Tutti gli articoli di Lo Chef Ludico

Angelo Minestrini è noto come "Lo Chef Ludico", Perugino d.o.c. classe '69, vive a Roma dove lavora come capo Gastronomo; Nerd senza ritegno appassionato di videogiochi, musica anni '80 e retrowave, serie tv e cinema. Da tempi immemori coltiva una grande passione per i giochi da tavolo che ora condivide nel suo canale come Youtuber, Blogger e da qualche anno anche come Game Designer. La sua missione è una divulgazione ludica espressa con lo stesso spirito e voglia di divertirsi di quando era ragazzino, con tanta semplicità ed autoironia. Il suo motto "il gioco ci mantiene giovani, sa regalare emozioni ed è come un buon piatto casereccio, se lo consumi con gli amici ha più gusto". Segui il canale su https://www.youtube.com/c/LoChefLudico

Sword & Sorcery: Ancient Chronicles – Un gruppo di eroi si risveglia per combattere il male (Ep.426)

Amici e avventurieri da tavolo, bentornati alla nostra fucina del divertimento! Oggi vi porto nel cuore pulsante di una saga che ha fatto battere forte il cuore di migliaia di giocatori: parliamo di Sword & Sorcery: Ancient Chronicles. E no, non è solo un gioco, ma un portale magico che si spalanca su un mondo di leggende, oscurità e redenzione.

Nel nostro nuovo episodio di gameplay – che vi consiglio caldamente di gustarvi con occhi avidi e dadi pronti – mettiamo mano (e spada) a questa seconda stagione della saga targata Gremlin Project e Ares Games. Se siete già stati travolti dall’epicità di Immortal Souls, sappiate che Ancient Chronicles è molto più di un’espansione o una semplice continuazione: è un prequel, una nuova campagna stand-alone che mantiene saldi i pilastri dell’originale, ma aggiunge carne al fuoco, sapore alla minestra e – per restare in tema – spezie rare alla vostra ricetta ludica preferita.

Ambientato in un tempo remoto, molto prima degli eventi di Immortal Souls, questo nuovo ciclo ci racconta l’era dimenticata degli eroi, quella in cui i nostri personaggi – riportati in vita dalle tre divinità per combattere un male antico – si muovono come pedine (ma di quelle belle grosse, scolpite con amore) in un mondo dominato da divinità corrotte e culti decadenti. Come già nella prima stagione, l’elemento cooperativo è il cuore pulsante del sistema: si gioca da soli o in gruppo, fino a cinque eroi, contro il gioco stesso, che si incarica di gestire mostri, boss, sorprese e sventure con una sofisticata intelligenza artificiale cartacea.

Quello che colpisce immediatamente, aprendo la scatola di Ancient Chronicles, è la cura maniacale nei componenti: miniature dettagliatissime, tessere modulari che compongono dungeon e città da esplorare, carte equipaggiamento e incantesimi, dadi personalizzati a dieci facce, e soprattutto una narrazione profonda che si sviluppa in una vera e propria campagna piena di bivi, missioni opzionali e conseguenze tangibili. Questo non è un gioco da una sera: è un’epopea, una serie fantasy da vivere pezzo dopo pezzo.

La prima cosa che salta all’occhio rispetto a Immortal Souls? La modularità e la libertà. Il gioco introduce l’esplorazione non solo di dungeon, ma anche di intere regioni, con città da visitare, luoghi da scoprire, scelte narrative che cambiano il corso della storia. Ogni eroe ha più vie di sviluppo, può equipaggiarsi in maniera diversa, acquisire compagni (i nuovi Familiars, che introducono tattiche inedite) e affrontare le missioni con approcci differenti. E poi c’è il crafting, la raccolta di tesori, le trappole da disinnescare… ogni elemento che vi aspettereste da un’avventura fantasy degna di questo nome, è qui, pronto a mettervi alla prova.

Il sistema di combattimento è un’evoluzione di quanto visto nella prima stagione. Si basa sempre sul lancio di dadi personalizzati, ma ora l’interazione tra abilità, equipaggiamento e nemici è ancora più tattica e soddisfacente. Non esiste “eliminazione del giocatore”: quando un eroe muore, entra in uno stato di fantasma, con abilità e vincoli propri, e può tornare in vita in seguito. Questo evita quei momenti morti frustranti e mantiene tutti coinvolti fino alla fine della sessione.

E se vi state chiedendo se dovete per forza possedere Immortal Souls per giocare: la risposta è no. Ancient Chronicles è perfettamente autonomo, ma – e qui sta la vera magia – è totalmente compatibile con la prima stagione. Potete mischiare eroi, mostri, missioni. Potete far incontrare il vostro elfo della seconda stagione con il barbaro resuscitato della prima. È come fondere due campagne di Dungeons & Dragons in un’unica timeline coerente.

La direzione artistica è, ancora una volta, di altissimo livello. Mario Barbati, Fabrizio Fiorentino, Francesco Mattioli e gli altri artisti coinvolti hanno dato vita a un mondo visivamente potente e riconoscibile, che si fonde perfettamente con le atmosfere cupe e mitiche del gioco. Le miniature? Vere e proprie sculture da collezione. Chi, come me, adora dipingerle, si troverà davanti un banchetto da sogno.

Dietro tutto questo, ritroviamo i soliti noti: Simone Romano e Nunzio Surace alla progettazione, il team di Gremlin Project che già aveva incantato i giocatori con Galaxy Defenders e il primo Sword & Sorcery. La pubblicazione è ancora una volta affidata ad Ares Games, nome noto tra gli appassionati di giochi epici, dai velieri di Sails of Glory ai draghi di War of the Ring.

Nel nostro video gameplay – che vi invito davvero a guardare, magari con un bel boccale di idromele o una ciotola di dadi alla mano – esploriamo uno degli scenari iniziali della campagna, facendo luce sulle nuove meccaniche e mostrandovi in presa diretta l’intensità delle sfide. Ma attenzione: Ancient Chronicles non è un gioco da intavolare alla leggera. Richiede tempo, dedizione, e – soprattutto – un gruppo affiatato o il giusto spirito da lupo solitario.

Quindi, che siate veterani del dungeon-crawling o novizi del fantasy da tavolo, Sword & Sorcery: Ancient Chronicles merita un posto d’onore nella vostra collezione. È una chiamata alle armi, un canto degli eroi, un racconto di gloria e sacrificio. Ed è anche – fidatevi di me, Chef Ludico – una delle migliori esperienze cooperative che possiate vivere con una plancia davanti e gli amici (o fantasmi) accanto.

Ora basta chiacchiere: le spade fremono, le anime attendono. Vi aspettiamo sul campo di battaglia… o meglio, al tavolo da gioco.

Rock Hard: 1977 – Un gioco da tavolo dove ci sfidiamo per diventare una Rock Star

Signore e signori, preparate le giacche di pelle, i pantaloni a zampa e il vostro spirito più ribelle, perché oggi vi porto a fare un viaggio irresistibile nel cuore pulsante degli anni ’70 con “Rock Hard: 1977”! Il nuovo video di gameplay è finalmente online e, credetemi, è stato come aprire una porta del tempo e ritrovarsi catapultati nell’epoca d’oro del rock. In “Rock Hard: 1977” impersoniamo giovani musicisti pronti a conquistare il mondo a colpi di riff, concerti sudati e, perché no, qualche “caramella” di troppo per affrontare le notti più folli della nostra vita. La prima cosa che salta all’occhio è l’amore viscerale per quell’epoca che Jackie Fox, mitica bassista delle Runaways, ha infuso in ogni singola scelta di design. Non è solo uno strategico con qualche elemento carino, è un vero inno al sogno di ogni rocker adolescente. Le partite si sviluppano su nove intensissimi round (mesi) che raccontano la nostra corsa alla gloria, alternando momenti di duro lavoro, concerti improvvisati, registrazioni in studi improvvisati e scelte di vita tutt’altro che salutari.

Giocandoci, ho vissuto ogni turno come un capitolo della biografia della mia band immaginaria. La gestione delle risorse è strategica senza essere cervellotica: il bilanciamento tra il miglioramento delle abilità personali, la gestione della reputazione e la necessità di pubblicare dischi è cruciale. E attenzione: abusare delle “caramelle” è un’arma a doppio taglio, perché ti permette di fare di più, ma rischi di finire in riabilitazione e perdere un turno preziosissimo!

Uno degli aspetti che ho adorato di più è l’atmosfera. Nonostante alcune meccaniche siano, diciamocelo, classiche e poco rivoluzionarie, l’ambientazione è così forte e viva che ti dimentichi rapidamente che stai muovendo standee di cartone e collezionando set astratti. Le illustrazioni di Jennifer Giner sono spumeggianti e vibranti, capaci di evocare l’energia e la follia di quegli anni, pur mantenendo un tocco pop che non si prende mai troppo sul serio.

Certo, non è un gioco perfetto. Alcune fasi, specialmente quelle notturne, a volte danno l’impressione di essere un po’ troppo ripetitive, e l’accumulo di risorse per i concerti più grandi può diventare un po’ macchinoso se non ci si organizza bene. Ma, ragazzi, è la vita del rocker: sudore, lacrime e gloria! Dal punto di vista tecnico, i materiali sono buoni senza strafare. Plance robuste, carte piene di testo che raccontano micro-storie di fallimenti e trionfi, e un sistema di punteggio finale che riesce a premiare la pianificazione a lungo termine senza punire chi rischia tutto per un grande exploit finale. Una vera celebrazione del “vivi veloce, muori giovane… o meglio ancora, sopravvivi e raccontalo a tutti!”

