Opening Japan Days: 9 e 10 marzo 2024

Grazie all’organizzazione del Mercatino Giapponese, i Japan Days faranno il loro atteso ritorno nel 2024 con un evento che si terrà presso l’Atlantico Live a Roma. Il 9 e 10 marzo 2024, il più popolare e colorato mercatino della capitale, promette di offrire un’esperienza unica, un mix tra la cultura anime/nerd e le tradizioni più classiche del Giappone aspetta gli appassionati presso l’Atlantico Live, situato in Viale dell’Oceano Atlantico 271D a Roma. Sarà un’occasione imperdibile per immergersi in una festa coinvolgente, ricca di colori e allegria. Gli amanti della cultura giapponese avranno la possibilità di vivere una giornata indimenticabile tra esposizioni artistiche, workshop e tante altre attività.

L’evento vedrà la partecipazione di numerosi artisti e ospiti speciali, tra cui i famosi artigiani giapponesi, i cosplayer, gli esperti di arti marziali e gli appassionati di anime. Inoltre, ci saranno numerose postazioni di cibo e bevande tradizionali giapponesi per deliziare i palati dei visitatori.

Le porte dell’Atlantico Live si apriranno il 9 e il 10 marzo, con orario continuato dalle 10 del mattino alle 19.30 di sera. L’ingresso avrà un costo di 5 euro, con la possibilità di acquistare un abbonamento per due giorni al prezzo di 8 euro. I bambini sotto i 12 anni potranno accedere gratuitamente, mentre i disabili avranno accesso gratuito e gli accompagnatori pagheranno un costo ridotto di 5 euro.

Per rendere l’esperienza ancora più agevole, sarà possibile acquistare in prevendita online i biglietti con ingresso prioritario, evitando così le code alle casse. Il link per l’acquisto anticipato sarà presto disponibile sul sito web ufficiale dell’evento (mercatinogiapponese.it). Non perdete l’occasione di partecipare a questo straordinario evento che combina tradizione, divertimento e cultura giapponese. Vi aspettiamo numerosi per vivere insieme una giornata indimenticabile.

Japan Days Spring Edition: 15-16 aprile 2023

Il 15-16 aprile 2023, eccoci al secondo appuntamento stagionale per i Japan Days presso l’Ippodromo della capitale. Sarà una fantastica edizione di primavera con un programma denso di appuntamenti per tutti gli appassionati del Sol Levante. Una grande festa che profuma già di primavera e dei primi sakura in fiore, un week end intero per perdersi tra le atmosfere, i suoni e i colori del Sol Levante. Dal classico del bonsai e dei kimono al mondo colorato e divertente della cultura anime e nerd, l’unico vero appuntamento mensile per tutti i japanlovers.  Gli splendidi e ampi spazi industriali dell’Ippodromo Capannelle (Via Appia Nuova 1245) a Roma faranno da cornice a un percorso unico tra i suoni, i profumi e le atmosfere tipiche del Sol Levante.  Un appuntamento inclusivo dall’animo pop ma nel contempo attento e rispettoso dei grandi insegnamenti della cultura tradizionale giapponese.
Non solo mercato ma una esperienza a 360 gradi sul mondo del Giappone, questo è quello che troverete: Area Market di 130 espositori; Laboratori e workshop; Dimostrazioni di Arti Marziali; Spettacoli – Esibizioni – Presentazioni; Spazio bimbi; Arcade game corner; Maid Cafè; Food area made in Japan; Spazio Wellness. La manifestazione si terrà prevalentemente all’aperto, l’area espositiva è coperta da tettoia, in condizioni meteo da allerta gialla in su l’evento potrebbe comunque essere rimandato.
Tutto il programma consultabile su: mercatinogiapponese.it

Perchè gli otaku italiani amano tanto i mercatini?

Il Giappone è una delle mete più ambite dai viaggiatori italiani, attratti dal fascino della cultura orientale, dalla tecnologia avanzata, dalla natura incantevole e dalla gastronomia raffinata. Ma il Giappone non è solo un Paese da visitare, è anche una fonte di ispirazione per molti appassionati di anime, manga, videogiochi, musica e moda, che si ritrovano in eventi dedicati a questi temi, come i mercatini giapponesi, le fiere del fumetto, i raduni otaku e le sfilate cosplay.

Ma da dove nasce questo interesse per la cultura popolare giapponese? Quali sono le ragioni che spingono gli italiani a vestirsi come i loro personaggi preferiti, a collezionare gadget e fumetti, a imparare la lingua e le tradizioni del Sol Levante?

