DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato a ottobre al cinema

Mio padre è una tachipirina per l’anima!

Cristiano De André

“DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato”, il film documentario diretto da Roberta Lena, prodotto da Intersuoni, Nuvole Production e Nexo Digital, verrà presentato in anteprima come evento speciale nella sezione Fuori Concorso della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per approdare poi nei cinema italiani solo il 25, 26, 27 ottobre.

Il film si basa sul concerto/spettacolo del concept-album di Fabrizio De André che il figlio Cristiano – apprezzato sullo stesso palco sia dal pubblico che dal padre Fabrizio – ha sapientemente riarrangiato e portato in tour con grande successo per due anni.

Alla base di “DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato” ci sono musica, documenti inediti e la partecipazione esclusiva di Cristiano De André, Dori Ghezzi e Filippo De André. La regista Roberta Lena (già autrice dello spettacolo/concerto) indaga, attraverso la memoria di Cristiano, il suo rapporto col padre, fornendoci uno sguardo diverso sul grande cantautore e una visione contemporanea di un’opera che rappresenta un’eredità artistica e politica per ognuno di noi.

Dal fulcro dell’opera, vengono svelati le memorie mai confessate, i sentimenti che hanno ispirato la creazione, la comunità di artisti e amici che sono diventati famiglia: i grandi artisti di quel tempo che riempivano la casa di Portobello in Sardegna, dove l’album è stato in parte concepito e che circondavano il bambino Cristiano. Nel film tutte le vicende di Faber, filtrate dalla memoria del figlio, appaiono improvvisamente arricchite, approfondite dal più forte dei legami, fino a diventare un racconto completamente inedito, per contenuti e carica emotiva. Una sorta di biografia, attraverso il rapporto speciale tra padre e figlio, del loro comune sentire, del loro comune pensiero sociale, delle sofferenze condivise, fino ad arrivare a un riconoscimento totale e alla simbiosi, al passaggio di testimone, all’eredità.

“Voi non avete fermato il vento gli avete fatto perdere tempo” diceva Fabrizio De André rivolto al potere parlando di cosa era rimasto del ’68. E aggiungeva che la creazione dell’album “Storia di un impiegato” – scritto nel 1973 con Giuseppe Bentivoglio e Nicola Piovani – gli aveva fatto compiere la sua più grande rivoluzione: “Già è stato difficile da borghese diventare anarchico, ma il vero lavoro è stato da individualista diventare collettivista”. Per questo, il film esplora il conflitto atavico che è stata la rivoluzione di Fabrizio e che è diventata quella di Cristiano, con uno sguardo ai nuovi movimenti sociali del mondo in quegli anni e a quelli del mondo contemporaneo. 

Dopo l’anteprima veneziana, “DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato” sarà distribuito al cinema da Nexo Digital solo Il 25, 26, 27 ottobre in collaborazione con i Media Partner Radio Capital, MYMovies.it e Rockol.it

DEANDRÉ#DEANDRÉ. STORIA DI UN IMPIEGATO al cinema il 25, 26, 27 ottobre

Fabrizio De André – Principe Libero

Dai produttori di “La meglio gioventù” arriva in anteprima nazionale al cinema solo il 23 e il 24 gennaio “Fabrizio De André – Principe Libero”. Un appuntamento unico che porta sullo schermo la vita di un artista che ha segnato la storia della canzone e della cultura italiana. Un appuntamento unico per tutti coloro che l’hanno amatoRegia di Luca Facchinicon Luca Marinelli, Valentina Bellè, Elena Radonicich, Davide Iacopini, Gianluca Gobbie con la partecipazione straordinaria di Ennio Fantastichini.  «Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare». C’è una citazione del pirata britannico Samuel Bellamy iscritta nelle note di copertina di uno dei dischi più belli di Fabrizio De André, “Le nuvole”. E a questa frase si ispira il titolo di FABRIZIO DE ANDRÉ. PRINCIPE LIBERO, il biopic a lui dedicato in arrivo sul grande e sul piccolo schermo in concomitanza con i due anniversari che ne racchiudono il viaggio: quello della scomparsa, l’11 gennaio 1999, e quello della nascita, il 18 febbraio 1940.