“Rock Hard: 1977” è un gioco che vi consiglio di cuore, soprattutto se amate la musica, la cultura pop anni ’70 e quei giochi da tavolo che sanno raccontare storie tanto quanto sfidarvi strategicamente. Non aspettate oltre: correte a guardare il nostro nuovo gameplay, immergetevi con noi in quest’avventura rock e… magari lasciateci un commento su quale band avreste voluto formare nel 1977! Condividete il video sui vostri social, taggateci e raccontateci: siete più tipo Sex Pistols o Pink Floyd? Vi sentite delle nuove Janis Joplin o piuttosto i prossimi Freddy Mercury? Let’s rock, nerds!

Pandemic: il regno di Cthulhu. Una sfida contro i Cultisti, Shoggot ed i Grandi Antichi

Chiunque abbia bazzicato anche solo marginalmente il mondo dei giochi da tavolo, almeno una volta nella vita ha incrociato il nome “Pandemic”. Pubblicato per la prima volta nel 2008, il titolo cooperativo firmato da Matt Leacock è diventato nel tempo un’icona del settore, uno dei giochi gateway per eccellenza: accessibile, ben strutturato, sempre teso. Ma cosa succede se si prende quella stessa struttura e la si immerge in un bagno di puro orrore lovecraftiano? La risposta è Pandemic: Il Regno di Cthulhu – e, come spesso accade quando si evocano forze ancestrali e ultraterrene, le cose non vanno esattamente secondo i piani.

Uscito nel 2016 come spin-off completamente indipendente della saga Pandemic, “Il Regno di Cthulhu” prometteva di unire due mondi solo apparentemente inconciliabili: la strategia rigorosa del gioco originale e l’imprevedibile caos cosmico dell’universo creato da H.P. Lovecraft. Un’operazione tanto ambiziosa quanto rischiosa, accolta con reazioni contrastanti sin dal primo annuncio. Da una parte, c’era chi già pregustava l’incontro tra logica e terrore, dall’altra chi temeva una mera sovrapposizione di skin horror a un gioco astratto.

E ora, a distanza di qualche anno dalla sua uscita, è forse il momento giusto per rimettere la scatola sul tavolo, guardare in faccia Cthulhu – o quantomeno una sua miniatura – e chiedersi: ha funzionato?

Il primo impatto è decisamente affascinante. La mappa di gioco abbandona il globo terrestre del titolo originale per calare i giocatori in una versione cupa e stilizzata delle quattro principali città del mito lovecraftiano: Arkham, Innsmouth, Kingsport ed Eldritch. Ciascuna con la sua rete di luoghi, i suoi portali misteriosi, e – naturalmente – la sua dose di cultisti da affrontare. Non ci sono virus da debellare, questa volta. I nemici sono i servitori dei Grandi Antichi, coloro che stanno cercando di riportare nel nostro mondo entità dimenticate e abominevoli. E a rendere le cose ancora più interessanti – o disperate – ci pensano gli Shoggoth, creature titaniche e minacciose che si muovono lentamente sulla mappa, dirette verso i portali. Se uno di questi esseri riesce ad attraversarne uno, viene risvegliato uno dei Grandi Antichi dormienti. E ognuno di loro, una volta rivelato, cambia in modo permanente le regole del gioco. Il mazzo dei Grandi Antichi si compone di sette carte, e l’ultima è sempre Cthulhu. Se la partita arriva a quel punto, i giocatori sanno di essere sull’orlo dell’abisso. Ma già dai primi risvegli, il clima si fa pesante: penalità continue, modifiche alle regole, nuovi limiti. Una vera escalation di tensione. E questa è forse una delle trovate migliori del gioco: non si perde tutto in un colpo, ma si assiste a un lento, inesorabile deterioramento della realtà. Proprio come nei racconti lovecraftiani.

Una mappa, mille ostacoli

Spostarsi tra le città del Regno di Cthulhu è tutt’altro che semplice. Dimenticatevi gli aerei di Pandemic. Qui ci sono solo autobus e portali. I primi sono lenti, richiedono lo scarto di carte, e sono presenti in poche location. I secondi sono più comodi, ma ogni volta che se ne usa uno bisogna tirare un dado. Ed è qui che entra in gioco una delle meccaniche più discusse del titolo: la follia. Ogni investigatore ha quattro gettoni follia. Alcune azioni – come usare un portale, combattere uno Shoggoth o attivare artefatti – richiedono di tirare il dado Follia, che può avere esiti neutri… o disastrosi. Si può perdere uno o due punti follia, oppure – nella peggiore delle ipotesi – evocare nuovi cultisti sul tabellone, accelerando pericolosamente il risveglio dei Grandi Antichi. Quando un investigatore esaurisce tutti i suoi gettoni follia, impazzisce. E questa non è una condizione passeggera: la carta personaggio si gira e il giocatore continua a giocare con abilità ridotte o modificate. A volte la perdita è sopportabile, altre volte si tratta di un vero handicap. In ogni caso, l’impazzimento diventa una parte inevitabile della partita. E se tutti gli investigatori impazziscono, è game over.

Strategia, cooperazione e… imprevedibilità

Pandemic: Il Regno di Cthulhu è un cooperativo puro. I giocatori devono collaborare costantemente, scambiarsi carte, sigillare portali e tenere sotto controllo la diffusione dei cultisti. Ma, rispetto alla versione classica del gioco, qui l’equilibrio tra controllo e caos pende leggermente verso il secondo. Il dado Follia introduce una componente aleatoria che può destabilizzare anche la strategia meglio pianificata. E questo, se da un lato amplifica la tensione e il tema horror, dall’altro potrebbe risultare frustrante per chi cerca un’esperienza più “pulita” e deterministica.

Anche la mobilità limitata sulla mappa è un punto critico. Le città sono collegate in modo non sempre logico, gli spostamenti richiedono tempo e risorse, e spesso ci si trova a dover scegliere se rischiare la follia o lasciare crescere indisturbata la minaccia cultista. È un gioco che punisce gli errori, ma non sempre in modo chiaro o giusto.D’altra parte, chi apprezza la sensazione di essere costantemente sotto pressione, chi cerca una sfida cooperativa più “sporca” e carica di imprevisti, troverà in Cthulhu un degno avversario. La gestione della follia è forse uno degli aspetti più riusciti del gioco, capace di aggiungere un ulteriore livello di profondità e di coinvolgimento personale nella gestione del proprio personaggio.

Va detto: l’ambientazione è potente. Chi ama Lovecraft troverà decine di piccoli richiami e citazioni, dai portali alle creature, passando per i nomi delle location e gli artefatti. Ma non bisogna aspettarsi una narrazione emergente. Pandemic: Il Regno di Cthulhu resta, alla base, un gioco astratto, figlio di un sistema che ha sempre privilegiato la meccanica alla tematica. Nonostante l’estetica cupa, le miniature ben realizzate e alcune trovate tematiche, l’esperienza non è davvero narrativa. Non c’è spazio per roleplay, per scelte morali, per momenti di immersione profonda. È un puzzle cooperativo. Un puzzle terrificante, sì, ma pur sempre un puzzle.

“Pandemic: Il Regno di Cthulhu” non è un gioco per tutti. Non è l’introduzione ideale ai giochi da tavolo moderni – per quello, il Pandemic classico resta imbattuto. Non è nemmeno la versione più raffinata per i gamer navigati – Iberia, ad esempio, offre una sfida più elegante. Ma se si è fan sfegatati di Lovecraft, se si ha voglia di aggiungere un po’ di caos cosmico al proprio scaffale ludico, o se si è collezionisti della saga Pandemic, allora questo gioco merita senz’altro uno spazio sul tavolo.E poi, diciamocelo: cosa c’è di più nerd che lottare contro Cthulhu, con in mano delle carte, dei dadi e un piano disperato per salvare l’umanità prima che l’universo venga inghiottito dalla follia?

Masmorra: Dungeons of Arcadia. Una sfida tra stanze piene di mostri, tesori e trappole

Il nuovo episodio Gameplay ci porta nel mondo fantasy di Arcadia dove ci troviamo di nuovo l’uno contro l’altro con i nostri persoaggi per esplorare un dungeon misterioso e pieno di pericoli mortali, cercando cosi di guadagnare monete, tesori e fare esperienza!!! Masmorra: Dungeons of Arcadia è un gioco da tavolo che porta i giocatori nel cuore di un dungeon pieno di pericoli, mostri e tesori, il tutto ambientato nell’affascinante universo di Arcadia Quest. In questo gioco frenetico e guidato dai dadi, i giocatori devono esplorare tre livelli di un sotterraneo, affrontare creature minacciose e superare trappole mortali per diventare l’eroe più potente del regno. La competizione è alta, poiché solo uno tra gli eroi potrà emergere come il campione indiscusso.

Il gameplay si basa principalmente sulla meccanica di lancio dei dadi, che guida le azioni dei giocatori ad ogni turno. La sensazione di incertezza che accompagna il lancio dei dadi è un elemento distintivo del gioco, creando un’atmosfera di esplorazione “alla cieca”. Dopo aver tirato i dadi, i giocatori devono decidere come assegnarli alle loro azioni, che includono l’esplorazione, il movimento e l’attacco ai mostri. Ogni scelta diventa cruciale, e a volte ci si trova a dover affrontare mostri, trappole e forzieri in una combinazione imprevedibile che sfida le capacità strategiche del giocatore.

