La Freccia nera di Dino Battaglia

Robert Louis Stevenson, scrittore, drammaturgo e poeta scozzese di epoca vittoriana, è autore di diversi classici della letteratura. Si ricordano, tra gli altri, L’isola del tesoro, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde e La Freccia nera. Quest’ultimo romanzo, di genere storico e avventuroso, ha conosciuto diverse trasposizioni cinematografiche e televisive di successo. E il maestro Dino Battaglia ne ha realizzato una meravigliosa versione a fumetti, pubblicata a puntate sul «Corriere dei piccoli» nei primi anni Sessanta.

Questo splendido adattamento approda ora in libreria per Edizioni NPE, in un unico volume cartonato di grande formato.

La famosa storia de «La Freccia Nera» è ambientata in Inghilterra, seconda metà del Quattrocento. Sullo sfondo della cosiddetta Guerra delle Due Rose, che vede le nobili famiglie di York e Lancaster contendersi il trono, si consumano le vicende del giovane Dick Shelton.

Rimasto orfano, Dick è cresciuto con un avido soldato che lo ha avviato alla carriera militare. Quando scopre che è stato proprio il suo tutore ad uccidere il padre, decide di schierarsi con la Freccia nera: un gruppo di fuorilegge che lotta contro le ingiustizie dei potenti.

Tra battaglie, amori e avventure, si assisterà a una sorprendente evoluzione del protagonista.

Dal classico di R. L. Stevenson, il meraviglioso adattamento a fumetti di Dino Battaglia: «La freccia nera», pubblicato da Edizioni NPE all’interno della collana dedicata al maestro.

L’Isola del Tesoro: un classico senza tempo per sognare e avventurarsi

L’Isola del Tesoro, capolavoro di Robert Louis Stevenson, è un romanzo d’avventura che ha appassionato generazioni di lettori sin dalla sua prima pubblicazione nel 1883. Ambientato nell’era d’oro della pirateria, narra le vicende di Jim Hawkins, un giovane ragazzo che si ritrova coinvolto in un’incredibile caccia al tesoro.

Un’avventura mozzafiato

La storia inizia quando Jim, in seguito al ritrovamento di una vecchia mappa, si imbarca in un viaggio verso un’isola sperduta nel Pacifico, dove si dice sia nascosto il leggendario bottino del pirata Flint. Ad accompagnarlo in questa emozionante avventura ci saranno una ciurma di pirati eterogenei, tra cui il temibile Long John Silver, un cuoco con un passato misterioso, e il dottor Livesey, un medico di bordo dal carattere burbero ma dal cuore d’oro.

Tra pirati, tesori e pericoli

L’isola del Tesoro si rivela un luogo pieno di insidie e pericoli: animali selvatici, tribù ostili e soprattutto i rivali di Long John Silver, pronti a tutto per impadronirsi del tesoro. Jim si troverà ad affrontare prove di coraggio e ingegno, imparando a distinguere il bene dal male e a fare affidamento sui propri valori.

Un inno all’amicizia e al coraggio

Oltre all’avventura mozzafiato, L’Isola del Tesoro è un romanzo che celebra l’amicizia, il coraggio e lo spirito di avventura. Jim, nonostante la sua giovane età, dimostrerà di essere un vero eroe, capace di affrontare le sfide con determinazione e altruismo. Il suo rapporto con il dottor Livesey e la sua ammirazione per Ben Gunn, un uomo abbandonato sull’isola da anni, rappresentano i pilastri morali della storia.

Un classico intramontabile

L’Isola del Tesoro è un vero e proprio classico della letteratura per ragazzi, ma che continua ad affascinare anche i lettori adulti. La sua trama avvincente, i personaggi indimenticabili e i temi universali lo rendono un libro senza tempo, capace di trasportarci in un mondo di pirati, tesori e avventure indimenticabili.

Perché leggere L’Isola del Tesoro?

