Peter Higgs muore a 94 anni: addio allo scopritore del bosone di Higgs, la “particella di Dio”

Il fisico britannico, premio Nobel per la Fisica nel 2013, è scomparso il 9 aprile 2024. La sua intuizione, teorizzata nel 1964, portò alla scoperta del bosone di Higgs, una particella fondamentale per la comprensione della struttura della materia.

La conferma sperimentale al CERN:

Dodici anni fa, nel 2012, il Large Hadron Collider (LHC), l’acceleratore di particelle del CERN di Ginevra, fornì la prova definitiva dell’esistenza del bosone di Higgs, confermando la teoria di Higgs e premiandolo con il Nobel per la Fisica insieme a François Englert.

Un tassello fondamentale del Modello Standard:

Il bosone di Higgs, soprannominato “particella di Dio” per il suo ruolo cruciale nella spiegazione della massa delle particelle elementari, rappresenta un tassello fondamentale del Modello Standard della fisica, la teoria che descrive le forze fondamentali e le particelle elementari che compongono l’universo.

Una vita dedicata alla scienza:

Higgs, nato ad Edimburgo nel 1929, ha dedicato la sua vita alla ricerca scientifica, contribuendo in modo significativo alla nostra comprensione dell’universo. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per la comunità scientifica internazionale.

Intelligenza artificiale: Coscientist, il nuovo compagno di laboratorio che accelera le scoperte scientifiche

L’intelligenza artificiale (AI) sta rapidamente diventando una parte sempre più importante della ricerca scientifica. Un nuovo sistema di AI chiamato Coscientist ha dimostrato il suo potenziale rivoluzionario, riuscendo per la prima volta a comprendere, progettare e portare a termine in totale autonomia un complesso esperimento che è valso il Premio Nobel per la Chimica nel 2010.

L’esperimento consisteva nelle cosiddette “reazioni di accoppiamento incrociato catalizzate da palladio”, ora ampiamente utilizzate a livello industriale, dalla farmaceutica fino all’elettronica. Queste reazioni sono state sviluppate indipendentemente da tre scienziati, Richard Heck, Ei-ichi Negishi e Akira Suzuki, che hanno ricevuto il Premio Nobel per la Chimica nel 2010.

I ricercatori hanno iniziato insegnando a Coscientist come controllare i vari strumenti e macchinari presenti nel laboratorio. Successivamente, hanno chiesto a Coscientist di ricreare il noto esperimento da Nobel. Naturalmente, Coscientist non aveva mai tentato queste reazioni prima, quindi ha effettuato una ricerca su Wikipedia per capire come fare.

In meno di quattro minuti, l’IA ha progettato una procedura accurata e si è messa al lavoro per eseguirla. Ha inizialmente commesso un errore nel codice scritto per controllare lo strumento che scalda e scuote i campioni liquidi, ma senza intervento da parte di nessuno si è accorta del problema e lo ha corretto, portando a termine il suo compito con successo.

“Questa è la prima volta che un’intelligenza non organica pianifica, progetta ed esegue questa complessa reazione inventata dagli esseri umani”, ha commentato Gabe Gomes, che ha guidato lo studio. “È un risultato significativo che dimostra il potenziale dell’intelligenza artificiale per accelerare le scoperte scientifiche.”

Il successo di Coscientist apre la strada a nuovi sviluppi nell’intelligenza artificiale applicata alla ricerca scientifica. I sistemi di AI come Coscientist potrebbero essere utilizzati per automatizzare compiti complessi, liberando i ricercatori per concentrarsi su attività più creative e strategiche. Inoltre, i sistemi di AI potrebbero aiutare i ricercatori di diversi campi a collaborare più facilmente, contribuendo a ridurre le barriere tra le discipline.

L’intelligenza artificiale è una tecnologia emergente che sta rapidamente cambiando il mondo. Il successo di Coscientist dimostra che l’AI ha il potenziale di rivoluzionare anche il campo della ricerca scientifica.

Chi è Jon Fosse, premio Nobel per la letteratura 2023

Jon Fosse è uno scrittore norvegese, vincitore del Premio Nobel per la letteratura 2023. La sua opera è caratterizzata da una scrittura minimalista e poetica, che esplora temi esistenziali come la solitudine, la perdita e la fede.

Ecco i 5 libri per conoscere Jon Fosse:

  1. Il mondo di Yngve (1987)

Il romanzo che ha lanciato la carriera di Fosse. Racconta la storia di Yngve, un giovane uomo che si innamora di una donna più anziana, Kari. Il romanzo è un’indagine sui temi della passione, della perdita e della morte.

  1. Le quattro stagioni (1991)

Un ciclo di quattro drammi che raccontano la storia di un uomo e di una donna che si incontrano, si innamorano e poi si separano. I drammi sono ambientati in quattro stagioni diverse, che rispecchiano le diverse fasi della relazione tra i due personaggi.

  1. La trilogia di Oslo (1993-1999)

Una trilogia di drammi che racconta la storia di un uomo, Asle, che cerca di trovare un senso alla sua vita. La trilogia è ambientata a Oslo, la città natale di Fosse.

  1. La trilogia della solitudine (2001-2006)

Una trilogia di romanzi che racconta la storia di tre uomini che vivono in solitudine. I romanzi sono ambientati in Norvegia e in Italia.

  1. Il bosco (2015)

Un romanzo che racconta la storia di un uomo che si reca in un bosco per meditare. Il romanzo è un’indagine sulla natura della realtà e sulla possibilità di trovare la pace interiore.

Questi libri offrono una panoramica completa dell’opera di Jon Fosse e dei temi che lo interessano.

Jon Fosse vince il Nobel per la letteratura 2023

Lo scrittore norvegese premiato per “le sue opere innovative e la prosa che danno voce all’indicibile”

Oslo, Norvegia – Lo scrittore e drammaturgo norvegese Jon Fosse ha vinto il premio Nobel per la letteratura 2023. Il premio è stato assegnato dall’Accademia Svedese “per le sue opere innovative e la prosa che danno voce all’indicibile”.

Fosse è nato nel 1959 a Haugesund, in Norvegia. È autore di numerosi romanzi, drammi, poesie e libri per bambini. La sua produzione è stata tradotta in oltre quaranta lingue.

Nel suo primo romanzo, “Raudt, Vart”, Fosse affronta il tabù del suicidio. Già nel suo primo dramma, Nokon kjem til å komme, emerge la scrittura scarna e spietata che caratterizza la sua produzione.

I libri di Fosse sono stati acclamati dalla critica per la loro originalità e profondità. Sono stati premiati con numerosi riconoscimenti, tra cui il Cavalierato in Francia e l’International Ibsen Award per il Teatro.

Il Nobel per la letteratura: la storia

Il premio Nobel per la letteratura è stato istituito nel 1901 dal chimico svedese Alfred Nobel. È il più prestigioso riconoscimento letterario al mondo.

Il premio è stato assegnato per la prima volta al poeta francese Sully Prudhomme. Nel corso della sua storia, il premio è stato assegnato a 117 autori, tra cui 16 donne.

L’ultimo italiano a ricevere il premio è stato il drammaturgo Dario Fo, nel 1997.

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