Masmorra si distingue per la sua capacità di creare dungeon unici ad ogni partita. I giocatori esplorano un ambiente che cambia continuamente, posizionando tessere man mano che avanzano e scoprendo nuove stanze. Ogni volta che si affronta un mostro, il dado speciale per i mostri entra in gioco, rendendo il combattimento imprevedibile. I mostri non sono solo ostacoli da abbattere, ma portano con sé abilità e poteri variabili che aggiungono un livello di sfida al gioco, costringendo gli eroi a modificare continuamente la loro strategia. E come se non bastasse, i giocatori devono anche fare attenzione agli altri eroi, che possono utilizzare carte speciali per sabotare i loro piani e disturbare le loro azioni. La possibilità di giocare carte tesoro, che possono tanto aiutare quanto ostacolare gli altri, introduce un elemento di interazione competitiva che aggiunge pepe alla partita.

I componenti di Masmorra sono un vero punto di forza del gioco, seguendo lo stile di qualità che CMON ha reso famoso. Le miniature, estremamente dettagliate, attendono solo di essere dipinte dai giocatori, offrendo un’esperienza visiva che arricchisce il gioco. Le tessere del dungeon sono robuste e spesse, così come le carte, che purtroppo occupano molto spazio a causa del numero elevato di carte di riferimento. Tuttavia, nonostante queste piccole difficoltà nella gestione, l’esperienza complessiva di gioco è fluida e coinvolgente. Unica pecca è la traccia XP, che può risultare fragile e poco pratica, ma questo non rovina comunque il piacere di giocare.

L’impostazione iniziale del gioco può richiedere un po’ di tempo, soprattutto la prima volta, poiché bisogna mescolare le tessere del dungeon in base al numero di giocatori e scegliere i personaggi con le carte corrispondenti. Tuttavia, una volta superato questo primo step, il setup diventa rapido e il gioco può partire in pochi minuti. Il gameplay, con la sua alternanza di tiri di dadi, assegnazione delle azioni e fasi di gioco del DM (Dungeon Master), si sviluppa in modo dinamico e ricco di tensione. Ogni turno è un’occasione per esplorare, combattere e prendere decisioni difficili, il che mantiene alta l’attenzione e l’interesse di tutti i giocatori.

Il combattimento in Masmorra è semplice ma efficace. Si alternano attacchi in mischia e a distanza per abbattere i mostri, con la possibilità di difendersi dai contraccolpi usando gli scudi. A differenza di Arcadia Quest, non c’è il concetto di “overkill”, ma le sfide si presentano ugualmente complesse, con mostri che possono infliggere danni considerevoli. La gestione delle carte tesoro aggiunge una certa componente di “fortuna” che rende il gioco ancora più interessante, in quanto queste carte possono cambiare le sorti di una partita, sia a favore del giocatore che a svantaggio dell’avversario.

Le partite di Masmorra possono durare un po’ a seconda della modalità scelta.  Le dinamiche di gioco variano in base alle scelte dei giocatori, e le carte tesoro possono aggiungere un elemento “Munchkin” alla partita, con giocatori che cercano di sopraffare il leader con attacchi mirati. Masmorra: Dungeons of Arcadia è un gioco che affascina per la sua componente di esplorazione, la gestione dei dadi e l’interazione tra i giocatori. Se siete appassionati di giochi da tavolo frenetici, con miniature di alta qualità e un’ambientazione fantasy piena di misteri, Masmorra è sicuramente una scelta da prendere in considerazione. Il gioco riesce a mantenere un buon equilibrio tra strategia e casualità, offrendo esperienze diverse ogni volta che si gioca. Nonostante qualche piccolo difetto nei componenti e nella gestione iniziale, la sua capacità di intrattenere e stimolare il pensiero strategico lo rende un gioco che merita di essere provato.

The Breacher – I Breachers, ribelli digitali, esplorano il misterioso database Gene.sys

Torna il nuovo epsodio Gameplay dedicato ad uno dei giochi più “cool” di questo inizio 2025,The Breacher un gioco “Net Crawler” competitivo per 1-4 giocatori, della durata di circa 25 minuti per giocatore. Ogni partecipante interpreta un “Breacher”, un ribelle digitale che controlla un Avatar connesso al database. Sfidare gli altri Breacher e sfuggire dai programmi di sorveglianza nemici che abitano questo universo digitale sarà fondamentale per rubare Informazioni Segrete e vincere la partita.

Il mondo di The Breach si colloca in un futuro distopico in cui la Achab Corporation governa il pianeta grazie a tecnologie rivoluzionarie ottenute dall’accesso a Gene.sys, un misterioso database di origine sconosciuta. Questo sistema contiene un immenso archivio di informazioni proibite e avanzate conoscenze tecnologiche. Tuttavia, Achab non è l’unica a desiderare questi segreti: i Breacher, hacker ribelli, cercano di infiltrarsi nel database per trafugare informazioni preziose e aumentare il loro potere nel mondo digitale.

Vestirai i panni di uno di questi audaci cybercriminali, connettendoti a Gene.sys attraverso un Avatar, il tuo alter ego virtuale. Il tuo obiettivo sarà aggirare le difese del database, competere con gli altri Breacher e sfuggire ai programmi di sorveglianza per rubare informazioni segrete e ottenere il controllo della rete. Ma attenzione: il sistema non rimarrà inerme di fronte ai tuoi attacchi e farà di tutto per eliminarti.

Meccaniche di Gioco: Strategia, Rischio e Sopravvivenza Digitale

The Breach è un titolo basato su meccaniche di esplorazione, strategia e confronto diretto. I giocatori muovono il proprio Avatar all’interno di Gene.sys, cercando di raccogliere informazioni segrete mentre combattono contro gli altri Breacher e il sistema di sicurezza. Ogni Avatar possiede abilità uniche, garantendo una forte asimmetria tra i giocatori e offrendo una grande varietà di approcci strategici.Le miniature bicolore donano un tocco estetico spettacolare al gioco, immergendoti ancor di più nell’atmosfera cyberpunk. Il sistema di carte e componenti variabili rende ogni partita diversa, spingendo i giocatori a sperimentare strategie sempre nuove. Durante il gioco, dovrai sfruttare malware, programmi speciali e abilità dell’Avatar per superare gli ostacoli e prendere il controllo di Gene.sys. Tuttavia, più informazioni ruberai, più il sistema di sicurezza si attiverà per eliminarti, aumentando la tensione e il rischio a ogni turno.

Perché Giocare a The Breach?

Se sei un appassionato di giochi da tavolo strategici e ami le ambientazioni futuristiche, The Breach è un titolo imperdibile. Il mix tra competizione e tattica lo rende ideale sia per giocatori esperti che per neofiti desiderosi di un’esperienza immersiva e adrenalinica. La qualità dei componenti, la profondità strategica e la rigiocabilità elevata lo rendono un must-have per chiunque voglia aggiungere un titolo cyberpunk alla propria collezione.L’idea di impersonare un hacker che si infiltra in un database futuristico, sfidando altri giocatori e un’intelligenza artificiale ostile, è affascinante e ben realizzata. Le partite scorrono in maniera fluida, mantenendo alta la tensione fino all’ultimo turno. Grazie a Avatar con poteri differenti, strategie sempre nuove e una vasta gamma di combinazioni possibili, The Breach offre un’esperienza che si rinnova a ogni sessione.

Sei Pronto a Diventare il Breacher Più Temuto?

Sei pronto a sfidare il sistema, rubare informazioni segrete e dimostrare di essere il miglior hacker in circolazione? The Breach è già considerato uno dei giochi più innovativi del 2025 e merita un posto d’onore nelle collezioni degli amanti dei giochi da tavolo. Non perdere l’occasione di vivere un’avventura cyberpunk unica: connettiti, infiltrati e domina il cyberspazio. Quale strategia userai per vincere? Dicci la tua nei commenti e condividi le tue esperienze sui social!

Cadwallon: La Città dei Ladri – Una sfida tra bande di ladri fantasy, tra tesori e guardie

Nel mondo dei giochi da tavolo, Cadwallon: La Città dei Ladri si distingue come un’opera affascinante che catapulta i giocatori nel cuore pulsante di una città dove magia, criminalità e inganno si intrecciano in un ambiente ostile e pericoloso. Prodotto da Dust Games, questo gioco di piazzamento non si limita a offrire una semplice sfida: è un’esperienza che invita i partecipanti a sfruttare ogni mossa, a tradire e ingannare, tutto mentre cercano di accumulare il bottino e sottrarlo agli altri rivali. L’ambientazione, ispirata al mondo di Confrontation, crea il perfetto sfondo per le avventure di bande di ladri che si destreggiano tra vicoli oscuri e magiche trame.

Un’ambientazione ricca di mistero e pericoli

La città di Cadwallon non è un luogo per i deboli di cuore. Oscura, pericolosa e dominata dalla magia, è il teatro ideale per le gesta di mercenari e ladri pronti a tutto pur di ottenere il bottino. I quartieri più malfamati sono pieni di tesori da saccheggiare, ma anche di trappole, alleanze tradite e la minaccia costante della milizia del Duca, pronta a fermare chiunque osi infrangere l’ordine. Ogni banda di ladri che si avventura in questa città per cercare fortuna è destinata a fare i conti con un mondo intricato e pieno di incognite, dove ogni mossa potrebbe rivelarsi decisiva per il successo o la disfatta.

In questo scenario, ogni giocatore assume il comando di una banda di ladri, con l’obiettivo primario di accumulare il maggior numero possibile di tesori. Tuttavia, la strada verso la vittoria è irta di ostacoli: furti, rapine e tradimenti sono all’ordine del giorno, e solo chi saprà districarsi tra le insidie della città avrà la possibilità di emergere come vero Gran Maestro.

