Una pallottola spuntata, il reboot con Liam Neeson uscirà il 15 luglio 2025

Il tanto atteso reboot del classico cult Una pallottola spuntata è finalmente in arrivo al cinema il 15 luglio 2025, e i fan della saga possono già fare leva su un cast di prim’ordine. La notizia di Liam Neeson nel ruolo del leggendario tenente Frank Drebin ha scatenato aspettative ed entusiasmo tra il pubblico, che non vede l’ora di vedere l’attore in un ruolo comico così importante.

Il progetto di riportare Frank Drebin sul grande schermo è iniziato nel lontano 2013 quando la Paramount ha annunciato di voler dare nuova vita alle avventure del detective interpretato originariamente da Leslie Nielsen. La scelta di Liam Neeson per il ruolo principale è stata accolta con favore, considerando la sua versatilità e il talento dimostrato in molteplici generi cinematografici, non solo quelli d’azione.

Recentemente, Neeson ha espresso la sua aprensione riguardo al progetto, ammettendo di essere nervoso all’idea di affrontare un ruolo comico così impegnativo. Tuttavia, il talento e la professionalità dell’attore lasciano ben sperare per un’interpretazione all’altezza dell’originale. Il regista Akiva Schaffer, noto per il suo lavoro su Vite da popstar e Cip&Ciop agenti speciali, è stato elogiato per il lavoro svolto sulla sceneggiatura insieme a Dan Gregor e Doug Mand, e si prevede un risultato degno del culto attorno a Una pallottola spuntata.

Non solo Liam Neeson brillerà nel film, ma anche l’aggiunta di Pamela Anderson al cast è stata accolta con grande interesse. L’attrice e icona degli anni ’80 e ’90 interpreterà l’interesse amoroso del protagonista, ruolo che in passato era stato di Priscilla Presley. La sua Jane Spencer è un personaggio fondamentale per il tono comico e romantico della serie, e l’inserimento di Anderson promette di portare nuova vita a questa dinamica intrigante.

Paul Walter Hauser, noto per i suoi ruoli in Black Bird e Richard Jewell, si aggiunge al cast nel ruolo del capitano Ed, precedentemente interpretato da George Kennedy. L’attore è molto apprezzato per le sue performance e la sua presenza nel film aggiunge ulteriore interesse e profondità al progetto.

Il reboot di Una pallottola spuntata sembra promettere un mix di azione, comicità e romanticismo, mantenendo viva la tradizione del classico originale. Con un cast stellare e un’equipe talentuosa dietro le quinte, i fan possono prepararsi ad un’avventura che celebra il passato mentre guarda al futuro del genere comico.

Pam & Tommy: il trailer della serie

Oggi, Disney+ ha diffuso il full trailer della serie originale Pam & Tommy. L’attesissima serie drama debutterà tra due settimane, con i primi tre episodi disponibili dal 2 febbraio su Star all’interno di Disney+. I successivi episodi arriveranno a cadenza settimanale.

Disney+ | Pam & Tommy - In Esclusiva dal 2 Febbraio

Ambientata nei primi tempi della diffusione di Internet, quando ancora non c’erano regole, Pam & Tommy è basata sull’incredibile storia vera del sex tape di Pamela Anderson (Lily James, Yesterday) e Tommy Lee (Sebastian Stan, The Falcon & the Winter Soldier). Rubato dalla casa della coppia da un operaio scontento (Seth Rogen, Non succede, ma se succede…), il video si trasformò da semplice curiosità, attraverso scambi clandestini di videocassette, a un vero e proprio scandalo mondiale quando arrivò sul web nel 1997. La serie originale composta da otto episodi è una storia d’amore, di crimine nonché un racconto ammonitore che esplora il rapporto tra privacy, tecnologia e celebrità, rintracciando le origini della nostra attuale era della Reality TV in un nastro rubato visto da milioni di persone, che in realtà era destinato solo ai due protagonisti.

Disney+ | Pam & Tommy - Disponibile dal 2 Febbraio

 
Gli executive producer di Pam & Tommy sono Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver e Alex McAtee per Point Grey; Megan Ellison, Sue Naegle e Ali Krug per Annapurna. La serie è scritta dagli executive producer Rob Siegel e DV DeVincentis e diretta dall’executive producer Craig Gillespie. Anche Dylan Sellers, Dave Franco, Chip Vucelich e Sarah Gubbins sono executive producer.
 
