La graphic novel Dolores

Il 15 gennaio 2018: il corpo senza vita di Dolores O’Riordan viene ritrovato nella vasca da bagno di un albergo di Londra. Cosa ci ha spinti a consegnarle la nostra anima, tanto da renderla impossibile da dimenticare?

“Si è seduta per terra, ha chiuso gli occhi e ha iniziato a cantare.
Siamo rimasti lì ad ascoltarla per un’ora, con la bocca aperta e la faccia da scemi.
Nessuno di noi aveva mai sentito niente del genere.”

Edizioni BD presenta l’attesa graphic novel  Dolores sulla lead singer dei Cranberries, di Micol Arianna Beltramini e Francesca Ciregia, in libreria, fumetteria e negli store online. Una biografia toccante e meravigliosamente illustrata che racconta la vita, le luci e le ombre di Dolores O’Riordan, la voce dei Cranberries, che ha conquistato i cuori di tutti coloro che abbiano ascoltato le loro canzoni. Una voce devastante e fragile, scaturita da chissà quale tormento e tenebra. Un viaggio nel cuore segreto del rock e del grunge, dove le illusioni, per quanto in frantumi, continuano a bruciare. L’opera, che si divide in due parti: Mirtilli Rossi, la cui voce narrante sono i Cranberries, e Dolores, che segue gli ultimi sette anni della vita della cantante, sarà in libreria, fumetteria e negli store online il 31 agosto per Edizioni BD.

In quest’opera Micol Arianna Beltramini, già autrice della graphic novel Last Goodbye – Tributo a Jeff Buckley (illustrata da Gea Ferraris), cerca di sondare con delicatezza e rispetto, i meandri del passato di Dolores, tormentato dagli abusi e dalla costante ricerca di un luogo sicuro, prima sul palco, poi all’interno di sé stessa.

«Attraverso le bellissime tavole di Francesca Ciregia entrerete in contatto con le due personalità di Dolores», scrive Andrea Rock nella sua prefazione: «La più intima, quella della ragazzina dalla voce angelica, la cui forza espressiva fa da contraltare alla fragilità emotiva, e quella pubblica, che mal tollerava la vita da rockstar e le dinamiche mediatiche».

 

Rock anni ’90

Negli anni ’90 il rock alternativo ha continuato il suo processo di espansione, artistica e commerciale. Il trend generale che ha dominato il decennio, portava ad una musica sempre più astratta, ormai orfana dell’etichetta “dance/party”. Innanzitutto, gli anni ’90 furono il decennio dei cantautori astratti.Il Canada poteva vantare Jane Siberry e Loreena McKennitt, due delle musiciste più concettuali dell’epoca, fino a quando Alanis Morissette non si propose quale leader del movimento folk femminile.

 

L’Irlanda aveva due delle migliori voci, Sinead O’Connor e Enya, alle quali presto si aggiunge l’islandese Bjork. In Inghilterra, solo Polly Jean Harvey gareggiava con queste maestre.La musica industriale segnò un improvviso ritorno a Chicago. La techno fu la nuova tendenza nella musica dance. inventato a Detroit negli anni ’80, dai disc jockeys Juan Atkins, Kevin Saunderson e Derrick May, la techno oltrepassò l’atlantic e si stabilì in Inghilterra e nel vecchio continente, marciando mano nella mano con la scena dei rave. L’America fu lasciata indietro (Moby e poco altro).
 
La Gran Bretagna fu il regno della musica psichedelica. Cominciò tutto a Liverpool con i revival di Echo And The Bunnymen e Julian Cope, quindi prese velocità con il dream-pop e con le bands scozzesi di noise-pop fino a raggiungere l’apice con lo shoegazers, prima di finire per costituire una nuova forma di ambient music. Alla fine del decennio, la Gran Bretagna fu inondata dal Brit-pop, una trance indotta dai media di pop super-melodico che partoriva innumerevoli “next big things”, dai Verve agli Oasis ai Blur agli Suede ai Radiohead, la band con la quale terminò.

 

Negli anni ’90 spopolarono anche l’heavy metal, in particolare quella di Los Angeles con Metallica, Jane’s Addiction, Guns And Roses, che presto si sbriciolò in una miriade di sottogeneri e il funky-metal (Red Hot Chili Peppers e Rage Against The Machine a Los Angeles, Primus e Faith No More a San Francisco). Marilyn Manson fu l’ultimo fenomeno che ricaricò il genere. Il punk-pop nacque a Los Angeles negli anni ’80, ma in qualche modo maturò da altre parti nei ’90 (Green Day a San Francisco, Screeching Weasel e Pegboy a Chicago).

 

Gli anni ’90 furono anche la decade del rock intellettuale, dove le canzoni non potevano essere solo melodia e ritmo, ma dovevano essere deformate e sconvolte. L’Inghilterra non mutò la sua variante di musica psichedelica, che però comincia a toccare l’avanguardia dissonante.Anche la musica elettronica ebbe il suo momento di fama, ora nella dance, ora nell’ambient ora nel noise.Gli irlandesi Cranberries e gli scozzesi Belle And Sebastian sono tra le rivelazioni di fine decennio. Il successo dei cantautori continuerà per tutto il decennio.
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