Ehi, amici appassionati di intelligenza artificiale! Siamo qui con una notizia che farà sobbalzare dalla sedia anche il più scettico dei lettori. Il tanto atteso Google Gemini, risposta di Google al potente GPT-4 di OpenAI, pare abbia raggiunto un importante traguardo nella sua evoluzione. Secondo un rapporto recente di The Information, la solida affidabilità del sistema ha permesso a Google di concedere ad alcuni sviluppatori l’accesso a Gemini, con l’obiettivo di migliorarlo ulteriormente. Questa mossa, senza dubbio cruciale, apre le porte alla creazione di nuove applicazioni e all’integrazione di Gemini in diversi servizi, come precedentemente avvenuto con Bard.
Gemini è un progetto in corso di realizzazione presso Google DeepMind, la divisione di Google dedicata alla ricerca sull’IA. Secondo quanto riportato sul blog ufficiale di Google, Gemini sarà un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) in grado di affrontare sfide complesse e offrire una varietà di servizi, che spaziano dai chatbot alle applicazioni per le imprese, integrandosi con i prodotti di Google. Gemini si inserisce nella nuova generazione di chatbot basati sull’intelligenza artificiale e vuole essere un protagonista in un settore in forte crescita.
Come funziona realmente questa tecnologia?
Gemini si basa su un metodo chiamato apprendimento per rinforzo, in cui il software impara come affrontare problemi complessi e riceve un feedback sulle sue prestazioni. Un po’ come cercare di imparare a guidare una macchina senza mani dopo aver fatto un centinaio di incidenti. Ma se non bastasse, hanno anche implementato una tecnica chiamata ricerca ad albero, che permette al robot di esplorare tutte le possibili risposte ad una richiesta e ricordarle in futuro.
Ma non finisce qui! Oltre a imparare a risolvere problemi, Gemini sarà addestrato anche a comprendere il linguaggio umano.
Utilizzando un software di apprendimento automatico chiamato trasformatore, sarà in grado di predire e rispondere alle nostre domande come un vero campione di Trivial Pursuit. Potrebbe persino diventare un bibliotecario virtuale, capace di rispondere a qualsiasi domanda che ci lanciamo! Immaginate le infinite possibilità: potremmo chiedere a Gemini di risolvere problemi matematici impossibili o di suggerirci il miglior romanzo da leggere durante le lunghe estati in spiaggia. Che altro possiamo chiedere dalla vita?
Come si addestra Gemini?
Secondo Demis Hassabis, CEO di Google DeepMind, questo nuovo sistema è in grado di analizzare i dati disponibili ed apprendere autonomamente nuove conoscenze per migliorare gradualmente le proprie capacità. Gemini si adatterà in modo autonomo alle esigenze degli utenti, affinando costantemente le proprie abilità per offrire risposte sempre più precise e personalizzate. Utilizzando algoritmi complessi di apprendimento automatico, Gemini sarà in grado anche di comprendere il linguaggio naturale e rispondere alle domande degli utenti in modo colloquiale. Questo vantaggio è reso possibile grazie alla grande quantità di informazioni disponibili a Google.
Secondo un recente rapporto, Gemini sarà in grado di utilizzare un sistema di generazione di testo simile a GPT-4, ma arricchito con la creazione di immagini basate su descrizioni testuali. Inoltre, questa IA sarà in grado di svolgere anche le principali funzioni di un chatbot, analizzando autonomamente le informazioni fornite dagli utenti e controllando altri prodotti nell’ecosistema di Google e non solo.Questo fa si che Gemini porebbe essere all’altezza, se non superare, la potenza di GPT-4, l’ultima versione rilasciata da OpenAI.
Gemini svolgerà un ruolo chiave nel settore delle IA una volta completato e operativo al 100%, secondo le prime dichiarazioni di Google. Tuttavia, non si tratta solo di sfidare la concorrenza. Secondo Demis Hassabis, le incredibili innovazioni in questo campo possono portare enormi benefici collettivi, ampliando l’innovazione scientifica, inclusi settori cruciali come la medicina e lo studio dei cambiamenti climatici.
Nel frattempo, i laboratori di DeepMind stanno valutando anche i rischi associati a un uso incontrollato di questa tecnologia, cercando di promuovere uno sviluppo sicuro e responsabile dell’intelligenza artificiale.
Al momento, non è stata ancora fornita nessuna informazione riguardo alla data di lancio ufficiale di Google Gemini. Durante la conferenza I/O, Google ha accennato all’impressionante risultato dei test condotti, ma alla fine, sarà il pubblico a decretare quale modello sarà il migliore.
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