Janis Joplin di Francesco Massaccesi e Paolo Massagli

Janis Joplin è la nuova uscita della collana Club 27 di Edizioni Inkiostro, una serie di graphic novel sulle leggende della musica passata e presente scomparse a soli ventisette anni. Quella su Janis Joplin è la quarta uscita della collana, dopo Robert Johnson, Amy Winehouse e Kurt Cobain.

La storia inizia in un ospedale militare in Vietnam, con la guerra ancora in pieno svolgimento. Sei soldati, tutti di carattere e background molto diversi, cercano di passare la degenza parlando del più e del meno, ma quando la radio trasmette una canzone di Janis Joplin, il discorso verte proprio sulla stella della musica da poco scomparsa. I loro ricordi racconteranno la storia di un’America tra rivoluzione e consumismo, ingiustizie e lotte per i diritti civili, conformismo e dissenso. Un’America dall’innocenza perduta, legata a doppio filo alla breve vita di una delle voci più intense della storia della musica.

I disegni, in un elegante e intenso bianco e nero, e con richiami psichedelici a perfetta rappresentazione del periodo in cui si svolge la storia, sono opera del lucchese Paolo Massagli. Attivo dagli anni novanta, principalmente nel mondo del fumetto e dell’illustrazione underground, Massagli ha da poco disegnato il booklet che accompagna l’album How can you die? di Dr. Schafausen; ha inoltre pubblicato Alice Nel Paese Degli Orrori e O.Z., sua rilettura del Mago di Oz; nel 2017, per Edizioni Inkiostro, ha scritto e disegnato l’albo speciale della serie cult The Cannibal Family, creata da Stefano Fantelli e Rossano Piccioni. Un anno dopo, nel 2018, ha presentato il suo fumetto Come un insetto (Hollow Press), opera che gli ha fruttato la candidatura come miglior autore unico italiano al Treviso Comic Book Festival. Nel 2021 ha pubblicato il volume Oscura Ossessione, pubblicato da Cut-Up Publishing su testi di Gianfranco Staltari; l’anno successivo, per lo stesso editore, ha lavorato al volume Mini fiabe e altre storie, oltre a numerose copertine per libri e dischi.

I testi, che intrecciano dramma, musica, storia e tocchi di ironia, sono opera del pescarese Francesco Massaccesi, sceneggiatore e scrittore di saggistica, narrativa e fumetti. Tra i lavori come sceneggiatore ci sono Innsmouth, un corto americano vincitore di vari premi, tra cui miglior sceneggiatura al Monster Fest di Melbourne. Per la narrativa ha pubblicato First Among Equals, un romanzo su Cosimo de’ Medici per la collana americana Mentoris Project, e un racconto per l’antologia Halloween Killers (Sága Edizioni). Tra i libri pubblicati ci sono anche Asian Fever (Libreria Universitaria Editrice) e il Dizionario del cinema horror americano 1980-2000 (Universitalia). Tra le collaborazioni ci sono Harlem (Luca Martera, La nave di Teseo), Assault on the System (Troy Howarth, WK Books), Alejandro Amenàbar (Luca Lombardini, Sovera) e Nosferatu (Cristina Massaccesi, Auteur Publishing). Ha sceneggiato diversi progetti fumettistici, tra cui Theatre Bizarre, Mardi Gras Massacre (entrambi Severin Films) e Cannibal Family – L’usanza del mare per Edizioni Inkiostro. Tra gli altri lavori c’è la regia del documentario-intervista This Picture Is On, con protagonista la fotografa di fama internazionale Alex Prager, la produzione di un corto d’animazione canadese, The Pig Farmer, diretto dal regista vincitore di due Emmy Nick Cross, la produzione del documentario musicale A Life in the Death of Joe Meek, diretto da Howard S. Berger.

La copertina e il progetto grafico sono rispettivamente di Paolo Massagli e Mauro Mura.

Hangar66: social-comic

Hangar 66, il nuovo albo scritto e disegnato da Max Bertolini, nasce con l’obiettivo di portare il lettore ad essere parte essenziale della storia: alla base del progetto, Nax Bertolini ha deciso di stravolgere le regole della genesi della trama, una rivoluzione che mette il lettore fin dall’inizio al centro del fumetto. Tramite la pagina di Hangar 66 su FB, Max ha aperto a tutti gli appassionati il proprio mondo, invitando i curiosi, gli appassionati e i futuri lettori a collaborare alla creazione della trama.

L’unica prerogativa che Max ha tenuto per sé è stata l’ambientazione, in modo da dare a noi partecipanti un terreno comune su cui agire, un’ossatura che tutti abbiamo ben presente su cui poi intervenire per dare sostanza alla storia. Hangar 66 è un fumetto fantascientifico, ambientato nell’Italia futura ma non troppo, solo tra 60 anni; il sistema civile come lo conosciamo oggi è crollato, la società si sta adeguando a questo nuovo equilibrio, con una radicata violenza all’interno del quotidiano che diventa un tratto distintivo della serie.

