Persepolis: il capolavoro autobiografico di Marjane Satrapi torna al cinema!

Il capolavoro d’animazione del 2007, candidato all’Oscar, “Persepolis! torna al cinema dal 4 marzo nella nuova versione in 4K curata direttamente dalla stessa regista/autrice Marjane Satrapi. Il titolo del film, basato sull’omonima graphic novel autobiografica scritta dalla Satrapi (che cura la regia del film insieme a Vincent Paronnaud), si riferisce all’antica città storica di Persepoli, simbolo di un passato glorioso e ormai perduto. Il film narra la vita di Marjane, una donna iraniana che cresce tra le rivoluzioni, le guerre, l’esilio e la ricerca di sé stessa. Il film è quasi interamente in bianco e nero, con alcuni tocchi di colore per evidenziare alcuni momenti chiave. L’animazione in 2D riproduce fedelmente i disegni originali della graphic novel, creando uno stile semplice ma efficace. La colonna sonora, composta da Olivier Bernet, mescola brani occidentali e orientali, riflettendo il contrasto tra le due culture.

Questa nuova release in altisssima risoluzione fa parte del progetto di distribuzione “Il Cinema Ritrovato al cinema:”  e offre al pubblico l’opportunità di vivere nuovamente vent’anni di storia attraverso gli occhi di una piccola iraniana. Il film segue il percorso di crescita, cambiamento e scoperta della protagonista mentre il suo paese affronta momenti di grande turbolenza politica. Marjane Satrapi, autrice dell’opera originale a fumetti, trasforma la sua autobiografia in sofisticate animazioni in bianco e nero, raccontando con ironia e sincerità il suo viaggio verso la libertà.

La storia inizia nel 1982, quando Marjane ha nove anni e vive a Teheran con la sua famiglia borghese e progressista. La bambina è curiosa, vivace e ribelle, adora Bruce Lee e sogna di diventare il prossimo Profeta. I suoi genitori sostengono i rivoluzionari islamici contro il regime dello Scià, ma presto si rendono conto che il nuovo potere non porta libertà ma oppressione. Marjane si avvicina alla politica grazie allo zio Anouche, un prigioniero politico comunista che le racconta la sua storia e le insegna a lottare per i suoi ideali.

Con lo scoppio della guerra tra Iran e Iraq, Marjane diventa adolescente e si ribella alle restrizioni imposte dal regime, ascoltando musica rock, indossando vestiti alla moda e frequentando ragazzi. I suoi genitori, preoccupati per la sua sicurezza, la mandano a Vienna, dove sperano che possa avere un futuro migliore. Ma l’esperienza europea si rivela difficile per Marjane, che si sente sola e spaesata. Nasconde la sua origine iraniana, prova a integrarsi in diversi gruppi sociali, ma non riesce a trovare il suo posto. Dopo una delusione amorosa e una grave malattia, decide di tornare in Iran.

Ormai ventenne, Marjane ritrova il suo paese cambiato dalla guerra e dal fondamentalismo. Si iscrive all’università d’arte, dove incontra Reza, un giovane grafico con cui si sposa. Ma il matrimonio si rivela infelice e soffocante. Marjane non sopporta le ingiustizie e le discriminazioni che subiscono le donne iraniane e continua a esprimere la sua personalità indipendente e anticonformista. Dopo aver rischiato l’arresto per aver disegnato una vignetta satirica sul regime, decide di lasciare definitivamente l’Iran e di trasferirsi in Francia.

Marjane Satrapi al pubblico della Cineteca di Bologna  ha dichiarato ricontestualizzando ‘Persepolis’ alla luce delle proteste che hanno scosso l’Iran dall’autunno del 2022:

“La ragazzina che vedete nel film e che crescendo diventerà la giovane donna che ero io quando ho lasciato il mio Paese, all’età di 23 anni, oggi non avrebbe mai lasciato l’Iran… Oggi quella ragazza sarebbe scesa in strada, avrebbe combattuto, forse avrebbe perso un occhio. All’epoca, noi eravamo così terrorizzati, che non ci azzardavamo a parlare. Ma questa nuova generazione non è spaventata, quel muro di paura è stato abbattuto, ormai è distrutto. Adesso la paura è dall’altra parte, sono loro ad avere paura di noi e fanno bene a essere spaventati. Ma soprattutto, devono temere questa nuova generazione”

Persepolis è un film che racconta una storia personale ma universale, quella di una donna che cerca la sua identità tra due mondi diversi e in conflitto. Il film mostra con ironia e sensibilità le difficoltà di crescere in un paese oppresso dalla violenza e dalla religione, ma anche la forza di resistere e di essere fedeli a se stessi. Il film è anche una testimonianza storica degli eventi che hanno segnato l’Iran negli ultimi decenni del XX secolo, visti attraverso gli occhi di una protagonista appassionata e coraggiosa. Persepolis è un capolavoro d’animazione che merita di essere visto e apprezzato da tutti coloro che amano il cinema e la libertà.

