C’era una volta nel regno di Lumbria una principessa coraggiosa, Ellian, la cui vita perfetta venne sconvolta da un potente incantesimo. I suoi genitori, i sovrani del regno, furono trasformati in mostri, lasciando la giovane sola a combattere per salvare il trono e riportare l’armonia nel suo mondo. È questa la premessa di Spellbound – L’incantesimo, il secondo lungometraggio animato di Skydance Animation, che porta su Netflix una storia ricca di magia, emozioni e avventura.
Diretto da Vicky Jenson, già nota per il suo lavoro premiato con l’Oscar su Shrek, il film si distingue non solo per la sua trama avvincente ma anche per un cast vocale da capogiro. Rachel Zegler, la protagonista di West Side Story, presta la sua voce ad Ellian, affiancata da attori del calibro di John Lithgow, Nathan Lane, Jennifer Lewis, e dai premi Oscar Javier Bardem e Nicole Kidman. A completare il gruppo, il carismatico Titus Burgess, che ha portato la sua inconfondibile energia anche ad Annecy per presentare il progetto.
Un’avventura musicale incantata
L’elemento musicale è il cuore pulsante di Spellbound. Dietro le canzoni e la colonna sonora troviamo Alan Menken, leggenda della Disney e vincitore di ben otto Oscar per le sue indimenticabili composizioni in classici come La sirenetta e La bella e la bestia. I testi, firmati da Glenn Slater (Rapunzel), promettono di aggiungere ulteriore magia a una storia che già incanta per il suo mix di avventura, crescita personale e una riflessione sulla famiglia e sul sacrificio.
La sceneggiatura è frutto di un team esperto: Lauren Hynek ed Elizabeth Martin, già autrici di Mulan, e Linda Woolverton, che ha contribuito a successi come Il re leone. La produzione è affidata a un gruppo di veterani, tra cui John Lasseter, sinonimo di innovazione nel mondo dell’animazione.
Incantesimi visivi e qualche ombra narrativa
Visivamente, Spellbound è un gioiello. Le animazioni sono fluide e dettagliate, il design dei personaggi è ricco di personalità, e le ambientazioni del regno di Lumbria sono straordinariamente evocative. Tra i momenti più memorabili, spiccano le scene che vedono protagonisti Ludo e Sonny, gli eccentrici oracoli del Sole e della Luna, che regalano un tocco di originalità e leggerezza.
Tuttavia, non mancano alcune sbavature. La parte centrale del film soffre di un ritmo un po’ altalenante, con sequenze che si dilungano e rischiano di diluire l’intensità emotiva della narrazione.
Con un budget di produzione notevole, Spellbound rappresenta una sfida importante per Skydance e Apple, che continuano a investire con determinazione nel mondo dell’animazione. Dal trailer emerge chiaramente il potenziale di questa pellicola, pensata non solo per i più piccoli, ma anche per un pubblico adulto che desidera immergersi in un’avventura magica e commovente.
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