Avengers Infinity di James A. Moore

Un nuovo romanzo che si basa sull’omonima miniserie a fumetti  scritta dal famoso sceneggiatore della MARVEL Jonathan Hickman e pubblicata negli USA dall’agosto al novembre 2013. Tra le pagine del libro troveremo vecchi personaggi come Captain America, Ironman e Thanos, ma ne conosceremo di nuovi, introdotti anche nella FASE 4 del MCU, come i Nuovi Vendicatori, Shang-Chi e gli Illuminati.

Gli Avengers scoprono l’avanguardia di un’invasione: i nemici sono i Costruttori, membri di una specie aliena determinata ad annientare ogni forma di vita sulla Terra. Il primo attacco è arrivato da Marte, condotto dai precursori di una vasta flotta che ha già distrutto innumerevoli pianeti. I più potenti eroi della Terra rispondono alla sfida e si avventurano nello spazio profondo per unire le forze di Shi’ar, Kree, Skrull e altre specie intergalattiche – molte delle quali in guerra tra loro – allo scopo di fronteggiare l’invasione. Dovranno resistere insieme, altrimenti non ci sarà alcuna speranza. Nel frattempo, il Folle Titano chiamato Thanos ha posato il suo sguardo sulla Terra indifesa e col suo Ordine Nero ha lanciato un assalto su larga scala, conquistando una città dopo l’altra. Solo gli eroi rimasti sul pianeta – che includono Iron Man, Dottor Strange, gli Inumani e Pantera Nera – possono respingere questa inesorabile invasione.

Infinity è una miniserie a fumetti di sei numeri, scritta da Jonathan Hickman e disegnata da Jerome Opena, Jim Cheung e Dustin Weaver, edita dalla Marvel Comics. È stata pubblicata negli USA dall’agosto al novembre 2013. La storia ruota attorno ad un doppio pericolo: la misteriosa minaccia dei Costruttori, enigmatiche entità aliene che sembrano essere state addirittura responsabili della creazione dell’universo e che ora, per oscuri motivi, intendono distruggerlo. E la minaccia di Thanos, intenzionato ad attaccare la Terra per recuperare le Gemme dell’Infinito, artefatti potentissimi sottrattigli dai Vendicatori. L’attacco di Thanos è reso oltremodo possibile dall’assenza di gran parte dei supereroi della Terra impegnati nella battaglia contro i Costruttori. La serie Avengers segue gli Avengers che si sono riuniti con il Consiglio Galattico per fermare i Costruttori, invece la serie New Avengers segue l’invasione di Thanos della Terra. La miniserie principale consta di 6 numeri (Infinity nn. 1-6), la saga si sviluppa anche su Vendicatori nn. 18-23 e Nuovi Vendicatori nn. 9-12, per un totale di 16 capitoli complessivi.

James A. Moore è il pluripremiato scrittore di oltre quarantacinque romanzi appartenenti ai generi thriller, dark fantasy e horror, tra i quali spiccano l’apprezzatissimo Fireworks, la serie Seven Forges, Blood and Red, la trilogia di Serenity Falls (in cui compare il suo anti-eroe ricorrente, Jonathan Crowley) e i suoi recenti Avengers: Infinity, The Predator: Hunters and Hunted, nonché la serie Tides of War (The Last Sacrifice, Fallend Gods e Gates of the Dead). Oltre ad aver scritto vari racconti brevi, James ha anche revisionato, con la collaborazione di Christopher Golden e Tim Lebbon, l’antologia British Invasion per la Cemetery Dance Publications. L’autore ha fatto gavetta presso Marvel Comics e ha firmato più di venti fascicoli per i giochi di ruolo della White Wolf Games, compresi Berlin by Night, Land of 1,000,000 Dreams e il Tribebook Get of Fenris per i giochi Vampire: The Masquerade e Werewolf: The Apocalypse. James ha anche scritto i romanzi Vampire: House of Secrets e Werewolf: Hell-storm per la White Wolf. La sua prima raccolta di storie brevi, Slices, fece il tutto esaurito prima ancora di andare in stampa. Moore conduce il podcast Three Guys with Beards insieme a Christopher Golden e Jonathan Maberry; tiene anche lezioni e seminari, sempre insieme a Christopher Golden, per l’associazione River City Writers.

