Dopo un silenzio durato fin troppo a lungo per noi appassionati di cinema d’animazione e, in particolare, per chi ha nel cuore la magia artigianale della stop-motion, Laika Studios sta finalmente per tornare sotto i riflettori. E non con un progetto qualunque, ma con quello che promette di essere uno dei film più ambiziosi della sua storia: “Wildwood”, una fiaba oscura, emozionante e tecnicamente rivoluzionaria, attesa nelle sale nel 2026.
Per chi conosce Laika, basta il nome per evocare mondi incantati e visioni straordinarie. Questo studio, nato ufficialmente nel 2005 grazie all’iniziativa di Travis Knight, regista e attuale CEO, ha ridefinito i canoni della stop-motion con film come Coraline e la porta magica (2009), ParaNorman (2012), The Boxtrolls, Kubo e la spada magica e Missing Link. Cinque opere che, ognuna a suo modo, hanno lasciato il segno, unendo l’estetica del cinema artigianale a una narrazione sempre profonda e innovativa.
Ma dopo il pur bellissimo Missing Link, premiato ai Golden Globe ma accolto tiepidamente al botteghino, Laika ha dovuto affrontare un periodo di riflessione. Come ha raccontato il Chief Marketing Officer David Burke in una recente intervista a IndieWire, lo studio ha affrontato momenti difficili, accentuati dalla pandemia che ha bloccato numerosi progetti in fase di sviluppo. Un periodo di stallo, certo, ma anche di riorganizzazione e rilancio. Perché Laika non è mai stata solo un semplice studio d’animazione: è un laboratorio di sogni in movimento.
E adesso, quel sogno si chiama Wildwood.
Un viaggio tra foreste incantate e creature indimenticabili
Diretto da Travis Knight e tratto dal romanzo omonimo di Colin Meloy, illustrato da Carson Ellis, Wildwood ci trasporterà in un mondo al confine tra realtà e incanto, dove natura e magia si fondono in un equilibrio tanto delicato quanto pericoloso. Il libro, pubblicato nel 2011, è stato un piccolo cult tra gli amanti del fantasy per ragazzi, e Laika ha deciso di trasformarlo in un’opera visiva che, stando alle anticipazioni, promette di superare tutto ciò che lo studio ha realizzato finora.
La storia segue le avventure di Prue McKeel e Curtis Mehlberg, due giovani amici che si addentrano in una foresta misteriosa per salvare Mac, il fratellino di Prue, rapito da un esercito di corvi al servizio di una donna enigmatica di nome Alexandra. Il viaggio che i due intraprenderanno non sarà solo fisico, ma profondamente simbolico: un percorso di crescita, di confronto con le proprie paure e di scoperta di sé stessi. Una trama che richiama i temi cari a Laika, da Coraline a Kubo, dove l’infanzia si confronta con un mondo sconosciuto, oscuro e affascinante.
Una produzione monumentale
Come ha raccontato Travis Knight, Wildwood è il progetto più complesso mai affrontato dallo studio. E se già la stop-motion è di per sé un’impresa che richiede pazienza certosina e soluzioni tecniche d’avanguardia, qui si è dovuto andare ancora oltre. Battaglie epiche, voli mozzafiato, animali parlanti come l’imponente aquila mentore di Prue: ogni dettaglio ha richiesto anni di progettazione, animazione e perfezionamento. Alcuni personaggi, ha rivelato Knight, sono vere e proprie sfide ingegneristiche, costruiti per simulare movimenti naturali con una fluidità mai vista prima nel genere.
Anche il comparto vocale è da kolossal animato. A prestare le voci ai protagonisti ci saranno Peyton Elizabeth Lee (Prue), Jacob Tremblay (Curtis), Carey Mulligan, Mahershala Ali, Angela Bassett, Awkwafina, Jake Johnson, Charlie Day, Amandla Stenberg, Jemaine Clement, Tom Waits e Richard E. Grant. Un cast stellare che testimonia l’ambizione dietro Wildwood, ulteriormente impreziosita dalla colonna sonora firmata da Dario Marianelli, già collaboratore di Knight in Kubo e la spada magica.
Una Laika rinnovata, ma sempre fedele a se stessa
Nonostante le difficoltà recenti, Laika non si è mai fermata del tutto. Durante il periodo di pausa, lo studio ha investito tempo ed energie per ripensarsi, esplorando nuovi formati e strategie. Ha rilanciato Coraline in versione 3D, ottenendo un grande successo al botteghino, e ha annunciato la riedizione di ParaNorman nel 2025, accompagnata da un nuovo cortometraggio intitolato ParaNorman: The Thrifting. Ma non solo: sono in fase di sviluppo anche nuovi progetti, tra cui adattamenti live-action e l’adattamento del romanzo Atmosphere di Taylor Jenkins Reid, che sarà diretto da Anna Boden e Ryan Fleck, i registi di Captain Marvel.
Laika guarda anche al futuro dell’animazione con occhi diversi: consapevole che l’attenzione del pubblico è oggi più frammentata che mai, ha iniziato a esplorare strategie digitali, social media e contenuti interattivi per raggiungere nuove generazioni. Iniziative come la mostra “Hidden Worlds”, già allestita a Seattle e in arrivo all’Academy Museum nel 2026, e contenuti TikTok con i dietro le quinte di Coraline e The Boxtrolls, sono solo un esempio di come lo studio stia ampliando il proprio universo narrativo.
Wildwood: una fiaba dark per un nuovo capitolo dell’animazione
L’uscita di Wildwood, fissata per il 2026, non sarà solo il ritorno di Laika. Sarà un nuovo capitolo nella storia del cinema d’animazione. Un’opera che, se riuscirà a mantenere le promesse, ridefinirà cosa significa fare animazione oggi, mescolando poesia visiva, innovazione tecnica e una narrazione profonda, quasi letteraria.
Laika non vuole semplicemente adattarsi ai tempi: vuole essere pioniera, vuole riaffermare la sua unicità, il suo essere diversa in un panorama sempre più omologato. E in un mondo dove i blockbuster animati si affidano spesso alla computer grafica e a formule narrative già viste, Laika continua a parlare con la voce dell’artigianato, del rischio creativo, della meraviglia autentica.
Ci resta solo da attendere e sperare che Wildwood sia davvero all’altezza di un’attesa lunga più di dieci anni. Ma conoscendo lo studio, c’è da scommettere che ci ritroveremo ancora una volta a bocca aperta, immersi in un mondo che non vorremo più lasciare.