Il Digital Services Act: la nuova regolamentazione delle piattaforme online

Da venerdì 25 agosto 2022 è entrato in vigore il Digital Services Act (DSA), il nuovo regolamento dell’Unione Europea che regolamenta la responsabilità delle piattaforme online per i contenuti pubblicati dagli utenti.

Il DSA introduce una serie di novità importanti, che mirano a garantire una maggiore trasparenza e un maggiore controllo da parte degli utenti sulle piattaforme online.

Tra le principali novità del DSA figurano:

  • L’obbligo per le piattaforme online di dotarsi di un “punto di contatto” per le segnalazioni di contenuti illegali;
  • L’obbligo di spiegare agli utenti come funzionano gli algoritmi di raccomandazione dei contenuti;
  • Il divieto di utilizzare dati sensibili per la pubblicità online;
  • Il divieto di usare dark pattern per indirizzare gli utenti verso scelte precise.

Le piattaforme online più grandi, quelle che superano i 45 milioni di utenti mensili in Europa, dovranno rispettare ulteriori requisiti, tra cui:

  • L’obbligo di redigere un report annuale sui rischi per i diritti fondamentali, la libertà d’espressione e il dibattito pubblico;
  • L’obbligo di adottare misure per mitigare i rischi individuati nel report;
  • L’obbligo di collaborare con le autorità di vigilanza in caso di emergenza.

Le aziende si stanno già adeguando al DSA:

  • TikTok ha introdotto nuove funzionalità per facilitare la segnalazione dei contenuti illegali e per consentire agli utenti di vedere i Reels e le Stories in ordine cronologico.
  • Meta ha annunciato che consentirà agli utenti di vedere i contenuti dei propri amici e familiari in ordine cronologico, invece che secondo l’algoritmo.
  • Google ha migliorato il suo Transparency center, dove raccoglie l’elenco di tutti gli investitori pubblicitari che mostrano i loro ads sui servizi di Google.

Il DSA è un passo importante verso una maggiore trasparenza e un maggiore controllo da parte degli utenti sulle piattaforme online. Le nuove regole mirano a ridurre la diffusione di contenuti illegali e dannosi, a tutelare i diritti fondamentali degli utenti e a promuovere un dibattito pubblico più libero e inclusivo.

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