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Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan

Prego tu viene vedere mio film.

“Il film più divertente della stagione”

“ Ricompaiono le ambulanze, attenzione si ride a crepapelle”.

“ battute folgoranti”

Ma dove… Forse sono in quella cerchia di persone che non ha capito molto il film… Pensavo fossi da solo ma poi ho sentito di persone che uscivano dalla sala un po’ irritati. Forse vittime dalla pubblicità ingannatoria.  Un po’ la cosa mi ha infastidito perché sono andato a vederlo con tutte le buone intenzioni, cioè ero pronto a ridere, a farmi portare via dall’ambulanza, a farmi esorcizzare come diceva la pubblicità. Ero pronto a tutto. Poi più le battute andavano avanti e più dicevo: <non mi fa ridere>, secco. Una figura nella sala cominciava a scivolare dalla poltrona, quella figura ero io. Mi dimenavo cercando di ridere sottosforzo dove pensavo ci fosse la battuta. Poi mi giro in sala e nessuno rideva a crepapelle come diceva la pubblicità. Nessun infermiere, né galoppini si intravedevano nella sala. Qualche volto annoiato però si.

Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan  o più semplicemente “Borat” è commedia del 2006 con la regia di Larry Charles, interpretata da Sacha Baron Cohrn, Ken Davitian, Pamela Anderson. Presentato fra gli Eventi speciali della Festa del Cinema di Roma 2006, è uscito nelle sale italiane il 2 marzo 2007. Nonostante le controversie e le numerose accuse di antisemitismo ricevute, il film è stata una delle commedie di maggior successo del 2006. Globalmente ha incassato 262,6 milioni di dollari, contro un budget di 18 milioni di dollari.

Eppure … chhi va a vedere Borat non ride, ridacchia. Le battute sono carine, le scenette che ci propina questo insolito giornalista sono simpatiche. Ma tutte cose già viste, semplicemente accendendo la tv.Vi ricordate candid camera? Qualcosa del genere. Pensare che l’attore di questo fake-documentary – prima si chiamavano cosi  ora li chiamano mockumentary –  si è aggiudicato anche un Golden Globe per la sua interpretazione, che indiscutibilmente è grandiosa.

Badate bene non penso che sia un brutto film. Se fossi un timorato della corona, questo Kristo ( prima incarnazione del personaggio di Borat), personaggio del famosissimo comico inglese, già visto nel video di Madonna interpretare il personaggio di Ali G ( da cui anche il film omonimo) sicuramente mi farebbe sganasciare dalle risate. Tutto ciò in tv, al cinema sembra qualcosa di già visto, in alcuni tratti mi sembra quasi di vedere il paffutello Moore aggirarsi per le strade Americane. Un prodotto televisivo trapiantato al cinema, a volte non bisogna sottovalutare le potenzialità del mezzo: in tv sicuramente Borat sarà un successo, ma al cinema è sicuramente una mezza riuscita. Il film piace, ma tiepidamente, nessuna escalation, anche la scena più divertente del film, quella in cui il collaboratore di Borat mette in pratica pensieri licenziosi sull’adorata Pamela non porta il sorrisometro al massimo.  Senza ombra di dubbio è  un film consigliatissimo, la sottile ironia di Borat riesce a catturare sicuramente lo spettatore, anche se lo abbiamo capito che  il “ Life style” americano non è dei migliori.

Allora io con chi me la prendo… Con la pubblicità ingannatoria. Se ci pensate da un po’ di tempo, quando esce un film si tende a pomparlo di più; già prima di uscire il film ha scalato le classifiche, è il più bel film mai fatto nella storia, fa più ridere di, o più pauroso di … Se ci fosse un po’ più di sincerità da parte di questi pubblicitari, o almeno qualche idea un po’ più originale?  Prima, quando usciva un film, era sempre accompagnato da una frase accattivante tipo “Alien nello spazio nessuno ti può  sentire urlare”, o qualcosa del genere. Un po’ di fantasia ragazzi! In fondo siete voi i creativi, no?

di Giulio Cangiano

 

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