Il tesoro del Bigatto di Giuseppe Pederiali

L’amato e prolifico scrittore Giuseppe Pederiali, conosciuto come il “Tolkien del Bel Paese”, torna nelle librerie grazie a Kappalab con uno dei suoi maggiori successi: “Il Tesoro del Bigatto. Questo long-seller, che ha venduto più di un milione di copie, è stato un punto di riferimento per molti lettori italiani e persino utilizzato come libro di lettura nelle scuole. Questo romanzo, che costituisce la seconda parte di un’ideale trilogia fantastica, con Le città del diluvio e La Compagnia della Selva Bella, verrà presto adattato in un film d’animazione.

La storia si svolge in una Pianura Padana fantastica dell’Undicesimo Secolo, popolata da miti e creature leggendarie della tradizione folclorica italiana. Un gruppo di eroi coraggiosi ma un po’ sgangherati si trova ad affrontare un’avventura incredibile lungo il corso del Fiume Po, un viaggio ricco di pericoli.

Tutto ha inizio quando Anselmo, un eremita che vive presso la Pietra di Bismantova, viene incaricato di una missione segreta per conto di Matilde di Canossa, una figura storica di grande importanza. Tuttavia, il Diavolo decide di mettersi sulla sua strada quando scopre il piano e la meta finale di Anselmo. Nonostante gli ostacoli, l’incontro fortuito con il giovane re Vitige, desideroso di partire per una grande avventura per salvare il suo popolo dalla carestia, induce Anselmo a cambiare i suoi piani di viaggio. Questo improvviso cambiamento confonde il Diavolo, aumentando la tensione e l’azione nella storia.

Questa nuova edizione de “Il Tesoro del Bigatto” non deluderà i fan dell’autore, conservando lo stile magico e coinvolgente che gli è caratteristico. Con il suo talento narrativo, Pederiali ci porta in un’affascinante Pianura Padana fantastica, piena di suspense e di riferimenti alla tradizione e alla cultura italiane. Non resta che aspettare con impazienza l’uscita del film d’animazione basato su questo appassionante romanzo. Siamo certi che gli spettatori si troveranno immersi in un mondo unico e affascinante, ricco di avventure e scoperte sorprendenti. In attesa, godiamoci ancora una volta la lettura di “Il Tesoro del Bigatto”, un vero capolavoro del fantasy italiano.

Zora la vampira, l’incubo sexy di Renzo Barbieri

Zora la vampira è il sogno proibito di ogni adolescente degli anni ’70 e ’80. Creato da Renzo Barbieri, questo personaggio immaginario ha lasciato il segno nella storia dei fumetti italiani. Ma non solo per la sua storia, ma anche per il suo aspetto fisico mozzafiato. E come se non bastasse, è ispirata addirittura a Catherine Deneuve. Cosa c’è di meglio di una vampira sexy ispirata a una delle donne più belle di sempre? Niente, ragazzi, niente.

Zora è la figlia di un famoso professore Pabst. Durante una spedizione in Transilvania, il buon professore trova il cadavere del famosissimo Conte Dracula e, perché no, decide di portarlo a Londra. Peccato che il conte decida di resuscitare involontariamente grazie a un morso alla nostra carina protagonista, che diventa una vampira. Che sfiga! O forse no?Grazie a un magico filtro, Zora può sopravvivere alla luce del sole! E cosa c’è di meglio di una vampira che può fare shopping anche durante il giorno? Niente, ragazzi, niente. Armata di coraggio e sensualità, Zora decide di dare la caccia al suo creatore, il malvagio Conte Dracula, per vendicare la sua nuova condizione di non-morta.

Tutto ciò non poteva che diventare un successo immediato, tanto che la testata di Zora è stata pubblicata in ben cinque serie diverse dal 1972 al 1985. Immaginatevi, ragazzi, quanti numeri di fumetto si sono dovuti stampare per accontentare tutti gli appassionati di questa sexy vampira. Le storie di Zora sono state scritte da Renzo Barbieri e Giuseppe Pederiali, due mente geniali che hanno saputo regalare ai lettori avventure avvincenti e piene di passione. E i disegni, ragazzi, i disegni! Birago Balzano ha dato vita a un personaggio ricco di sensualità e fascino, mentre Giuseppe Montanari, Giovanni Romanini e Saverio Micheloni hanno contribuito a rendere Zora ancora più irresistibile. Il successo di Zora è stato così travolgente che anche in Francia ha conquistato il cuore del pubblico. L’edizione francese, curata da Elvifrance, ha continuato a pubblicare le avventure di Zora anche dopo la fine della serie originale in Italia nel 1985. Che dire, ragazzi, Zora ha veramente conquistato il mondo! Dopo la fine della serie originale, sono state realizzate altre serie ispirate a Zora, come “Zora Nuova Serie” e la ristampa “Super Zora”. Sembra non esserci fine al successo di questa vampira seducente e affascinante.

Se non avete ancora avuto il piacere di conoscere Zora, ragazzi, non sapete cosa vi state perdendo. Certo, è un fumetto erotico/horror, ma c’è molto di più dietro a questo personaggio. Ci sono avventure mozzafiato, suspense e una protagonista che vi farà innamorare. Nonostante sia una vampira, Zora è una donna forte e determinata, pronta a lottare per la giustizia e a fare shopping nelle ore diurne. Cosa volere di più dalla vita?

Zora la vampira (2001) - Trailer

Ah, e non dimenticate di guardare la trasposizione cinematografica del 2000. Cosa c’è di meglio di vedere Zora prendere vita sul grande schermo? Zora la vampira è il titolo di un lungometraggio del 2000, diretto dai Manetti Bros., che si ispira alla serie di fumetti omonima degli anni settanta di Renzo Barbieri e Giuseppe Pederiali. Tuttavia, a differenza del fumetto originale di stampo erotico, la trama del film è completamente diversa. La principale fonte di ispirazione per i registi e gli sceneggiatori è stato il film Blacula di William Crain, un vero e proprio cult della blaxploitation degli anni settanta. Il film è stato girato a Otranto e a Roma, e cerca di rielaborare il personaggio di Dracula in una sorta di parodia, seguendo lo stile di Mel Brooks. Carlo Verdone interpreta il ruolo del Commissario Lombardi, che incarna il cliché del coatto, aggravato dal fatto di essere un uomo delle forze dell’ordine. Dopo aver visto il film Carràmba! Che sorpresa, un Conte Dracula del terzo millennio decide di lasciare la Transilvania e trasferirsi nella vivace e accogliente Italia. Arrivato su un cargo di clandestini, finisce per essere trattato come un normale extracomunitario e si ritrova in un centro sociale romano. Con difficoltà a trovarsi una sistemazione, Dracula incontra presto l’incarnazione del suo eterno amore, la scrittrice Zora. Sfortunatamente per il Principe dei vampiri, i problemi non mancano: è braccato dal commissario Lombardi e da due rapper romani, mentre il suo fedele servitore ha problemi con il permesso di soggiorno e deve affrontare le esigenti richieste del suo padrone abituato ad uno stile di vita molto elevato.

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