Remo Remotti si racconta nella sua autobiografia dal tono schietto e diretto.Ho rubato la marmellata è il titolo dell’antologia di memorie dell’eclettico “vate dell’underground romano” (cit.). Il libro, che uscirà in libreria nel mese di settembre, parlerà degli anni ’30, della sua infanzia trascorsa serena fino alla morte del padre, quando lui aveva appena 12 anni, della guerra e del fascismo, della psicoanalisi freudiana. All’amore verso la figura della donna si affiancherà quello per la pittura, che lo porterà a incontrare numerosi artisti tra cui Fontana, Burri e Manzoni che gli daranno ottimi spunti di riflessione. Le vicende personali si intrecceranno con quelle storiche, coi cambiamenti che hanno attraversato il Paese durante la guerra, cambiamenti sociali con cui Remotti si è sempre scontrato a causa del suo pensiero all’avanguardia.
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