La bussola d’oro: un buon film fantasy?

 

La bussola d’oro è un film fantasy del 2007 l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Philip Pullman, primo volume della trilogia Queste oscure materie. Le riprese del film sono iniziate il 4 settembre 2006 si sono svolte in gran parte in Inghilterra a Oxford, una piccola parte di scene è stata girata in Svizzera e in Norvegia. Il budget per la realizzazione del film è stato di circa 180 milioni di dollari ed ha incassato complessivamente oltre 372 milioni di dollari, con 70 milioni nei soli Stati Uniti d’America, e 9.393.000 di euro in Italia.Sebbene venisse ipotizzata la trasposizione dell’intero ciclo di Queste oscure materie, gli studi hanno sospeso i progetti per gli altri due capitoli della saga, a causa principalmente della crisi economica del 2008.

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Ecco cosa ne pensa il blogger Fosco del Nero: Il regista è Chris Weitz, lo stesso di New moon, il noto sequel di Twilight, mentre gli attori (meglio, le attrici) principali sono la giovane Dakota Blue Richards (Moonacre – I segreti dell’ultima luna) e la ben più esperta Nicole Kidman (Moulin rouge, Eyes wide shut, The others). Il film è un connubio tra fiaba infantile e fantasy per grandi, pur se pende dalla prima parte. Ecco la storia in breve: ogni essere vivente ha il suo daemon, ossia la personificazione della propria anima sotto forma di animale parlante. Tuttavia, un gruppo misterioso, gli ingoiatori, trama per separare tutti i bambini dai loro daemon, e difatti molti bambini stanno sparendo…

La giovanissima Lyra si metterà ad indagare sul fenomeno, venendo poi completamente coinvolta dagli eventi, e venendo a contatto con altri gruppi: i gyziani, gli orsi polari, etc. Il film ha sia punti forti che punti deboli. Tra i primi l’ottima cura estetica: la scenografia e le atmosfere fantasy, alcuni spunti (come quello dei daemon). Tra i secondi, dei personaggi non memorabili e un po’ stereotipati e un clima generale freddo e piatto, che dà al film una sensazione di buon compitino ma non di opera memorabile. Il risultato è dunque un film fantasy decente, ma nulla più.

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