La recensione di The Marvels. Un Fallimento Tra Le Stelle del MCU

Come appassionata di cinecomics e fan storica dell’universo Marvel, avevo aspettative piuttosto alte per The Marvels, il 33° film del Marvel Cinematic Universe (MCU), un’opera che avrebbe dovuto unire le storie di tre eroine: Carol Danvers (Brie Larson), Kamala Khan (Iman Vellani) e Monica Rambeau (Teyonah Parris). Ma, purtroppo, quello che mi sono ritrovata a vedere è stato un film che ha tradito completamente le aspettative, scivolando nel baratro della delusione.

The Marvels è un sequel di Captain Marvel (2019), ma soprattutto un crossover con la serie Ms. Marvel (2022), che sembrava essere la base perfetta per un’avventura emozionante. Eppure, nonostante la premessa intrigante, il film non riesce a decollare nemmeno per un momento. La trama si concentra su un fenomeno misterioso che provoca uno scambio di corpi tra le tre protagoniste ogni volta che usano i loro poteri. Se da un lato questo potrebbe sembrare un’idea divertente, sullo schermo risulta essere più un espediente narrativo confusionario che un punto di forza. La continua alternanza tra i corpi delle protagoniste, che sarebbe dovuta essere un elemento di tensione e dramma, finisce per risultare un esercizio inutile che non aggiunge nulla alla profondità dei personaggi e alla comprensione della trama. Anzi, spesso la sensazione è che il film non sappia come sviluppare davvero la storia, preferendo imboccare la strada della comicità forzata piuttosto che esplorare le dinamiche tra le sue eroine.

A livello estetico, The Marvels è un disastro. La regia di Nia DaCosta sembra totalmente priva di ispirazione. Le scenografie sono vuote e senza carattere, come se il film fosse stato girato in tutta fretta, senza alcun sforzo nel creare l’atmosfera che ci si aspetterebbe da un cinecomic Marvel. Gli effetti speciali, pur essendo abbondanti, non riescono a compensare la mancanza di sostanza: invece di esaltare la narrativa, sembrano solo riempitivi di una trama che non si fa mai strada. La sensazione che rimane è quella di assistere a un film pensato per un pubblico decisamente giovane, con una regia che preferisce adottare un tono infantilizzante piuttosto che affrontare temi più maturi.

I personaggi, purtroppo, sono una delle note dolenti del film. Carol Danvers, interpretata da Brie Larson, era stata una delle figure più promettenti del MCU, ma qui appare stanca e disinteressata, e il suo rapporto con le altre due protagoniste non viene mai realmente esplorato. La dinamica con Kamala Khan, che avrebbe dovuto essere uno degli snodi centrali del film, rimane piatta e priva di chimica, nonostante le buone intenzioni comiche di Iman Vellani. Monica Rambeau, purtroppo, viene trattata con la stessa superficialità: la sua storia non viene mai davvero sviluppata, e il suo arco narrativo finisce per perdersi nel caos di un film che non sa dove voglia andare. Il risultato è che le tre eroine, nonostante il loro potenziale, non riescono mai a brillare come dovrebbero, e la mancanza di un vero legame tra di loro rende il film ancora più frustrante.

A livello di tono, The Marvels non riesce a trovare un equilibrio. Si alterna tra il tentativo di essere epico e l’insistenza su gag comiche che non arrivano mai al punto giusto. Quella che doveva essere un’avventura avvincente finisce per essere una serie di scene in cui il tentativo di far ridere il pubblico si traduce in momenti imbarazzanti. La regia di Nia DaCosta non trova mai la sua voce: il film è troppo infantile per i fan di lunga data e troppo confuso per chi cerca una trama solida. Non c’è cuore, non c’è quella scintilla che ha reso titoli come Guardians of the Galaxy e Avengers: Endgame così memorabili. Anzi, The Marvels sembra una di quelle pellicole Marvel di cui ci dimenticheremo presto, incapace di lasciare il segno.

L’antagonista, Dar-Benn (Zawe Ashton), è l’ennesima delusione. Sebbene il film tenti di dare una motivazione per il suo odio verso Carol Danvers, il personaggio risulta essere completamente privo di spessore. Non c’è alcuna empatia per lei o per il suo popolo, e la sua presenza come villain sembra più un riempitivo che un vero e proprio ostacolo per le protagoniste. La sua assenza di profondità, combinata con il conflitto universale poco avvincente, rende difficile qualsiasi coinvolgimento emotivo. La sua mancanza di motivazioni credibili è solo uno dei tanti fallimenti del film.

La durata di The Marvels (105 minuti) scivola via senza lasciare nulla di memorabile. Nonostante qualche sequenza d’azione che potrebbe intrattenere, non c’è alcun momento che rimanga impresso nella mente dello spettatore. Le scene post-crediti, ormai una tradizione nell’universo Marvel, sono solo un timido tentativo di prolungare la vita del franchise, ma non riescono a riscattare un film che, nel complesso, è solo una delusione.

In conclusione, The Marvels è una delle pellicole più deboli del MCU, che non solo delude le aspettative, ma fa rimpiangere quello che il franchise è stato e che potrebbe ancora essere. Con personaggi mal sviluppati, una trama priva di mordente e una regia che non sa dove andare, questo film si unisce alla lunga lista di titoli Marvel che sembrano aver perso la loro identità. Un vero peccato, considerando il potenziale delle sue protagoniste e il richiamo di un universo che un tempo sapeva emozionare.

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