  • Per vivere un’avventura mozzafiato ricca di pirati, tesori e pericoli.
  • Per conoscere personaggi indimenticabili come Jim Hawkins, Long John Silver e il dottor Livesey.
  • Per riflettere sui valori dell’amicizia, del coraggio e dello spirito di avventura.
  • Per immergersi in un classico senza tempo che ha appassionato generazioni di lettori.

Se amate le avventure, i pirati e le storie che vi faranno sognare, L’Isola del Tesoro è il libro che fa per voi!

Il pianeta del tesoro: un capolavoro Disney tra fantascienza e avventura

Il pianeta del tesoro è un film d’animazione del 2002 diretto da Ron Clements e John Musker, prodotto da Walt Disney Feature Animation e distribuito da Buena Vista International. Il film è liberamente tratto dal romanzo L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, qui riproposto in chiave fantascientifica e steampunk. La pellicola è il 43º classico Disney secondo il canone ufficiale.

Trama

Il film narra le avventure di Jim Hawkins, un ragazzo ribelle e sognatore che vive con la madre sul pianeta minerario Montressor. Jim è sempre stato affascinato dalle storie sui pirati e sul leggendario capitano Flint, che avrebbe nascosto il suo immenso bottino su un misterioso pianeta del tesoro. Un giorno, una navicella fa un atterraggio di fortuna vicino alla locanda degli Hawkins e Jim conosce un alieno gravemente ferito che gli affida una sfera metallica contenente la mappa per raggiungere il pianeta del tesoro. Jim decide di partire alla ricerca del tesoro insieme al dottor Doppler, un amico di famiglia e astrofisico, e si imbarca sulla nave spaziale RLS Legacy, comandata dalla capitano Amelia. Jim fa amicizia con il cuoco della nave, John Silver, un carismatico cyborg che si rivelerà poi essere il capo dei pirati che vogliono impadronirsi del tesoro. Jim dovrà affrontare numerosi pericoli, tra supernove, buchi neri e tempeste spaziali, e scoprire il vero significato dell’amicizia e della responsabilità.

Ci Sono Anch'io 883- Il Pianeta Del Tesoro

Colonna sonora

La colonna sonora del film è composta da James Newton Howard, che ha creato una musica che mescola elementi classici, rock e orchestrali, per sottolineare il contrasto tra il passato e il futuro. Il tema principale del film è I’m Still Here (Jim’s Theme), scritto ed eseguito da John Rzeznik, il leader dei Goo Goo Dolls. Il brano esprime i sentimenti di Jim, che si sente solo e incompreso, ma che non si arrende ai suoi sogni. Il brano è stato adattato in italiano da Max Pezzali, che lo ha intitolato Ci sono anch’io, e lo ha cantato nella versione italiana del film. La canzone è diventata un successo e uno dei brani più amati degli 883. La colonna sonora include anche una canzone dei Barenaked Ladies, intitolata Where the Dream Takes You, che accompagna i titoli di coda.

Analisi

Il pianeta del tesoro è un film che parla di crescita personale, di scoperta di sé e del mondo, di rapporti familiari e di amicizia. Il film si ispira al romanzo di Stevenson, ma lo reinventa in modo originale e innovativo, trasportando la storia in un universo fantascientifico dove convivono elementi futuristici e retrò. Il film è ricco di azione, umorismo, emozione e fantasia, e presenta dei personaggi ben caratterizzati e memorabili. Il film esplora il tema del viaggio come metafora della vita, e il rapporto tra Jim e Silver come una sorta di relazione padre-figlio, basata su conflitto e affetto. Il film è anche una celebrazione dell’avventura e del sogno, e invita lo spettatore a seguire la propria stella e a non perdere mai la speranza.

Conclusioni

Il pianeta del tesoro è un capolavoro Disney che merita di essere riscoperto e apprezzato. Il film è una delle opere più originali e creative della casa di produzione, e offre una visione fresca e sorprendente di un classico della letteratura. Il film è un’esperienza coinvolgente e divertente, che sa emozionare e stupire, e che regala una colonna sonora indimenticabile. Il film è un inno alla vita, all’amicizia e al coraggio, e un invito a non smettere mai di sognare..