Le dinamiche di gioco: tra azione, astuzia e inganno

Cadwallon non è solo un gioco di strategia, ma un continuo balletto di alleanze temporanee, manovre furtive e scontri diretti. I giocatori devono muoversi attraverso il tabellone, che rappresenta la città di Cadwallon, dividendo il quartiere in spazi strategici. Ogni mossa che compiono ha un impatto significativo, sia che si tratti di avvicinarsi a un forziere, di scassinare una porta o di affrontare un altro ladro in uno scontro diretto.

Ogni banda di ladri è composta da personaggi con abilità specifiche che variano in base ai loro valori di combattimento, movimento e intelligenza. Ma la vera ricchezza del gioco sta nelle abilità speciali di ciascun personaggio, che permettono di realizzare piani complessi e approfittare delle vulnerabilità degli avversari. Le azioni principali durante il gioco includono il movimento, gli attacchi, il furto e l’uso delle abilità speciali, il tutto con una gestione accurata dei punti azione, che sono limitati a 7 per turno.

I punti azione devono essere distribuiti con attenzione, poiché ogni decisione sbagliata potrebbe significare una perdita di vantaggio o, peggio ancora, l’arresto da parte delle guardie. Queste ultime, sempre in agguato, rappresentano una minaccia costante e si muovono sul tabellone per ostacolare i ladri, costringendoli a prendere decisioni rapide e imprevedibili. Ogni turno, dunque, è un esercizio di pianificazione, inganno e adattamento continuo alle mosse degli avversari.

Componenti di gioco: materiali e dettagli

Il gioco offre una qualità complessiva molto alta, sebbene non esente da qualche difetto. La scatola è solida e ben progettata, perfetta per contenere tutte le miniature, le carte e i segnalini necessari per giocare. Tuttavia, le miniature, sebbene ben caratterizzate, presentano a volte alcune imperfezioni estetiche, come deformazioni o difficoltà nel montaggio. Nonostante questi piccoli difetti, la plancia di gioco risulta chiara e ben strutturata, con spazi ben definiti per muoversi, combattere e nascondersi tra i vicoli della città.

Le carte sono uno degli elementi più interessanti di Cadwallon. Le carte Personaggio, Missione e Arcana introducono imprevisti, alleanze e tradimenti che rendono ogni partita unica. Le Missioni, ad esempio, permettono ai giocatori di guadagnare denaro extra completando determinati obiettivi, mentre le carte Arcana possono influenzare l’intero andamento della partita, favorendo o ostacolando i ladri in modo del tutto imprevedibile.

Un gioco che premia l’intelligenza tattica

La forza di Cadwallon sta nella sua capacità di premiare i giocatori più astuti, quelli che sanno pianificare con anticipo e che non temono di rischiare. Ogni partita è un susseguirsi di mosse veloci, tradimenti e alleanze strategiche, dove chi sa approfittare dei momenti giusti, e magari tradire un compagno al momento opportuno, avrà maggiori possibilità di successo. Nonostante le regole non siano sempre del tutto chiare e alcune meccaniche possano risultare complicate da comprendere inizialmente, il gioco è facile da spiegare e offre numerose opportunità strategiche che lo rendono interessante anche dopo più partite.

Le dinamiche di gioco permettono di vivere avventure diverse a ogni sessione, grazie alla varietà delle carte e delle missioni, che mantengono alta la sfida e offrono una longevità notevole al titolo. In definitiva, Cadwallon: La Città dei Ladri è un gioco che invita alla riflessione, alla pianificazione e all’inganno, perfetto per chi cerca una sfida intellettuale immersa in un mondo ricco di magia, tradimenti e furti.

Cyclades Edizione Leggendaria – Un’avventura tra Divinità, Eroi e Mostri Mitologici

Nel mondo dei giochi da tavolo, pochi sono in grado di trasportare i giocatori in un’epoca ricca di mitologia, strategia e battaglie epiche come Cyclades Edizione Leggendaria. Questa nuova edizione del celebre gioco da tavolo, ideato per 2-6 giocatori, immerge i partecipanti nell’affascinante universo dell’Antica Grecia, dove le divinità, gli eroi e i mostri mitologici non solo popolano le terre, ma diventano i veri protagonisti di una guerra per il dominio delle isole Cicladi. Con una durata media di 60-90 minuti, Cyclades è un gioco che spinge i giocatori a un confronto strategico profondo, in cui ogni mossa può cambiare le sorti della partita. Ma la Legendary Edition porta tutto a un livello superiore, combinando il gioco originale con tutte le sue espansioni in una nuova esperienza di gioco più coinvolgente e dinamica.

Una delle principali novità di questa edizione è la possibilità di scegliere tra tre diverse modalità di gioco, ciascuna pensata per adattarsi al numero di partecipanti e al tipo di esperienza desiderata. La modalità “Classica” permette di giocare con 3-5 giocatori, dove ogni partecipante difende i propri interessi e mira a costruire le proprie metropoli. La modalità “Teamplay” introduce il gioco a squadre, con 4 o 6 giocatori divisi in gruppi di due, che devono cooperare tra loro mentre affrontano gli avversari. Infine, per i duelli uno contro uno, è stata migliorata la modalità “2-players”, che offre una sfida ancora più equilibrata e intensa.

Un altro grande cambiamento riguarda la mappa, che ora è modulare. Grazie a tessere paesaggio che vengono assemblate dai giocatori all’inizio di ogni partita, la mappa cambia ad ogni sessione, rendendo ogni partita unica e offrendo innumerevoli opportunità strategiche. Inoltre, i giocatori ora hanno accesso a sei potenti divinità invece delle cinque originali, aumentando la varietà di azioni e possibilità a disposizione durante il gioco. Le divinità, tra cui Atena, Zeus, Poseidone, Ares, Era e Apollo, offrono poteri unici che influenzano in modo significativo le dinamiche della partita.

Cyclades Edizione Leggendaria introduce anche nuove creature mitologiche e eroi, che si uniscono alla battaglia per il controllo delle isole. Tra queste, la nuova unità mercenari, associata alla dea Era, è particolarmente interessante: i mercenari possono rafforzare le proprie truppe durante le battaglie, offrendo un ulteriore vantaggio tattico. Con l’aggiunta di nuove creature e dei suoi eroi, il gioco si arricchisce di nuove opportunità strategiche, che permettono ai giocatori di esplorare diverse vie per costruire metropoli e ottenere vantaggi decisivi sui campi di battaglia.

Un’altra novità significativa riguarda il sistema delle aste. Nella Legendary Edition, le fasi di asta sono più brevi e dinamiche grazie a una nuova scala di offerte esponenziale. Ogni giocatore deve fare offerte per guadagnare il favore delle divinità, ma solo uno può prevalere per ciascuna divinità per turno. Le decisioni durante le aste diventano quindi ancora più cruciali, e la velocità con cui i giocatori devono adattarsi alle situazioni rende ogni partita più emozionante.

Cyclades Edizione Leggendaria non è solo un miglioramento delle meccaniche di gioco: anche l’aspetto visivo ha ricevuto una cura particolare. Il celebre illustratore Miguel Coimbra, già noto per il suo lavoro su 7 Wonders e Small World, ha ridisegnato tutti gli elementi di gioco, portando una nuova bellezza estetica e una profondità visiva che arricchisce ulteriormente l’esperienza. Con colori vivaci e dettagli accurati, l’atmosfera del gioco immerge i partecipanti in un mondo mitologico che sembra prendere vita ad ogni mossa.

Nel cuore di Cyclades c’è la lotta per costruire due metropoli, un’impresa che richiede abilità, sacrificio e il favore delle divinità. Ogni giocatore deve guadagnarsi la fiducia delle divinità, senza mai trascurare nessuna di esse. Ares consente il movimento delle armate e la costruzione di fortezze, Poseidone governa la marina e consente la costruzione di porti, Zeus permette di ingaggiare sacerdoti e costruire templi, Atena fornisce filosofi e università, e Apollo aumenta il reddito dei suoi seguaci. Solo chi saprà bilanciare le proprie risorse, costruire alleanze strategiche e navigare le insidie delle divinità potrà reclamare la vittoria.

Il gioco non è solo una sfida per la supremazia delle isole, ma anche un’opportunità per esplorare un mondo mitologico ricco di leggende, battaglie e opportunità strategiche. Cyclades Edizione Leggendaria è quindi un titolo imperdibile per chi ama i giochi di strategia, la mitologia e, naturalmente, le sfide epiche.

Un Gioco da Tavolo Che Rimarrà nel Cuore dei Giocatori

La nuova edizione di Cyclades non è solo un remake, ma un’evoluzione che amplia e migliora ogni aspetto del gioco originale. Con la sua combinazione di meccaniche avvincenti, nuove modalità di gioco e una grafica mozzafiato, Cyclades Edizione Leggendaria si presenta come uno dei giochi più promettenti per gli appassionati di giochi da tavolo e per chi cerca un’esperienza coinvolgente, piena di strategia e leggende mitologiche. Che tu sia un veterano della versione originale o un nuovo arrivato nell’arcipelago delle Cicladi, questa edizione è pronta a regalarti innumerevoli ore di gioco e divertimento.

