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Frozen II – Il segreto di Arendelle

 

“Il passato non è come sembra”, però forse il sequel è meglio!  Frozen – Il Regno di Ghiaccio è stato il film d’animazione con il più alto incasso globale di tutti i tempi. Sia per il fatto che il film ha dato una nuova visione ai canoni della principessa che la Disney aveva contribuito a creare, sia per il fatto che il film avesse l’iconico brano, “Let It Go”/“All’Alba Sorgerò” che già al primo ascolto non poteva più uscirti dalla testa. Frozen è assolutamente ovunque. Mentre l’animazione Disney evita spesso di fare sequel cinematografici nei loro film d’animazione, era ovvio che per questo lungometraggio l’avrebbe fatto.

 

Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle abbraccia le caratteristiche delle fiabe, della mitologia e di altre storie che spesso venivano scritte per spiegare qualcosa di inspiegabile. Infatti come dicono i registi Chris Buck e Jennifer Lee e il produttore Peter Del Vecho il film è stato realizzato per rispondere a delle domande che erano rimaste in sospeso nel primo film, quali: “ cosa avrebbe fatto Anna dopo aver ottenuto tutto ciò che desiderava?” , “dove stessero andando i loro genitori con la loro nave prima di affondare?” E infine, la domanda più grande di tutte: “come mai Elsa è nata con dei poteri magici?”. I personaggi erano ancora molto interessanti e stavano ancora cercando di capire la propria identità.

 

Anche Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle, come la buon Disney vuole, non si differenzia dai vecchi classici pieni di canzoni originali che catturano le emozioni, il divertimento e gli intrighi del film. Infatti sono state scritte ben 7 canzoni. Il tono è probabilmente un po’ più epico e teso di quanto la maggior parte della gente si aspettasse, diciamo che il film è incentrato su alcuni dei temi preferiti dalla Disney ovvero la lotta per trovare il proprio posto nel mondo, fare la cosa giusta e compiere tutto ciò che è necessario per diventare adulti. La nota divertente e umoristica è sempre presente, ma è anche una storia molto emozionante incentrata sull’idea di diventare ciò che siamo nati per essere.

 

 

Senza spoilerare troppo quello che sarà il film posso dire che vediamo il nostro gruppo di eroi, Anna, Elsa, Kristoff, Olaf e Sven che intraprendono un viaggio insieme verso l’ignoto, che la condurrà nelle foreste incantate e nei mari oscuri oltre Arendelle. pieno di rivelazioni shock e di peripezie. In Frozen – Il Regno di Ghiaccio, Elsa temeva che i suoi poteri fossero troppo forti per essere accettati dal mondo. In Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle, dovrà sperare che siano abbastanza forti per salvarli tutti. Possiamo vedere Olaf crescere, dal momento che è essenzialmente un bambino nel primo film e maturare, almeno un po’.

 

Chris Buck, regista di Frozen 2, ha detto che vedremo una versione di Elsa diversa che si gode la sua nuova libertà trovata, qualcosa che è stato gia toccato nel corto di Frozen Fever. Quindi posso concludere dicendo che Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle è più grande ed epico rispetto al primo film e forse per la prima volta in vita mia ho apprezzato più il sequel del primo film. Ma la cosa più importante è che Frozen – Il Regno di Ghiaccio e Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle vanno a formare un’unica storia.

 

Piccole perle da notare guardando il film:
– La vegetazione è ispirata ai boschi realizzati da Eyvind Earle nella Bella Addormentata, oltre che ai pittori russi di fine ottocento.

– L’eccezionale animazione “invisibile” di Zefiro, creato grazie a Swoop, la nuova tecnologia brevettata dai Walt Disney Animation Studios

– Il fenomenale escamotage per il Nokk, lo spirito dell’acqua che è fatto d’acqua ma allo stesso tempo si muove all’interno di essa, utilizzando un Character Design e animazione strepitosi.

– I Giganti della Terra che sono sia personaggi che paesaggi

 

Ottavia Valentini

Ottavia Valentini

Mi chiamo Ottavia Valentini e ho 27 anni, originaria di Viterbo. Tre aggettivi per descrivermi? Sognatrice, Curiosa e Viaggiatrice. La mia prima passione è l'Animazione 3D. Nel 2014, ho conseguito la Laurea triennale in CG Animation presso lED, a Roma. Dopo di che, ho partecipato a un corso di 4 mesi “PRO 3D Character Animation” al Animation Workshop, tenutosi a Viborg, in Danimarca. Attualmente lavoro come Visual Designer per importanti produzioni nazionali e internazionali.

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