Il Fast Food secondo i Romani

A molte persone degli anni 2000 vien naturale pensare che i Fast Food siano stati inventati da Ronald McDonald, un pagliaccio vestito di rosso e giallo che serve panini in ristoranti economici ma gustosi (!),tutti uguali, in tutto il mondo. In realtà il cibo veloce, consumato per strada e rapidamente, è un’invenzione che affonda le proprie radici ai tempi dell’Impero Romano. Nel mondo antico i poveri non avevano infatti cucine attrezzate, fornelli adatti o numerose stoviglie e pentole nelle quali cucinare. Accadeva perciò che esistessero i Thermopolium, dei veri e propri fast food che servivano pasti caldi ad un prezzo accessibile.

Nei lunghi banconi erano ospitate delle Giare ricolme di cibo, cui i clienti si avvicinavano per mangiare al banco. La parola stessa Thermopolium significa “Luogo in cui si vende qualcosa di caldo“. I Dolia erano i nomi dei vasi che contenevano le pietanze, e venivano riempiti una volta terminati dal cliente. Durante gli scavi archeologici, in un Thermopolium è stato rinvenuto un sacchetto di tela contenente circo mille monete romane, un’indicazione importante sul grado di popolarità che potevano avere questo tipo di ristoranti durante il loro periodo di attività.

A Pompei si trova il Thermopolium di Asellina, uno degli esempi più completi e meglio conservati di antico Fast Food. Durante gli scavi vennero ritrovate brocche, piatti e persino un bollitore d’acqua. Il piano terra del locale veniva utilizzato dagli avventori per bere e mangiare, mentre alcune scale portavano alle stanze in affitto del secondo piano. Il locale aveva un’ampia porta aperta sulla strada, un banco con i fori per i Dolia e diversi santuari dedicati a Mercurio, Bacco e Lares.Le camere al piano superiore potevano esser utilizzate per dormire, ma in molti sono convinti che si trattasse di un vero e proprio bordello, anche a causa del ritrovamento di scritte con moltissimi nomi di donne. Un’altra teoria vede le donne come schiave che lavoravano come bariste.

Altri esempi di Thermopolium giunti sino a noi si trovano ad Ercolano e Ostia.

di Annarita Sanna

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