Da questo punto di partenza, Max ci ha fatto vivere un’esperienza unica, facendoci partecipare al primo social-comic. Ogni scelta fondamentale della vita di Hangar66 diventa un momento di confronto e condivisione fra Max e gli iscritti alla pagina; in nessun momento la volontà dell’autore diventa prevaricazione, ogni proposta, consiglio o idea diventa uno spunto da cui partire, una diversa visione che Max valuta per il fumetto. Ci vuole una pazienza certosina, perché il buon Bertolini non dimentica nessuno, risponde a tutti, spiega ed incoraggia, un vero trascinatore; non c’è un solo post che non abbia una risposta personale, Max crea con ogni utente un rapporto che ti attira nel mondo di Hangar66, ma soprattutto che ti fa sentire parte del progetto, ti dona la sensazione di essere parte integrante della tanto misteriosa creazione.Anche se noi contribuiamo allo sviluppo della trama, non corriamo il rischio di spoilerarci il fumetto, perché in modo intelligente Max sottopone scelte su cui poi lui andrà a lavorare. In base alle risposte date dai lettori, l’autore intuisce quali siano le aspettative del pubblico, cosa si aspetta, dando un’indicazione precisa a Max; quello che rappresenta poi il fiore all’occhiello di Hangar 66 è il vero talento di Max Bertolini: il disegno. Il tratto di Max si è già prestato alla fantascienza (ha realizzato delle tavole incredibili per Nathan Never, oltre che delle copertine per riviste del settore), ma vederlo all’opera in Hangar66 è strabiliante; le tavole finora mostrate sono un’ottima vetrina di cosa ci attende, hanno mostrato mech, paesaggi noti e personaggi incredibili, tutti accomunati da una cura dei dettagli semplicemente maniacale.

Disegni, senso di appartenenza e la soddisfazione di poter contribuire ad un simile progetto, come testimonierà il nostro nome inciso nel muro degli Hangers (ovvero una tavola in cui il nostro Max inserirà tutti coloro che hanno lottato al suo fianco per realizzare Hangar66) sono gli elementi che rendono Hangar66 un progetto estremamente interessante! Questa passione, sia da parte di Max che dei sostenitori, è stata premiata, visto che recentemente abbiamo avuto l’ottima notizia che Hangar66 verrà pubblicato, grazie all’accordo con una casa editrice di cui ancora non si conosce il nome.
Hangar 66 è la prova che il fumetto italiano ha ancora molto da dire, sia in termini di storia che di innovazione, una conferma di come la nascita di nuovi interessanti progetti attualmente stiano ridando non solo linfa al settore, ma generando produzioni di qualità e che stanno richiamando appassionati a questo media.

Black Death – The Series

Marco Milone presenta una produzione Filmika per la regia di Luca Canale Brucculeri: “Black Death – The Series”: Tratto dai fumetti di Andrea Gallo Lassere editi da Edizioni Inkiostro di Rossano Piccioni.. In occasione del lancio della pagina facebook ufficiale legata alla serie, ecco a voi il primo teaser poster ufficiale! Lo stesso Milone dice: “Se il fumetto in Italia ha raggiunto il suo splendore nel dopoguerra con Tex e con gli eroi neri tra cui il Diabolik delle sorelle Giussani, proprio negli anni 60-70 è stato pure una grossa fonte di ispirazione per il cinema. Sporadici sono stati i tentativi di trasposizione dagli anni ’80, se escludiamo le fanfiction, ma oggi è giunto il momento di spezzare questo trend: Black Death è un fumetto horror che ha subito rivelato un taglio cinematografico, con ispirazione alle pellicole di Tarantino, e colpisce per il suo citazionismo e per una chiave narrative avulsa dalla classica linearità, che consente di spezzare i normali codici semiotici e conferire un nuovo significato al concetto di narrazione”.

I creatori del progetto: “Black Death narra le vicende di Jack Franky, un misterioso biker nomade e cacciatore di mostri, deciso e di poche parole, che si troverà a dover fare squadra con una ragazza di appena 18 anni di nome Maelle. Ragazze, motociclette, mostri, splatter, azione e ironia. Il tutto con un sottofondo musicale hard-rock in una corsa adrenalinica on the road sulle strade del male partendo dall’Europa per giungere fino agli Stati Uniti. Montate in sella insieme a Jack Franky e Maelle: il viaggio infernale ha inizio.”

https://www.facebook.com/BlackDeathSeries/

https://www.facebook.com/BlackDeathComic 

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