Sin da subito chiariamo che queste sono tutte supposizioni dato che – per ora – gli Jedi grigi esistono solo nell’Universo Espanso di Star Wars. Si può giustificare in diversi modi l’utilizzo di questi termini: ad esempio, gli attori hanno voluto alludere ad una mutazione di alcuni personaggi, anche a livello psicologico – visti come non più oscurità o luce, bensì come una via di mezzo. Il sito di Wikipedia recita: Essi si rifiutano di seguire il Codice Jedi e le direttive del Consiglio degli Jedi, ma non abbracciano il Lato Oscuro della Forza come i Jedi Oscuri, ed accettano sia il bene che il male dentro di loro (questo è probabilmente il modo per divenire dei fantasmi di Forza). I Jedi Grigi nacquero dopo la Grande Guerra Sith, quando il Consiglio dei Jedi cercò di rafforzare la sua autorità e di centralizzare il controllo dell’Ordine Jedi, rivedendo anche il Codice Jedi. Un gruppo di Jedi contestò l’autorità del Consiglio di effettuare queste riforme, che contemplavano tra l’altro il divieto per i Jedi di sposarsi e di utilizzare alcuni poteri del Lato Oscuro della Forza.
Is there more “gray” between good and evil than black and white in #TheLastJedi than any @StarWars ever before? Yes, yes there is. #D23expo pic.twitter.com/TmbuIdH9VE
— Good Morning America (@GMA) 16 luglio 2017
Un famoso Jedi Grigio è Jolee Bindo, che dopo avere sposato una collega ha lasciato l’Ordine Jedi e si è autoesiliato sul pianeta Kashyyyk. Bindo ha utilizzato a volte i poteri del Lato Oscuro della Forza, ma non se ne è lasciato corrompere ed ha rifiutato di passarvi, tanto da combattere contro alcuni Jedi Oscuri e ottenere un’onorificenza dalla Repubblica Galattica. Il Conte Dooku, dopo avere lasciato l’Ordine Jedi ed essere stato per un po’ di tempo un Jedi Grigio, è invece passato al Lato Oscuro della Forza.Che sia tutta una mossa di marketing per aumentare l’hype dei fan? Lo scopriremo tra pochi mesi ormai.
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