Dejah Thoris, la Principessa di Marte

Dejah Thoris è un personaggio immaginario creato da Edgar Rice Burroughs, principessa dello Stato-impero del pianeta Marte chiamato Helium. Si innamora e diventa moglie di John Carter con il quale ha due figli Carthoris e Tara. In lei vivono due anime contrapposte: la principessa in difficoltà che ha bisogno di aiuto per essere salvata ma anche un’avventuriera coraggiosa e capace, pienamente in grado di difendersi e sopravvivere da sola nei deserti di Marte.

Nel libro Sotto le lune di Marte (pubblicato anche come La principessa di Marte, John Carter e John Carter e la principessa di Marte), Dejah Thoris viene rapita da uomini rossi di Zodanga, nemici storici dei marziani rossi di Helium, e John Carter viene catturato da un’orda di marziani verdi (i Warhoon) dai costumi barbarici. Carter riesce a scappare dalle segrete degli uomini verdi fingendosi morto, dopo una lotta all’ultimo sangue nell’arena sotterranea dei Warhoon. Da qui raggiunge Zodanga, la turrita città di uomini rossi in cui scopre che è tenuta prigioniera la sua principessa. In questa città Carter organizza con un uomo di Helium conosciuto nelle prigioni dei Warhoon un attentato per uccidere il principe di Zodanga. L’attentato non riesce ma in seguito John Carter riuscirà a liberare la ragazza con il favore di un’inedita alleanza con i Thark, gli uomini verdi di cui era stato prigioniero. I due si sposeranno e regneranno per dieci anni insieme, fino al giorno in cui il macchinario che serviva a produrre l’atmosfera di Marte si guasta. John Carter tenta all’ultimo momento di ripararlo ma viene riportato sulla Terra senza sapere se il tentativo sia andato a buon fine.

Fatta eccezione per alcuni gioielli, tutte le donne del Pianeta Marte non indossano nessuno abito, anzi guardano in maniera strana i terrestri per questa loro usanza incomprensibile!  Ecco come Burroughs descrive Dejah Thoris secondo le parole di John Carte: “.. ai miei occhi era quella di una figura snella e allegra, simile in ogni dettaglio alle donne terrestre che conoscevo nella mia vita passata … Il suo viso era ovale e bello in maniera assoluta, ogni suo aspetto era finemente scolpito e squisito, i suoi occhi grandi e brillanti e la testa sormontata da una massa di capelli nero carbone …la sua pelle era di un colore rame, rossastro chiaro, contro il quale il lustro cremisi delle guance e il rubino delle sue labbra briillavano con un effetto stranamente accentuato. Era altrettanto povera di vestiti come i marziani verdi che la accompagnavano; anzi, salvo per i suoi gioielli altamente lavorati, era completamente nuda, né nessun abbigliamento avrebbe potenziato la bellezza della sua figura perfetta e simmetrica”.

Al cinema Dejah Thoris appare nelle pellicola “John Carter” del 2012, diretta da Andrew Stanton e ispirata al romanzo Sotto le lune di Marte (1916) , film che prende il titolo dal protagonista degli undici romanzi del ciclo di Marte o di Barsoom. Il film si è rivelato una delle più grandi perdite economiche della storia del cinema. La Disney ha diffuso una nota in cui ha riconosciuto che sono stati venduti biglietti per ‘soli’ 284 milioni di dollari, da cui un netto pari a circa la metà (poiché Disney divide gli incassi con i proprietari dei cinema). Dato che per realizzare il film sono stati spesi circa 250 milioni di dollari ed altri 100 milioni sono stati spesi per il marketing, l’azienda di Burbank calcola che alla fine delle proiezioni il risultato sarà una perdita di circa 200 milioni di dollari, il che ne fa la massima perdita storica per un film. Anche tenendo conto dell’inflazione (che non è stata fin qui considerata) la perdita economica del film sarebbe comunque, se non la massima, una delle maggiori della storia del cinema. A interpretare Dejah Thoris fu l’attrice  Viola Lynn Collins, meglio conosciuta come Lynn Collins, che è diventata famosa per il “popolo nerd”  grazie al ruolo di Kayla Silverfox, l’amata di Wolverine, nel film X-Men le origini – Wolverine.

Ecco alcune cosplayer internazionali che hanno dato vita al personaggio creato da Edgar Rice Burroughs.

 

 

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