Full Monty – La serie: il ritorno degli squattrinati di Sheffield

Disney+ ha diffuso il trailer ufficiale e la key art dell’attesissima serie originale Full Monty – la serie. Dai creatori dell’iconico film vincitore del premio BAFTA, questa nuova serie in otto episodi debutterà in Italia il 5 luglio in esclusiva sulla piattaforma streaming.

Full Monty - La Serie | Trailer Ufficiale | Disney+

Ambientata venticinque anni dopo il film originale britannico di successo, Full Monty – la serie seguirà lo stesso gruppo di fratelli mentre vivono la loro vita nella città post-industriale di Sheffield e si destreggiano nei sempre più fatiscenti settori della sanità, dell’istruzione e dell’impiego. La serie comedy-drama racconterà cos’è successo ai membri del gruppo dopo che si sono rimessi la divisa, esplorando i loro momenti più brillanti, più folli e più disperati. Inoltre, metterà in luce come il mondo esilarante di questi eroi della classe operaia, che risiedono ancora a Sheffield, sia cambiato nel corso dei decenni.

Simon Beaufoy, lo sceneggiatore del film originale e vincitore dell’Academy Award, ritorna insieme alla co-sceneggiatrice Alice Nutter (Accused), mentre Uberto Pasolini (Nowhere Special) torna come produttore esecutivo. Simon Lewis è il produttore della serie, mente Lee Mason, Director, Scripted, è produttore esecutivo per Disney+. La serie originale è stata sviluppata da Searchlight Pictures e FX.

Il trailer vede il cast principale riprendere i ruoli più amati dai fan, a partire da Robert Carlyle (Trainspotting, C’era una volta) nei panni di Gaz, Mark Addy (II Trono di Spade, Il destino di un cavaliere) come Dave, Lesley Sharp (Before We Die, Scott and Bailey) nel ruolo di Jean, Hugo Speer (Britannia, Tenebre e ossa) in quello di Guy, Paul Barber (The Dumping Ground, Gloves Off) come Horse, Steve Huison (The Royle Family, Paul, Mick e gli altri) nel ruolo di Lomper, Wim Snape (The Beaker Girls, Gentleman Jack – Nessuna mi ha mai detto di no) in quello di Nathan e Tom Wilkinson (Batman Begins, Michael Clayton) che interpreta Gerald. Il trailer introduce anche la stella nascente Talitha Wing (Wolfe, Alex Rider), che interpreterà la figlia adolescente di Gaz, Destiny Schofield.

Tra gli altri nuovi membri del cast che si uniscono al gruppo ci sono Paul Clayton (The Crown, The Split) nel ruolo di Dennis, il marito di Lomper. Miles Jupp (A Very British Scandal) che interpreta Darren, l’appena divorziato agente immobiliare che si rivolge ai Monty per avere consigli su come affrontare la vita adulta. Sophie Stanton è invece Hetty, una collega e amica di Jean, e Phillip Rhys Chaudhary si aggiunge come vicepreside della scuola nei panni di Dilip. I nuovi arrivati Dominic Sharkey e Natalie Davies interpretano rispettivamente i compagni di Destiny, Cal e Tabani, insieme ad Arnold Oceng, nei panni di un talentuoso artista di graffiti. Aiden Cook è il dodicenne “Twiglet”, mentre Tupele Dorgu (Alma’s Not Normal) interpreta Yaz, la madre di Destiny.

C’era una volta (Once Upon a Time)

C’era una volta (Once Upon a Time) rappresenta uno dei più grandi successi della televisione americana degli ultimi anni. La grande produzione ABC, creata dagli scrittori di Lost, Edward Kitsis ed Adam Horowitz, prende in prestito elementi e personaggi dai classici film della Disney (e dalla letteratura occidentale, dal folklore e dalle fiabe popolari) portandoli ai giorni nostri.  La serie TV porta lo spettatore a Storybrooke, una cittadina immaginaria del Maine dove i personaggi delle fiabe si sono rifugiati per sfuggire alla Regina Cattiva, il cui obiettivo è distruggere tutte le favole. Uno spin-off, C’era una volta nel Paese delle Meraviglie, composto da 13 episodi, è andato in onda dal 2013 al 2014 per essere poi cancellato dopo solo una stagione.

La grande forza di Once Upon a Time sta nella sua capacità di approcciare le storie classiche in modo inedito e moderno, mantenendo l’essenza originale di ogni racconto e arricchendolo di sfaccettature e dettagli che lo arricchiscono al tempo stesso. La serie, infatti, utilizza un mix tra le storie originali e quella attuali delle fiabe, creando un dialogo tra il passato e il presente in modo evidente ma leggero.

Gli episodi di Once Upon a Time sono diventati veri e propri tasselli di un mosaico che si è andato costruendo stagione dopo stagione, e che ha confermato pubblico e critica e che è stato accolto con grande entusiasmo.

La trama principale, che si sviluppa su più stagioni, segue le vicissitudini di Emma Swan (interpretata dalla bravissima Jennifer Morrison), una ragazza orfana che viene contattata da suo figlio Henry, che non ha mai conosciuto perché l’aveva affidato in adozione molti anni prima. Henry rivela ad Emma che è in realtà il figlio biologico di una delle favole delle quali lui stesso legge nella loro versione fantasia, una favola che ha per protagonista la Regina Cattiva (Lana Parrilla), colei che per prime aveva trascinato i personaggi delle favole nella realtà.