Coprodotto da Rai Fiction e Bibi Film, scritto da Francesca Serafini e Giordano Meacci e diretto da Luca Facchini, interpretato da Luca Marinelli (nel ruolo di Fabrizio De André), Valentina Bellé, Elena Radonicich, Davide Iacopini, Gianluca Gobbi e con la partecipazione straordinaria di Ennio Fantastichini, Fabrizio De André – Principe Libero sarà nei cinema italiani per due soli giorni, il 23 e 24 gennaio, distribuito da Nexo Digital (elenco sale a breve su www.nexodigital.it), e andrà in onda a febbraio su Rai1. Un appuntamento imperdibile per tutti coloro che hanno amato e amano ancora oggi le sue canzoni e un’opportunità straordinaria per godere di quella che Fernanda Pivano ha definito “la voce di Dio”. “Principe” e “libero”, due parole che, accostate, raccontano molto bene De André: il magnetismo e il naturale distacco di un principe, sempre pronto a raccogliere e ad appassionarsi alle storie dei diversi, degli ultimi, dei diseredati, e a farne parabola, canzone, preghiera; la ricerca della libertà e il racconto di un viaggio fatto “in direzione ostinata e contraria”, per usare i versi di una sua canzone, che lo hanno reso il testimone e il cantore dell’uomo e della sua divina imperfezione, promuovendone valori come la tolleranza, il perdono, la comprensione, il rispetto, l’amore.
Se queste sono le caratteristiche universalmente note dell’arte di Fabrizio De André, ciò su cui si concentra Fabrizio De André – Principe Libero è l’umana avventura del suo protagonista: dall’infanzia ai capolavori della maturità, passando attraverso il racconto accurato degli anni di Genova, del rapporto con la famiglia e dell’apprendistato formativo svolto nei caruggi della città, contornato da amici vicini come Paolo Villaggio – sarà lui a coniare per De André il soprannome con cui è tuttora noto, Faber – e delicatamente più distanti, come Luigi Tenco. Seguono i primi successi – Mina che porta in televisione la sua “Canzone di Marinella” –, le prime timide esibizioni dal vivo, l’incontro con Dori Ghezzi, la vita da agricoltore in Sardegna fino alle drammatiche pagine del rapimento e al successivo ritorno sulle scene. Fabrizio De André – Principe Liberomette in scena il racconto di una personalità unica che ha segnato la storia della canzone e della cultura italiana.

Uomo Faber: L’omaggio a fumetti al grande Fabrizio De André

Dalla matita di Ivo Milazzo e dalla penna di Fabrizio Càlzia nasce Uomo Faber, l’appassionato omaggio di due maestri del fumetto al grande cantautore genovese Fabrizio De André. Un viaggio sognante nel mondo e nel passato di Faber, tra gli episodi e le esperienze che maggiormente ne hanno segnato la vita e la produzione artistica. Uno sguardo intimo e profondo sull’uomo De André, nell’imperdibile omaggio della grande letteratura a fumetti a un mito indimenticabile della nostra musica.

Firmato Fabrizio Càlzia e Ivo Milazzo e disponibile soltanto in 2.000 copie, il volume rappresenta la prima uscita della collana “Ivo Milazzo”, di cui per ora sono in programma altri 5 volumi ed è uno splendido cartonato per metà a colori e per metà in bianco e nero dedicato alla vita del cantautore genovese, con i magnifici acquerelli di Milazzo. Questo volume cartonato – a confronto con quello originariamente pubblicato dalla DeAgostini nel 2008 – presenta una nuova copertina, due illustrazioni inedite al suo interno e l’introduzione di Oliviero Malaspina.

Il volume è già disponibile ora sul sito cliccando qui.

Exit mobile version