Che cosa hanno in comune Napoleone e Nintendo?

Domani, 5 maggio 2021, ricorrono i 200 anni dalla morte di Napoleone. Non molti sanno che c’è un’inaspettata curiosità che lega questo personaggio storico e Nintendo: tutto nasce da un particolare mazzo di carte da gioco giapponesi, le Hanafuda, raffigurante sulla confezione proprio l’”uom fatale”. In occasione di questa ricorrenza, gli appassionati possono scoprire le affascinanti carte che hanno fatto la storia di Nintendo grazie al videogioco 51 Worldwide Games per Nintendo Switch.

Bisogna fare un lungo passo indietro al 1889, anno di fondazione dell’azienda da parte di Fusajiro Yamauchi. Quella che tutti oggi conoscono come l’azienda che ha dato vita al mitico Super Mario e a console da gioco storiche come il Game Boy, aveva ai tempi un business interamente basato sulla produzione delle Hanafuda, una tipologia di carte da gioco giapponesi che hanno fatto la fortuna della casa di Kyoto. Nintendo ha prodotto mazzi di carte per decenni, e non molti sanno che continua a farlo tuttora, ma tra quelli che hanno avuto più successo e che hanno giocato un ruolo fondamentale nella sua storia c’è indubbiamente il cosiddetto Daitouryou, parola che si può tradurre dal giapponese con “presidente”. Questo mazzo ha una particolarità davvero curiosa: la confezione presenta un inconfondibile ritratto di Napoleone. Una scelta bizzarra e di cui, ancora oggi, non si conoscono le motivazioni, ma che ha reso davvero iconico questo mazzo, tanto che, nel 2015, Nintendo ha scelto di rendergli omaggio in occasione 30° anniversario di Super Mario Bros. con una versione che raffigura l’idraulico baffuto più famoso di sempre in versione Napoleone.

Nell’anniversario dei 200 anni dalla sua morte, i giocatori possono scoprire le Hanafuda di Napoleone con 51 Worldwide Games per Nintendo Switch e Nintendo Switch Lite.  Si tratta di una ricca collezione di classici senza tempo che farà la gioia di chi ama divertirsi in compagnia. Da giochi già in auge nell’antichità a classici dei giorni nostri, passando per rilassanti solitari e frenetici giochi di sport, è possibile scoprire passatempi che hanno influenzato le civiltà di tutto il mondo. Il videogame ha un’ampia varietà di giochi con cui divertirsi in multiplayer locale e online, ma anche diverse modalità che i giocatori possono usare per divertirsi da soli o con tutta la famiglia. La console, per esempio, può essere posizionata piatta sul tavolo, tra i partecipanti, per trasformarsi in un vero e proprio tabellone di gioco virtuale in alcune sfide testa a testa.

I giocatori possono anche connettere fino a quattro sistemi tramite comunicazione locale per divertirsi insieme con i titoli preferiti come Texas Hold ‘em, o andare online per giocare con amici o sfidare rivali in tutto il mondo. Con la modalità Mosaico, è possibile collegare fino a quattro console tramite comunicazione locale e allinearle per formare una grande area di gioco. Le console possono anche essere disposte in modi diversi per variare il layout. A seconda del gioco, è possibile anche sperimentare diverse opzioni di controllo come i pulsanti e i controlli touch o i controlli di movimento per giochi come Bowling o Freccette.

Nintendo da laboratorio di carte a produttore di videogiochi

Nintendo si è da sempre occupata di giochi, ma non sempre di tipo elettronico. Fusajiro Yamauchi fondò la compagnia Nintendo Koppai nel 1889 come produttore di carte hanafuda (carte dei fiori), gioco particolarmente in voga nell’Impero nipponico tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

Il Sito Web “Meiji 150-nen Kyoto no Kiseki” (150 anni di Meiji: Kyoto’s Wonders), da martedì, ha diffuso delle foto che raffigurano il quartier generale della compagnia, 129 anni fa.  Il Periodo Meiji (明治時代 Meiji jidai?, “periodo del regno illuminato”) è un momento storico del Giappone che comprende i 44 anni di regno dell’Imperatore Mutsuhito. Questo periodo va dal 23 ottobre 1868 al 30 luglio 1912.
Yamauchi fu adottato dal capo di una società di commercio all’ingrosso di calce, che divenne produttore di cemento quando lo ereditò. Nel 1889, trasformò una casa vuota a Kyoto, nel quartier generale della sua compagnia. Il successo dell’iniziativa è tale che Yamauchi dovette assumere altro personale. Nel 1929, dopo quarant’anni alla direzione del proprio laboratorio artigianale e dopo aver perseguito varie strategie commerciali e aver cambiato nome, la compagnia divenne il produttore di videogiochi che conosciamo oggi. La direzione passò a Sekiryo Yamauchi, marito della figlia primogenita,  sotto la sua direzione, Nintendo (che nel frattempo era divenuta una vera e propria fabbrica, automatizzando gran parte del processo di produzione) allarga ulteriormente i propri orizzonti produttivi e commerciali.

La fotografia qui sotto descrive la compagnia ed elenca la sua posizione. Si  menziona anche “Marufuku Co. Ltd.”, azienda di distribuzione creata nel 1947.

Cenni di storia

Nel 1953, alla morte di Sekiryo, la carica di presidente di Nintendo –  passa nelle mani di Hiroshi Yamauchi, che, nel corso di un viaggio negli Stati Uniti realizza che il settore delle carte da gioco non ha futuro.

Nel 1959 Nintendo chiude un accordo con Disney per produrre e distribuire in Giappone carte da gioco con personaggi della casa cinematografica statunitense. Dal 1964 in poi Nintendo “presta il suo nome” per catene di alberghi a ore, società di taxi, cibo e un’aspirapolvere.
Nella seconda metà degli anni ’60 Nintendo concentra tutti i suoi sforzi nella produzione di giocattoli: un settore non molto grande, nel Giappone del secondo Dopoguerra, in questo momento è di vitale importanza l’ingegnere Gunpei Yokoi: padre di “The ultra hand”, mano estendibile, primo successo commerciale di Nintendo nel settore dei giocattoli. Gunpei ricoprì un ruolo fondamentale nello sviluppo di giocattoli elettronici. Tra i vari giochi sviluppati da Nintendo in questo periodo, troviamo Nintendo Beam gun game, pistola-giocattolo che permetterà l’ingresso nel mondo dei videogames e “antenata” della ben più celebre “NES Zapper”. Si apre così la strada delle console con la produzione nel 1971 di una pistola-giocattolo per la Magnavox Odissey, prima console gioco a sbarcare sul mercato internazionale. Arrivano sul mercato i primi videogiochi Nintendo, tanto nel settore casalingo, quanto nel settore dei videogame arcade per sale giochi e centri commerciali.

A inizio anni ’80 Nintendo abbiamo i primi giochi elettronici tascabili (Game&Watch). Segue poi la Famicom (computer e family ossia, “computer da famiglia”), che fa il suo esordio sul mercato giapponese nel 1983, vendendo centinaia di migliaia di esemplari nel giro di pochi giorni, ritirata però dal mercato per un difetto, fu rimpiazzata da Nintendo Entertainment System. Passiamo agli anni ’90 con il videogioco tascabile Game Boy e Super Nintendo Entertainment System, o SNES. Menzione al volo per le recenti per Wii e Wii U, che però corrispondono alla fase calante della Nintendo.

Tornando al discorso principale il progetto “Meiji 150-nen Kyoto no Kiseki”, mira a preservare la storia di Kyoto, dall’inizio del periodo Meiji nel 1868 fino ad oggi.

Exit mobile version