Fumetto e animazione in Medio Oriente di Serenella Di Marco

Serenella Di Marco presenta Fumetto e animazione in Medio Oriente – Persepolis, Valzer con Bashir e gli altri: nuovi immaginari grafici dal Maghreb all’Iran”  edito da Tunuè. Artisti e opere che raccontano il vicino, in senso geografico, ma lontano culturalmente, Medio Oriente. Al riparo dalla censura, le creazioni e le opere degli illustratori, registi, fumettisti di questa terra che ha affiscinato l’Occidente. I grandi successi di Marjane Satrapi, Ari Folman e gli altri grandi autori, fra giornalismo e narrativa, fumetto e animazione, denunciano e ci fanno conoscere un’intera civiltà che, oggi, è protagonista di enormi rivoluzioni.

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Persepolis. La graphic novel autobiografica di Marjane Satrapi

Persepolis (Persepolis. Histoire d’une femme insoumise) è un fumetto che racconta la storia di Marjane Satrapi, una donna iraniana. Scritto in lingua francese e disegnato dall’autrice stessa, questo lavoro è un mix tra storia e autobiografia. Attraverso gli occhi di Marjane, il fumetto offre un punto di vista unico sia sull’Iran che sull’Europa.

Il primo libro racconta la storia dell’infanzia di Marjane, una piccola ragazzina cresciuta in Iran. La sua famiglia è piena di ideali rivoluzionari, e fin da quando era piccola si è appassionata a molti libri, in particolare alla storia di Che Guevara, proprio nel momento in cui il trono dell’ultimo scià della dinastia Pahlavi stava vacillando. Marjane è persino parente lontana dell’ultimo scià della dinastia Qajar, che è stato spodestato dai Pahlavi. Si può dire quindi che sia cresciuta circondata da racconti di prigionieri politici come il nonno e lo zio, nonché dalla madre, che cerca di educarla seguendo gli ideali di un moderato femminismo. Peccato che la politica repressiva della Rivoluzione renda pericolose anche le pacifiche proteste di piazza.All’inizio Marjane frequenta una scuola mista bilingue, dove impara anche il francese. Ma quando il regime teocratico prende il sopravvento, le scuole straniere vengono chiuse e le classi miste abolite, favorendo invece la separazione dei sessi. Poco dopo, viene reimposto l’obbligo per le donne di indossare in pubblico il chador o alternativamente un ampio fazzoletto scuro che copra i capelli, il cosiddetto hijab. Marjane e le sue compagne di classe non sono molto contente di questa nuova imposizione.

Nel frattempo, il nuovo regime aumenta le pressioni e il controllo sulla vita privata delle persone. La madre di Marjane inizia a portarla in piazza per protestare insieme ad altre donne contro le restrizioni imposte dal governo islamico. Tuttavia, scoprono presto che i Pasdaran, ovvero gli agenti della polizia religiosa, non sono meno brutali del vecchio esercito dello scià quando si tratta di reprimere le proteste contro il regime. Così, i genitori di Marjane decidono di lasciare l’Iran e di concedersi una lunga vacanza in Italia e in Spagna, portando anche la figlia con loro. Il fatto curioso è che proprio mentre sono in Europa, scoppiò la guerra tra Iran e Iraq. Quando tornano in patria, Marjane vive il conflitto con grande patriottismo, anche se non condivide la propaganda con cui il regime degli ayatollah cerca di instillare nei bambini e nei ragazzi gli ideali di sacrificio e martirio per la Patria.

La guerra ha rafforzato il regime, almeno agli occhi della popolazione, grazie anche alla propaganda, che continua ad essere veicolata attraverso le scuole. Marjane si scontra spesso con le sue insegnanti, che sono ferventi sostenitrici della Rivoluzione e attentamente proibiscono alle ragazze di truccarsi o indossare gioielli. Marjane è sempre pronta con le sue risposte taglienti, il che, anche se rende i suoi genitori orgogliosi, li preoccupa. Così, la spingono a trasferirsi in Europa, in Austria, per allontanarla dal regime. E così si conclude il primo volume della serie.

Persepolis si concentra principalmente sull’Iran e sulla sua evoluzione dopo la rivoluzione islamica. Marjane ci guida attraverso i mutamenti che il Paese ha sperimentato, mostrando come questi abbiano influenzato la vita delle persone, soprattutto delle donne. Ma non si limita solo all’Iran, il fumetto esplora anche il mondo occidentale attraverso gli occhi di un’adolescente costretta ad abbandonare il suo Paese natale e affrontare una dittatura oppressiva. Ciò che rende Persepolis interessante è che offre una prospettiva diversa rispetto ai libri di storia occidentali. Marjane ci mostra il suo Paese dall’interno, un punto di vista vicino al cuore degli eventi che si sono svolti. Le disegnazioni, nonostante l’autrice non sia una fumettista di professione, sono estremamente espressive e adatte a raccontare la storia di Persepolis.

In Italia, Persepolis è stato pubblicato inizialmente in quattro volumi da Edizioni Lizard tra il 2002 e il 2003. A causa del grande successo ottenuto, è stato successivamente ristampato in due tomi dalla Sperling & Kupfer nel 2003 e nel 2004. Nel maggio 2007, Edizioni Lizard ha deciso di pubblicare l’edizione integrale in un unico volume.

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