Inizia lo scambio su Pokémon GO

Stanchi di lunghe camminate per trovare il vostro ultimo Pokémon? Siete stufi di trovarvi in luoghi malfamati della vostra città solo per recuperare l’ennesimo Zubat? Non vi preoccupato, dal San Diego ComicCon, la stessa Niantic, finalmente, ha dichiarato “Gli allenatori saranno presto in grado di scambiarsi i Pokémon dall’applicazione”. Il suo amministratore delegato, John Hanke, ha aggiunto che nel prossimo corposo aggiornamento dell’app “Gli allenatori saranno presto in grado di scambiarsi Pokemon tra di loro in Pokémon GO, sarà una delle novità introdotte”.

Dopotutto sin dalla sua prima uscita sul Nintendo Game Boy, il gioco dedicato a Pikachu e soci ha fatto proprio degli scambi uno degli elementi fondanti, anticipando, per certi versi, il concetto stesso di “multigiocatore” in tempi remoti in cui internet neanche era diffuso (esisteva si, ma solo per farci cose serie!). E il concetto base dello “scambio” era ed è ovviamente la caratteristica principale del gioco di carte detto, appunto, “collezionatile”! Infine, vi ricordiamo che nella versione beta di Pokémon GO era già presente la possibilità di comunicare con gli altri giocatori nelle immediate vicinanze … da ora, o meglio, dal prossimo aggiornamento si potrà farlo a livello globale. Quindi preparatevi allo scambio allenatori, manca davvero poco al prossimo aggiornamento!

Stellaris, molte galassie lontane lontane

A quanti, piccoli o grandi, è capitato di alzare lo sguardo durante una notte stellata e sognare di vagare tra le stelle, per incontrare razze aliene amichevoli e scoprire i segreti dell’universo? Stellaris vi offre questa possibilità comodamente seduti al vostro pc con una profondità, anzi immensità, nel gameplay che ricorda proprio quella dello spazio infinito. L’unico vostro limite in questo gioco sarà la pazienza… Stellaris, ultimo gioco di Paradox Interactive, è uno strategico intergalattico che permetterà al giocatore di gestire ogni aspetto del suo Impero Galattico partendo da un pianeta e una manciata di navi spaziali. La prima scelta che sarete chiamati a fare sarà quella della razza e della specie, ognuna dalle capacità di adattamento planetario e dall’ordinamento politico diverso. Senza andare a parlare delle razze di funghi o piante senzienti e dei loro vasti possedimenti, vi dico soltanto che ad esempio le fazioni umane sono principalmente due: una pacifista e una militarista; che differiscono però in moltissimi altri parametri secondari come la schiavitù, lo sfruttamento delle risorse, la propaganda, la gestione delle flotte, la tassazione, etc. Insomma una volta scelta la vostra patria inizierà il vero gioco…