Ghostbusters x Men in Black: Ecto-terrestrial Invasion – Caos totale a New York City

Il crossover tra due universi iconici come Ghostbusters e Men in Black non poteva che dare vita a un’esperienza di gioco epica. Ghostbusters x Men in Black: Ecto-Terrestrial Invasion è il gioco da tavolo che unisce le forze di questi leggendari team per affrontare una minaccia aliena mai vista prima. Sviluppato da IDW Games e Panda Cult Games LLC, il gioco è stato rilasciato il 6 ottobre 2021 e promette di offrire intense sfide di strategia e cooperazione, il tutto condito da una buona dose di azione.

In questo gioco da tavolo, da 1 a 4 giocatori assumono il controllo di una squadra composta da un membro dei Ghostbusters e uno dei Men in Black. L’obiettivo è difendere la città di New York da un’invasione aliena scatenata dal malvagio Zorg, un pirata spaziale che ha rubato energia psico-cinetica e trasformato la sua ciurma in terribili Ecto-Terrestriali. Con i Ghostbusters da soli incapaci di fronteggiare una simile minaccia, l’arrivo dei Men in Black è l’ultima speranza per la città.

Il gioco si sviluppa attraverso scenari in cui i giocatori devono collaborare per intrappolare gli Ecto-Terrestriali, ma solo uno di loro potrà risultare vincitore. Le dinamiche di gioco sono arricchite da meccaniche di dadi veloci e carte che modificano continuamente gli eventi. I giocatori dovranno usare le armi più avanzate, ottenere denaro dalle missioni completate e acquistare equipaggiamenti per prepararsi ad affrontare le potenti creature aliene.

La partita si svolge attraverso l’utilizzo di 42 miniature, tra cui 5 mini boss di dimensioni maggiori, come Zorg-Puft, Grapplegore e Tenta-Kill, che offrono sfide uniche da affrontare. Ogni team è composto da uno dei quattro Ghostbusters (Peter Venkman, Egon Spengler, Ray Stanz e Winston Zeddmore) e uno degli agenti MIB (Agent J, Agent K, Agent L e Zed), ognuno con abilità speciali che contribuiscono alla strategia di squadra. Le miniature, scolpite con grande attenzione ai dettagli, aggiungono un ulteriore livello di immersione visiva, rendendo ogni partita un’esperienza coinvolgente.

Il cuore del gioco si trova nel Firehouse Dice Tower, un’apposita torre per dadi che genera Ecto-Terrestriali man mano che il gioco progredisce. Ogni volta che viene estratto un pezzo, nuove creature aliene appariranno sulla mappa, costringendo i giocatori a reagire velocemente. Se non riescono a completare gli obiettivi prima che la torre raggiunga l’ultimo pannello, la partita sarà persa. La sfida di dover cooperare per sconfiggere una minaccia crescente, mentre ogni squadra gareggia per essere la migliore, aggiunge un interessante strato competitivo alla cooperazione.

Ogni missione è arricchita da carte Hot Sheets che introducono eventi che possono cambiare drasticamente le sorti della partita. Le carte contengono icone degli Ecto-Terrestriali e l’avanzamento di queste icone nelle tracce determinano l’arrivo di nuovi nemici, rendendo ogni turno imprevedibile e pieno di adrenalina.

Il gioco è pensato per essere giocato da 1 a 4 persone, con una durata di circa 75 minuti a partita, rendendolo perfetto per una sessione intensa con amici o per un’esperienza solitaria. La difficoltà cresce man mano che i giocatori avanzano, costringendoli a pianificare e adattarsi continuamente. Con componenti di gioco come 252 token, 45 carte equipaggiamento e 8 carte eroe, ogni partita promette una grande varietà di situazioni, tenendo sempre alta l’attenzione.

Per i fan delle due saghe, Ghostbusters x Men in Black: Ecto-Terrestrial Invasion è un tributo perfetto, che mescola umorismo e azione in un gioco di strategia che fa sentire davvero i giocatori protagonisti di una battaglia epica per salvare New York. Non importa se si è un veterano dei giochi da tavolo o un neofita, la combinazione di elementi familiari e meccaniche avvincenti fa di questo titolo un must-have per ogni appassionato.

In conclusione, Ghostbusters x Men in Black: Ecto-Terrestrial Invasion è una proposta entusiasmante che unisce l’umorismo e l’azione delle due franchigie in un gioco cooperativo di grande intensità. Con miniature ben dettagliate, meccaniche coinvolgenti e la possibilità di vivere missioni sempre diverse, questo gioco è perfetto per chi cerca un’esperienza di gioco unica e ricca di emozioni.

Dungeon Legends – “Al Fuoco!” – difendiamo il castello dei mostri nel mondo di Avel

Nel cuore del misterioso mondo di Avel, una nuova avventura epica attende gli eroi pronti a rispondere alla chiamata. Dungeon Legends, il gioco di carte cooperativo ideato da Przemek Wojtkowiak e distribuito da Asmodee, porta i giocatori nei sotterranei del Castello di Avel, dove dovranno scongiurare l’avanzata di mostri e impedire che il regno precipiti nell’oscurità.Questo titolo rappresenta il seguito di Le Cronache di Avel e si sviluppa come un “castle defense” basato su cinque missioni di difficoltà crescente. L’obiettivo è chiaro: esplorare i dungeon, affrontare minacce sempre più impegnative e cooperare per respingere il male primordiale che si annida nelle profondità della terra.

La storia riparte dopo la sconfitta della Bestia di Kurodar, ma la pace è solo un’illusione. Le divinità delle tre lune oscure hanno lanciato un nuovo attacco a sorpresa contro il reame, mettendo in pericolo la regina e i suoi sudditi. Gli eroi, protagonisti di questa missione, dovranno inoltrarsi nelle gallerie sotto il castello, affrontando fiamme, antichi macchinari, miniere abbandonate e perfino un’inondazione di lava, fino allo scontro finale contro il male primordiale.

Il gioco è suddiviso in cinque capitoli, ciascuno con nuove regole, sfide e obiettivi unici. Anche se è consigliato affrontarli in ordine per seguire la storia, i giocatori possono scegliere liberamente quale missione giocare, adattando l’esperienza alle proprie preferenze.

Dungeon Legends si distingue per il suo gameplay cooperativo e il sistema di deckbuilding. Ogni giocatore assume il ruolo di un eroe con abilità uniche: il guerriero, maestro del combattimento ravvicinato; l’esploratore, agile e veloce; il mago, esperto di incantesimi; e il minatore, in grado di sfruttare al meglio le risorse sotterranee. Il mazzo di carte di ciascun eroe si evolve durante la partita, potenziando le abilità e offrendo strategie sempre diverse.

Il cuore del gioco risiede nella gestione delle carte e delle risorse. I giocatori devono muoversi con astuzia tra le gallerie, pianificare ogni azione e sfruttare al meglio la Polvere Magica, una risorsa fondamentale per attivare poteri straordinari. Il sistema di combattimento premia la collaborazione, poiché le abilità degli eroi si combinano per massimizzare l’efficacia delle azioni.

La qualità dei materiali è un altro punto di forza del gioco. Le carte sono resistenti e alcune presentano una finitura foil che aggiunge un tocco visivo accattivante. Il tappetino in neoprene e le plance double-layer migliorano l’esperienza di gioco, rendendola ancora più immersiva. L’artwork, curato da Bartłomiej Kordowski, unisce dettagli cartooneschi e atmosfere suggestive, creando un mondo visivamente affascinante.

Il regolamento e il libro dei capitoli sono chiari e ben strutturati, con numerosi esempi che facilitano l’apprendimento anche per i meno esperti. Grazie alla sua accessibilità e al livello di sfida bilanciato, Dungeon Legends è perfetto sia per famiglie che per gruppi di giocatori più esperti.

La modalità solitaria consente di affrontare l’avventura anche da soli, gestendo due eroi contemporaneamente, offrendo un’esperienza intensa e strategica. Con partite che durano dai 60 ai 90 minuti e una rigiocabilità elevata, il titolo si presta a molteplici sessioni di gioco senza perdere il suo fascino.

Dungeon Legends rappresenta una perfetta combinazione di strategia, cooperazione e narrazione epica. Con una trama coinvolgente, un gameplay appagante e una qualità dei materiali di alto livello, questo gioco di carte saprà conquistare sia i fan delle Cronache di Avel che i nuovi giocatori in cerca di un’esperienza emozionante. Se amate le avventure cooperative e i giochi ricchi di atmosfera e strategia, Dungeon Legends merita senza dubbio un posto nella vostra collezione.

Dig Your Way Out: si torna nel carcere più divertente di sempre con l’espansione DIG IN

In questo nuovo episodio di Gameplay, ci immergiamo ancora una volta in uno dei giochi più divertenti della mia ludoteca, Dig Your Way Out, un Family Game che promette risate e tensione. In questo gioco, vestiremo i panni di un detenuto alle prese con una prigione di massima sicurezza, la temibile BlackGate. L’obiettivo? Evadere prima degli altri! Ma non sarà un’impresa facile, perché tra colpi bassi, alleanze, e la ricerca di attrezzi per scavare un tunnel, il percorso verso la libertà è tutt’altro che semplice. E ora, con l’espansione DIG IN, l’avventura si arricchisce ulteriormente, introducendo nuove meccaniche che alzano il livello di sfida e divertimento!

Il concetto di Dig Your Way Out è semplice ma estremamente coinvolgente: i giocatori devono accumulare punti tunnel per cercare di evadere prima degli altri, utilizzando attrezzi come cucchiaio, piccone e pala. Questi strumenti sono essenziali per scavare il tunnel che porterà fuori dalla prigione, ma non saranno facili da ottenere. Scoprire le stanze della prigione e interagire con gli altri detenuti diventa cruciale, perché le risorse sono limitate e non sempre le interazioni con i compagni di cella sono pacifiche. Anzi, spesso si trasformeranno in veri e propri scontri per ottenere ciò di cui si ha bisogno. Un elemento che rende il gioco ancora più avvincente è la possibilità di entrare a far parte di una gang, ma attenzione: anche gli altri detenuti potrebbero fare lo stesso, aumentando la competizione e la tensione.