Le origini di una passione

La passione degli italiani per il Giappone ha radici lontane, che risalgono agli scambi commerciali e culturali tra i due Paesi fin dal XVI secolo. Tuttavia, è solo nel secondo dopoguerra che il Giappone inizia a esercitare un forte fascino sul pubblico italiano, grazie alla diffusione dei primi film di registi come Akira Kurosawa, Yasujiro Ozu e Kenji Mizoguchi, che mostrano la bellezza e la complessità della società giapponese.

Negli anni ’60 e ’70, il Giappone diventa anche una potenza economica e tecnologica, che stupisce il mondo con le sue innovazioni e i suoi prodotti di qualità. In questo periodo, arrivano in Italia anche i primi cartoni animati giapponesi, come Astro Boy, Heidi, Goldrake, Candy Candy e Mazinga, che conquistano il cuore di milioni di bambini e ragazzi, che si appassionano alle storie avventurose e sentimentali dei protagonisti.

Negli anni ’80 e ’90, il fenomeno dei cartoni animati giapponesi si amplia e si diversifica, dando vita a generi e sottogeneri che spaziano dal fantasy alla fantascienza, dallo sport al giallo, dal romantico al comico, dal drammatico al horror. Tra i titoli più famosi di questo periodo, ci sono Dragon Ball, Sailor Moon, Ranma 1/2, Detective Conan, Slam Dunk, Evangelion, Cowboy Bebop e molti altri, che creano una vera e propria cultura popolare giapponese in Italia.

L’esplosione della cultura otaku

A partire dagli anni 2000, la cultura popolare giapponese diventa sempre più varia e articolata, e si arricchisce di nuovi elementi, come i videogiochi, la musica, la moda, il cinema, la letteratura e l’arte. In questo contesto, nasce e si sviluppa il fenomeno degli otaku, cioè dei fan appassionati e competenti di un determinato aspetto della cultura giapponese, che lo coltivano come hobby o stile di vita.

Gli otaku italiani si organizzano in gruppi, club, associazioni, siti web, blog, forum, riviste e podcast, dove condividono le loro conoscenze, le loro opinioni, le loro esperienze e le loro emozioni legate al Giappone. Inoltre, partecipano a eventi e manifestazioni dedicate alla cultura giapponese, come i mercatini, le fiere, i raduni, i concerti, le mostre e i corsi.

Tra le attività più popolari tra gli otaku italiani, c’è ovviamente il cosplay, cioè l’arte di travestirsi e interpretare i personaggi dei propri anime, manga, videogiochi o film preferiti. Il cosplay è una forma di espressione creativa e di divertimento, che richiede abilità, impegno e passione. I cosplayer italiani si esibiscono in sfilate, concorsi, spettacoli e shooting fotografici, e si confrontano con i cosplayer di altri Paesi, in una competizione amichevole e stimolante.

Le ragioni di un amore

Ma perché gli appassionati italiani amano tanto i mercatini giapponesi, otaku, cosplay e le fiere del fumetto? Quali sono le motivazioni che li spingono a seguire la cultura popolare giapponese con tanta dedizione e entusiasmo?

Le risposte a queste domande sono ovviamente soggettive e personali, ma possiamo individuare alcune ragioni comuni, che riguardano sia il contenuto che la forma della cultura giapponese.

  • Il contenuto: la cultura popolare giapponese offre una vasta gamma di storie, personaggi, temi, generi e messaggi, che possono soddisfare i gusti e gli interessi di un pubblico eterogeneo e esigente. Le opere giapponesi sono spesso originali, creative, coinvolgenti, e profonde, e riescono a trasmettere valori positivi, come l’amicizia, l’amore, il coraggio, la lealtà, il rispetto, la giustizia e la pace.
  • La forma: la cultura popolare giapponese si esprime attraverso una varietà di linguaggi, media, stili e tecniche, che ne arricchiscono l’espressività e l’attrattiva. Le opere giapponesi sono spesso caratterizzate da una cura del dettaglio, una qualità artistica, una bellezza estetica, una fantasia visiva, una musicalità sonora e una fluidità narrativa, che ne rendono l’esperienza unica e indimenticabile.

In conclusione, possiamo dire che gli appassionati italiani amano tanto i mercatini otaku e le fiere del fumetto perché trovano in essi una fonte di divertimento, di apprendimento, di condivisione, di appartenenza e di identificazione. La cultura popolare giapponese è per loro un modo per arricchire la propria vita, per esprimere la propria personalità, per scoprire il proprio potenziale e per avvicinarsi a una realtà diversa e affascinante, che li fa sognare e li fa crescere.

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