Storie di unicorni di Paolo Barbieri 

Paolo Barbieri con il suo ultimo libro, “Storie di Unicorni”, condurrà i lettori in un viaggio inaspettato attraverso immagini e parole. Gli Unicorni, creature magiche per eccellenza, sono i protagonisti di questo volume affiancati da esseri fantastici che popolano pagine intrise di fantasy. Barbieri, riconosciuto maestro internazionale dell’illustrazione fantastica, ha continuato la sua tradizione di suggestive immagini e testi evocativi. I draghi, gli elfi e le molte altre creature che abitano il regno incantato delle sue illustrazioni ora vedono la presenza degli Unicorni, che si stagliano leggeri, possenti o inquietanti pronti a prendere vita attraverso le pagine del libro.

Dall’introduzione di Alfredo Castelli

«Paolo Barbieri, maestro internazionale dell’illustrazione fantastica, ha portato avanti una lunga e impegnativa tradizione realizzando le suggestive immagini che vi apprestate ad ammirare e gli evocativi testi che leggerete. Ai Draghi, agli Elfi, alle molte creature magiche che popolano il regno incantato delle sue illustrazioni, si sono aggiunti ora gli Unicorni, che volano talvolta leggeri, talvolta possenti, talvolta inquietanti e paiono pronti a uscire dalle pagine del volume per raggiungere il nostro mondo.»

Illustratore e autore di fama, Barbieri ha realizzato numerose copertine per autori di prestigio come Michael Crichton, George R. R. Martin, Umberto Eco e molti altri. La sua carriera include anche contributi alle scenografie di film d’animazione e riconoscimenti come ospite d’onore a importanti eventi come Lucca Games. Negli ultimi anni, Barbieri ha consolidato la sua collaborazione con la casa editrice Lo Scarabeo, realizzando vari libri illustrati che spaziano dall’astrologia alla mitologia. Le sue opere hanno raggiunto un pubblico internazionale e sono state esposte in importanti mostre come “Dante Ipermoderno”.La sua arte non si ferma alle illustrazioni, ma si estende anche a poster, copertine per romanzi e fumetti, mostrando la sua versatilità e la sua capacità di affrontare progetti artistici diversi. Con un portfolio così variegato e ricco di talento, Paolo Barbieri continua a incantare e a sorprendere il suo pubblico con ogni nuova creazione. Il suo libro “Storie di Unicorni” promette di essere un’esperienza straordinaria, in cui la magia e l’avventura si fondono per creare un universo unico e affascinante.

Questa versione del volume con la Variant Cover dedicata al Pavone Veggente è disponibile esclusivamente nei negozi Games Academy, al Bonelli Store e nello Shop online della casa editrici.

La storia del vero Unicorno!

L’unicorno è una creatura leggendaria dal corpo di cavallo con un singolo corno in mezzo alla fronte. Un essere mitologico che, a quanta pare, esiste veramente ed è stato fotografato in un luogo di per se magico, la valle del Fiastrone, immersa nelle foreste intorno ai Monti Sibillini poco lontana dalla Grotta della Sibilla.

No, non è il bianco destriero che immediatamente la nostra immaginazione potrebbe creare, ma un piccolo capriolo con una mutazione genetica che ha fatto si che crescesse sulla sua tenera fronte un solo cornino, come ha raccontato l’etologo Enrico Alleva a Repubblica.it.

A scoprire questa creatura è stato Giuseppe Chiavari che lo ha immortalato in un video: “In tanti anni che faccio fototrapping non avevo mai visto un esemplare del genere”.

Citando Wikipedia: L’unicorno è un simbolo di saggezza, nell’immaginario cristiano e poteva essere ammansito solo da una vergine, simbolo della purezza. Si credeva che se il corno fosse stato rimosso, l’animale sarebbe morto. Nella tradizione medievale, il corno a spirale è detto alicorno, e gli veniva attribuita la capacità di neutralizzare i veleni. Con l’affermarsi della moderna scienza naturalistica, l’unicorno cominciò a uscire dai Bestiari per entrare nelle prime opere di sistematica naturalistica (che conterranno comunque, almeno fino alla metà del XIX secolo, accanto ad animali reali, anche animali fantastici, parzialmente o del tutto mitizzati); tuttavia, nel corso del secolo, l’impossibilità di trovare un esemplare indirizzerà la scienza naturalistica ad escludere definitivamente l’unicorno dalla lista degli animali esistenti.

Due secoli dopo i Bestiari, gli Unicorni, oltre ad essere creature mitiche di antiche fiabe sono diventate, vere e proprie icone sociali moderne almeno da quando nel 2010, in “Cattivissimo me”, la piccola Agnes ne ottiene uno … Dal lungometraggio animato alla moda il passo è stato assai breve: tre anni dopo Jeremy Scott, un noto stilista ha creato una collezione dedicata a questi animali magici e, successivamente la bellissima Nicole Kidman agli Academy of Country Music Awards, ha indossato un abito da sera a tema unicorni creato da Alexander McQueen.

L’estetica “unicornosa” si è dunque trasferita sui social diventando un hashtag con oltre da 4 milioni di risultati sulle piattaforme. Ovviamente non si tratta del dolce capriolo delle marche ma dei classici candidi destrieri più o meno legati ai colori dell’arcobaleno seguendo il detto tipico americano “rainbows and unicorns” che potremmo tradurre in linguaggio nerd con “hakuma matata”.

Quindi bentornati Unicorni! Ma speriamo che nessuno tenti di prendersi come magico cucciolo la tenera creatura dei Monti Sibillini!

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