In Dig Your Way Out, l’interazione tra i giocatori è una delle sue principali caratteristiche. Oltre a scavare tunnel, è possibile minacciare altri detenuti per ottenere gli attrezzi necessari, come il piccone o la pala, che diventeranno vitali per avanzare nel gioco. Non mancano momenti di strategia in cui alleanze temporanee possono fare la differenza, ma bisogna fare attenzione alle eventuali rivolte in prigione che potrebbero minacciare anche il piano più solido.

La grafica di Dig Your Way Out è accattivante, con un’ambientazione che rispecchia perfettamente il contesto di una prigione di massima sicurezza. Ogni dettaglio visivo contribuisce a immergere i giocatori in un’atmosfera di tensione, dove ogni mossa può essere decisiva. Le meccaniche di gioco sono facili da imparare, ma ogni partita porta con sé una buona dose di imprevedibilità, che mantiene alta l’attenzione. Nonostante la semplicità delle regole, la possibilità di creare alleanze, fare rivoluzioni o minacciare altri detenuti per ottenere vantaggi rendono ogni sessione di gioco diversa dalla precedente. Dig Your Way Out è il tipo di gioco che offre ore di divertimento grazie alla varietà delle situazioni che si possono creare.

La nuova espansione DIG IN aggiunge ulteriori elementi che rendono il gioco ancora più ricco e interessante. Con DIG IN, i giocatori avranno ancora più opzioni strategiche a disposizione, dando loro la possibilità di affrontare nuove sfide e di sfruttare ancora di più le dinamiche interattive tra i carcerati. È un’aggiunta che arricchisce il gioco e lo rende ancora più competitivo, senza mai perdere il suo fascino originale.

Se c’è un aspetto che potrebbe causare qualche difficoltà iniziale è l’iconografia del gioco. Sebbene il sistema sia semplice da applicare, le carte e le icone potrebbero inizialmente risultare un po’ complicate per chi non è abituato a giochi di questo tipo. Tuttavia, una partita di prova è sufficiente per familiarizzare con il sistema e godersi pienamente l’esperienza. Un altro piccolo appunto riguarda le illustrazioni dei protagonisti, che potrebbero non piacere a tutti, ma fortunatamente questo non influisce sul gioco in sé, che resta solido e coinvolgente.

Per quanto riguarda il pubblico consigliato, Dig Your Way Out è adatto a tutti, dai giocatori occasionali a quelli più esperti. Tuttavia, il tema del gioco – con le sue carte rappresentanti sigarette come monete – potrebbe non essere adatto ai più giovani o alle famiglie con bambini. Nonostante ciò, per gruppi di amici o appassionati di giochi da tavolo, è un’esperienza davvero divertente e strategica. Il gioco stimola la riflessione e l’ingegno, ma allo stesso tempo garantisce momenti di puro intrattenimento. Dig Your Way Out è un gioco che combina strategia, interazione e un pizzico di follia. Se vi piacciono i giochi competitivi con un tema originale, dove ogni partita è diversa dall’altra, questo è il titolo giusto per voi. E con l’espansione DIG IN, il divertimento è assicurato! Siete pronti a fuggire dalla prigione? Vi aspettiamo per giocare insieme!

Talisman Alleanze – Il Richiamo del Destino – Prova 1 Accordo Disperato

Il mondo di Talisman, già famoso per la sua intensità e le sue battaglie per la Corona del Comando, si arricchisce di una novità che promette di cambiare radicalmente il gameplay e il modo in cui i giocatori si approcciano all’avventura. Con l’uscita di Talisman Alleanze: Il Richiamo del Destino, espansione per la 5ª edizione del gioco, i fan della saga sono pronti a scoprire la prima modalità cooperativa che trasforma l’esperienza di gioco da una sfida individuale a un’avventura collettiva.

Una delle caratteristiche più affascinanti di questa espansione è senza dubbio l’introduzione di una modalità cooperativa che stravolge il tradizionale sistema competitivo. Per la prima volta in Talisman, i giocatori non si troveranno più a combattere tra di loro per conquistare la Corona del Comando. Invece, saranno costretti a collaborare, formando un’alleanza di eroi che unisce le forze per affrontare le oscure minacce che incombono sul mondo di gioco. L’obiettivo? Sconfiggere le forze malvagie e salvare il regno da una distruzione imminente. Questa novità è un vero e proprio colpo di genio, che riesce a reinventare la dinamica di gioco, rendendo ogni partita non solo un’esperienza più profonda, ma anche più immersiva.

L’espansione Talisman Alleanze: Il Richiamo del Destino si distingue per le sue 5 prove elettrizzanti che ogni gruppo di eroi dovrà affrontare. Ogni prova è un’avventura unica, che richiede una combinazione di strategia e fortuna per essere superata. Il compito dei giocatori sarà quello di posizionare due Talismani nei Luoghi del Potere, aprire il Portale del Potere e sconfiggere il nemico che minaccia il mondo in quella particolare prova. La sfida sta nell’affrontare ogni prova con una squadra ben organizzata. I giocatori dovranno pianificare le proprie mosse, decidere come utilizzare le risorse a disposizione e fare affidamento sulle proprie capacità strategiche per superare le difficoltà. Non sarà sufficiente solo la forza bruta: è il lavoro di squadra e la giusta combinazione di abilità e incantesimi che porteranno alla vittoria. Un aspetto davvero interessante è che, con il superamento di ogni prova, i giocatori avranno la possibilità di scoprire nuovi personaggi e carte che daranno ulteriore varietà e profondità all’esperienza di gioco.

Alla fine di ogni prova, i partecipanti avranno l’opportunità di aprire buste e scatole sigillate, rivelando 5 personaggi misteriosi unici, insieme a carte avventura e l’obiettivo della prova successiva. Questa componente misteriosa aggiunge un ulteriore strato di suspense e sorpresa al gioco, mantenendo alto l’interesse e l’imprevedibilità. I nuovi personaggi, infatti, non sono solo delle aggiunte estetiche, ma rappresentano vere e proprie risorse strategiche che i giocatori potranno utilizzare nelle sfide successive. Ogni personaggio sbloccato avrà abilità e caratteristiche che possono cambiare drasticamente le dinamiche del gioco, offrendo nuove opportunità di personalizzazione e approfondimento delle strategie di squadra. Questo elemento rende ogni partita diversa dalla precedente, incoraggiando il gioco ripetuto per esplorare le diverse combinazioni di personaggi e abilità.

Alleanze: Il Richiamo del Destino include anche un set di 50 carte da gioco illustrate, che ampliano ulteriormente le possibilità di interazione con il mondo di Talisman. Queste carte includono pericoli, aiuti, nemici, forestieri, oggetti magici e luoghi da esplorare. Inoltre, l’espansione introduce un indicatore del destino e altre pedine che arricchiscono l’esperienza di gioco, aggiungendo elementi di gioco di ruolo e decisioni critiche in ogni fase della partita. Le miniature, come quelle presenti nel gioco base, sono di alta qualità e ben dettagliate, offrendo ai giocatori un’esplorazione visiva del mondo di Talisman. Sebbene siano generalmente apprezzate, alcune di esse, in particolare due, potrebbero essere state realizzate con maggiore cura. Tuttavia, questo non inficia la qualità complessiva del prodotto, che risulta comunque impeccabile dal punto di vista estetico.

Un’Esperienza di Gioco Completa e Stimolante

Questa espansione non solo arricchisce il gameplay con nuove dinamiche, ma lo rende anche più profondo e coinvolgente. Il passaggio da un gioco competitivo a uno cooperativo cambia completamente l’esperienza, creando un gioco di squadra che stimola la comunicazione e la pianificazione tra i partecipanti. La modalità cooperativa di Talisman Alleanze: Il Richiamo del Destino non è solo una novità interessante, ma una vera e propria evoluzione del gioco base, che offre nuove opportunità di esplorazione e avventura. Le meccaniche ben congegnate, unite alla grafica piacevole e accattivante, rendono questa espansione una delle più intelligenti della saga. L’alleanza tra i giocatori, la combinazione di elementi strategici e di pura fortuna e la costante sorpresa derivante dalle prove e dai personaggi sbloccabili, assicurano che ogni partita sarà unica e piena di colpi di scena. In conclusione, Talisman Alleanze: Il Richiamo del Destino è un’espansione che arricchisce profondamente l’esperienza di gioco, portando la saga a un nuovo livello di divertimento e strategia. Perfetta per i fan di lunga data e per i neofiti del gioco, questa espansione offre un’avventura ricca di emozioni, sorprese e sfide cooperative che renderanno ogni partita un’esperienza indimenticabile.

Western Legends – Il Buono, Il Brutto e L’Uomo in Nero

Si riparte con i Gameplay in questo 2025 e non potevamo che inizare questa nuova avventura con un gioco spettacolare!!! Western Legends, il gioco sandbox ambientato nel selvaggio West, ideato da Hervé Lemaître e con le illustrazioni di Roland MacDonald, ci catapulta in un mondo aperto dove ogni decisione ti spinge verso una vita di leggende, sfide e, naturalmente, avventure selvagge. Giocabile da 2 a 6 persone, il gioco permette a ogni partecipante di vestire i panni di personaggi storici del West, con l’obiettivo di accumulare Punti Leggenda (LP) in vari modi: che tu stia giocando d’azzardo, inseguendo la fortuna nell’oro, combattendo contro banditi, o cimentandoti in rapine audaci, ogni azione è una tappa nel tuo percorso verso la celebrità. Ma come si diventa una leggenda? La risposta sta nella tua strategia e nelle tue scelte, che ti permetteranno di tracciare la tua strada nell’imprevedibile e pericoloso mondo del Far West.

