Nel 2021, Loki, la serie Marvel disponibile su Disney+, ha portato sul piccolo schermo l’iconico dio dell’inganno interpretato da Tom Hiddleston, un personaggio che ha conquistato i fan fin dai suoi esordi nell’Universo Cinematografico Marvel. Dopo gli eventi di Avengers: Endgame, la serie intraprende un viaggio complesso, esplorando temi come le linee temporali, le varianti e il destino, mentre la regia di Kate Herron e la sceneggiatura di Michael Waldron danno vita a un prodotto che, pur con qualche limite, offre spunti interessanti per chi segue l’universo Marvel.
La storia prende il via con un colpo di scena: durante gli eventi di Avengers: Endgame, Loki ruba il Tesseract e, per una serie di imprevisti, riesce a sfuggire nel deserto, creando una nuova linea temporale. A questo punto entra in gioco la Time Variance Authority (TVA), un’organizzazione che supervisiona la “Sacra Linea Temporale” per impedire deviazioni pericolose. È qui che il nostro Loki incontra Mobius, interpretato da un Owen Wilson in forma smagliante, che lo recluta per fermare una minaccia misteriosa che rischia di mettere in pericolo l’intero ordine temporale.
Il mondo in cui si svolge la serie è affascinante, un mix tra futurismo e nostalgia, dove la TVA sembra un ibrido tra un ufficio governativo degli anni ’60 e un sistema tecnologico avveniristico. La scenografia diventa parte integrante della narrazione, creando un universo fuori dal tempo e dalla realtà, dove ogni cosa sembra essere in continuo movimento e niente è mai completamente certo. Questo elemento dona alla serie un’atmosfera unica che, seppur complessa, riesce a coinvolgere.
Il cast, con il ritorno di Hiddleston nei panni di Loki, è uno dei punti di forza di Loki. Il rapporto tra Loki e Mobius è il cuore pulsante della serie, con Owen Wilson che riesce a dare un’interpretazione perfetta, creando un contrasto affascinante con il dio dell’inganno. Tuttavia, la serie non è priva di qualche nota dolente. Il personaggio di Sylvie, la variante di Loki interpretata da Sophia Di Martino, parte con premesse interessanti ma, man mano che la trama si sviluppa, perde un po’ di quella forza che la rendeva inizialmente affascinante. La sua relazione con Loki, pur essendo ben costruita, diventa ripetitiva, e questo ne indebolisce l’impatto narrativo.
Un altro aspetto che lascia un po’ di amaro in bocca è la gestione delle varianti di Loki. Nonostante l’idea di esplorare diverse versioni del personaggio sia intrigante, il modo in cui vengono trattate queste varianti risulta poco approfondito. In una serie che gioca con il concetto di multiverso e linee temporali, sarebbe stato interessante vedere maggiormente esplorato il potenziale delle varie versioni di Loki, ma la narrazione si limita a sfiorarle, senza mai andare veramente in profondità.
Nel panorama delle serie Marvel, Loki si inserisce in un contesto piuttosto interessante, soprattutto se paragonata a WandaVision, che aveva alzato l’asticella con un approccio complesso e sfaccettato. La serie di Loki parte benissimo, ma perde parte del suo slancio man mano che gli episodi proseguono, con la trama che si fa via via più intricata e difficile da seguire. Qui il paragone con Rick and Morty, a cui Michael Waldron ha contribuito come sceneggiatore, è inevitabile: la serie animata, pur trattando temi simili, riesce a mantenere una brillantezza narrativa che Loki non sempre raggiunge.
Tuttavia, uno degli aspetti più affascinanti di Loki è senza dubbio il suo finale, che segna una vera e propria svolta nella trama e promette sviluppi futuri che potrebbero finalmente portare alla luce tutto il potenziale del personaggio. Il conflitto tra ordine e caos, tra sicurezza e libertà, rimane al centro della narrazione, creando una tensione che sembra destinata a ripercuotersi sulle future fasi del MCU.
Nonostante alcune incertezze e la sensazione che la serie avrebbe potuto osare di più, Loki si conferma come un prodotto capace di scuotere le certezze degli appassionati di Marvel. La sua ambiguità, l’assenza di un chiaro manicheismo nei personaggi, lo rendono una narrazione più complessa di quanto ci si potesse aspettare. Sebbene non sfrutti tutte le sue potenzialità, il finale lascia presagire che la seconda stagione, già confermata, potrebbe rimettere insieme i pezzi di questa storia affascinante e in continua evoluzione. Loki resta una serie dal grande potenziale, anche se non sempre realizzato appieno. Come ogni viaggio nel tempo che si rispetti, lascia più domande che risposte, ma apre anche la strada per un futuro ricco di possibilità. Per gli appassionati del MCU, è una serie che merita di essere seguita, con la speranza che la seconda stagione possa finalmente capitalizzare quanto di buono è stato seminato finora.