La forma dell’Acqua (The Shape of Water)

La forma dell’acqua (The Shape of Water) è la sorprendente favola d’amore nata dal genio creativo del regista, sceneggiatore, produttore e scrittore messicano Guillermo Del Toro al cinema dal il 14 febbraio con 20th Century Fox. Il film ha vinto il Leone d’oro al miglior film alla 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e si è aggiudicato quattro Premi Oscar, su tredici candidature ricevute, vincendo il premio per il miglior film, il miglior regista, la migliore scenografia e la migliore colonna sonora.

Una fiaba sopra le righe ambientata sullo sfondo dell’America della Guerra Fredda nel 1962 che racconta la storia di Elisa, donna delle pulizie che lavora in un laboratorio scientifico di Baltimora. I suoi affetti sono Zelda, collega afroamericana in lotta per i suoi diritti, e Giles, vicino di casa omosessuale discriminato sul lavoro: una piccola costellazione di “diversi” circondata da mostri all’apparenza rassicuranti. Un giorno Elisa scopre che nel laboratorio vive in cattività una creatura anfibia di grande intelligenza e sensibilità. Condannata al silenzio e alla solitudine, la ragazza se ne innamora e progetta un piano folle per liberarlo.

Del Toro ideatore di creativi universi immaginativi ha voluto realizzare una leggenda senza tempo miscelando il tema dell’amore a quello crudo della guerra fredda. Il suo ambizioso progetto ha portato Elisa, la sua protagonista muta, a vagare attraverso scenografie epiche: dal laboratorio tenuto segreto dal governo americano dove lavora, all’umile e accogliente oasi rappresentata dall’accogliente appartamento che la protegge di notte poggiato sulla sala di un vecchio cinema del Maryland (Baltimora), che desterà l’attenzione della creatura anfibia che animerà il film e il cuore della sensibile donna.

La Forma dell'Acqua - The Shape of Water | Sul set del film Featurette HD | Fox Searchlight 2018

Dopo aver visionato innumerevoli materiali fotografici di archivio per la creazione delle scenografie, Del Toro ed il production designer Paul Austerberry hanno iniziato a dare vita all’universo visionario del regista. “Guillermo – ha raccontato Austerberry – ripete sempre che per prima cosa occorre creare un luogo ben radicato nella realtà in modo che diventi poi fantastico, quindi abbiamo tenuto conto del periodo storico in cui ha deciso di ambientare la storia. Il laboratorio in cui è situata la piscina coperta che ospita la creatura ha delle influenze high tech mantenendo l’aspetto di una sala degli orrori. Non volevamo un laboratorio sterile e luminoso, piuttosto l’idea era quella di realizzare un ambiente che creasse inquietudine – ha aggiunto – La stanza della creatura è un labirinto di condutture, canali e camere cilindriche”. Guillermo Del Toro voleva trasmettere l’idea di un’officina medioevale, non moderna, un luogo che fosse simile ad una prigione con catene e tavoli chirurgici; a sua volta Austerberry è addirittura ricorso a delle immagini di una casa di cura francese o a delle vecchie foto di architetture portoghesi che riproducevano mosaici di piastrelle i cui colori, verdi e blu, hanno ispirato il regista anche nelle fasi successive di realizzazione.

Guillermo del Toro, regista pluripremiato di numerosi film acclamati dalla critica (tra cui Il labirinto del faunoHellboy: The Golden Army e Pacific Rim), è anche autore di romanzi, tra cui ricordiamo la trilogia The Strain, scritta insieme a Chuck Hogan, divenuta una serie TV di successo su FOX, e la saga TrollHunters,  scritta insime a Daniel Kraus, che ha ispirato l’omonima serie TV su Netflix. Il suo ultimo film, La forma dell’acqua (The Shape of Water), ha vinto nel 2017 il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, e l’Oscar come miglior film nel 2018, oltre a due Golden Globe. Nel 2018 è uscito anche il libro La forma dell’acqua (TRE60), scritto in collaborazione con Daniel Kraus. Nel 2019 scrive con Cornelia Funke Il labirinto del fauno, pubblicato in Italia da Mondadori.

The Shape of Water potrebbe essere un prequel?

Il regista cinematografico Guillermo Del Toro si è allontanato dalla saga di Hellboy di Mike Mignola dopo il suo leggendario sequel “Hellboy II: Golden Army”, che non è andato benissimo al box office ma è un vero cult per gli appassionati. Ma questo non ha impedito ai fan di ipotizzare che il prossimo film del Toro, “The Shape of Water”, sia un prequel di Hellboy “sotto mentite spoglie”. Un rumor assolutamente non confermato ma i fan sono così desiderosi del ritorno di Guillermo Del Toro nel terzo capitolo della serie di Hellboy, che ogni appiglio “mediale” si trasforma in una “conferma fino a prova contraria”.

In effetti, dopo che Fox Searchlight ha pubblicato il trailer di “The Shape of Water”, un dramma gotico ambientato durante la guerra fredda in cui una donna muta (Sally Hawkins) crea un legame speciale con un umanoide anfibio (Doug Jones) detenuto in una struttura segretissima per esperimenti scientifici. A causa delle forti analogie visive tra la creatura di “The Shape of Water” e Abe Sapien di “Hellboy”, i social si sono scatenati alla ricerca di una possibile conferma sulla connessione tra i due personaggi. In effetti, oltre che assomigliarsi fisicamente, sono “interpretati” dallo stesso attore, entrambi sono ghiotti di uova, amano la musica classica e possono creare un forte legame telepatico.

Nel fumetto originale, Langdon Everett Caul, avventuriero ed esploratore dell’occulto dell’epoca vittoriana, viene trasformato in creatura anfibia simile al tritone chiamato Icthyo Sapien dopo l’incontro con una divinità dalle strane sembianze di una medusa chiamata Num-Yabisc. Caul viene in seguito catturato e rinchiuso in una vasca di acqua sigillata in un ospedale di Washington con un pezzo di carta trovato sulla capsula datato al giorno dell’assassinio di Abraham Lincoln. Viene in seguito trovato e portato nel Bureau of Paranormal Research and Defense (BPRD), al fianco di Hellboy e di Elizabeth Sherman. Dotato di forza fuori dal normale, estremamente agile ed adatto alla vita acquatica (può sopravvivere fuori dall’acqua, ma solo per brevi periodi e con aiuti meccanici), Abraham Sapien, soprannominato Abe, è anche un essere molto intelligente dotato sia di poteri telepatici sia psicometrici, che lo rendono un membro fondamentale del team. Per colpa del carattere calmo e molto riservato, più adatto alla tattica che all’azione, lui ed Hellboy si trovano spesso a scontrarsi e ad avere vedute molto distanti fra loro. Nonostante questo, i due sono molto amici, entrambi uniti dalla sensazione di emarginazione dal genere umano dovuta alla loro natura.

Ovviamente, in termini legali, non è possibile per Guillermo Del Toro di creare un prequel di Hellboy, anche perchè il reboot della serie, molto più crudo e violento, è già in sviluppo dal regista Neil Marshall, ma questo non ferma le speculazioni del fan (e neanche le nostre!) visto l’amore che tutti abbiamo per il personaggio di Abe!

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