La forza di Western Legends sta nella sua struttura sandbox. Non ci sono percorsi obbligati, e ogni partita offre infinite possibilità: diventa un eroe della legge oppure un temuto fuorilegge, a seconda delle tue scelte. Potrai confrontarti in duelli mozzafiato, guadagnare oro nelle miniere, oppure imbarcarti in una partita di poker nel saloon. Le possibilità sono quasi illimitate, e ogni decisione, piccola o grande che sia, influenzerà il corso della partita e il tuo cammino verso la leggenda.

Il gioco è ricco di materiale: il tabellone ben progettato, le miniature dei giocatori, banditi e sceriffo, oltre a carte, dadi e segnalini che arricchiscono l’esperienza. Ogni giocatore pesca un personaggio con abilità uniche e avrà a disposizione tre azioni per turno. Potrai muoverti sulla mappa, raccogliere risorse, interagire con le locazioni, e affrontare altre persone o i banditi. Ogni azione porta con sé guadagni, ma anche rischi, quindi ogni mossa va ponderata con attenzione.

La strategia è il cuore pulsante di Western Legends. Ogni giocatore può scegliere di giocare carte, spostarsi sulla mappa, partecipare a eventi come partite di poker o cercare pepite d’oro. Le carte da gioco, in stile poker, sono uno degli strumenti principali per risolvere conflitti, reagire a eventi o ingaggiare duelli contro gli altri giocatori. Le interazioni tra giocatori sono cruciali: allearsi o affrontarsi direttamente sono decisioni che definiscono il corso del gioco. Inoltre, la posizione nel tracciato di Wanted o Marshall influenza notevolmente le opportunità e i pericoli che si presenteranno.

Ogni personaggio ha un percorso unico verso la Leggenda, che si costruisce passo dopo passo. Un fuorilegge, ad esempio, accumula LP velocemente, ma deve affrontare il rischio costante di essere catturato dallo sceriffo. Al contrario, un vice-sceriffo guadagna punti più lentamente ma in modo sicuro, facendo rispettare la legge e dando la caccia ai fuorilegge. Inoltre, ogni personaggio sblocca un’abilità speciale dopo aver accumulato 5 LP, aumentando ulteriormente la varietà e la personalizzazione del gioco.

Le locazioni sono un altro elemento fondamentale di Western Legends. Luoghi come il General Store, il saloon o l’ufficio del dottore non solo offrono risorse e opportunità, ma sono anche il teatro di scelte cruciali. Potrai comprare equipaggiamenti, giocare d’azzardo o semplicemente cercare fortuna in giro per il West. Ogni angolo della mappa può diventare una risorsa preziosa o un campo di battaglia, e le possibilità di interazione sono davvero molteplici.

Inoltre, Western Legends sa come tenerti sull’orlo del colpo di scena. Le carte Storia possono innescare eventi improvvisi che alterano il corso della partita, aumentando la tensione. Ci sono anche due varianti che aggiungono maggiore profondità: la prima, pensata per due giocatori, introduce un avversario automatizzato, il “Man in Black”, mentre la seconda aggiunge obiettivi segreti che portano a guadagni extra di LP al termine della partita, dando al gioco un ulteriore strato di imprevedibilità. Western Legends è un gioco che sa come immergerti nell’atmosfera del selvaggio West, combinando strategia, azione e una buona dose di imprevisti. Con le sue innumerevoli possibilità, ogni partita si presenta come un’esperienza unica, fatta di colpi di scena, alleanze e duelli. Nonostante qualche piccolo difetto, come la mancanza di eventi legati agli indiani o una certa varietà nelle miniature, il gioco riesce comunque a catturare l’essenza del West in modo magistrale. Se cerchi un’esperienza dinamica, piena di scelte da fare e storie da raccontare, Western Legends è un’avventura da non perdere.

Zombicide Invader – Missione Rock’n Rolly – Si scende su PKL7 infestato da Xeno

Il richiamo dello spazio profondo risuona potente questa settimana con un nuovo appuntamento GamePlay che ci porta tra Marine Spaziali, orizzonti siderali e xenomorfi mutanti! L’avventura di oggi ci proietta nell’universo di Zombicide Invader, un gioco cooperativo che promette adrenalina pura e strategia collettiva per 1-6 giocatori. Qui, il confine tra sopravvivenza e estinzione è segnato dalla tua capacità di adattarti, collaborare e, naturalmente, fare piazza pulita degli Xeno, un’invasione aliena senza precedenti.

L’ambientazione: l’alba di una nuova era spaziale

Il futuro ci ha portati su un remoto pianeta chiamato PK-L7, dove l’umanità ha scoperto lo Xenium, un carburante rivoluzionario dalle potenzialità straordinarie. Inizialmente, la vita su PK-L7 sembrava procedere senza intoppi, con le basi in continua espansione e i minatori intenti a estrarre le risorse preziose. Ma la calma è durata poco: gli Xeno, creature aliene un tempo pacifiche, si sono trasformati in spietati infetti, ribellandosi contro gli umani. Ora, il pianeta è un inferno popolato da orde di Xeno-zombie, e i pochi sopravvissuti si trovano a combattere una guerra disperata per la sopravvivenza. Qui entra in scena Zombicide Invader, offrendoti la possibilità di guidare un gruppo di eroi in una battaglia epica contro l’estinzione.

Le meccaniche di gioco: sopravvivere a ogni costo

In Zombicide Invader, i giocatori formano una squadra di sopravvissuti, ciascuno con abilità uniche, e affrontano gli Xeno controllati autonomamente dal gioco attraverso un mazzo di carte e regole semplici ma letali. Lo scopo è completare gli obiettivi di una Missione scelta, che si svolge su mappe modulari composte da tessere dettagliate. Puoi seguire le 10 Missioni incluse nella scatola base o creare le tue missioni personalizzate, aumentando così la longevità del gioco.

Ogni turno si divide in due fasi principali:

  1. Fase dei Giocatori: Ogni sopravvissuto ha a disposizione 3 azioni per turno, che includono muoversi, attaccare, cercare oggetti o interagire con l’ambiente. Le possibilità strategiche sono ampie, ma ogni scelta può essere fatale se non calcolata con attenzione.
  2. Fase degli Zombie: Gli Xeno si attivano, attaccando i sopravvissuti vicini o muovendosi verso di loro, con un crescendo di tensione alimentato dall’aumento dell’Adrenalina. Più Xeno uccidi, più ne arriveranno, trasformando ogni vittoria temporanea in una nuova sfida.

La partita si vince completando gli obiettivi della missione, ma è sufficiente la perdita di un singolo compagno per decretare la sconfitta dell’intera squadra. Questa dinamica aumenta significativamente la difficoltà e l’immersività, portando i giocatori a collaborare come mai prima d’ora.

Immersività e componentistica

Uno degli aspetti più apprezzati di Zombicide Invader è la sua capacità di trasmettere un senso di ansia costante, tipico del genere horror. Ogni turno può portare a svolte inaspettate: un tiro di dado sbagliato, una carta evento che scatena il caos o una decisione rischiosa possono ribaltare le sorti della partita in un istante.

Le miniature, dettagliatissime e di altissima qualità, rappresentano un valore aggiunto, soprattutto per gli appassionati di pittura. Le tessere modulari sono robuste e ben illustrate, e il design futuristico delle carte e dei segnalini immerge completamente nell’ambientazione. Un suggerimento utile: proteggete le mini carte con pellicole protettive non solo per preservarne l’integrità, ma anche per facilitarne la mischiabilità.

Un universo Zombicide per tutti i gusti

Se preferite un’ambientazione diversa, la serie Zombicide offre molte varianti. Zombicide 2a Edizione trasporta l’azione in un contesto urbano moderno, mentre Zombicide Black Plague e Zombicide Green Horde offrono un’ambientazione fantasy con combattimenti medievali contro orde di non morti. Ogni versione mantiene le stesse meccaniche di base, adattandole per offrire esperienze uniche e coinvolgenti.

Perché giocare a Zombicide Invader?

Zombicide Invader è un gioco che combina tensione, strategia e collaborazione in un mix irresistibile per gli amanti della fantascienza e degli zombie. Le regole rifinite e bilanciate, insieme alla varietà delle missioni e alla qualità dei materiali, lo rendono un acquisto imperdibile per i fan dei giochi da tavolo. La difficoltà elevata e la perdita istantanea di un personaggio aggiungono un livello di sfida che aumenta l’immersività, rendendo ogni partita un’esperienza indimenticabile.

Pronti a scendere in campo e reclamare la vostra vendetta su PK-L7? Radunate la vostra squadra, impugnate le armi e preparatevi a scrivere la vostra leggenda in Zombicide Invader. Il destino dell’umanità è nelle vostre mani!

The A.r.t. Project – Una sfida ccoperativa per recuperare preziosi artefatti

Nel nuovo episodio pre-natalizio di Gameplay, ci troviamo a compiere una missione di grande valore in Giappone con il gruppo Art Rescue Team. La missione? Recuperare opere d’arte preziose dalle mani della Mano Bianca, una banda criminale dedita al furto di opere inestimabili. Un’avventura avvincente che ci porta in giro per il mondo, dalla Scandinavia a Rio de Janeiro, nel tentativo di fermare questo saccheggio culturale.

