un’altra utente racconta di essere rimasta sveglia fino alle nove del mattino, essere tornata a dormire e risvegliarsi di nuovo alle sette del mattino dello stesso giorno. Ci sono molte testimonianze di episodi inspiegabili della vita quotidiana. Alcuni credono addirittura che la realtà sia una simulazione.

Ma la teoria della simulazione ha fondamenta scientifiche?

Molti scienziati, come il fisico Carlo Rovelli, la considerano assurda. Altri, come Melvin Vopson, propongono nuove leggi della fisica che potrebbero essere spiegate solo se la nostra realtà fosse una simulazione. Anche personaggi famosi come Neil deGrasse Tyson ed Elon Musk credono che la simulazione sia una possibilità concreta. Elon Musk, in particolare, ha sostenuto la teoria di Nick Bostrom del 2003 secondo cui viviamo in una simulazione. Tuttavia, bisogna considerare che queste non sono teorie scientifiche validate, ma piuttosto testimonianze personali di episodi strani che potrebbero essere soltanto coincidenze o veri e propri glitch.

Glitch di Officina Infernale

In un mondo dove ogni crimine è soltanto virtuale, qualcuno ha commesso un vero omicidio. Un thriller distopico alla Black Mirror, Glitch è un giallo/sci-fi/cyberpunk postmoderno, il cui affascinante intreccio fa da spunto per una riflessione su repressione e ribellione, individualità e società, creatività e libertà.

Carlo Mayer è l’ultimo giornalista di cronaca nera, in un mondo dove tutto è asettico, pianificato, controllato, e ogni delitto si svolge solo su un piano virtuale. La violenza è stata sublimata e repressa, insieme ad altre componenti della natura umana. Ma un giorno qualcuno torna a uccidere, nella realtà. E tocca a Mayer indagare, per cercare un assassino e imbattersi in una verità sconvolgente.

Officina Infernale si è imposto per il suo stile che attinge dalla street art come dal graphic design, realizzando anche una apprezzatissima storia a colori di Dylan Dog.Una graphic novel avvincente, che affronta tematiche politiche e sociali di grande attualità, con la libertà del fumetto indie e l’efficacia di quello popolare.

Officina Infernale, nome d’arte e marchio di fabbrica di Andrea Mozzato, è fumettista, grafico e pittore. Ha lavorato come illustratore per Mondadori, Bompiani e altri editori e firmato i fumetti Iron Gang Halloween Monster Party Massacre (Nicola Pesce Editore), Hardcore 1986-2008 (Lamette Comix), 666-Il male dentro, The Mighty and Deadly Iron Gang (entrambi per Shockdom), Warhol. L’intervista (BeccoGiallo) e, insieme ad Akab, Iron Kobra (Eris Edizioni). È autore di Estreme visioni, una storia di Dylan Dog per cui ha realizzato testi, disegni e colori.

A Glitch in the Matrix

Negli ultimi venti anni la Simulation Theory, ovvero l’idea che la realtà sia una simulazione generata da qualcun altro, è stata oggetto di dibattito e ha guadagnato sempre più popolarità. Il regista americano Rodney Ascher, noto per la sua attenzione alle ossessioni contemporanee, come dimostrato dal suo precedente documentario Room 237, dedicato ai presunti messaggi nascosti in Shining di Kubrick, ha deciso di esplorare questa teoria nel suo nuovo lavoro, A Glitch In The Matrix, presentato al Sundance Festival.

A Glitch in the Matrix - Official Trailer

Il film documentario A Glitch in the Matrix esplora l’ipotesi della simulazione attraverso varie prospettive, inclusi illustri accademici e personaggi borderline. Elon Musk, noto per le sue teorie audaci, ipotizza che l’umanità possa vivere all’interno di un videogioco creato da una civiltà superiore. Il film offre al pubblico uno sguardo coinvolgente sull’idea della simulazione, esaminando argomenti basati su basi religiose, filosofiche e statistiche. Tuttavia, l’approccio del documentario viene criticato per la mancanza di rigore scientifico per certi versi, con alcune argomentazioni che sembrano poco fondamentate.

A Glitch in the Matrix tocca anche il tema del fanatismo e del pericolo che può derivarne, evidenziando il caso di Joshua Cooke, un appassionato di Matrix coinvolto in un dramma umano grave. Il documentario suggerisce importanti interrogativi sul futuro dell’umanità, soprattutto con il crescente sviluppo del metaverso, che potrebbe avere conseguenze significative sulla nostra esistenza quotidiana.

La teoria della simulazione solleva questioni etiche importanti, specialmente riguardo alla concezione della realtà e dell’identità. Il documentario mette in discussione il concetto di individualità e di interazione sociale all’interno di una possibile simulazione, evidenziando le potenziali conseguenze di una prospettiva radicale e fanatica.

In generale, A Glitch in the Matrix offre spunti interessanti sul tema della simulazione, invitando alla speculazione e alla riflessione su mondi virtuali e realtà alternative. L’idea di vivere in una simulazione solleva domande fondamentali sull’esistenza e sulla coscienza, offrendo uno spunto per esplorare le possibilità e i limiti della creazione di mondi simulati sempre più complessi. In un mondo in cui la realtà e la virtualità si fondono sempre di più, è importante rimanere vigili sulle implicazioni etiche e sociali di tali sviluppi futuri, al fine di non perdere di vista la nostra umanità di fronte alle sfide tecnologiche in evoluzione.

Glitch, a volte ritornano

Glitch è una serie televisiva australiana, che ha debuttato il 9 luglio 2015 su ABC1. La serie, ambientata nell’immaginaria cittadina Yoorana, è scritta da Louise Fox, Kris Mrksa, e Giula Sandler, diretta da Emma Freeman, e prodotta da Ewan Burnett e Louise Fox, con Tony Ayres come produttore esecutivo.

La prima stagione si è aggiudicata due riconoscimenti, come miglior drama per la televisione australiana. Il 26 ottobre 2015, la serie è stata rinnovata per una seconda stagione che è andata in onda nel 2017. La seconda stagione è stata co-prodotta da Netflix. La serie viene distribuita come originale Netflix al di fuori dell’Australia il 15 ottobre 2016, data in cui giunge anche in Italia.

Trama
Nel cuore della notte, a Yoorana, James ed Elishia, un poliziotto e una dottoressa, si ritrovano faccia a faccia con degli abitanti della zona tornati misteriosamente in vita, tra questi anche la moglie di James, Kate, morta di cancro due anni prima. Per la serie “a volte ritornano” non siamo di fronte ai comuni zombie, e, anche se non è proprio il mio genere, questa serie mi ha colpita abbastanza, tanto da desiderare una terza stagione, anche qui sono fiduciosa perché a quanto pare la produzione è ancora in corso e la terza serie dovrebbe uscire tra il 2018 e 2019, quindi purtroppo si farà attendere, ma vista la moria di serie Netflix, meglio tardi che mai.

Vi consiglio di non leggere la trama di Wikipedia, che qui ho riportato in parte, perché non hanno scritto la trama ma hanno spoilerato mezza serie, non dite che non vi avevo avvertiti. Altro consiglio: non vi affezionate a nessuno, che pure qua ce la giochiamo bene come in Game of Thrones. La serie è ricca di colpi di scena, nessuno è quello che sembra, non si capisce chi sta dalla parte di chi e di chi ci si possa davvero fidare, ed è davvero interessante  cercare di scoprire con quale criterio i morti ritornano sulla terra e perché.

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