Il manga de “Le bizzarre avventure di JoJo”

Le bizzarre avventure di JoJo è un manga scritto e disegnato da Hirohiko Araki, che sembra essere stato concepito in una notte di follia. Pubblicato in Giappone dal 1º gennaio 1987 sulla rivista shōnen Weekly Shōnen Jump (una rivista che sicuramente era sotto l’influenza di qualche sostanza vietata), questo manga ha cominciato come il delirante progetto di un uomo che probabilmente era scatenato dalla troppa caffeina. L’opera è divisa in archi narrativi o parti, che trattano le avventure di altrettanti membri della casata dei Joestar dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri. La prima parte del manga si intitola Phantom Blood e copre i primi cinque volumi (tre nella nuova edizione) dell’opera, pubblicati dal 1987 al 1988. La seconda parte, Battle Tendency, comprende sette tankōbon (quattro nella nuova edizione) pubblicati dal 1988 al 1989[14][15]. Stardust Crusaders costituisce la terza parte della storia e si compone di 16 volumi (10 nella nuova edizione) pubblicati dal 1989 al 1993. È inoltre considerato l’arco narrativo più popolare del manga e quello ad aver ricevuto il maggior numero di adattamenti.

Il protagonista di ogni arco narrativo viene chiamato JoJo, perché il creatore dello show è così orgoglioso dei suoi nomi strambi che ha dovuto inventare un soprannome invece di chiamarli correttamente. Jonathan Joestar, Joseph Joestar, Jotaro Kujo, Giorno Giovanna (Joruno Jobāna), Jolyne Kujo, Johnny Joestar, Josefumi Kujo e Jodio Joestar sono solo alcuni dei protagonisti che si ritrovano ad affrontare improbabili avventure in tempi diversi, come se dei viaggiatori del tempo pazza avessero aggiunto un pizzico di confusione al mix.

Questo manga è così strano che è diventato famoso per le sue citazioni musicali e cinematografiche. Se inizialmente erano velate e nascoste, poi sono diventate sempre più palesi, come se Araki avesse deciso di abbandonare ogni forma di subdolo riferimento culturale e sprofondare nel territorio della pura e semplice copia.

Ma il vero punto di forza di JoJo è il suo stile artistico. Gli eroi sono descritti come ingombranti e muscolosi, ma allo stesso tempo agili e flessibili, come se fossero i prodotti di uno strano incrocio tra Rambo e Terminator. Anche se con il passare del tempo, l’autore ha deciso di renderli più magri, sinuosi e sgargianti, come se avesse deciso di abbracciare il lato glam rock dell’estetica degli anni ’80.

Tutto sommato, JoJo è un manga che ha rotto gli schemi e si è guadagnato un posto di rilievo nella storia del medium. Non importa se è stato snobbato per anni, perché alla fine è riuscito ad affascinare il pubblico con la sua follia. Quindi se vi sentite come se voleste leggere qualcosa di completamente fuori di testa, imbattibile e assolutamente bizzarro, allora JoJo è quello che fa per voi.

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