MOLTE GALASSIE LONTANE LONTANE. Stellaris principalmente si divide in due fasi: spaziale e planetaria; ora parlerò della prima cercando di non annoiarvi troppo.Iniziate a far scorrere il tempo di gioco, ovvero giorni\mesi\anni, per muovere unità, far avanzare ricerche, completare costruzioni, etc.; ma non preoccupatevi potrete mettere sempre in pausa per gestire al meglio ogni aspetto del gioco. I primi passi che dovrete muovere nello spazio saranno quelli di esplorazione e costruzione. Mediante le navi di ricerca infatti potrete studiare i vari pianeti per trovare risorse o giudicarli abitabili per la vostra razza, oppure ricercare anomalie dovute a lasciti di razze estinte, a interferenze date da nuove razze in fase evolutiva e infine raccogliere detriti rimasti dopo gli scontri spaziali. I vascelli da costruzione permettono di installare stazioni di ricerca su particolari pianeti\stelle, di realizzare moduli espansivi per consolidare i confini del vostro impero, di costruire stazioni per la terraformazione planetaria, stazioni minerarie e basi spaziali per difendere il sistema nel quale vi trovate.L’esplorazione del sistema e di quelli adiacenti alla ricerca di risorse minerarie è il primo passo per consolidare l’economia che dovrà sostenere il vostro impero, perchè ogni struttura planetaria, spaziale, ogni unità ha un costo di costruzione e manutenzione, quindi dovrete bilanciare l’espansione con il sostentamento. State attenti alle anomalie, spesso vi metteranno davanti a delle scelte che potrebbero aiutarvi\danneggiarvi. Mentre le risorse base (energia e minerali) servono per il mantenimento, quelle specifiche: fisica, ingegneria e biologia; sono indispensabili per le ricerche nei rispettivi campi. Ogni ricerca ha un costo in tempo e risorse e permette di sbloccare edifici, unità, bonus per l’impero (più leader, sistemi galattici, numero di navi, etc.), upgrade per armi e scudi, etc. Anche saper bilanciare l’avanzamento tecnologico sarà di vitale importanza per vincere la partita. Nelle centinaia di sistemi stellari che visiterete durante le vostre partite incontrerete razze aliene amichevoli o meno, la diplomazia e la vostra flotta saranno le due “armi” che potrete utilizzare per interagire con esse. Aprire canali diplomatici serve per creare alleanze, stati vassalli, scambi commerciali, ambasciate, convivere pacificamente può portare a benefici per entrambe le razze (in forma anche di bonus passivi che prima non possedevate). La guerra invece implica che la vostra flotta sia più potente (o meglio gestita) di quella del nemico, in questo caso scendono in campo parametri come la resistenza di scafi, gli scudi, la presenza di leader capaci che offrano bonus passivi, la tipologia di navi coinvolte nello scontro, il loro equipaggiamento, etc. Distruggere le flotte degli avversari, le loro basi spaziali e le loro installazioni è soltanto il primo passo per la conquista, quello successivo sarà il bombardamento dei pianeti abitati per diminuirne la resistenza e favorire la conquista inviando truppe di terra. Nonostante i vascelli in Stellaris ricadano soltanto in quattro categorie di scafo, esiste un editor che vi permette di creare dei nuovi progetti equipaggiati con gli armamenti che desiderate (e adattabili alla tipologia di scafo). Questo vi da la possibilità di creare flotte specializzate per la distruzione di particolari avversari, oppure di formare gruppi capaci di respingere ogni tipo di avversità. La scelta della razza influisce anche sulla scelta del sistema di viaggio spaziale, classico, a curvatura o tramite worm-hole; ognuno presenta vantaggi e svantaggi, tra i quali la velocità di spostamento, la costruzione di strutture, il mantenimento, etc. Data la complessità di Stellaris potrete affidarvi ad un sistema di auto-salvataggio impostato con una frequenza da voi scelta, oppure salvare ogni volta che vorrete manualmente.

DA PIANETA A PIANETA. La gestione di tutti i pianeti abitabili è simile, ma varia in base alla razza che li popola, alla loro tipologia e alle dimensioni. Ad ognuno è possibile assegnare un leader che conferisca bonus passivi come l’incremento delle risorse ottenute, la velocizzazione delle costruzioni, etc. In base alla grandezza del pianeta si avranno più caselle abitabili dalla popolazione (che cresce con il passare del tempo in base a diversi fattori) e dove costruire strutture per ottenere bonus produttivi, questi sono indicati da alcune icone; ricordatevi che ogni edificio funziona soltanto se vi lavora un cittadino. Le caselle possono essere occupate anche da “malus” (quali animali selvaggi, detriti, etc.) che vanno eliminati per poterle sfruttare. Ad ogni pianeta si possono assegnare truppe di difesa contro invasioni di razze ostili, e si possono addestrare diversi tipi di unità d’assalto da inviare alla conquista di altri mondi occupati dai nemici del vostro impero. Ad ogni battaglione è possibile assegnare un bonus (sbloccabile con la ricerca) per specializzarlo contro determinati nemici, per aumentarne la resistenza, etc. Un’altra caratteristica molto importante per un pianeta è la presenza di un porto spaziale. Questo non solo è indispensabile per costruire flotte, navi di diverso tipo e offrire parziale protezione dal nemico, ma risulta utile anche dal momento che può essere modificato per creare risorse, migliorare la gestione delle flotte, etc. Per colonizzare nuovi mondi disabitati avrete bisogno di tempo e navi piene di volenterosi coloni.

