Stranger Things V: il finale sarà diretto da Frank Darabont

La notizia ha fatto il giro del web in poche ore: Frank Darabont, il celebre regista di film come “The Shawshank Redemption” e “The Green Mile”, sarà il responsabile della regia dell’episodio finale della quinta e ultima stagione di Stranger Things, la serie cult di Netflix ambientata negli anni ’80.

La conferma è arrivata direttamente dal colosso dello streaming, che ha pubblicato sui suoi account social un post che annuncia l’avvio delle riprese di questa attesissima stagione, accompagnato da una foto che ritrae il cast al gran completo.

Nella foto, possiamo ammirare le giovani star della serie, come Millie Bobby Brown, Finn Wolfhard e Caleb McLaughlin, che hanno conquistato il pubblico con le loro interpretazioni di Undici, Mike e Lucas, i coraggiosi ragazzi che si trovano ad affrontare le minacce provenienti dal misterioso mondo parallelo chiamato “sottosopra”.

Accanto a loro, ci sono gli attori più esperti, come Winona Ryder e David Harbour, che impersonano Joyce Byers e Jim Hopper, i due adulti che si ritrovano coinvolti nelle vicende soprannaturali che sconvolgono la piccola cittadina di Hawkins, nell’Indiana.

Tra le novità di questa stagione, spicca la presenza di Linda Hamilton, l’iconica Sarah Connor del franchise di “Terminator”, che avrà un ruolo importante nella trama, ancora avvolta nel più stretto riserbo.

Nella foto, vediamo il cast riunito intorno a un tavolo, intento a leggere i copioni insieme ai fratelli Duffer, i geniali creatori della serie, che hanno saputo mescolare elementi di fantascienza, horror e avventura, con un forte richiamo alla cultura pop degli anni ’80.

L’atmosfera che si respira è di grande entusiasmo e energia, segno che il team è pronto a lanciarsi in questa nuova sfida, che si preannuncia come la più grande e ambiziosa di tutta la serie.

Infatti, secondo quanto dichiarato dai fratelli Duffer, la quinta stagione sarà un vero e proprio ritorno alle origini, con uno stile più vicino a quello della prima stagione, che ha fatto innamorare i fan di tutto il mondo.

Le interazioni tra i personaggi, soprattutto tra Undici e i suoi amici, saranno più intense e profonde, e ci faranno rivivere le emozioni dei primi episodi. Al tempo stesso, la trama sarà ricca di colpi di scena e momenti epici, che porteranno a una conclusione degna di questa incredibile storia.

Ma non tutto finirà qui. I fratelli Duffer hanno infatti lasciato intendere che ci potrebbero essere degli spin-off che continueranno a esplorare l’universo del sottosopra e i suoi segreti anche dopo la fine della serie principale. Quindi, anche se dovremo salutare Dustin, Lucas, Undici, Hopper e gli altri, non dovremo rinunciare a questo affascinante mondo.

L’unica incognita riguarda la presenza di Shawn Levy, uno dei registi più importanti della serie, che ha diretto alcuni degli episodi più memorabili, come il primo e il nono della prima stagione, e il quarto e il sesto della seconda. La sua abilità nel creare atmosfere suggestive e coinvolgenti è stata molto apprezzata dai fan, che sperano di vederlo ancora all’opera nell’ultimo capitolo di questa avventura.

Per ora, non ci resta che attendere con impazienza ulteriori novità sulla quinta e ultima stagione di Stranger Things. Siamo certi che gli appassionati sono curiosi di scoprire cosa si nasconde dietro le porte del sottosopra e come si concluderà questa fantastica storia.

E’ IT il mostro di Stranger Things2?

Del fatto che la serie Stranger Things, nonostante i protagonisti siano praticamente dei bambini, stia avendo un grandissimo successo tra gli adulti, grazie anche alle citazioni in esso contenute, se ne è parlato tanto. Con la seconda stagione, anch’essa molto approvata, sono iniziate a venir fuori alcune teorie che avvicinerebbero la serie dei fratelli Duffer al film IT, uscito al cinema più o meno nello stesso periodo della seconda stagione di Stranger Things. Cavalcando l’onda del nuovo film, avente per protagonisti, come già sappiamo, adolescenti appartenenti alla “classe dei perdenti”, che si vedono  costretti a combattere questa misteriosa entità malvagia, si iniziano a far strada nella testa dei fan, o semplicemente degli appassionati, varie idee di possibili collegamenti, non solo semplici analogie.

Nella seconda stagione, il personaggio di Bob Newby (Sean Astin), rivela che da piccolo era perseguitato da un clown cattivo quando viveva nel Maine, scomparso solo quando Bob decide di affrontare le sue paure. In un’intervista al New York Times del 2016 Matt Duffer, sceneggiatore di Stranger Things 2, ha ammesso di aver sempre avuto paura dei clown, la qual cosa gli creava problemi non indifferenti durante i party. L’aver visto, nel 1990 l’IT di Tim Curry, insieme ai suoi amici ha finito di sconvolgerlo. Da qui l’idea di Bob di trasferirsi nel Maine: “Sarebbe bello che Bob suggerisse di trasferirsi nel Maine, proprio dove abita Stephen King’. Lo scrittore esiste in questo mondo. Alcuni personaggi hanno letto i suoi libri. Ma Bob sicuramente no. Non è affatto interessato a Stephen King perché odia quel tipo di storie.”

Continuando a scavare nel profilo Twitter StrangerFact si legge che la battuta di dialogo di Finn Wolfhard (Richie in IT e Mike in Stranger Things): “Oh S*it What happened you?” è pronunciata allo stesso modo sia nel film di Andres Muschietti che nella serie Netflix. Quindi, in sostanza, quello che si evince è che l’universo dove si colloca Pennywise sarebbe lo stesso del “sottosopra”. Questa sembrerebbe davvero più una coincidenza che altro, anche perché la frase, sebbene uguale e pronunciata dallo stesso attore, si riferisce a due contesti profondamente diversi.

Per quanto mi riguarda, i legami sicuramente ci sono, visto anche l’entusiasmo dimostrato da Stephen King in persona nei confronti della serie, e tutti sappiamo bene che lo scrittore ha duramente criticato la rappresentazione dello Shining di Kubrik, salvo poi inserirlo nella lista degli horror “che hanno dato un contributo peculiare al proprio genere”. Non posso dire che effettivamente l’ultimo mostro con cui si chiude la seconda stagione di Stranger Things, non possa essere davvero una proiezione di IT, nella sua forma reale e finale. Sicuramente sarebbe entusiasmante, ma preferirei non sbilanciarmi troppo e attendere con curiosità la terza stagione. Ricordiamoci, però, che la miniserie termina con la risata di IT subito prima dei titoli di coda…

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