Piante velenose: cosa sono e come riconoscerle

Le piante velenose sono piante che contengono sostanze tossiche che possono provocare danni alla salute, anche gravi, se ingerite, inalate o toccate. In Italia, esistono circa 3000 specie di piante velenose, di cui circa 100 sono considerate particolarmente pericolose.

Tipi di piante velenose

Le piante velenose possono essere classificate in base al tipo di sostanza tossica che contengono. I principali tipi di sostanze tossiche sono:

  • Alcaloidi: sostanze organiche che pssono provocare una varietà di effetti, tra cui convulsioni, paralisi, coma e morte.
  • Glicosidi: sostanze che possono provocare irritazione, vomito, diarrea e, in alcuni casi, morte.
  • Pirolizidinici: sostanze che possono provocare danni al fegato e al sistema nervoso.
  • Saponine: sostanze che possono provocare irritazione alla pelle e alle mucose.
  • Toxine: sostanze che possono provocare una varietà di effetti, tra cui nausea, vomito, diarrea e, in alcuni casi, morte.

Sintomi di intossicazione da piante velenose

I sintomi di intossicazione da piante velenose variano a seconda della pianta e della quantità ingerita. I sintomi più comuni includono:

  • Nausea e vomito
  • Diarrea
  • Mal di testa
  • Crampi addominali
  • Vertigini
  • Confusione
  • Coma
  • Morte

Come riconoscere le piante velenose

Esistono alcuni accorgimenti che possono aiutare a riconoscere le piante velenose. In generale, le piante velenose presentano alcuni caratteri distintivi, come:

  • Foglie e fiori di colore vivace
  • Odore sgradevole
  • Tocco urticante

Tuttavia, non è sempre possibile riconoscere una pianta velenosa con certezza. Per questo motivo, è sempre consigliabile consultare un esperto prima di consumare o maneggiare una pianta che non si conosce.

Come comportarsi in caso di intossicazione da piante velenose

In caso di intossicazione da piante velenose, è importante intervenire rapidamente. Le seguenti misure possono aiutare a ridurre i danni:

  • Rimuovere il materiale vegetale ingerito dalla bocca
  • Provocare il vomito
  • Somministrare carbone attivo
  • Chiamare il 112

Prevenzione

Il modo migliore per evitare l’intossicazione da piante velenose è conoscerle e evitarle. È importante insegnare ai bambini a non toccare o mangiare piante che non conoscono. Inoltre, è consigliabile tenere le piante velenose fuori dalla portata dei bambini e degli animali domestici.

Nightshade: lo strumento che permette agli artisti di “avvelenare” le IA

Nightshade è uno strumento che permette agli artisti di modificare i pixel delle proprie opere prima di caricarle online, con l’obiettivo di “avvelenare” le intelligenze artificiali che le usano per addestrarsi. Queste modifiche sono invisibili all’occhio umano, ma causano problemi al modello IA, che non darà i risultati sperati.

Curioso che il nome Nightshade prenda spunto dalla Atropa Belladonna che è una pianta alta da 60 a 120 cm, con fusti eretti e foglie ovali o a forma di cuore. I fiori sono grandi e campanulati, di colore viola o lilla. I frutti sono bacche rotonde e nere.

Tutte le parti della pianta sono velenose, in particolare le bacche. I sintomi di avvelenamento da belladonna includono secchezza delle fauci, difficoltà a deglutire, visione offuscata, tachicardia e allucinazioni. In caso di avvelenamento, è necessario consultare immediatamente un medico.

La belladonna è stata usata per secoli a scopo medicinale e cosmetico. In passato, veniva utilizzata per trattare una varietà di condizioni, tra cui la febbre, il mal di testa e l’insonnia. Veniva anche utilizzata come cosmetico per dilatare le pupille e rendere gli occhi più grandi.

Oggi, la belladonna è ancora usata in medicina, ma solo per scopi specifici, come il trattamento dell’epilessia e del morbo di Parkinson. Non è più utilizzata come cosmetico.

Perché è importante?

Lo strumento nasce come risposta alle IA per gli artisti, in particolare per contrastare le aziende che usano le opere senza permesso. “Avvelenare” i modelli porta queste intelligenze artificiali generative a creare risultati inutilizzabili: per fare degli esempi, i cani diventano gatti, le auto diventano mucche e così via.

Come funziona?

Nightshade agisce modificando i pixel delle immagini in modo impercettibile, ma che può essere rilevato dalle IA. Il team di sviluppo ha testato lo strumento su Stable Diffusion, un modello IA di intelligenza artificiale generativa, e ha dimostrato che bastano 50 immagini per iniziare a creare problemi. Con 300 immagini, Stable Diffusion ha iniziato a creare gatti quando gli venivano chiesti cani.

Chi lo può usare?

Nightshade è uno strumento open source, quindi può essere utilizzato da qualsiasi artista. Lo strumento verrà integrato in Glaze, un altro strumento sviluppato dal team di Nightshade che permette agli artisti di “nascondere” il proprio stile dalle IA.

Quali sono i rischi?

Il team di sviluppo ha ammesso che c’è il rischio che Nightshade possa essere utilizzato per scopi malevoli. Tuttavia, è anche convinto che servirebbero migliaia di campioni per avvelenare a un modello reale e di grandi dimensioni.

Conclusione

Nightshade è uno strumento potente che può aiutare gli artisti a proteggere le proprie opere dalle IA. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei rischi associati al suo utilizzo.

Exit mobile version