L’anime di Papà Gambalunga

Papà Gambalunga è un leggendario anime della Nippon Animation del 1991 in 40 episodi tratto da un classico occidentale uscito tra Otto e Novecento, l’omonimo romanzo di Jean Webster, un racconto epistolare, in cui la giovane orfana Jerusha, qui Judy, viene mandata a studiare al college da uno sconosciuto benefattore e gli racconta man mano la sua vita di studentessa, non sapendo in realtà di conoscerlo e di starsene innamorando.

L’autore dei disegni è Shūichi Seki, già attivo in serial come Peline Story Lucy May, e quello che colpisce nella serie è proprio l’immagine della protagonista Judy, una Pippi Calzelunghe più cresciuta, volitiva e determinata, di cui si seguono le avventure fino al lieto fine. Papà Gambalunga ebbe un grandissimo successo come libro negli anni Cinquanta, grazie anche al film musical con Fred Astaire e Leslie Caron, che però si staccava dalla storia originale: l’anime invece è più fedele, ma cita anche l’adattamento cinematografico, e ha riportato negli anni Novanta anche nel nostro Paese il romanzo in auge.

Tra l’altro, la storia è stata citata come una delle fonti di ispirazioni da Yumiko Igarashi per Candy Candy, anche se poi ci si allontana, anche e soprattutto alla luce degli elementi introdotti da Keiko Nagita nel romanzo in tema uscito anche in Italia.

Elena Romanello

Autore: Elena Romanello

Torinese, nerd e otaku dai tempi di Goldrake, gattofila, cura vari blog in tema ed è autrice di saggi su cartoni animati, telefilm e generi.

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