Una volta giunta a Storybrooke, Emma scopre che la città e i suoi abitanti nascondono un segreto incredibile: tutti i personaggi delle fiabe abbiano vissuto lì per decenni, ma con la scomparsa della Regina Cattiva, hanno perso completamente la loro memoria e non ricordano più le loro identità e i loro poteri. Emma inizia quindi a scoprire ogni singolo personaggio delle favole in cui ci siamo immersi da piccoli (tra cui Biancaneve, Cenerentola, il Cappuccetto Rosso, Ariel La Sirenetta e tanti altri), fino ad arrivare alla scoperta dell’identità della Regina Cattiva, il personaggio chiave della serie.

La Regina Cattiva è il personaggio più interessante di Once Upon a Time perché il suo sviluppo narrativo prende quasi tutta la prima stagione, mostrando una caratterizzazione ed un livello di complessità mai visti prima in questo personaggio iconico delle favole. Il percorso della Regina Cattiva, dalla sua vendetta contro Biancaneve alla sua singolare interpretazione dell’amore per il Principe Azzurro, rimane uno degli archi narrativi più belli e complessi della televisione moderna.

La serie firma un perfetto equilibrio tra elementi di realtà e finzione, mantenendo un tono sobrio per rendere le vicende narrate una verità condivisa, riservando momenti molto fantasiosi per le apprensioni più basate sui ricordi delle favole. Siamo nell’immaginario collettivo del progetto di Once Upon a Time, che strizza l’occhio anche ad un pubblico adulto, con la sua narrazione in terza persona, sfumature e atmosfere dense di pathos.

In conclusione, Once Upon a Time ha saputo dare vita a un universo narrativo originale e complesso. Un sistema in grado di offrire un’allegoria a noi utente maturi per innovare ciò che già conoscevamo e di stringere le fila di una storia che si costruisce lentamente ma in maniera corale, dove ognuno ha, in fondo, un proprio arco narrativo. Una delle migliori serie TV moderne, un omaggio alle storie delle nostre infanzie senza mai cadere nel banale o nello scontato, Once Upon a Time rimane una visione imprescindibile per tutti gli amanti delle fiabe in cerca di nuove emozioni.

28 settimane dopo: il film che ha portato il caos nella Londra post-apocalittica

28 settimane dopo è un film del 2007 diretto da Juan Carlos Fresnadillo, sequel del film del 2002 28 giorni dopo, diretto da Danny Boyle. Il film riprende la storia sei mesi dopo la diffusione di un virus che ha trasformato la maggior parte della popolazione britannica in feroci infetti, simili a zombi. Il film segue le vicende di una famiglia divisa dal contagio e di un gruppo di soldati americani incaricati di proteggere i civili che tornano a vivere nella zona sicura di Londra.

28 settimane dopo trailer ita

Il film si apre con una scena agghiacciante, in cui Don (Robert Carlyle), il padre di famiglia, abbandona la moglie Alice (Catherine McCormack) per salvarsi da un’orda di infetti che irrompe nella loro casa di campagna. Dopo aver scampato alla morte, Don si ricongiunge con i suoi due figli, Tammy (Imogen Poots) e Andy (Mackintosh Muggleton), che erano stati evacuati all’estero prima dell’epidemia. I tre vengono portati nella zona sicura di Londra, dove l’esercito americano ha ripulito la città dal virus e ha iniziato il processo di ricostruzione. Tuttavia, la situazione precipita quando Tammy e Andy decidono di andare a recuperare alcune foto nella loro vecchia casa e scoprono che Alice è ancora viva, ma portatrice sana del virus. Da qui, si scatena una nuova ondata di contagio che mette in pericolo la vita di tutti i sopravvissuti.

28 settimane dopo è un film che non delude le aspettative dei fan del primo capitolo, anzi le supera in alcuni aspetti. Il film è ricco di scene d’azione, suspense, violenza e gore, ma non trascura la profondità dei personaggi e dei temi trattati. Il film affronta infatti questioni come la responsabilità, il senso di colpa, il legame familiare, la speranza, la paura e la follia. Il film mostra anche una critica alla politica e alla militarizzazione, evidenziando le conseguenze di decisioni drastiche e irrazionali prese in situazioni di emergenza.

La regia di Fresnadillo è efficace e coinvolgente, capace di creare immagini suggestive e inquietanti, come quella della Londra deserta e devastata, o quella dell’attacco degli infetti nel buio della metropolitana. Il regista spagnolo usa anche una fotografia digitale e una camera a mano, che conferiscono al film un tono realistico e documentaristico. Il film si avvale anche di un cast di ottimi attori, tra cui spiccano Robert Carlyle, che interpreta con bravura il ruolo ambiguo e tragico di Don, e Imogen Poots, che si rivela una giovane promessa del cinema.

28 settimane dopo è un film che conferma la qualità e l’originalità della saga di 28 giorni dopo, che ha saputo rinnovare il genere zombie con uno stile e una visione unici. Il film ha avuto un buon successo di pubblico e di critica, e ha aperto la strada a un possibile terzo capitolo, 28 anni dopo, che vedrà il ritorno di Boyle e Garland come regista e sceneggiatore¹²³.

28 settimane dopo è un film da non perdere per gli amanti del cinema horror e per chi vuole assistere a uno spettacolo di pura adrenalina e tensione, senza rinunciare a una storia avvincente e coinvolgente.

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