Gli shinigami: le divinità della morte nella cultura giapponese

Gli shinigami sono delle figure mitologiche e letterarie che appaiono nella religione e nella cultura giapponese. Il loro nome significa letteralmente “divinità della morte” e indica degli esseri soprannaturali che hanno il potere di decidere o influenzare il destino degli umani in relazione alla loro vita e alla loro morte.

Origini e influenze degli shinigami

Il concetto di shinigami non è molto antico nella mitologia giapponese, e probabilmente è stato influenzato da altre culture, come quella occidentale o cinese. Infatti, nella religione shintoista, la morte è considerata una forma di impurità, e non esiste una divinità specifica che la governa.
Tuttavia, esistono alcune figure mitologiche che hanno un ruolo legato alla morte, come Yama, il re dell’oltretomba, che giudica le anime dei defunti, o Izanami, la dea che diede agli umani la morte dopo aver partorito il dio del fuoco. Queste figure sono spesso associate agli shinigami, ma non sono esattamente la stessa cosa.
Gli shinigami sono diventati più popolari nel periodo Edo (1603-1868), quando la cultura giapponese entrò in contatto con quella occidentale, e in particolare con il cristianesimo. In questo periodo, si diffuse il genere letterario chiamato kaidan, che raccontava storie di fantasmi e di fenomeni soprannaturali. Tra questi, vi erano anche gli shinigami, che spesso apparivano come dei messaggeri della morte, o come degli esseri che inducevano gli umani a compiere suicidi d’amore.
Un esempio famoso di questo genere è l’opera teatrale di Chikamatsu Monzaemon, Sonezaki Shinju, che narra la tragica storia di due amanti che si uccidono per sfuggire alla loro condizione sociale. In questa opera, gli shinigami sono rappresentati come dei monaci che offrono ai protagonisti una corda per impiccarsi, o come dei venditori ambulanti che li invitano a comprare dei coltelli per tagliarsi la gola.

Gli shinigami nel manga e nell’anime

Gli shinigami hanno avuto una grande diffusione nel mondo dei manga e degli anime, dov sono spesso rappresentati in modo diverso e originale, a seconda dell’autore e del genere. In generale, gli shinigami sono creature oscure, mostruose o simpatiche, che hanno vari poteri e ruoli legati alla morte.
Alcuni esempi famosi di manga e anime che presentano gli shinigami sono:
Death Note: in questo manga e anime, gli shinigami sono dei mostri che possiedono dei quaderni magici, chiamati Death Note, che permettono di uccidere chiunque scrivendo il suo nome. Uno di questi shinigami, Ryuk, lascia cadere il suo Death Note nel mondo umano, dove viene trovato da un liceale geniale e ambizioso, Light Yagami, che decide di usarlo per eliminare i criminali e creare un mondo perfetto.
– Bleach: in questo manga e anime, gli shinigami sono dei guerrieri che combattono contro gli Hollow, delle anime corrotte che si nutrono di altre anime. Gli shinigami usano delle spade speciali, chiamate zanpakuto, che hanno una forma e un potere unici. Il protagonista, Ichigo Kurosaki, è un ragazzo che può vedere i fantasmi, e che diventa uno shinigami sostituto dopo aver ricevuto i poteri da Rukia Kuchiki, una shinigami ferita da un Hollow.
– Soul Eater: in questo manga e anime, gli shinigami sono dei maestri che si occupano di raccogliere le anime dei malvagi, usando dei compagni che si trasformano in armi. Il protagonista, Maka Albarn, è una maestra che usa come arma Soul Eater, un ragazzo che si trasforma in una falce. Il loro obiettivo è di far diventare Soul Eater una Death Scythe, un’arma degna di essere usata dallo Shinigami-sama, il capo degli shinigami.
– Naruto: in questo manga e anime, gli shinigami sono delle divinità che possono essere evocate da alcuni ninja, usando una tecnica proibita chiamata Shiki Fujin. Questa tecnica permette di sigillare il nemico o una parte del suo potere dentro il corpo dell’utilizzatore, a costo della sua vita. Lo shinigami appare come una figura incappucciata con una maschera, che tiene una spada con cui taglia lo stomaco dell’utilizzatore e del nemico, legandoli con una catena.
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