Visa Transit 2: Il nuovo graphic novel di Nicolas de Crécy è un viaggio on the road tra l’Europa dei muri e le Repubbliche Socialiste dell’est. Arriva finalmente il secondo volume di Visa Transit, ultima opera di uno dei fumettisti europei più importanti e amati: Nicolas de Crécy.
Estate 1986. Dopo aver attraversato a bordo di una vecchia e scassata Citröen Visa l’Europa dei visti e delle frontiere, Nicolas de Crécy e suo cugino Guy varcano i muri dell’Est Socialista e giungono nella città che più di tutte rappresenta il passaggio tra due mondi: Istanbul. Senza una meta precisa ma con il solo obiettivo di arrivare più lontani possibile, si spingono poi nel cuore della Bielorussia. Qui, il viaggio nella memoria di De Crécy si popola di altri ricordi della sua vita e, sotto il costante controllo dello scrittore Henry Michaux (in forma ectoplasmatica), si espande a riflessioni sull’arte di Chagall, Malevič, Turner. Un mondo diviso in blocchi, come è quello degli anni ‘80, è lo spunto giusto per De Crécy per dare vita a un viaggio senza confini territoriali, temporali né tantomeno mentali. Più che di un solo viaggio, Visa Transit racconta il viaggiare nel suo significato più profondo e libero.
Uscito in Francia nell’ottobre 2020 per Gallimard, il secondo volume di Visa Transit prosegue l’avventura che ha aperto un nuovo capitolo nella carriera artistica del maestro del fumetto francese. Opera autobiografica, Visa Transit racconta il viaggio on the road che Nicolas de Crécy fece a vent’anni assieme al cugino Guy a bordo di una vecchia e scassata Visa Citroën. Nell’estate del 1986, poco dopo la tragedia di Chernobyl, i due partono dalla Francia, e attraversando nord Italia, Jugoslavia, Bulgaria e Turchia, giungono, in questo secondo volume, nella città che più di tutte rappresenta il passaggio tra due mondi: Istanbul. Dormendo nei sacchi a pelo e con a bordo solo una piccola biblioteca improvvisata, il loro viaggio rocambolesco, poetico e senza meta, li spinge fino al cuore della Bielorussia.
Qui, il viaggio nella memoria di De Crécy, si popola di altri ricordi della sua vita e si propaga a riflessioni sull’arte di Chagall, Malevič, Turner. La memoria “circola nella direzione che le conviene: è come un liquido, fluido, che si intrufola e si prende gioco del tempo, quel tempo che tuttavia è la materia stessa di cui è fatta”. A tenere d’occhio il “turismo nella memoria” di De Crécy è Henry Michaux. ll celebre scrittore francese, evocato in forma ectoplasmatica durante la narrazione, cerca di fermare tutti i tentativi di appropriazione dei suoi testi che De Crécy fa nel suo racconto inseguendolo con una motocicletta. E da esperto viaggiatore qual è (in vita come pioniere della mente grazie alla mescalina, e da morto come viaggiatore del tempo dato che “il tempo non è lineare”) diventa il viatico di questa storia.
Come tutti i grandi autori, De Crécy è capace di dare vita a un racconto che si snoda attraverso diverse strade e in cui, lettura dopo lettura, è possibile trovare nuovi piani di lettura e riflessioni. Da un lato infatti troviamo una profonda riflessione sugli ultimi decenni dell’Europa, da quella dei visti e delle frontiere, a quella della libera circolazione, del turismo di massa e del populismo (il titolo stesso è un gioco di parole tra il nome dell’automobile e la parola visto che in francese è appunto visa): in un mondo diviso in due blocchi, com’è quello degli anni ’80, il viaggio è scandito dai controlli dei documenti a ogni confine e dalla paura che questi momenti inevitabilmente comportano. Proprio questo mondo diviso da frontiere e poteri che si fronteggiano, è il punto di partenza per dare vita a un viaggio senza confini territoriali, temporali e tantomeno mentali. Un viaggio alla ricerca delle sorgenti interne della memoria e dell’immaginazione al di là di strade battute e percorsi obbligati. Più che di un solo viaggio, Visa Transit racconta il viaggiare nel suo significato più profondo e libero. Attraverso l’inconfondibile stile pittorico che lo ha reso celebre in tutto il mondo, De Crécy ci regala una delle opere più intense e profonde del fumetto contemporaneo.
L’uscita del terzo e conclusivo volume di Visa Transit è prevista per l’autunno 2022.
Riconosciuto a livello internazionale come uno degli autori più originali del fumetto contemporaneo, l’esperienza artistica di De Crécy è stata riscoperta in Italia grazie al percorso editoriale che Eris ha iniziato nel 2015 pubblicando Il celestiale bibendum a cui sono seguiti La Repubblica del catch, Diario di un fantasma, Prosopopus e Visa Transit, volume 1.
Nicolas de Crécy è uno dei grandi maestri del fumetto francese. Il suo stile, visionario e poetico, è inconfondibile sin dai suoi primissimi lavori. La sua esplorazione delle diverse tecniche artistiche e la capacità di mescolare i più disparati registri narrativi lo rendono uno degli autori imprescindibili del fumetto contemporaneo. Opera dopo opera, De Crécy ha creato uno degli immaginari più originali apparsi negli ultimi decenni. Eris edizioni ha pubblicato: Il celestiale Bibendum (2015), La Repubblica del catch (2016), Diario di un fantasma (2017), Prosopopus (2018) e Visa Transit – Volume 1 (2019).
Link esterni
Visa Transit – Vol 1:
https://www.erisedizioni.org/prodotto/visa-transit-volume-1-nicolas-de-crecy/
Visa Transit – Vol 2:
https://www.erisedizioni.org/prodotto/visa-transit-volume-2-nicolas-de-crecy/
Visa Transit – Vol 2, anteprima:
https://issuu.com/erisedizioni/docs/visa_transit_2_anteprima
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