La leggenda del Drago, l’evento in omaggio al Drago di Vaia

Cari Nerd e appassionanti del Fantasy, il prossimo 3 settembre 2023 vi consigliamo di partecipare ad un evento davvero importante, nato per altri scopi, ma che oggi assume un significato diverso. Sarà infatti una notte fantastica a Lavarone, ricca di danze e perfomance, in cui la magia si fonderà con l’arte, per celebrare le cenere del meraviglioso Drago di Vaia, Un’opera d’arte che simboleggiava la resilienza e la rinascita dopo la tempesta Vaia, che è stato distrutta dalle fiamme nella notte tra domenica e lunedì 20/21 agosto 2023.

Realizzato con i tronchi degli alberi abbattuti dalla tempesta nel 2018, il drago, di cui vi abbiamo narrato la storia in un precedente articolo, era diventato una meta turistica molto popolare, attirando oltre mille visitatori nel primo fine settimana di apertura al pubblico.

Le cause dell’incendio sono ancora in fase di investigazione, ma le autorità sospettano di un atto doloso. Sono in corso verifiche delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nelle vicinanze dell’area. La notizia della distruzione ha provocato indignazione e tristezza tra la popolazione locale e gli ammiratori del Drago.

L’autore, Marco Martalar, ha espresso la sua incredulità e dolore per l’accaduto su Facebook, sottolineando che il drago era diventato una parte integrante della comunità locale e di tutti coloro che lo avevano amato nel corso degli anni. Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha commentato l’incidente definendolo un gesto vile che offende la memoria collettiva e il lavoro artistico.

Il sindaco di Lavarone, Isacco Corradi, aveva già istituto l’evento del 3 settembre come festa fantasy in onore della scultura, dopo quanto accaduto, l’iniziativa non è stata annullata: questa notte magica servirà a rendere omaggio al meraviglioso Drago. L’appuntamento è dunque alle ore 18 nel luogo ove sorgeva la maestosa scultura: durante la serata sarà raccontata una storia inedita sul Drago che darà speranza su cosa accadrà adesso. Ci saranno balli sul tema della tempesta, cori locali e il gruppo duo vaia che farà la canzone the dragon scritta per il drago. Nel massimo rispetto dei luoghi vi ricordiamo che per raggiungere la location, si può salire solo a piedi lasciando le auto negli appositi parcheggi

L’evento sarà anche e soprattutto un momento per mettere i riflettori sulla raccolta fondi istituita proprio per ricostruire il Drago di Vaia Questa iniziativa ha già ricevuto il sostegno di molti cittadini e associazioni che vogliono restituire al territorio un simbolo della sua identità e forza. Non ci si arrende, l’obiettivo è riportare il drago tra noi. Coloro che desiderano contribuire possono farlo tramite un link:: https://gofund.me/d6a7f141

C’era una volta DragoVaia, il Drago di Lavarone

C’era una volta uno splendido Drago si ergeva sui boschi dell’Alpe Cimbra da Lavarone: era stato creato dallo scultore veneto Marco Martalar, con l’obiettivo di valorizzare il monumentale albero l’Avez del Prinzep dando una nuova vita alla vegetazione distrutta dopo una tempesta. Era così meraviglioso che era stato definito come “il drago in legno più grande d’Europa” e per realizzarlo ci sono volute 3.000 viti 2.000 pezzi di scarti di arbusti abbattuti dalla furia della tempesta.

Il Drago è ovunque. Il Drago è in ogni cosa. Le sue squame brillano nella corteccia degli alberi. Il suo ruggire si sente nel vento. E la sua forcuta lingua colpisce come il fulmine.
(Dal film Excalibur)

Marco Martalar, scultore dell’altopiano di Asiago che si era già distinto in passato per alcune opere lignee davvero impressionanti quali il “Leone alato di Vaia” e per “La custode” (realizzata sull’isola della Certosa a Venezia) ha inaugurato il suo maestoso Dragovaia, lo scorso 13 novembre 2021 dopo due mesi di intensi lavori.

Questo splendido Drago era  alto 6 metri e lungo 7 aveva  una struttura interna , una sorta di scheletro, in legno sul quale poi viene fissato il materiale di recupero di Vaia… era una creatura unica e perfetta!

Il cuore pulsante del drago era lo scrigno dei sogni  del Comitato valorizzazione Avez del Prinzep, l’abete bianco più alto d’Europa morto proprio a Lavarone nel novembre del 2017 . Il percorso, chiamato “ Lavarone green land”, vedeva proprio nel drago realizzato dallo scultore veneto il punto di partenza conclusione.

Conclusione che è stata purtroppo estramemente diversa da quella ipotizzata dall’artista: questa immensa creatura, nella notte tra il 22 e il 23 agosto 2023, è stato distrutta da un incendio. Le forze dell’ordine stanno indagando sul rogo, che molto probabilmente è stato doloso. Isacco Corradi, sindaco di Lavarone, ha affermato, almeno inizialmente, sui social di sperare che si tratti di un errore stupido e non di un atto intenzionale.

Durante un recente sopralluogo sui resti carbonizzati del Drago, i tecnici hanno individuato però tracce di accelerante, utilizzato per alimentare le fiamme indicando così una turpe.orgine dolosa del rogo. Speriamo che le fototrappole installate nell’area possanl aiutare a identificare il maledetto autore dell’incendio. Il sindaco di Gallio ha sottolineato il rischio di possibili imitatori e ha chiesto di intensificare la sorveglianza sulle altre opere. L’artista Marco Martalar, autore dell’opera, ha ringraziato tutti coloro che gli hanno mostrato sostegno e affetto in questo momento difficile e ha dichiarato che l’arte non ha confini e i draghi non possono essere uccisi dalle fiamme.

Per essere concretamente d’aiuto vi invitiamo a partecipare alla la campagna raccolta fondi per poter ripartire con il progetto: https://gofund.me/d6a7f141

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