Fin dall’ istituzione del Museo Nazionale Romano, nel 1889, il giardino fu destinato ad esporre innumerevoli reperti archeologici provenienti da Roma e dal suburbio, databili tra la fine del I° secolo a.C. e il III secolo d.C.. Ai lati dell’ingresso del giardino sono disposti altari funerari iscritti, mentre nel viale che conduce al museo, si incontrano statue di personaggi in toga oltre a numerosi reperti architettonici provenienti da diversi edifici antichi. Nella fontana centrale domina l’imponente cratere colossale giá descritto da D’Annunzio nel 1897
“…nel cortile è un grande vaso donde sgorga la verzura… La verzura nasconde gli amorini scolpiti sotto il labbro del vaso: colonne mozze, coronate di capitelli corrosi”…
Intorno la fontana ci sono statue femminili e altari funerari iscritti di grandi dimensioni.