The A.R.T. Project è un gioco cooperativo per 1-6 giocatori, progettato da Florian Sirieix e Benoit Turpin, con le illustrazioni di Vincent Dutrait. Il gioco ci vede tutti uniti contro il sistema: ogni giocatore pesca due carte missione all’inizio di ogni turno, ma l’ordine in cui si giocano le carte è deciso insieme, in modo da gestire le risorse comuni in maniera strategica. Le risorse condivise comprendono carburante, armi, alleati e indizi, che sono vitali per portare avanti la missione. L’obiettivo finale è salvare almeno sette opere d’arte prima che il mazzo delle missioni si esaurisca.

Il gioco si sviluppa attraverso fasi alternate in cui i giocatori prendono decisioni collettive per risolvere i vari problemi. Ogni round è composto da quattro fasi principali: la missione, il movimento, il combattimento e la conclusione del turno. Le missioni ci richiedono di utilizzare risorse per raccogliere indizi, ma quando le cose si complicano e si devono affrontare le forze della Mano Bianca, il combattimento diventa inevitabile.

La meccanica di gioco è intrigante, poiché le risorse sono tutte condivise tra i partecipanti e il loro uso deve essere oculato. Ad esempio, il carburante è fondamentale per spostarsi tra le città, ma se finisce, si dovrà sacrificare salute per continuare. Inoltre, la difficoltà cresce man mano che si recuperano le opere d’arte, aumentando la forza degli agenti della Mano Bianca in ogni città. Ogni combattimento si risolve con un tiro di dado e, in caso di sconfitta, il leader della squadra subisce un danno alla salute.

Le carte missione sono un altro elemento distintivo di The A.R.T. Project. Ogni carta porta con sé effetti che richiedono una gestione strategica delle risorse. Sebbene i giocatori non possano comunicare apertamente il contenuto delle carte, possono comunque scambiarsi suggerimenti come “mi serve un walkie talkie”, per coordinare meglio le azioni. La tensione cresce quando le risorse scarseggiano e la collaborazione diventa cruciale.

Uno degli aspetti più affascinanti del gioco è la gestione delle città. Ogni città conquistata dalla Mano Bianca diventa “perduta”, impedendo ai giocatori di accedervi e di raccogliere indizi o opere d’arte. Questo crea una corsa contro il tempo, dove ogni errore potrebbe costarci la vittoria.

Il gioco si conclude con una vittoria se i giocatori riescono a recuperare tutte le opere d’arte necessarie per completare il tracciato. Al contrario, la sconfitta arriva se uno dei giocatori perde l’ultimo punto salute, se non ci sono più risorse per far fronte alla Mano Bianca o se il mazzo delle missioni finisce.

In termini di impressioni, The A.R.T. Project è un gioco cooperativo che punta a coinvolgere la famiglia, riuscendo a mantenere una sfida avvincente senza essere troppo complesso. La struttura delle missioni, con la crescente difficoltà e l’aumento delle risorse da gestire, mantiene il gioco dinamico e interessante. Il divieto di comunicare liberamente il contenuto delle carte aggiunge una sfida strategica, ma non impedisce ai giocatori di fare scelte ponderate. La partita si fa via via più intensa, specialmente quando si avvicina il finale, con sfide più dure da affrontare.

Con una meccanica ben bilanciata e un ritmo che aumenta man mano che si procede, The A.R.T. Project potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa per chi cerca un’esperienza cooperativa ma non troppo impegnativa.

La Classifica dei giochi da tavolo più divertenti provati nel 2024

Torna la Superclassifica Sho con un video esclusivo che vi porterà alla scoperta dei giochi più divertenti e coinvolgenti che abbiamo avuto il piacere di provare insieme al Sub Chef nel 2024. Se siete curiosi di scoprire quali titoli ci hanno conquistato, mettetevi comodi e preparatevi a un viaggio attraverso giochi da tavolo che spaziano dal cooperativo all’avventura, dallo strategico al folle. E chissà, magari riuscirete anche a indovinare quali sono i più coinvolgenti dell’anno!

Ecco i primi dieci giochi da tavolo che stanno conquistando il cuore degli appassionati in questo 2024.

Al decimo posto, troviamo Maximum Apocalypse, un gioco di avventura roguelike che sfida i giocatori a sopravvivere in un mondo post-apocalittico. Con una mappa generata casualmente ogni volta, questo gioco cooperativo per 1-6 giocatori offre la possibilità di scegliere tra diverse classi di sopravvissuti, ciascuna con abilità uniche. Che si tratti di combattere mostri o esplorare ambienti ostili, ogni partita è un’esperienza diversa, con la necessità di pianificare attentamente le proprie azioni per evitare la fame e le insidie di un mondo che non perdona.

Scivoliamo al nono posto con Terrorscape: Pericolo Informe, un’espansione per il gioco da tavolo Terrorscape che porta i giocatori in un laboratorio abbandonato infestato da una pianta carnivora e da creature letali. In questo gioco di sopravvivenza, i partecipanti devono affrontare l’ignoto e il pericolo rappresentato da un mostro lento ma mortale, lo Strangolatore. La tensione cresce mentre esplorano le rovine di un laboratorio scientifico e cercano di evitare di cadere nelle trappole mortali che li circondano.

All’ottavo posto, ecco un titolo che farà sognare gli amanti delle storie western: Western Legends. Questo gioco sandbox permette ai giocatori di vivere le avventure del vecchio West, scegliendo se diventare un fuorilegge, un mandriano o addirittura un cacciatore d’oro. Ogni partita è diversa, grazie alla libertà totale di azioni che consente di creare la propria leggenda, dando vita a un’esperienza di gioco che mette in evidenza la capacità di esplorare, rubare o cercare fortuna tra le terre selvagge dell’America.

Con il settimo posto, Pirate Tales trasporta i giocatori nel cuore dell’azione piratesca. Nei panni di un capitano pirata, dovrai pianificare avventure nei sette mari e affrontare i pericoli che li popolano, tra cui il famigerato Kraken. Questo gioco, che si basa su dadi e carte, offre un mix di strategia, fortuna e interazione tra i giocatori, con la possibilità di sfidarsi per ottenere il bottino più ricco.

Al sesto posto troviamo King of Tokyo Duel, un gioco perfetto per gli appassionati di battaglie tra mostri giganti. Questo titolo offre un’esperienza intensa e strategica dove i giocatori si sfidano per conquistare la città, sfruttando le carte potere e i tiri di dado. Grazie alla grande rigiocabilità, King of Tokyo Duel è ideale per chi cerca partite rapide ma piene di tensione e colpi di scena.

Talisman 5ª edizione, al quinto posto, è un classico intramontabile. Questo gioco di avventura magica sfida i giocatori a percorrere terre misteriose alla ricerca di artefatti magici, con l’obiettivo di conquistare il Talismano e salire al potere. Con un mondo ricco di possibilità, questo gioco da tavolo di strategia permette ai partecipanti di scegliere tra diversi personaggi e affrontare avventure sempre diverse, rendendo ogni partita un viaggio emozionante verso la conquista del potere.

Al quarto posto si piazza Fortune and Glory, un gioco di avventura che richiama le atmosfere dei film d’azione degli anni ’30. I giocatori viaggiano per il mondo alla ricerca di manufatti leggendari, affrontando malvagi, pericoli e nemici che sembrano usciti da un film pulp. Se siete appassionati di avventure ad alto rischio, con inseguimenti mozzafiato e tensione al massimo, questo titolo è sicuramente un must-have.

Sul podio troviamo DungeonQuest, al terzo posto. Questo gioco di esplorazione di dungeon per 1-4 giocatori vi catapulta nel regno fantasy di Terrinoth, dove i giocatori devono affrontare pericoli e affrontare il leggendario Dungeon di Dragonfire. La tensione è alle stelle mentre i partecipanti cercano di accumulare ricchezze e sopravvivere alle insidie del dungeon, in una corsa contro il tempo e le mortali trappole.

Al secondo posto c’è Sub Terra II: Inferno’s Edge, un gioco cooperativo che porta i giocatori a esplorare un tempio vulcanico alla ricerca di un manufatto leggendario. L’intensità cresce con ogni mossa, poiché il vulcano minaccia di eruttare in qualsiasi momento, mettendo a rischio la vita dei giocatori. Lavorare insieme per sconfiggere i guardiani e sfuggire al pericolo è fondamentale per riuscire a ottenere l’ambito manufatto.

Infine, al primo posto della Superclassifica Show 2024, c’è Thunder Road Vendetta. Questo gioco di corse con veicoli modificati è il massimo per chi cerca un’esperienza di gioco adrenalinica. I giocatori si sfidano in corse pericolose, superando ostacoli, sparando colpi e facendo ogni cosa per restare in corsa. Con l’incredibile possibilità di chiamare l’elicottero quando le cose si fanno veramente difficili, questo gioco è una vera e propria corsa contro il tempo.

Questi dieci titoli rappresentano una selezione delle esperienze più coinvolgenti e variegate del 2024, ideali per chi cerca un gioco da tavolo che sfidi le proprie capacità, offra un’esperienza immersiva e, soprattutto, regali ore di divertimento in compagnia. Rilassatevi, scegliete il vostro preferito e, chi sa, magari riuscirete a indovinare quale sarà il vostro prossimo gioco preferito!