Dinosauri: nomi “non inclusivi”? La polemica woke infuria

Paleontologi divisi sulla richiesta di cambiare i nomi di alcuni dinosauri perché considerati troppo maschili o legati al colonialismo.

Nomi controversi:

Un team di paleontologi ha identificato 89 nomi di dinosauri potenzialmente offensivi su un totale di 1.500. Tra i “problemi” individuati: nomi legati a razzismo, sessismo, colonialismo o figure controverse. L’obiettivo è quello di creare sistemi di denominazione più rigorosi e inclusivi.

Critiche alla proposta:

Il numero di nomi “problematici” è relativamente basso (meno del 3%). Cambiarli sarebbe un’impresa costosa e di dubbia utilità. Meglio concentrarsi sulla ricerca e sulla divulgazione scientifica.

Eponimi e stereotipi:

Negli ultimi anni è aumentato l’uso di nomi di persone per battezzare i dinosauri. L’87% di questi nomi è al maschile, perpetuando stereotipi di genere. I ricercatori suggeriscono di utilizzare nomi basati sulle caratteristiche fisiche degli animali.

ICZN: buonsenso o conservatorismo?

La Commissione Internazionale per la Nomenclatura Zoologica non sembra intenzionata a cambiare i nomi esistenti. Una decisione che alcuni considerano di buonsenso, altri di conservatorismo miope.

Dibattito aperto:

La questione dei nomi “non inclusivi” dei dinosauri è destinata a far discutere. Paleontologi, storici, linguisti e appassionati di dinosauri sono chiamati a confrontarsi per trovare una soluzione equilibrata.

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