Doctor Who: ritrovati due episodi perduti della serie classica

Una notizia che ha fatto gioire e allo stesso tempo preoccupare i fan di Doctor Who: due episodi della serie classica, andati perduti negli anni ’60, sono stati ritrovati da alcuni collezionisti privati, ma potrebbero non essere mai resi pubblici. Si tratta di due puntate con il primo Dottore, interpretato da William Hartnell, che facevano parte di due storie diverse: The Crusade e The Daleks’ Master Plan.

Questi episodi sono tra i 97 che mancano all’appello dei 253 che compongono i primi sei anni della serie, dal 1963 al 1969.

La BBC, infatti, aveva l’abitudine di cancellare o riutilizzare i nastri su cui erano registrati i programmi, per risparmiare spazio o per vendere i diritti. Solo in seguito si rese conto del valore storico e culturale di queste opere, e iniziò a cercare di recuperarle, anche grazie all’aiuto di fan e archivi esteri.

Tuttavia, il ritrovamento di questi due episodi non è stato accolto con entusiasmo dalla BBC, che li considera ancora di sua proprietà, e che potrebbe intraprendere azioni legali nei confronti dei collezionisti che li detengono. John Franklin, un esperto di cinema e televisione, ha dichiarato di sapere dove si trovano gli episodi, ma di non poterli rivelare per rispetto della privacy dei proprietari, che sono terrorizzati dal fatto che possano essere confiscati o che possano incorrere in sanzioni.

Franklin ha spiegato che molti di questi collezionisti sono ex dipendenti della BBC, che hanno salvato i nastri quando stavano per essere distrutti, spinti dalla passione e dalla consapevolezza che si trattava di opere importanti. Tuttavia, la BBC ha una regola ferrea: non si può prendere nulla, anche se sta venendo gettato via. Franklin ha quindi lanciato un appello per una sorta di amnistia, che permetta di catalogare e salvare questi show televisivi, prima che vadano perduti per sempre.

I fan di Doctor Who, naturalmente, sperano di poter vedere un giorno questi episodi, che sono parte della storia della serie più longeva e di maggior successo della fantascienza. Negli ultimi anni, alcuni episodi perduti sono stati ricostruiti in versione animata, grazie alle tracce audio e alle foto scattate sul set. Ma nulla può sostituire le immagini originali, che rappresentano un tesoro inestimabile per gli amanti del Dottore

La serie Classica del Doctor Who

Doctor Who è una serie televisiva di fantascienza che ha per protagonista un alieno viaggiatore del tempo chiamato il Dottore. Il Dottore esplora l’universo a bordo del Tardis, una macchina capace di cambiare forma e di attraversare il vortice del tempo. Il Dottore è accompagnato da dei compagni di viaggio, di solito umani, con i quali vive avventure, affronta nemici e salva civiltà.

La prima puntata di Doctor Who è stata trasmessa il 23 novembre 1963, sulla BBC. Il titolo originale dell’episodio era An Unearthly Child (La ragazza extraterrestre) e faceva parte della prima stagione della serie classica, che durò fino al 12 settembre 1964. L’episodio introduceva il personaggio del Dottore, interpretato da William Hartnell, e i suoi primi compagni di viaggio: Barbara Wright, Ian Chesterton e Susan Foreman.

Il creatore di Doctor Who è Sydney Newman, un produttore televisivo canadese che ha ideato la serie nel 1963 insieme a C. E. Webber e Donald Wilson. Newman voleva creare una serie di fantascienza educativa e avventurosa, che potesse attrarre sia il pubblico giovane che quello adulto. Newman ha anche contribuito a definire le caratteristiche del protagonista, il Dottore, un alieno viaggiatore del tempo che cambia aspetto e personalità ogni volta che è in fin di vita. Newman ha lavorato come capo della sezione drammatica della BBC dal 1962 al 1967, supervisionando la produzione di diverse serie di successo, tra cui, appunto Doctor Who!

La serie originale di Doctor Who è composta da 26 stagioni, trasmesse dal 1963 al 1989, per un totale di 697 episodi. La serie è stata interrotta nel 1989 a causa del calo degli ascolti e della scarsità di fondi. Nel 1996 è stato realizzato un film per la televisione, che avrebbe dovuto essere il pilot di una nuova serie, ma che non ebbe successo. La serie è stata poi ripresa nel 2005 da Russell T Davies, con una nuova produzione e un nuovo cast.

Le serie originali del Doctor Who sono considerate tra le più importanti e influenti della storia della fantascienza e della cultura popolare. La serie ha introdotto numerosi concetti, personaggi e mostri che sono diventati iconici, come i Dalek, i Cybermen, i Signori del Tempo, il cacciavite sonico e il Tardis. La serie ha anche innovato dal punto di vista tecnico e narrativo, sperimentando diversi generi, stili e formati.

Tra le caratteristiche distintive delle serie originali del Doctor Who c’è la regenerazione del Dottore, ovvero il processo che gli permette di cambiare aspetto e personalità quando è in fin di vita. Questo espediente ha permesso alla serie di rinnovarsi nel tempo e di avere diversi attori nel ruolo del protagonista. Il primo Dottore è stato interpretato da William Hartnell dal 1963 al 1966, seguito da Patrick Troughton dal 1966 al 1969, Jon Pertwee dal 1970 al 1974, Tom Baker dal 1974 al 1981, Peter Davison dal 1982 al 1984, Colin Baker dal 1984 al 1986, Sylvester McCoy dal 1987 al 1989 e Paul McGann nel film del 1996.

Le serie originali del Doctor Who hanno avuto anche diversi spin-off, ovvero serie derivate che si focalizzano su alcuni personaggi o ambientazioni della serie principale. Tra gli spin-off più noti ci sono K-9 and Company (1981), che segue le avventure della ex compagna del Dottore Sarah Jane Smith e del suo cane robotico K-9; Torchwood (2006-2011), che racconta le vicende di una squadra segreta che si occupa di fenomeni alieni; The Sarah Jane Adventures (2007-2011), che riprende il personaggio di Sarah Jane Smith e dei suoi giovani alleati; e Class (2016), che si svolge in una scuola frequentata da alcuni studenti coinvolti in eventi soprannaturali.

Le serie originali del Doctor Who sono ancora oggi oggetto di studio, analisi e apprezzamento da parte di critici, studiosi e fan. La serie ha avuto un impatto significativo sulla cultura britannica e mondiale, ispirando altre opere di fantascienza e generando un vasto merchandising.

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