Samuel Stern, “Legione”

Samuel Stern” rappresenta una nuova scommessa per l’editoria a fumetti italiana e punta a diventare un nuovo protagonista del tuttora vitale mercato delle edicole. E’ un fumetto horror, nato dalla passione di uno staff di giovani autori della factory Bugs Comics e si propone l’ambizioso obiettivo di rivitalizzare il format del “fumetto popolare”, una formula che tanti successi ha prodotto, nella storia del fumetto italiano, proprio grazie alla distribuzione in edicola.  Le storie che saranno proposte ogni mese si baseranno su un impianto solidamente orrorifico, presentando un universo narrativo che lascerà ampio spazio all’esplorazione di ansie e ossessioni legate al nostro tempo. Se cercate ancora maggior dettagli vi invito a leggere questo  pezzo su www.quotidianpost.it

Dopo aver molto apprezzato i primi 2 volumi, sono restato davvero colpito da questo terzo volume che per la prima volta mi ha lasciato un senso di angoscia e davvero ho provato quel gusto Horror che vuole trasmettere la serie.

Angus Derryleng negli appunti dal DERRYLENG scrive:

“Nei secoli, le visioni infernali, sono state elemento istintivo delle anime mistiche più ferventi. Sembra che l’Onnipotente, nella Sua volontà di forgiare testimoni, abbia concesso ai Suoi più amati figli di provare, con  mano (e con corpo e con anima), un anticipo delle tremende sofferenze che ci aspettano nell’Aldilà….”

Ci aspetta questo e molto altro in questo numero imbastito in modo meraviglioso da Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro  conosceremo il primo “villain”  ed inizieremo ad esplorare un lato davvero oscuro della serie.

Come scrive LORENZO BARBERIS nel suo pezzo Samuel Stern #3 – Legione / Un’analisi

“Pur rimanendo fedele alla sfida di un “horror classico da edicola”, in questo numero di Samuel Stern vediamo anche qualche piccolo accenno di continuity coi numeri precedenti. In ogni caso, una continuità blanda, di stampo “italiano”, e non quella stringente tipica della serialità fumettistica americana. Il focus resta sul “caso del mese”, che rivelerà numerosi colpi di scena, dopo due casi più “tradizionali”.

Sul piano prettamente grafico la cover di Piccioni, Di Vincenzo e Tanzillo, è davvero molto bella e concordo con Marco Rubertelli quando nella sua recensione (che trovate su c4comic.it)

“I  disegni di Marco Perugini hanno uno stile chiaro e ben definito, molto somigliante ai precedenti albi. Quando si narrano le vicende passate di Will l’atmosfera si fa più ovattata con un effetto quasi seppia molto simile alle pellicole datate”.

Marco è davvero un disegnatore interessante avevo apprezzato molto il suo lavoro anche su Morgan Lost e con questa prova conferma il giudizio positivo che ho su di lui.

Per concludere, i voti sono sempre fuori luogo, ma aiutano a semplificare il valore che uno da ad un prodotto. Secondo il mio modesto parere LEGIONE merita un bel 9.

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