UN’INFINITA’ DI INFORMAZIONI. Stellaris non si compone solo di esplorazione spaziale e gestione planetaria, possedere un impero galattico vuol dire molto di più! Infatti uno degli aspetti più importanti che dovrete imparare a gestire saranno i leader. Questi offrono grandi bonus passivi in ogni categoria nella quale ricadono (politica, scientifica, militare), hanno però un ciclo vitale determinato dalla razza e dall’avanzamento nella ricerca e sono limitati in numero; quindi starà al giocatore mettere il personaggio giusto al posto giusto. Un’altra variabile da tenere in considerazione è quella dei “settori spaziali”. Un’unico governo può controllare direttamente un numero limitato di pianeti (dato dalla ricerca), raggiunto questo limite dovrà pensare a creare dei settori affidati a un leader scelto da voi che gestirà autonomamente i suoi pianeti, versandovi un quantitativo di tributi impostato a vostra scelta. Come scordarsi della diplomazia? Pacifici o guerrafondai che siate avrete accesso a decine di trattati per interagire con le altre razze o fazioni di Stellaris (perchè anche sui vostri stessi pianeti possono formarsi gruppi di separatisti): scambi di risorse, ambasciate, proposte commerciali, trattati di pace, chi più ne ha più ne metta! Una piccola, ma importante parentesi, nella sezione diplomatica è l’interazione con le popolazioni primitive scoperte sui pianeti dove non potete insediarvi. Potreste scegliere di osservarle, aiutarle a svilupparsi, assoggettarle, etc. Anche le ricerche, l’acquisizione di materiali spaziali rari, il bilancio, sono parametri importantissimi che richiedono un occhio di riguardo. Ho scritto tante righe ma alla fine ho toccato solo lo strato superficiale di Stellaris, potrei andare avanti a parlarne per ore, ma penso sia giunto il momento del verdetto finale…

VERDETTO. Tecnicamente Stellaris risulta molto bello da vedere: i vari sistemi solari, i pianeti, le stelle e le unità, grazie alle possibilità date dal motore grafico di ruotare liberamente la visuale e di avvicinarsi\allontanarsi con lo zoom appagano visivamente. Bella figura fanno anche gli effetti speciali durante gli scontri spaziali, mentre le schermate fisse diplomatiche, di ricerca e per la gestione planetaria (ad esempio) sono curate e ricche di dettagli. Il comparto sonoro è curato quanto quello video: colonna sonora, suoni e doppiaggio; sono tutti ben implementati. Il gameplay è tanto il fiore all’occhiello quanto il difetto peggiore di Stellaris, infatti questo titolo necessita di una curva d’apprendimento molto lunga prima di essere padroneggiato a dovere. Nonostante l’utilissimo assistente ci vorranno ore per iniziare a navigare con fluidità tra le miriadi di opzioni\schermate\videate. La longevità non è un parametro da prendere in considerazione. A parte il fatto che si possa giocare anche in multiplayer, già riuscire a finire una partita con il numero minimo di sistemi stellari risulta un’impresa da decine di ore di gioco. Insomma Stellaris è massiccio, o lo odierete o lo amerete, non ci può essere una via di mezzo. Sicuramente ha dei difetti, come il numero minimo di modelli di astronavi e la complessità eccessiva, soprattutto all’inizio, delle meccaniche di gioco, ma ha anche numerosissimi pregi, tra i quali spicca la rigiocabilità data dalle decine di opzioni di personalizzazione e dal workshop di Steam dove potrete scaricare interessantissime mod.

VOTO: 88/100
DISPONIBILITA’: Esclusiva PC

di Mario Daniele Frangi

https://facebook.com/RiseofGames/

Exit mobile version