Neurons: il progetto che unisce il gaming ad attività educative e socioculturali

Debutto imminente per Neurons, l’app che promette di combinare intrattenimento e attività educative-socioculturali in un unico pacchetto. A partire dal 10 novembre, gli utenti potranno immergersi in una serie di minigiochi, accumulare neuroni, collezionare oggetti e, cosa più importante, contribuire al benessere delle persone intorno a loro grazie al rivoluzionario sistema di promozione sociale chiamato “7 per mille Neurons”.

Sradicando gli stereotipi dell’industria del gaming, Neurons si distingue per la sua politica anti-pay-to-win. Qui non ci sono livelli a pagamento da sbloccare, né risorse da acquistare per progredire nel gioco. Ogni giocatore ha la libertà di creare connessioni con altri utenti e costruire la propria rete collettiva. Eppure, l’app offre molto di più. Grazie ai finanziamenti forniti dalla Regione Lazio e dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel contesto della transizione digitale di enti culturali e creativi, Neurons rappresenta una svolta nel settore.

Il progetto di Neurons è stato finanziato dalla Regione Lazio con l’intento di sviluppare un’app che stimoli la mente attraverso minigiochi e collezionabili intelligenti. Ma c’è di più: l’app invita gli utenti a compiere azioni intelligenti anche nella vita reale. Come? Partecipando alla campagna di promozione sociale chiamata “7 per mille Neurons”.

Promossa dal Ministero della Cultura grazie ai fondi del PNRR, questa campagna di gioco a somma positiva garantisce benefici per tutti.

Si tratta di scegliere, tramite l’app, a quale ente no profit o scuola statale destinare il 7 per mille dei propri acquisti effettuati presso negozi o studi convenzionati. I commercianti o i professionisti effettueranno le erogazioni liberali mensilmente, sulla base delle indicazioni fornite dai clienti attraverso l’app. Queste donazioni saranno a totale carico dei commercianti o dei professionisti, garantendo una completa trasparenza sia verso i beneficiari che verso i donatori. Questa iniziativa rappresenta un esempio di societal marketing dall’elevato impatto nel terzo settore.

Il professor Virgilio Mollicone, presidente di Ultrablu APS, una associazione che favorisce la collaborazione tra artisti neurodivergenti, in particolare autistici, e artisti neurotipici, è particolarmente entusiasta del progetto. Secondo lui,

 “si tratta di un’app che inventa un nuovo canale di finanziamento per le associazioni attive nel sociale e che ne migliora anche il radicamento nel tessuto dei rispettivi territori”.

I commercianti aderenti non hanno esitato ad approfittare di questa opportunità per migliorare la reputazione dei loro negozi e dell’intera categoria. Inoltre, grazie alle condizioni vantaggiose offerte (il 7 per mille, o solo 70 centesimi ogni 100 euro, è deducibile fiscalmente), i commercianti effettueranno i pagamenti solo dopo aver ricevuto i rispettivi incassi.

Ma cosa rende Neurons così speciale?

Oltre a essere una app di gioco, Neurons offre anche una vasta gamma di collezionabili didattici. Questa caratteristica la rende estremamente utile per le scuole, che possono fornire ai propri studenti nuovi strumenti di apprendimento in un contesto di gioco coinvolgente. La missione di Neuro Trade srl, la startup con sede a Roma che ha sviluppato l’app, è quella di diffondere il concetto di collective network, un sistema di interazione sociale basato sulle dinamiche dei piccoli gruppi.

Neurons sarà disponibile gratuitamente su App Store e Google Play, senza alcuna pubblicità inserita. La sua sostenibilità finanziaria si baserà sulle piccole fee richieste ai commercianti per la gestione della campagna “7 per mille” e per la presenza nel Neuromarket, una sezione dell’app in cui gli utenti possono effettuare transazioni commerciali. L’iniziativa prenderà il via da Roma, ma sarà subito suddivisa in gruppi territoriali corrispondenti ai codici postali locali, con nomi che riflettono l’identità locale. Questo contesto promuoverà la cooperazione anziché la competizione.