Penny Dreadful: spavento a due spiccioli

Non fatevi ingannare dal titolo, non si riferisce alla famosa serie televisiva gotica “Penny Dreadful” trasmessa in televisione e pubblicata in dvd per un totale di 3 stagioni – molto bella e interessante – di cui parleremo in un altro momento. I “Penny Dreadful” del titolo si riferisce a un genere di pubblicazioni che fece la sua comparsa in Inghilterra nel secolo scorso.

Durante il periodo Vittoriano, aveva preso piede un nuovo tipo di genere letterario, più amato dalla piccola e media borghesia e quasi totalmente snobbata dalla nobiltà inglese, il “Romanzo Gotico”. Notando che appunto erano le fasce minori della popolazione a essere attratte da questo tipo di letteratura, vuoi per i toni cruenti, in quanto molte storie avevano per protagonisti efferati assassini e alcune storie erano anche incentrate sul genere Horror, con racconti di vampiri o mostri che dimorano nell’oscurità; alcune case editrici all’inizio del XIX secolo, diedero vita ai “Penny Dreadful”, che visto l’irrisorio costo, di un Penny appunto, mantennero questo nomignolo che può essere tradotto letteralmente in “spaventi da un Penny”.  Per mantenere il costo così economico, ed essendo rivolti più a un pubblico “popolare”, essi erano composti da dei libercoli che contenevano da una decina a un massimo una  quindicina di pagine, con uscite a cadenza settimanale.

Per via della limitata quantità di pagine, le storie proposte erano composte da racconti brevi oppure da romanzi pubblicati a puntate, il tutto arricchito da illustrazioni grossolane e a volte anche poco curate. Il linguaggio utilizzato era anche semplice, senza non troppi sofismi e tecnicismi, in quanto essi come sopracitato, erano rivolti a un pubblico di gente semplice, e il quantitativo di pagine era esiguo in quanto necessario per mantenere il costo sempre basso e anche perché, essendo la maggior parte dei lettori, lavoratori quasi prevalentemente nelle fabbriche, venivano letti durante le brevi pause giornaliere che potevano permettersi. I protagonisti erano vampiri, licantropi, mostri dimoranti nell’oscurità, o semplicemente omicidi. Negli ultimi anni molti autori hanno definito i Penny Dreadful, i precursori del genere letterario definito Pulp, in quanto gli stessi editori, invogliavano sia gli scrittori che gli illustratori, ad arricchire entrambe, sia le storie che le illustrazioni con “più sangue”.

Anche se venne considerato negli ambienti letterati, come opera di basso valore culturale, per via del pubblico di lettori ai quali si rivolgeva, Penny Dreadful,  proprio per via della particolarità delle storie, influenzò nel tempo autori come Robert Louis Stevenson e J.M. Barrie. Alcuni di essi poi ammisero, nelle loro opere, che furono proprio i Penny Dreadful a ispirare i loro lavori. In epoca moderna  tali opere ispirarono anche lavori cinematografici, come Sweeney Todd tratto da: “The String of Pearls: A Romance” composto da 18 episodi, oppure opere come il personaggio di “Spring-heeled-Jack” (Jack il Saltatore), che ha ispirato Kazhuiro Fujita, famoso mangaka Giapponese, per la realizzazione del suo manga The Black Museum- Springald, pubblicato anche in Italia. Per non parlare delle varie avventure sui vampiri, i più famosi “Varney il Vampiro” e “Banchetto di Sangue” tanto per citarne alcuni.

Alla fine facendo due conti, non vi sono edizioni di alta o bassa qualità, sono i contenuti che contano, e come abbiamo potuto constatare, anche nella cosiddetta stampa “usa e getta” come i Penny Dreadful, si posso scovare dei capolavori.

 

Alla prossima

by Marco Talparius Lupani

 

Exit mobile version