La Scarzuola, il borgo fantasy nel cuore dell’Umbria

La Scarzuola è una spettacolare località dell’Umbria, ubicata nella frazione Montegiove del comune di Montegabbione, in provincia di Terni, che nasconde un segreto sorprendente: una città ideale costruita dall’architetto Tomaso Buzzi nel secolo scorso. Questo borgo fantasy è un’opera d’arte unica al mondo, che mescola elementi di storia, mitologia, filosofia e architettura in una visione personale e simbolica dell’esistenza.

La Scarzuola sorge sul luogo dove, secondo la tradizione, san Francesco d’Assisi si ritirò in preghiera nel 1218, dopo aver piantato una rosa e un alloro e aver fatto sgorgare una fonte miracolosa. Qui i conti di Marsciano fecero erigere una chiesa e un convento, che divennero il sepolcro della loro famiglia per sette secoli.

Nel 1957, il convento e i terreni circostanti furono acquistati da Tomaso Buzzi, un famoso architetto milanese che aveva lavorato per la Triennale e per importanti riviste di design. Buzzi aveva il sogno di realizzare la sua città ideale, ispirata al poema rinascimentale “Hypnerotomachia Poliphili“, che narra il viaggio iniziatico di un uomo alla ricerca del suo amore.

Buzzi trasformò la valle dietro al convento in un enorme teatro all’aperto, dove costruì diverse scene che rappresentano le tappe del percorso spirituale dell’uomo. Queste scene sono composte da edifici che richiamano le grandi opere dell’architettura classica e rinascimentale, come il Partenone, il Colosseo, il Pantheon, la Piramide, la Torre dei Venti, il Tempio di Vesta e la torre dell’orologio di Mantova. Ma ci sono anche elementi fantastici e bizzarri, come una barca rovesciata, un Pegaso scheletrico, un mostro marino e un labirinto musicale.

La città ideale di Buzzi è una sintesi della sua cultura e della sua visione del mondo, che si rifà all’alchimia, all’esoterismo, alla massoneria e alla psicoanalisi. Il visitatore è invitato a seguire una spirale che parte dalla fonte francescana e termina con una torre spezzata, simbolo della fine del ciclo vitale e dell’inizio di uno nuovo.

Buzzi morì nel 1981 senza aver completato la sua opera, ma lasciò dei disegni e delle indicazioni al suo nipote Marco Solari, che ne ereditò la proprietà. Solari ha continuato il lavoro dello zio con fedeltà e cura, portando a termine la città ideale e rendendola accessibile al pubblico. La Scarzuola è oggi un luogo vivo e in continua trasformazione, dove l’arte, l’architettura e la natura si fondono in un’armonia sorprendente.

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