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La bella addormentata nel bosco

La bella addormentata nel bosco (Sleeping Beauty) è un film d’animazione del 1959 diretto da Clyde Geronimi, Eric Larson, Wolfgang Reitherman e Les Clark, realizzato con la tecnica dell’animazione e prodotto da Walt Disney basandosi sulla fiaba La bella addormentata di Charles Perrault. È il 16º Classico Disney e uscì negli Stati Uniti il 29 gennaio 1959 distribuito dalla Buena Vista Distribution.

Trama

Il film narra la storia di Aurora, una principessa nata dal matrimonio tra il re Stefano e la regina Leah. Al suo battesimo, la principessa riceve la visita delle tre fate Flora, Fauna e Serena, che le donano rispettivamente la bellezza, la voce e il dono dell’amore. Tuttavia, prima che Serena possa esprimere il suo dono, irrompe nella sala del trono la strega Malefica, che maledice la principessa dicendo che il giorno del suo sedicesimo compleanno si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morirà. Serena, pur non potendo annullare la maledizione, riesce a mitigarla dicendo che Aurora non morirà, ma cadrà in un sonno profondo dal quale potrà essere risvegliata solo dal bacio del vero amore. Per proteggere la principessa, le tre fate decidono di portarla in una casetta nel bosco e di crescerla sotto il nome di Rosa, senza usare la magia e senza rivelarle la sua vera identità. Il giorno del suo sedicesimo compleanno, Rosa incontra nel bosco il principe Filippo, di cui si innamora, senza sapere che egli è il figlio del re Uberto, con cui i suoi genitori l’avevano promessa in sposa alla nascita. Le tre fate, intanto, preparano una festa a sorpresa per Rosa e usano la magia per creare un abito e una torta, ma le loro scintille attirano l’attenzione del corvo di Malefica, che le segue fino alla casetta e scopre il nascondiglio della principessa. Rosa torna a casa e le tre fate le rivelano la verità sulla sua origine e la portano al castello dei suoi genitori, dove viene attirata da una misteriosa voce fino a una stanza dove trova un arcolaio. Rosa si punge il dito e cade in un sonno incantato, mentre le tre fate riescono a catturare il corvo e a scoprire che Filippo è il principe a cui Rosa è destinata. Le fate si recano al castello di Malefica, dove Filippo è stato fatto prigioniero, e lo liberano, donandogli una spada e uno scudo magici. Filippo affronta Malefica, che si trasforma in un enorme drago, e riesce a ucciderla con la spada, che si conficca nel suo cuore. Filippo raggiunge la torre dove giace Rosa e la bacia, spezzando la maledizione. Rosa si risveglia e abbraccia Filippo, mentre le tre fate si occupano di far combaciare il colore dell’abito di Rosa con quello preferito da ciascuna di loro. Il film si conclude con il matrimonio tra Rosa e Filippo, che ballano insieme sotto lo sguardo benevolo dei loro genitori e delle tre fate.

Produzione

La produzione de La bella addormentata nel bosco iniziò nel 1951, quando Walt Disney decise di realizzare un film basato sulla fiaba di Perrault, che aveva già ispirato il balletto di Čajkovskij. Disney affidò la sceneggiatura a Erdman Penner, che si basò sia sulla versione letteraria che su quella musicale della storia. Disney volle che il film avesse uno stile artistico diverso dai precedenti film d’animazione, più vicino all’arte medievale e al gotico. Per questo, scelse come art director Eyvind Earle, un pittore che aveva lavorato come sfondista in alcuni cortometraggi e lungometraggi Disney. Earle creò degli sfondi dettagliati e stilizzati, con colori vivaci e forme geometriche, che richiedevano un’animazione più rigida e precisa dei personaggi. Disney approvò lo stile di Earle, ma alcuni animatori, tra cui Frank Thomas e Ollie Johnston, si lamentarono della mancanza di libertà creativa e della difficoltà di adattare i personaggi agli sfondi. Il film fu realizzato con la tecnica del Super Technirama 70, che permetteva di ottenere un’immagine più ampia e definita, ma anche più costosa. Il film fu anche il primo film d’animazione ad essere girato in widescreen, con un rapporto di 2,55:1. Il film richiese sei anni di lavorazione e un budget di sei milioni di dollari, il più alto per un film d’animazione fino ad allora.

Colonna sonora

La colonna sonora del film fu composta da George Bruns, che si ispirò alle musiche del balletto di Čajkovskij. Bruns adattò le melodie di Čajkovskij in modo da renderle più adatte al film, aggiungendo anche alcune canzoni originali. Le canzoni principali del film sono:

  • Canto di primavera (Hail to the Princess Aurora), cantata dal coro durante il battesimo di Aurora.
  • Io lo so (I Wonder), cantata da Aurora nel bosco mentre sogna il suo principe.
  • E’ un sogno anche per me (Once Upon a Dream), cantata da Aurora e Filippo nel bosco mentre ballano insieme.
  • Skumps, cantata dai re Stefano e Uberto durante il banchetto per il ritorno di Aurora.
  • Malefica appare (The Gifts of Beauty and Song/Maleficent Appears/True Love Conquers All), cantata dal coro durante la scena della maledizione di Malefica.
  • Battaglia finale (The Burning of the Spinning Wheels/The Fairies Plan/Battle with the Forces of Evil), cantata dal coro durante la scena finale del film.

La colonna sonora del film fu nominata per l’Oscar alla migliore colonna sonora nel 1960, ma perse contro Porgy and Bess.

Accoglienza

La bella addormentata nel bosco uscì nelle sale statunitensi il 29 gennaio 1959, ma non ebbe il successo sperato da Disney. Il film incassò solo 5,3 milioni di dollari, non riuscendo a coprire i costi di produzione. La critica fu divisa tra chi apprezzò lo stile artistico e la colonna sonora del film, e chi lo trovò troppo freddo e distaccato rispetto ai precedenti film Disney. Il film fu anche accusato di essere troppo simile a Biancaneve e i sette nani, sia per la trama che per i personaggi. Il film fu considerato un fallimento da Disney, che decise di non produrre più film basati su fiabe per i successivi trent’anni. Il film fu riproposto nelle sale nel 1970, nel 1979, nel 1986 e nel 1995, ottenendo un maggiore successo e una rivalutazione critica. Il film fu anche restaurato e distribuito in DVD nel 2003 e in Blu-ray nel 2008. Il film è oggi considerato uno dei capolavori di Disney e uno dei più bei film d’animazione di tutti i tempi. Il film ha avuto anche un grande impatto culturale, rendendo famosi i personaggi di Aurora, Filippo e Malefica, quest’ultima considerata una delle più grandi cattive della storia del cinema. Il film ha ispirato anche numerosi adattamenti e riferimenti in altri media, tra cui il balletto, l’opera, il cinema, la televisione, i fumetti e i videogiochi.

maio

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Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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